Briatore ha più volte parlato male di questo governo e del suo (vice?)ministro delle Finanze.
Mr Dracula non è assolutamente vendicativo e gli ha mandato un bel controllo al Billionaire.
Scornato. Tutto a posto!
In compenso si sono portati via le ricevute (ma possono?) intestate ai clienti e andranno quindi verosimilmente a controllare loro.
Briatore ha dimostrato una ottima maturità: si parla quando si è a posto, non sempre valida in Italia (vedi ultima questione delle case) e visto il giro di affari (8 milioni in un mese) ha pienamente ragione quando diceva a Soru che lui è una risorsa per la Sardegna e farebbero bene a tenerne conto.
Ma mi sarebbe piaciuto vedere la delusione dipingersi sul volto di Viscula quando gli hanno detto che è tutto a posto. Sicuramente puntavano a trovare i famosi 3 scontrini non emessi per farlo chiudere.
E per l'ennesima volta dimostrano che non hanno capito nulla, in un posto così per forza, come in un supermercato, devi fare tutti gli scontrini se no come lo gestisci?
PS io in quel posto lì non ci ho mai messo piede, so a malapena più o meno dov'è.
venerdì 31 agosto 2007
Sorry we are busy
Gli Springsteeniani sono gente strana, sotto tour diventano strani personaggi in cerca di contatti con un unico scopo: trovare i biglietti dei concerti.
Si badi bene: non del concerto, dei concerti, non vorrete mica limitarvi a vederne uno?
Nel mio caso poi si aggiunge ad un periodo importante e impegnativo dal punto di vista lavorativo.
Ecco, se non sono troppo presente nel periodo sapete perché.
Si badi bene: non del concerto, dei concerti, non vorrete mica limitarvi a vederne uno?
Nel mio caso poi si aggiunge ad un periodo importante e impegnativo dal punto di vista lavorativo.
Ecco, se non sono troppo presente nel periodo sapete perché.
Fondo un movimento contro il precariato
E' ora di finirla con il precariato.
Decine e decine di professionisti, di negozianti, di imprenditori sbattuti in mezzo ad una strada solo per il fallimento della loro azienda o per la crisi economica.
Chi c'è di più precario di chi gestisce una propria attività che può fallire da un momento all'altro? Per non parlare del continuo mobbing operato dalle istituzioni ai massimi livelli, con insulti quasi giornalieri (sfruttatori, evasori ecc) e continui controlli spesso da parte addirittura di persone che oltre ad usare la forza per entrare arrivano anche armate con chiaro intento persecutorio.
Oppure della mancanza di diritti di chi fa l'artigiano o il professionista, che se non lavora non viene pagato: dalla maternità alla malattia, dalle vacanze alla possibilità di avere dei periodi di studio e aggiornamento retribuito.
E' ora di finirla con questa situazione, va stabilizzato il precariato di chi intraprende garantendo un salario minimo, adeguati ammortizzatori sociali, possibilmente la non fallibilità delle attività imprenditoriali, e nella peggiore delle ipotesi una assunzione a tempo indeterminato per legge per chi si trovasse senza lavoro.
:-)
E' sempre questione di punti di vista.....
Decine e decine di professionisti, di negozianti, di imprenditori sbattuti in mezzo ad una strada solo per il fallimento della loro azienda o per la crisi economica.
Chi c'è di più precario di chi gestisce una propria attività che può fallire da un momento all'altro? Per non parlare del continuo mobbing operato dalle istituzioni ai massimi livelli, con insulti quasi giornalieri (sfruttatori, evasori ecc) e continui controlli spesso da parte addirittura di persone che oltre ad usare la forza per entrare arrivano anche armate con chiaro intento persecutorio.
Oppure della mancanza di diritti di chi fa l'artigiano o il professionista, che se non lavora non viene pagato: dalla maternità alla malattia, dalle vacanze alla possibilità di avere dei periodi di studio e aggiornamento retribuito.
E' ora di finirla con questa situazione, va stabilizzato il precariato di chi intraprende garantendo un salario minimo, adeguati ammortizzatori sociali, possibilmente la non fallibilità delle attività imprenditoriali, e nella peggiore delle ipotesi una assunzione a tempo indeterminato per legge per chi si trovasse senza lavoro.
:-)
E' sempre questione di punti di vista.....
martedì 28 agosto 2007
Musica di Springsteen gratis
Per chi volesse scaricare gratuitamente il nuovo singolo di Springsteen: Bruce Springsteen - Radio Nowhere.
Girava da giorni su internet, mi piacerebbe sapere se la cosa è stata gestita in modo "virale" per poi fare il download gratuito e usare la rete come "amplificatore" dell'attesa o se, visto che era in giro, si è corsi ai ripari e si è fatto il sito per il download gratuito.
Girava da giorni su internet, mi piacerebbe sapere se la cosa è stata gestita in modo "virale" per poi fare il download gratuito e usare la rete come "amplificatore" dell'attesa o se, visto che era in giro, si è corsi ai ripari e si è fatto il sito per il download gratuito.
lunedì 27 agosto 2007
Autodifesa
Non ho trovato nulla in rete, ma ho notizie dal mio distributore.
L'Argentina sta avviando una politica di restrizione delle importazioni per proteggere i prodotti nazionali.
La cosa dovrebbe essere generale, Mercosur compreso (per essere coerente col WTO), ma dalle notizie che ricevo il vero obiettivo sono i paesi Asiatici.
L'Argentina sta avviando una politica di restrizione delle importazioni per proteggere i prodotti nazionali.
La cosa dovrebbe essere generale, Mercosur compreso (per essere coerente col WTO), ma dalle notizie che ricevo il vero obiettivo sono i paesi Asiatici.
Sorry we are closed
Da oggi la mia azienda è a rischio chiusura immediata.
Le aziende che hanno personale che supera l'orario di lavoro di 48 ore settimanali possono essere chiuse immediatamente.
E' una vita che supero le 48 ore settimanali. Per fortuna non timbro.
Le aziende che hanno personale che supera l'orario di lavoro di 48 ore settimanali possono essere chiuse immediatamente.
E' una vita che supero le 48 ore settimanali. Per fortuna non timbro.
venerdì 24 agosto 2007
I soliti noti
Tutto e subito
Faccio parte di una generazione cresciuta già con la televisione. Anche se le mie figlie non mi credevano quando gli dicevo che c'erano 2 canali, uno dei quali iniziava tardo pomeriggio.
Niente telefonini, niente internet, niente computer, niente radio (se volevi sentire il rock c'era radio Luxemburg in AM la notte).
Le notizie filtravano attraverso paludatissimi telegiornali democristiani e serissimi giornali.
La musica era ancora su disco e se volevi "piratare" (si faceva anche allora) ti accontentavi del fruscio di una cassetta.
Quando "annunciavano" un disco lo sapevi dal negozio di fiducia e ti consideravi fortunato se riuscivi ad averlo uno o due giorni prima.
Oggi è tutto immediato, le notizie in pochi minuti fanno il giro del mondo, sulla musica i social network e i gruppi di discussione in pochi minuti diffondono nel mondo intero le novità.
Annunciano un disco, dopo un attimo, hai la copertina. Dopo un giorno o due hai già l'MP3.
Vivendo così non mi stupisco che i giovani si abituino a "tutto e subito", che poi arrivino in azienda e i tempi di inserimento gli sembrino biblici. Eppure troppo spesso ho l'impressione che la velocità vada di pari passo con la superficialità.
Ho l'impressione che si stia perdendo la capacità di fermarsi e pensare, di approfondire. Non c'è tempo, la prossima cosa è già lì, incombente, che pressa.
Blackberry, telefonino, reti wireless, sei sempre connesso, sempre a disposizione. Teoricamente lavori meno ma in verità lavori sempre.
