sabato 22 ottobre 2005

Pino Daniele - Iguana Caffè


Ieri ho fatto parecchia strada, e ho ascoltato diverse volte il Cd nuovo di Pino Daniele.

Ripensando a ciò che mi ha ispirato mi è venuto in mente Fausto Papetti (1)

Trovo questo disco un disco noioso. Ben suonato, buon sottofondo ma senza anima, senza ispirazione.
Ci ho trovato poco "blues" (sia pure latin) e moltissimi suoni fusion, ma quella fusion che i jazzisti considerano commerciale. I brani con gli archi in compenso li trovo vicini all'inascoltabile.
E' suonato da jazzisti famosi e bravissimi in modo splendido ma manca il guizzo.

E poi, 34 minuti (anche se l'ho pagato relativamente poco, 15€), erano pochi anche per un LP.

La cover di It's now or never (o' sole mio) a mio parere non aggiunge nulla a questo storico brano. E la frase che c'è sul sito sulla "confusione generale" la trovo una strizzata d'occhio ad un certo mondo per ingraziarselo.

Alla fine il tutto mi dà l'idea di un disco nato perchè c'era un contratto da rispettare. Di un grande professionista che se la cava di mestiere e grazie ai musicisti.
Probabilmente l'ispirazione di un tempo è dura da trovare per un cinquantenne ricco e famoso.

Se volete ascoltare Pino Daniele tornate indietro, in passato ha fatto cose molto ma molto più belle e originali.

1) Fausto Papetti era un saxofonista che una volta all'anno pubblicava un Lp contenente cover strumentali dei brani più famosi.
Era famoso anche per le copertine, contenenti donne discinte, cosa allora rara.

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