Bell'articolo di Giuliano Da Empoli sul Sole 24 ore di oggi (pag 11) riguardo la meritocrazia.
Condivido molto il passaggio sul familismo (noto) e sulle culture cattolica e marxista che cercano di "appiattire" le differenze fra le persone.
C'è un vero problema culturale che spesso ci impedisce di riconoscere il merito (spesso si usa il venticello del pettegolezzo...) e le differenze.
E anche questo contribuisce al familismo, abbassa il livello della mobilità sociale facendo rifugiare le persone nella comoda carriera di seguire le orme del padre.
Poi purtroppo i padri non sempre hanno la capacità/il coraggio di vedere i figli in modo equilibrato e mettono degli incapaci dove è chiaro che non dovrebbero stare.
giovedì 13 ottobre 2005
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