E questa fretta diventa sistemica, le cugine sfruttano una morta perché vogliono fare le veline, non volevo credere ai miei occhi quando ho visto in giro gente con la maglietta di Corona (a quando quelle di Coppola e Ricucci, ammesso che non ci siano già), una prostituta diventa star televisiva dopo aver fatto una marchetta con un deputato, tutto diventa scorciatoia e non un percorso da costruire. L'unico valore per avere successo è essere in TV, anche se è chiaro a tutti che salvo una presunta capacità sessuale non hai altre grandi doti.
Se va avanti così la gente fa fuori il fratello per finire in televisione.
Altro che evasione fiscale, qui c'è da porsi attentamente un problema di moralità della società. Mi sento veramente un vecchio trombone a fare questi discorsi sociologici (oltretutto senza averne la capacità) ma vedo in giro sempre più persone preoccupate di questa situazione esplosiva.
E molti, troppi, ivi compresi amici da sempre comunisti, cominciano ad accarezzare l'idea di un necessario dittatore che venga e cominci a dar legnate per raddrizzare questa situazione.
C'è nella società una insofferenza verso il prossimo enorme. Partendo dalle piccole cose, tipo un bambino che gioca.
La gente vuole una città "viva" ma non vuole i locali sotto casa sua, il telefonino ma non i l ripetitore, il traffico scorrevole ma non la strada, parcheggiare vicino a casa ma non i parcheggi sotterranei, energia ma non le centrali, il lavoro ma non le fabbriche.
E tutti ormai parlano di tutto (sottoscritto col suo blog per primo) spesso dicendo castronerie infinite, prendendo spunto da una classe politica, specchio del paese, dove si parla per far prendere aria alla bocca, per avere la foto sui giornali, per far vedere che si esiste.
L'unico valore sembra diventato apparire.
E in questa confusione soccombe chi alla rissa cerca di contrapporre il ragionamento, agli slogan i dati, al tutto e subito l'idea che le cose si raggiungono attraverso un percorso fatto di impegno e di merito.
PS Son proprio un vecchio trombone guarda dove riesco ad arrivare partendo dall'aver trovato su internet il nuovo singolo di Bruce. Che è pieno di energia per la cronaca. Ma lui è uno che ferma e ragiona, quindi può arrivare motivato alla soglia dei 60 anni.
Niente telefonini, niente internet, niente computer, niente radio (se volevi sentire il rock c'era radio Luxemburg in AM la notte).
Le notizie filtravano attraverso paludatissimi telegiornali democristiani e serissimi giornali.
La musica era ancora su disco e se volevi "piratare" (si faceva anche allora) ti accontentavi del fruscio di una cassetta.
Quando "annunciavano" un disco lo sapevi dal negozio di fiducia e ti consideravi fortunato se riuscivi ad averlo uno o due giorni prima.
Oggi è tutto immediato, le notizie in pochi minuti fanno il giro del mondo, sulla musica i social network e i gruppi di discussione in pochi minuti diffondono nel mondo intero le novità.
Annunciano un disco, dopo un attimo, hai la copertina. Dopo un giorno o due hai già l'MP3.
Vivendo così non mi stupisco che i giovani si abituino a "tutto e subito", che poi arrivino in azienda e i tempi di inserimento gli sembrino biblici. Eppure troppo spesso ho l'impressione che la velocità vada di pari passo con la superficialità.
Ho l'impressione che si stia perdendo la capacità di fermarsi e pensare, di approfondire. Non c'è tempo, la prossima cosa è già lì, incombente, che pressa.
Blackberry, telefonino, reti wireless, sei sempre connesso, sempre a disposizione. Teoricamente lavori meno ma in verità lavori sempre.
E questa fretta diventa sistemica, le cugine sfruttano una morta perché vogliono fare le veline, non volevo credere ai miei occhi quando ho visto in giro gente con la maglietta di Corona (a quando quelle di Coppola e Ricucci, ammesso che non ci siano già), una prostituta diventa star televisiva dopo aver fatto una marchetta con un deputato, tutto diventa scorciatoia e non un percorso da costruire. L'unico valore per avere successo è essere in TV, anche se è chiaro a tutti che salvo una presunta capacità sessuale non hai altre grandi doti.
Se va avanti così la gente fa fuori il fratello per finire in televisione.
Altro che evasione fiscale, qui c'è da porsi attentamente un problema di moralità della società. Mi sento veramente un vecchio trombone a fare questi discorsi sociologici (oltretutto senza averne la capacità) ma vedo in giro sempre più persone preoccupate di questa situazione esplosiva.
E molti, troppi, ivi compresi amici da sempre comunisti, cominciano ad accarezzare l'idea di un necessario dittatore che venga e cominci a dar legnate per raddrizzare questa situazione.
C'è nella società una insofferenza verso il prossimo enorme. Partendo dalle piccole cose, tipo un bambino che gioca.
La gente vuole una città "viva" ma non vuole i locali sotto casa sua, il telefonino ma non i l ripetitore, il traffico scorrevole ma non la strada, parcheggiare vicino a casa ma non i parcheggi sotterranei, energia ma non le centrali, il lavoro ma non le fabbriche.
E tutti ormai parlano di tutto (sottoscritto col suo blog per primo) spesso dicendo castronerie infinite, prendendo spunto da una classe politica, specchio del paese, dove si parla per far prendere aria alla bocca, per avere la foto sui giornali, per far vedere che si esiste.
L'unico valore sembra diventato apparire.
E in questa confusione soccombe chi alla rissa cerca di contrapporre il ragionamento, agli slogan i dati, al tutto e subito l'idea che le cose si raggiungono attraverso un percorso fatto di impegno e di merito.
PS Son proprio un vecchio trombone guarda dove riesco ad arrivare partendo dall'aver trovato su internet il nuovo singolo di Bruce. Che è pieno di energia per la cronaca. Ma lui è uno che ferma e ragiona, quindi può arrivare motivato alla soglia dei 60 anni.
mercoledì 22 agosto 2007
Maghi del marcheting
Cosa ne dite quando vi trovate una Email di professionisti come questi, in gradi di finalizzare la comunicazione al vostro targHet preciso.
Pensate, sono in grado di mettere i metatags nel vostro sito, e se siete un hotel ci scrivono "Hotel", non vi pare incredibile? E vi mandano anche un reportS.
Me la vedo già la Pirelli che gli chiede l'elenco dei gommisti di una data area.
Se lavorano con l'accuratezza con cui scrivono...
Disponiamo di Banche Dati di Email e Fax altamente profilate per area geografica e settore merceologico.
Scegli il tuo giusto targhet e rivolgerti direttamente ad un pubblico adatto alla tua Azienda.
Ad esempio:
- se la vostra Azienda produce e vende taglia erba --> vi forniremo le email e fax dei giardinieri di una data area
- se la tua azienda commercializza pneumatici per auto --> vi forniamo le email e fax di gommisti di una data area
inoltre
La nostra società è specializzata nella promozione dei siti web nei Motori di Ricerca italiani ed internazionali.
Ogni giorno oltre 200.000 persone fanno una ricerca su Google. Vuoi non esserci?
Vi garantiamo l´inserimento del vostro sito sui motori di ricerca e web-directory
L´importante è scegliere parole chiave "vincenti" che identificano esattamente il vostro servizio/prodotto
Ad esempio: se site una tipografia di Roma userete parole chaivi del tipo:
- tipografia roma ; stampa calendari ; stampa calendari 4 colori ; stampa calendari roma
Se siete un Hotel in zona fiera a Milano
- hotel zona fiera milano ; hotel 3 stelle milano ; hotel vicinanze fiera milano
Inseriremo nel vostro siti i corretti codici Metatags e a cadenza trimestrale vi spediremo un reports di visibilità
Il costo del servizio?
