Su Lavoce.info il Prof. Boeri e il Prof. Garibaldi avanzano una proposta per combattere il discorso precariato.
Sottolineo Prof. perché come (purtroppo) spesso accade la realtà è spesso più avanti dei nostri insigni universitari.
Le aziende fanno gìà il percorso da loro indicato.
Escludiamo gli alto potenziale o quelli che fanno il passaggio diretto da altre aziende.
Per le nuove assunzioni noi quasi sempre facciamo così:
- tre (a volte più, se capita durante i picchi stagionali) mesi di "prova" con l'inserimento attraverso le agenzie per il lavoro (interinale)
- un anno di contratto a termine diretto
- assunzione a tempo indeterminato
Tra l'altro con meno arzigogolamenti di quello che c'è nella loro proposta per gli indennizzi.
E moltissime aziende, per quanto so io, fanno così.
Serve sia per provare sia per non caricarsi troppo di personale se poi il ciclo economico rallenta. Per intenderci noi dal 2005 abbiamo assunto 9 persone (2 cessazioni) e di queste 2 hanno attualmente contratti a termine, 3 passaggi diretti e gli altri 4 sono contratti a termine trasformati.
Ma il problema non è lì. Come ho detto nel mio post precedente è l'idea stessa di eliminare il precariato per legge che è sbagliata.
mercoledì 8 novembre 2006
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
Imprenditore, tu dici bene anzi: benissimo. Il problema è però che per una bella fetta di Italiani (sia elettori che eletti) ciò che dici è bestemmia. Per loro se c'è un problema (precariato) con una legge lo risolvi (assumere tutti a tempo indeterminato). A me e a molti questo suona assurdo, un po' come stabilire per legge che si può pranzare solo dalle 13 alle 13.25. Ma loro, i dirigisti, ci credono ciecamente, è una fede più che un ragionamento.
Il mio commento è nel post successivo :)
Anche l'azienda in cui sono attualmente impiegato assume dopo uno stage di circa 6 mesi, in cui in realtà lavori sottopagato.
Posta un commento