Inserimento su Google, Virgilio e Libero a xxx euro + iva
Inserimento su Google, Virgilio, Libero, Msn, yahoo, Altavista, Supereva, tiscali, etc a xxx euro + iva anno
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inoltre
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Ad esempio: se site una tipografia di Roma userete parole chaivi del tipo:
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Il costo del servizio?
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martedì 21 agosto 2007
Regali augelli
Vedo su Dagospia in arrivo su Eva 3000 le foto del Multipresidente nudo.
Vista l'importanza della persona nell'ambito della stampa italiana avrà chiesto (come fanno le dive) un ritocchino prima della pubblicazione? :-)
Vista l'importanza della persona nell'ambito della stampa italiana avrà chiesto (come fanno le dive) un ritocchino prima della pubblicazione? :-)
Semplificazione (scherzavo)
Il mio post di ieri è più o meno uno scherzo.
Più o meno perché è vero che si sta studiando (si legga il Sole degli ultimi giorni) una semplificazione per gli utenti che hanno introiti fino a 30.000 Euro.
Credo invece che pur nella incapacità dei nostri attuali governanti non si possa arrivare a una tassazione sul fatturato perché, come giustamente ha rilevato Zener, pochissimi ormai superano il 7/8% di utile sul fatturato prima delle tasse. Senza contare che nell'anno che va male e già si perde, se ci si aggiunge un carico fiscale di quel genere (ma guardate che è quello che sta succedendo a molti con gli studi di settore) si va a gambe all'aria.
La provocazione nasce però dal comodo fraintendimento che spesso si fa tra fatturato e guadagno.
Non a tutti è chiaro che un professionista che ha fatturato 500 o 600.000 euro non ha guadagnato quella cifra, ha le spese dello studio, delle persone, dei computer ecc.
Certo, chi lavora come dipendente alla fine ha la spesa del viaggio, ma se non guarda il modello 730 (e quanti lo sanno fare) non ha mai la percezione del suo "fatturato" ovvero lo stipendio lordo.
Anni fa si voleva inserire in busta paga invece dell'importo netto e i complicati calcoli una riga sopra con l'importo di costo per l'azienda e nella riga sotto l'importo netto.
Qualcuno le fece e venne richiamato dall'INPS dicendo che la busta era fuorviante contenendo degli importi a carico dell'azienda e non del dipendente.
Invece (e ben lo sanno quelli assunti con partita iva) un conto sono i guadagni lordi un conto è, pagate le spese e le tasse, quello che ti rimane in tasca.
Più o meno perché è vero che si sta studiando (si legga il Sole degli ultimi giorni) una semplificazione per gli utenti che hanno introiti fino a 30.000 Euro.
Credo invece che pur nella incapacità dei nostri attuali governanti non si possa arrivare a una tassazione sul fatturato perché, come giustamente ha rilevato Zener, pochissimi ormai superano il 7/8% di utile sul fatturato prima delle tasse. Senza contare che nell'anno che va male e già si perde, se ci si aggiunge un carico fiscale di quel genere (ma guardate che è quello che sta succedendo a molti con gli studi di settore) si va a gambe all'aria.
La provocazione nasce però dal comodo fraintendimento che spesso si fa tra fatturato e guadagno.
Non a tutti è chiaro che un professionista che ha fatturato 500 o 600.000 euro non ha guadagnato quella cifra, ha le spese dello studio, delle persone, dei computer ecc.
Certo, chi lavora come dipendente alla fine ha la spesa del viaggio, ma se non guarda il modello 730 (e quanti lo sanno fare) non ha mai la percezione del suo "fatturato" ovvero lo stipendio lordo.
Anni fa si voleva inserire in busta paga invece dell'importo netto e i complicati calcoli una riga sopra con l'importo di costo per l'azienda e nella riga sotto l'importo netto.
Qualcuno le fece e venne richiamato dall'INPS dicendo che la busta era fuorviante contenendo degli importi a carico dell'azienda e non del dipendente.
Invece (e ben lo sanno quelli assunti con partita iva) un conto sono i guadagni lordi un conto è, pagate le spese e le tasse, quello che ti rimane in tasca.
lunedì 20 agosto 2007
Semplificazione
Il vice(vero)ministro delle finanze ha detto che entro l'anno come promesso abbasserà le aliquote della tassazione sulle imprese per renderle molto competitive.
Ha detto che l'aliquota sarà tra il 5 e l'8%.
E per semplificare sarà calcolata direttamente sul fatturato.
Ha detto che l'aliquota sarà tra il 5 e l'8%.
E per semplificare sarà calcolata direttamente sul fatturato.
Conflitti di interessi /4
Certo che la Chiesa, avendo una provvigione dell'8%o, vuole che si paghino più tasse!
sabato 18 agosto 2007
E chi saranno?
Eldorado in Parlamento | L'espresso: "Palazzo Madama l'età media dei pensionati per anzianità dal '92 a oggi è di 54,8"
Lavoro usurante.... normalmente 3 giorni la settimana!
Leggetevi bene l'articolo.
La prossima volta mi piacerebbe anche sapere un po' di nomi dei dipendenti e dei parenti.
Sono sicuro che ci sarebbero una bella quantità di cognomi che ci ricordano qualcosa.
Lavoro usurante.... normalmente 3 giorni la settimana!
Leggetevi bene l'articolo.
La prossima volta mi piacerebbe anche sapere un po' di nomi dei dipendenti e dei parenti.
Sono sicuro che ci sarebbero una bella quantità di cognomi che ci ricordano qualcosa.
Ci si difende come si può
La Guardia di Finanza lancia l'allarme: redditi in fuga oltreconfine - Il Sole 24 ORE.
Con una tassazione come quella italiana che arriva a superare il 100% (con effetto Irap ecc) è evidente che chi può adotta tutti i meccanismi di elusione possibile.
Tornando a Rossi, ho letto via Dagospia un articolo della Stampa sulla struttura societaria.
Da un lato va tenuto presente che le sponsorizzazioni sportive, da sempre, sono un canale di provvista per le aziende di disponibilità fuori bilancio.
Mi dicevano che tempo fa il top era l'off shore, con ritorni fino al 70% (paghi e ricevi fattura per 100 euro loro te ne restituiscono 70), ma succede anche F1 (magari... magari non i top team).
A questo punto è evidente che la struttura a valle non può che essere confusa e grigia. Se no come possono fare cose così?
Dall'altro lato va detto che se i diritti sono di società varie come sembra al di là del cinema fatto (l'accertamento viene consegnato a Rossi e organi di stampa contemporaneamente nella migliore tradizione italiana) non potranno essere messe in carico a Rossi persona fisica gli importi citati che sono quelli delle sponsorizzazioni lorde.
Rossi (qualche commercialista che legge mi dica se sbaglio) potrà essere multato per:
eventuali redditi (anche in natura ma lì è più dura) che le società gli hanno corrisposto
se si riesce dimostrare che le società fanno capo a lui e che è residente in Italia, per non avere indicato nell'apposito quadro la proprietà di società estere.
Il tutto si giocherà sui giorni che ha vissuto in Italia nel periodo. E sulla bravura dei suoi consulenti nel costruire gli schermi.
E non scandalizzatevi, ve lo dico da sempre che le tasse le pagano i dipendenti e le piccole attività, le grandi aziende e quelle medie usano metodi elusivi e pagano molto meno di quanto pagano, in percentuale i piccoli. Guardate il tax rate delle quotate!
E poi un esempio su tutti, il trasferimento dei diritti di marchio in Lussemburgo o simili (vedi Della Valle).
E gli sportivi fanno tutti così anche Schumacher se ne è andato in Svizzera, e anche lui ha una società di gestione dei diritti.
Ma davvero se voi poteste farne a meno paghereste 30/40 milioni di tasse? Pensateci bene....
Che poi Valentino Rossi abbia tirato troppo la corda non pagando nulla (ma Biagi e Capirossi a Montecarlo quanto pagano?) e che certamente non possa adesso fare troppo la vittima sono d'accordo.
Con una tassazione come quella italiana che arriva a superare il 100% (con effetto Irap ecc) è evidente che chi può adotta tutti i meccanismi di elusione possibile.
Tornando a Rossi, ho letto via Dagospia un articolo della Stampa sulla struttura societaria.
Da un lato va tenuto presente che le sponsorizzazioni sportive, da sempre, sono un canale di provvista per le aziende di disponibilità fuori bilancio.
Mi dicevano che tempo fa il top era l'off shore, con ritorni fino al 70% (paghi e ricevi fattura per 100 euro loro te ne restituiscono 70), ma succede anche F1 (magari... magari non i top team).
A questo punto è evidente che la struttura a valle non può che essere confusa e grigia. Se no come possono fare cose così?
Dall'altro lato va detto che se i diritti sono di società varie come sembra al di là del cinema fatto (l'accertamento viene consegnato a Rossi e organi di stampa contemporaneamente nella migliore tradizione italiana) non potranno essere messe in carico a Rossi persona fisica gli importi citati che sono quelli delle sponsorizzazioni lorde.
Rossi (qualche commercialista che legge mi dica se sbaglio) potrà essere multato per:
eventuali redditi (anche in natura ma lì è più dura) che le società gli hanno corrisposto
se si riesce dimostrare che le società fanno capo a lui e che è residente in Italia, per non avere indicato nell'apposito quadro la proprietà di società estere.
Il tutto si giocherà sui giorni che ha vissuto in Italia nel periodo. E sulla bravura dei suoi consulenti nel costruire gli schermi.
E non scandalizzatevi, ve lo dico da sempre che le tasse le pagano i dipendenti e le piccole attività, le grandi aziende e quelle medie usano metodi elusivi e pagano molto meno di quanto pagano, in percentuale i piccoli. Guardate il tax rate delle quotate!
E poi un esempio su tutti, il trasferimento dei diritti di marchio in Lussemburgo o simili (vedi Della Valle).
E gli sportivi fanno tutti così anche Schumacher se ne è andato in Svizzera, e anche lui ha una società di gestione dei diritti.
Ma davvero se voi poteste farne a meno paghereste 30/40 milioni di tasse? Pensateci bene....
Che poi Valentino Rossi abbia tirato troppo la corda non pagando nulla (ma Biagi e Capirossi a Montecarlo quanto pagano?) e che certamente non possa adesso fare troppo la vittima sono d'accordo.
Per forza non ci credeva
Ricordate le dichiarazioni di Visco sul fatto che è non è credibile che solo lo 0,8% degli Italiani dichiari più di 100.000 Euro di reddito?
Per forza gli sembrava incredibile.
Nei posti che frequenta lui quei soldi li guadagna un "collaboratore tecnico".
NdR Che con lo stipendio che gli danno mica potevano chiamarlo "operaio".
Per forza gli sembrava incredibile.
Nei posti che frequenta lui quei soldi li guadagna un "collaboratore tecnico".
NdR Che con lo stipendio che gli danno mica potevano chiamarlo "operaio".
venerdì 17 agosto 2007
Gestori di fondi
Se sapete l'inglese leggetevi questo post.
ShockAndAwe.ilcannocchiale.it - DECISAMENTE PER POCHI (MOLTO POCHI):
A me ha particolarmente divertito "Some of you have written to us asking for your money back, citing clauses in the fund documentation called redemption rights. Frankly, we never expected you to actually read that prospectus, which came prepackaged when we bought the Microsoft Hedge-Fund Guy software. We certainly have no idea what all those long words mean."
ShockAndAwe.ilcannocchiale.it - DECISAMENTE PER POCHI (MOLTO POCHI):
A me ha particolarmente divertito "Some of you have written to us asking for your money back, citing clauses in the fund documentation called redemption rights. Frankly, we never expected you to actually read that prospectus, which came prepackaged when we bought the Microsoft Hedge-Fund Guy software. We certainly have no idea what all those long words mean."
Noi, cinquanta anni fa
Il problema dei giochi Mattel riporta in evidenza la Cina. Da un lato sottoscrivo quanto detto da Steve, anzi il problema è che là di regole non ce ne sono proprio e qui ormai regolamentiamo anche quante volte si può andare in bagno (i bagni nelle fabbriche cinesi non esistono proprio).
Qualche sera fa in una delle mie rare presenze davanti alla TV ho visto un pezzo di un documentario strano, patitola per la storia del socialismo, arriva alla masturbazione (messaggi subliminali?) torna alla storia industriale.
E ho visto i film delle barche cariche di emigranti, dell'esodo dalla campagna alle città per fornire mano d'opera alle grandi aziende (non a caso Torino è sempre stata la seconda città del Sud come popolazione dopo Napoli).
E l'ambiente che trovavano in fabbrica, i diritti, gli orari ecc ecc credo fossero non molto dissimili da quello che trovano oggi in Cina gli agricoltori attirati nelle città per lavorare in fabbrica.
Insomma, come sempre accade la storia non è che un ripetersi delle cose già successe.
Noi 50 anni fa, i cinesi oggi, l'Africa dopodomani (forse)
Peccato che questa volta siamo noi quelli che vengono colpiti dalla concorrenza cinese, che ne subiamo le conseguenze.
Da un lato vorrei che anche loro dovessero rispettare le regole che noi abbiamo, così è facile farci concorrenza, in un paese dove se fai attività sindacale si arriva alla pena di morte certamente è più facile fare impresa sfruttando la mano d'opera (e qui avrei molto da dire sull'atteggiamento dei nostri sempre presenti sindacati).
Dall'altro però voler imbrigliare nelle 100.000 assurde regolette che noi ci ritroviamo per colpa di una politica e una burocrazia autoalimentante sarebbe allo stesso modo concorrenza sleale verso chi, in fondo, in molti casi nella piramide di Maslow è ancora alla base: mangiare tutti i giorni.
Questa credo sia oggi la grande sfida della globalizzazione.
Il buon senso direbbe di fare "un po' per uno", qualche regola in più per loro, qualcuna in meno per noi. Ma dubito la nostra burocrazia possa rinunciare a quello che gli permette di sopravvivere.
Tornerò sul tema parlando di multinazionali.
Qualche sera fa in una delle mie rare presenze davanti alla TV ho visto un pezzo di un documentario strano, patitola per la storia del socialismo, arriva alla masturbazione (messaggi subliminali?) torna alla storia industriale.
E ho visto i film delle barche cariche di emigranti, dell'esodo dalla campagna alle città per fornire mano d'opera alle grandi aziende (non a caso Torino è sempre stata la seconda città del Sud come popolazione dopo Napoli).
E l'ambiente che trovavano in fabbrica, i diritti, gli orari ecc ecc credo fossero non molto dissimili da quello che trovano oggi in Cina gli agricoltori attirati nelle città per lavorare in fabbrica.
Insomma, come sempre accade la storia non è che un ripetersi delle cose già successe.
Noi 50 anni fa, i cinesi oggi, l'Africa dopodomani (forse)
Peccato che questa volta siamo noi quelli che vengono colpiti dalla concorrenza cinese, che ne subiamo le conseguenze.
Da un lato vorrei che anche loro dovessero rispettare le regole che noi abbiamo, così è facile farci concorrenza, in un paese dove se fai attività sindacale si arriva alla pena di morte certamente è più facile fare impresa sfruttando la mano d'opera (e qui avrei molto da dire sull'atteggiamento dei nostri sempre presenti sindacati).
Dall'altro però voler imbrigliare nelle 100.000 assurde regolette che noi ci ritroviamo per colpa di una politica e una burocrazia autoalimentante sarebbe allo stesso modo concorrenza sleale verso chi, in fondo, in molti casi nella piramide di Maslow è ancora alla base: mangiare tutti i giorni.
Questa credo sia oggi la grande sfida della globalizzazione.
Il buon senso direbbe di fare "un po' per uno", qualche regola in più per loro, qualcuna in meno per noi. Ma dubito la nostra burocrazia possa rinunciare a quello che gli permette di sopravvivere.
Tornerò sul tema parlando di multinazionali.
The E Street band is back
Questo blog narra anche le passioni di chi lo scrive.
Non può allora mancare l'annuncio che torna la E Street band!
Il 2 ottobre uscirà il nuovo disco di Bruce Springsteen con la sua storica band: "Magic".
Seguirà tour USA e verso Dicembre Europeo.
Sarà un massacro trovare i biglietti ma per chi non ne ha mai avuto l'occasione potrebbe essere l'ultima chance di vedere all'opera una delle miglior rock band di sempre.
Il detto è "esistono due categorie di appassionati di rock: i fans di Bruce (con la E Street Band) e quelli che non l'hanno mai visto dal vivo"
Non può allora mancare l'annuncio che torna la E Street band!
Il 2 ottobre uscirà il nuovo disco di Bruce Springsteen con la sua storica band: "Magic".
Seguirà tour USA e verso Dicembre Europeo.
Sarà un massacro trovare i biglietti ma per chi non ne ha mai avuto l'occasione potrebbe essere l'ultima chance di vedere all'opera una delle miglior rock band di sempre.
Il detto è "esistono due categorie di appassionati di rock: i fans di Bruce (con la E Street Band) e quelli che non l'hanno mai visto dal vivo"
mercoledì 15 agosto 2007
Dietrologia
Una delle abitudini italiane (ma non solo qui) è la dietrologia. Per una volta me la concedo.
E se essendo passato a uomo immagine Fastweb da Telecom fosse proprio Telecom che ha fornito le basi alla finanza per l'inchiesta sull'evasione fiscale di Valentino Rossi?
Coi precedenti di tale azienda nulla mi sorprenderebbe più!
E se essendo passato a uomo immagine Fastweb da Telecom fosse proprio Telecom che ha fornito le basi alla finanza per l'inchiesta sull'evasione fiscale di Valentino Rossi?
Coi precedenti di tale azienda nulla mi sorprenderebbe più!
lunedì 13 agosto 2007
Effetto
Ma queste continue immissioni di liquidità nel mercato che effetto hanno?
Se tutto va bene a cosa servono?
Se sono così frequenti non è che sanno qualcosa che non sappiamo noi?
Insomma stabilizzano o aumentano l'allarme?
O come spesso accade sulla pelle dei piccoli si giocano battaglie ben più grandi?
Se tutto va bene a cosa servono?
Se sono così frequenti non è che sanno qualcosa che non sappiamo noi?
Insomma stabilizzano o aumentano l'allarme?
O come spesso accade sulla pelle dei piccoli si giocano battaglie ben più grandi?
Vale per tutti
Ho scritto tempo fa un articolo sulla distanza dei politici dal mondo reale.
Tutti i settori ne sono però vittima. Spesso anche miei colleghi importanti.
Quello che ci salva è probabilmente che l'imprenditore che perde il contatto con il mercato è spazzato via dal mercato stesso.
Tutti i settori ne sono però vittima. Spesso anche miei colleghi importanti.
Quello che ci salva è probabilmente che l'imprenditore che perde il contatto con il mercato è spazzato via dal mercato stesso.
Piccole differenze
Matteo in un commento dice : " Gentilini ha detto: pulizia etnica per i culattoni.
chi ha votato centro destra si sente rappresentato da qullo schieramento ???"
Ho già detto di non aver nulla contro chi ha gusti sessuali diversi (arrivo da una serata in compagnia di svariati culattoni) ma in fondo certe intemperanze verbali leghiste le ho sempre trovate più "sparate da bar" che altro. Come dice qualcun altro nei commenti a a parte queste sparate poi molti leghisti son gran sgobboni e buoni amministratori, nei fatti.
Ma la differenza è un'altra. Che io sappia al di là delle sparate e dell'uso della polizia per cercare di evitare certe pratiche in aree cittadine (prostituzione ad esempio) non si è mai messo mano alle armi.
La stessa cosa non vale, purtroppo, per i parenti ideologici di Caruso.
La scia di morti è lunga. Biagi, come simbolo, è stato l'ultimo di una lunghissima serie. E chi scrive ricorda ancora, purtroppo, quando gli spari erano quasi giornalieri.
chi ha votato centro destra si sente rappresentato da qullo schieramento ???"
Ho già detto di non aver nulla contro chi ha gusti sessuali diversi (arrivo da una serata in compagnia di svariati culattoni) ma in fondo certe intemperanze verbali leghiste le ho sempre trovate più "sparate da bar" che altro. Come dice qualcun altro nei commenti a a parte queste sparate poi molti leghisti son gran sgobboni e buoni amministratori, nei fatti.
Ma la differenza è un'altra. Che io sappia al di là delle sparate e dell'uso della polizia per cercare di evitare certe pratiche in aree cittadine (prostituzione ad esempio) non si è mai messo mano alle armi.
La stessa cosa non vale, purtroppo, per i parenti ideologici di Caruso.
La scia di morti è lunga. Biagi, come simbolo, è stato l'ultimo di una lunghissima serie. E chi scrive ricorda ancora, purtroppo, quando gli spari erano quasi giornalieri.
venerdì 10 agosto 2007
Cercasi opposizione
Capisco benissimo che con questi incompetenti (ma lo sapete che dopo la retroattività dell'indeducibilità delle auto hanno fatto la retroattività della retroattività e vanno ricalcolate le tasse a bilanci già fatti?) basta stare seduti ad assaporare una bibita e guardarli farsi del male.
Ma questo non è il circolo degli anziani (o si?).
Sarebbe ora che l'opposizione facesse l'opposizione e quindi delle proposte, fornisse percorsi alternativi.
Altrimenti, memori del sostanziale fallimento su certi argomenti del governo precedente, pur nella tristezza dell'attuale non è detto che la vittoria sia così schiacciante.
La gente potrebbe anche rompersi le balle di andare a votare, ad esempio.
Ma questo non è il circolo degli anziani (o si?).
Sarebbe ora che l'opposizione facesse l'opposizione e quindi delle proposte, fornisse percorsi alternativi.
Altrimenti, memori del sostanziale fallimento su certi argomenti del governo precedente, pur nella tristezza dell'attuale non è detto che la vittoria sia così schiacciante.
La gente potrebbe anche rompersi le balle di andare a votare, ad esempio.
giovedì 9 agosto 2007
Rappresentanti
Non sono un elettore dell'attuale governo.
Chi lo ha votato davvero si sente rappresentato da questo individuo?
Caruso, frasi choc: «Treu e Biagi assassini» - Corriere della Sera
Biagi più che assassino mi pare assassinato.
Chi lo ha votato davvero si sente rappresentato da questo individuo?
Caruso, frasi choc: «Treu e Biagi assassini» - Corriere della Sera
Biagi più che assassino mi pare assassinato.
Tariffe telefonini
Con la number portability quando chiami qualcuno non hai la minima idea di che operatore sta usando.
E quasi tutti hanno tariffe differenziate per operatore (di solito si spende meno per chiamare chi ha il tuo stesso operatore)
E' così complicato fare come per la Tim Tribù e fare in modo che quando il telefono suona tu sappia che operatore stai chiamando?
Altro che costi di ricarica (ribaltatisi sull'aumento tariffe).
E quasi tutti hanno tariffe differenziate per operatore (di solito si spende meno per chiamare chi ha il tuo stesso operatore)
E' così complicato fare come per la Tim Tribù e fare in modo che quando il telefono suona tu sappia che operatore stai chiamando?
Altro che costi di ricarica (ribaltatisi sull'aumento tariffe).
Nobili decaduti
Come i nobili decaduti cominciamo a vendere i gioielli (l'oro) di famiglia per garantirci una vita di lussi e spese che non potremmo permetterci.
Allora era meglio fare come Tremonti e vendere un po' di immobili, che non abbiamo neppure i soldi per manutenere.
Vendiamo il Colosseo, almeno lo restaurano, che gli mancano dei pezzi! :-)
Allora era meglio fare come Tremonti e vendere un po' di immobili, che non abbiamo neppure i soldi per manutenere.
Vendiamo il Colosseo, almeno lo restaurano, che gli mancano dei pezzi! :-)
Il governo dei ricchi
Il difensore dei poveri (il compagno ministro Bianchi) favorisce i ricchi.
Tagliando le macchine che i diciottenni possono guidare, chi è favorito?
Chi come il sottoscritto senza grossi problemi può prendere per i figli da patentare la 3a o 4a macchina di famiglia o il mio collaboratore che di macchina ne ha una, magari di otto o nove anni perché non ha i soldi per cambiarla, fuori dal limite per i neopatentati?
Tagliando le macchine che i diciottenni possono guidare, chi è favorito?
Chi come il sottoscritto senza grossi problemi può prendere per i figli da patentare la 3a o 4a macchina di famiglia o il mio collaboratore che di macchina ne ha una, magari di otto o nove anni perché non ha i soldi per cambiarla, fuori dal limite per i neopatentati?
Meglio una ragazza di campagna
Devo dire che dopo la Falchi anche la Canalis si sta distinguendo come porta sfiga mica da ridere.
Specializzata in sportivi.
Pazienza Vieri che a mio parere ci ha messo parecchio del suo.
Ma adesso anche il Valentino nazionale sta mettendo in fila una bella serie di sfighe!
Signori miei, i vecchi detti tipo "moglie e buoi dei paesi tuoi" vi dicono nulla?
Ci sono in campagna così tante ragazze carine, cos'è sta mania delle veline?
E quello di Rossi sarà un bel match, intanto fanno l'annuncio, poi se gli introiti (come per la maggior parte degli sportivi) passano attraverso le società non credo potranno contestargli tutto ma solo gli introiti confluiti dalle società alle sue tasche. Certamente molto meno di quello sparato sui giornali.
E il suo errore è stato il solito, quello di non andare davvero a vivere all'estero.
mercoledì 8 agosto 2007
Fattorino
In scarsità di personale faccio anche il fattorino.
Ho imparato una parola nuova "Bolgetta" che sono le cartelle verdi che adesso in posta danno alle aziende. Ho controllato e il termine esiste. E i bravi dipendenti delle poste come ogni burocrate che si rispetti si riempiono la bocca di "deve usare la bolgetta" "ci vuole la bolgetta" "lo metta nella bolgetta".
Gli open space in banca sono belli, ma l'impiegata dalla voce squillante che narra l'estratto titoli al cliente non è proprio da privacy. Per la cronaca il signore aveva su 78.000 euro, poi ha venduto 6000 euro di titoli, poi sono andati su gli interessi adesso poi è venuto il mio turno e sono andato in cassa e quindi uscito e mi sono perso il saldo attuale.
Ma la cosa che mi diverte di più è fare il tonto quando faccio le commissioni, a qualsiasi domanda rispondo "non lo so, mi hanno mandato qui dall'azienda" con faccia tipo Maigret. Quando poi magari scoprono chi sono le facce sono perplesse.
Penseranno a due opzioni : poveracci con un capo scemo così oppure sarà il figlio/fratello/parente tonto che tengono in azienda per fargli un favore :-)
Ho imparato una parola nuova "Bolgetta" che sono le cartelle verdi che adesso in posta danno alle aziende. Ho controllato e il termine esiste. E i bravi dipendenti delle poste come ogni burocrate che si rispetti si riempiono la bocca di "deve usare la bolgetta" "ci vuole la bolgetta" "lo metta nella bolgetta".
Gli open space in banca sono belli, ma l'impiegata dalla voce squillante che narra l'estratto titoli al cliente non è proprio da privacy. Per la cronaca il signore aveva su 78.000 euro, poi ha venduto 6000 euro di titoli, poi sono andati su gli interessi adesso poi è venuto il mio turno e sono andato in cassa e quindi uscito e mi sono perso il saldo attuale.
Ma la cosa che mi diverte di più è fare il tonto quando faccio le commissioni, a qualsiasi domanda rispondo "non lo so, mi hanno mandato qui dall'azienda" con faccia tipo Maigret. Quando poi magari scoprono chi sono le facce sono perplesse.
Penseranno a due opzioni : poveracci con un capo scemo così oppure sarà il figlio/fratello/parente tonto che tengono in azienda per fargli un favore :-)
martedì 7 agosto 2007
L'oste ha fatto male i conti
Pericolosissimo applicare gli schemi d'abitudine italiani se vai in paesi seri.
Father and Son Restaurateurs in New York City Plead Guilty to Tax Evasion - New York Times
Il giochino della holding coi diritti è ampiamente praticato anche da noi.
Solo che lì i controlli li fanno sostanziali e non formali.
La frase "the complicated U.S. tax code create an environment conducive to the commission of tax fraud" mi ha commosso, ma se questo giudice lo portiamo in Italia cosa fa?
Father and Son Restaurateurs in New York City Plead Guilty to Tax Evasion - New York Times
Il giochino della holding coi diritti è ampiamente praticato anche da noi.
Solo che lì i controlli li fanno sostanziali e non formali.
La frase "the complicated U.S. tax code create an environment conducive to the commission of tax fraud" mi ha commosso, ma se questo giudice lo portiamo in Italia cosa fa?
24 x 365
Essere qui in ufficio mi fa pensare che stiamo sempre più andando verso una società "aperta" 24 ore 365 giorni all'anno. Già la globalizzazione ti porta a ricevere email a qualsiasi ora del giorno.
Per il commercio l'aumento dei centri commerciali ha ampliato molto gli orari. Da un lato per chi ha orari strani come i miei è comodo, dall'altro ci sono due controindicazioni.
Una è il disagio per chi si trova a coprire un certo tipo di turni (tipo la domenica) e ha una famiglia (magari col coniuge che fa orario settimanale normale).
Il problema è abbastanza chiaro, e porta disagio in famiglia.
L'altro è la difficoltà che questo porta allo schema tradizionale del nostro piccolo commercio.
Visto il mio lavoro mi interessa l'analisi competitiva che riguarda i piccoli negozi. Tradizionalmente sono portati avanti dalla famiglia, la nuova situazione li mette in difficoltà perché presuppone un impegno costante e un forte disagio affettivo.
Il maggiore impegno deve essere anche remunerativo, se occorre lavorare in due o tre bisogna che i guadagni coprano due o tre stipendi, il volume d'affari deve crescere.
In questo sono favorite le "catene" che basano tutto su numeri diversi, hanno personale assunto (magari in part time) per coprire le ore di punta.
Il piccolo negozio si trova in svantaggio competitivo: può tenere aperto l'orario tradizionale (e rischia di perdere clienti che si abituano ad andare in altri negozi) o fare lo sforzo con tensioni se il business non è poi di successo.
Oppure finirà come a Londra con i minisupermercati degli indiani che in negozio ci vivono. Ma per accettarlo ci vuole una "fame" che molti nostri commercianti non hanno più.
Per il commercio l'aumento dei centri commerciali ha ampliato molto gli orari. Da un lato per chi ha orari strani come i miei è comodo, dall'altro ci sono due controindicazioni.
Una è il disagio per chi si trova a coprire un certo tipo di turni (tipo la domenica) e ha una famiglia (magari col coniuge che fa orario settimanale normale).
Il problema è abbastanza chiaro, e porta disagio in famiglia.
L'altro è la difficoltà che questo porta allo schema tradizionale del nostro piccolo commercio.
Visto il mio lavoro mi interessa l'analisi competitiva che riguarda i piccoli negozi. Tradizionalmente sono portati avanti dalla famiglia, la nuova situazione li mette in difficoltà perché presuppone un impegno costante e un forte disagio affettivo.
Il maggiore impegno deve essere anche remunerativo, se occorre lavorare in due o tre bisogna che i guadagni coprano due o tre stipendi, il volume d'affari deve crescere.
In questo sono favorite le "catene" che basano tutto su numeri diversi, hanno personale assunto (magari in part time) per coprire le ore di punta.
Il piccolo negozio si trova in svantaggio competitivo: può tenere aperto l'orario tradizionale (e rischia di perdere clienti che si abituano ad andare in altri negozi) o fare lo sforzo con tensioni se il business non è poi di successo.
Oppure finirà come a Londra con i minisupermercati degli indiani che in negozio ci vivono. Ma per accettarlo ci vuole una "fame" che molti nostri commercianti non hanno più.
Cosa fare
Dai miei post sono usciti parecchi commenti.
Chi se ne è già andato, chi ha rinunciato.
Personalmente vi assicuro che probabilmente l'unico difetto che non ho è quello di mollare.
Ho combattuto spesso, a volte da solo o quasi (avete presente "avanti miei prodi", poi ti volti e nessuno ti è venuto dietro) per le mie idee.
Sostengo da tempo che non bisogna mollare, che è necessario dare una prospettiva ai nostri giovani, e mi sono sempre comportato in modo coerente con le mie battaglie, pagandone spesso il prezzo. Dire le verità scomode non fa far carriera in certi ambienti.
Quello che oggi mi spaventa e mi rende poco fiducioso è proprio la diffusione del menefreghismo, l'incuria per primi dei cittadini verso la cosa pubblica.
Troppo spesso ci si trova davanti gente che cerca la furbata, la scorciatoia, che cerca di approfittare delle situazioni.
Dalle piccolissime cose, come il rispetto degli altri in una coda o non buttare rifiuti per terra, lasciare un biglietto se bocci una macchina in parcheggio, alla attenzione verso la cosa pubblica.
Trovo più gente in cerca di favori che gente scandalizzata per come vanno certe cose. E spesso ho scoperto che i grandi moralisti volevano solo far fuori qualcuno semplicemente per prenderne il posto.
Quanti di voi nei piccoli paesi hanno visto le lotte contro il sindaco che aveva, che so, autorizzato la discarica e poi il nuovo arrivato l'ha fatta, solo spostata sul terreno di un amico?
Quanti si scandalizzano e hanno comportamenti morali coerenti contro le mille piccole cose che ci bersagliano ogni giorno? Dal commerciante che non ti fa lo scontrino, al vigile arrogante, al furbo che passa davanti in fila. Piccole cose, ma è dall'educazione civica nelle piccole cose che nasce poi la correttezza di un paese.
Le leggi oppressive e confuse non rendono facili i controlli, di fatto da noi saltuari, spesso all'estero non sono solo più civili, semplicemente sanno che per certe cose si viene puniti e seriamente.
Perché gli svizzeri in Svizzera viaggiano dentro i limiti e qui in Italia te li trovi a 180 in autostrada?
Da noi tutto funziona come le tasse, i pochi che le pagano pagano per tutti. Vedi 500 persone con il telefonino che guidano ogni giorno, paga lo sfigato saltuario che fermano. Li fermassero tutti dopo un po'...
Allora se non c'è tensione morale, coerenza, disapprovazione di chi fa il furbo il paese non può migliorare.
Se tutti passano il tempo, come accade da noi, a discutere su cosa dovrebbero fare gli altri per migliorare il paese ma non li senti mai dire cosa faranno loro come pensate che si possa fare qualcosa di serio?
Io sono disponibile a lottare (certo non attraverso iniziative tipo quella di Grillo), anzi vi assicuro che là dove sono, tipo Confindustria, l'ho sempre fatto. A volte mi prendo del pirla perché ad esempio se parlo di contratti, sapendo che è una mediazione, propongo di "mollare" su cose dove i sindacati a mio parere non hanno torto.
Cerco di fare proposte, anche se poi magari uno leggendo il blog vede una specie di "sfogatoio" e la parte "lamenti".
Ma credo anche che in certe cose valgano più i fatti, i comportamenti di ogni giorno più che le belle parole. Allora qui mi sfogo e nella vita cerco di darmi da fare.
Sui princìpi generali siamo sempre tutti d'accordo. Chi non vuole la pace nel mondo? Estirpare la fame? Un mondo più giusto? Un mondo più pulito? Bellissimo.
E quanti poi fanno le piccole cose che ciascuno di noi può fare? Ad esempio per l'inquinamento: cercare di fare la raccolta differenziata, quattro passi a piedi in più, spegnere le luci quando si esce da una stanza.
Piccole cose, ma importante se moltiplicate per milioni.
Invece è più facile parlare dei grandi sistemi, dei politici (che poi eleggiamo noi) delle grandi questioni di principio.
Mi sono un po' perso (e notoriamente scrivo di getto e limo poco) ma il messaggio è questo: sono pessimista perché vedo nella nostra classe politica lo specchio di un paese che ha perso la tensione morale.
Chi se ne è già andato, chi ha rinunciato.
Personalmente vi assicuro che probabilmente l'unico difetto che non ho è quello di mollare.
Ho combattuto spesso, a volte da solo o quasi (avete presente "avanti miei prodi", poi ti volti e nessuno ti è venuto dietro) per le mie idee.
Sostengo da tempo che non bisogna mollare, che è necessario dare una prospettiva ai nostri giovani, e mi sono sempre comportato in modo coerente con le mie battaglie, pagandone spesso il prezzo. Dire le verità scomode non fa far carriera in certi ambienti.
Quello che oggi mi spaventa e mi rende poco fiducioso è proprio la diffusione del menefreghismo, l'incuria per primi dei cittadini verso la cosa pubblica.
Troppo spesso ci si trova davanti gente che cerca la furbata, la scorciatoia, che cerca di approfittare delle situazioni.
Dalle piccolissime cose, come il rispetto degli altri in una coda o non buttare rifiuti per terra, lasciare un biglietto se bocci una macchina in parcheggio, alla attenzione verso la cosa pubblica.
Trovo più gente in cerca di favori che gente scandalizzata per come vanno certe cose. E spesso ho scoperto che i grandi moralisti volevano solo far fuori qualcuno semplicemente per prenderne il posto.
Quanti di voi nei piccoli paesi hanno visto le lotte contro il sindaco che aveva, che so, autorizzato la discarica e poi il nuovo arrivato l'ha fatta, solo spostata sul terreno di un amico?
Quanti si scandalizzano e hanno comportamenti morali coerenti contro le mille piccole cose che ci bersagliano ogni giorno? Dal commerciante che non ti fa lo scontrino, al vigile arrogante, al furbo che passa davanti in fila. Piccole cose, ma è dall'educazione civica nelle piccole cose che nasce poi la correttezza di un paese.
Le leggi oppressive e confuse non rendono facili i controlli, di fatto da noi saltuari, spesso all'estero non sono solo più civili, semplicemente sanno che per certe cose si viene puniti e seriamente.
Perché gli svizzeri in Svizzera viaggiano dentro i limiti e qui in Italia te li trovi a 180 in autostrada?
Da noi tutto funziona come le tasse, i pochi che le pagano pagano per tutti. Vedi 500 persone con il telefonino che guidano ogni giorno, paga lo sfigato saltuario che fermano. Li fermassero tutti dopo un po'...
Allora se non c'è tensione morale, coerenza, disapprovazione di chi fa il furbo il paese non può migliorare.
Se tutti passano il tempo, come accade da noi, a discutere su cosa dovrebbero fare gli altri per migliorare il paese ma non li senti mai dire cosa faranno loro come pensate che si possa fare qualcosa di serio?
Io sono disponibile a lottare (certo non attraverso iniziative tipo quella di Grillo), anzi vi assicuro che là dove sono, tipo Confindustria, l'ho sempre fatto. A volte mi prendo del pirla perché ad esempio se parlo di contratti, sapendo che è una mediazione, propongo di "mollare" su cose dove i sindacati a mio parere non hanno torto.
Cerco di fare proposte, anche se poi magari uno leggendo il blog vede una specie di "sfogatoio" e la parte "lamenti".
Ma credo anche che in certe cose valgano più i fatti, i comportamenti di ogni giorno più che le belle parole. Allora qui mi sfogo e nella vita cerco di darmi da fare.
Sui princìpi generali siamo sempre tutti d'accordo. Chi non vuole la pace nel mondo? Estirpare la fame? Un mondo più giusto? Un mondo più pulito? Bellissimo.
E quanti poi fanno le piccole cose che ciascuno di noi può fare? Ad esempio per l'inquinamento: cercare di fare la raccolta differenziata, quattro passi a piedi in più, spegnere le luci quando si esce da una stanza.
Piccole cose, ma importante se moltiplicate per milioni.
Invece è più facile parlare dei grandi sistemi, dei politici (che poi eleggiamo noi) delle grandi questioni di principio.
Mi sono un po' perso (e notoriamente scrivo di getto e limo poco) ma il messaggio è questo: sono pessimista perché vedo nella nostra classe politica lo specchio di un paese che ha perso la tensione morale.
lunedì 6 agosto 2007
Preoccupante /2
Una piccola estensione sul mio post precedente, riprendendo i commenti e quanto scritto da Zener.
Non è, purtroppo, solo una questione di tasse. E' certamente anche una questione di tasse, ma con le nostre dimensioni e un po' di pelo sullo stomaco le questioni fiscali si aggirano senza grandissimi problemi.
E' purtroppo una cosa più generale.
Dalle leggi sempre più punitive verso le aziende, tipo chi vuole cancellare la Biagi e tutti i problemi della privacy e della sicurezza.
Le regole ci vogliono ma non possono essere assurde e velleitarie, inapplicabili per le piccole aziende o sproporzionate rispetto ai rischi.
Del funzionamento della macchina di "contorno" che alle aziende serve: come puoi aspettare anni (e intanto il concorrente prospera) una sentenza sulla protezione di un brevetto, come non puoi aspettare anni per far valere i tuoi diritti con un cliente che non ti ha pagato.
Come si può scontrarsi ogni giorno con burocrati che invece di applicare il buonsenso si attaccano a regolamenti, timbri, carte bollate, e controlli sulla parte formale e non su quella sostanziale?
E più in generale, questo è un paese dove si continua ad inasprire le pene su tutto.
Ma non si fanno controlli, o a volte si usano le pene per raggranellare soldi.
E i pochi che vengono pizzicati pagano per tutti.
Faccio l'esempio della nuova stretta sul traffico. In linea teorica siamo tutti d'accordo che ci si debba impegnare per più sicurezza sulle strade.
Ma chi viaggia all'estero sa che lì la situazione è diversa.
Qui da noi è una selva di cartelli con pessima manutenzione, con limiti assurdi.
Quanti tratti di autostrada abbiamo a 60,70 all'ora? Avete mai provato a rispettarli?
Quanti cartelli e tratti ci sono a 30 all'ora sulle statali?
Limiti assurdi e continui cambiamenti fanno essere meno attenti nella guida.
Ci sono tratti nei quali dopo un po' uno non sa più quale è il limite. Poi scopri che era 30 all'ora, e se passi a 70 all'ora (quasi fermo con una moderna berlina in statale) ti tolgono la patente.
E gli autovelox sono più "mucche" da cash che non strumenti per far rispettare il codice della strada.
Per far andar piano la gente basterebbe che ci fosse (come all'estero) una quantità decente di polizia in giro. Basta una macchina della polizia e il traffico è rallentato al limite.
Invece da noi riesci a fare centinaia e centinaia di chilometri senza incontrare pattuglie (se non all'autogrill).
E gli ubriachi? Basta mettersi fuori dalle discoteche o dai ristoranti e semplicemente fare il palloncino a tutti quelli che escono.
O in certi orari in certi ingressi dell'autostrada.
Una volta, due volte, tre volte poi ci si abituerà a fare come all'estero.
E ampie zone del paese dove prosperano i delinquenti, compresi miei colleghi che prendono la tangente sugli stipendi; mi dicono essere ancora in vigore il netto diverso da quanto dichiarato in busta, solo che qui da noi a volte è di più per gli straordinari, in altre zone è di meno perché dei fetenti approfittano della scarsità di lavoro per rubare i soldi ai loro collaboratori.
Va detto che spesso quei soldi finiscono come "pizzo" alla criminalità, quindi i collaboratori pagano l'incapacità dello stato di controllare il territorio.
E poi, quando leggi di cose come quelle di cui ho parlato ultimamente, cassazione che si occupa di parolacce, dipendenti lavativi reintegrati per la privacy, aeroporti che funzionano da schifo (e se ne sono accorti adesso?), un ceto politico impegnato a parlarsi addosso invece che pensare al nostro futuro.
Insomma, almeno fosse solo una questione di tasse.
Non è, purtroppo, solo una questione di tasse. E' certamente anche una questione di tasse, ma con le nostre dimensioni e un po' di pelo sullo stomaco le questioni fiscali si aggirano senza grandissimi problemi.
E' purtroppo una cosa più generale.
Dalle leggi sempre più punitive verso le aziende, tipo chi vuole cancellare la Biagi e tutti i problemi della privacy e della sicurezza.
Le regole ci vogliono ma non possono essere assurde e velleitarie, inapplicabili per le piccole aziende o sproporzionate rispetto ai rischi.
Del funzionamento della macchina di "contorno" che alle aziende serve: come puoi aspettare anni (e intanto il concorrente prospera) una sentenza sulla protezione di un brevetto, come non puoi aspettare anni per far valere i tuoi diritti con un cliente che non ti ha pagato.
Come si può scontrarsi ogni giorno con burocrati che invece di applicare il buonsenso si attaccano a regolamenti, timbri, carte bollate, e controlli sulla parte formale e non su quella sostanziale?
E più in generale, questo è un paese dove si continua ad inasprire le pene su tutto.
Ma non si fanno controlli, o a volte si usano le pene per raggranellare soldi.
E i pochi che vengono pizzicati pagano per tutti.
Faccio l'esempio della nuova stretta sul traffico. In linea teorica siamo tutti d'accordo che ci si debba impegnare per più sicurezza sulle strade.
Ma chi viaggia all'estero sa che lì la situazione è diversa.
Qui da noi è una selva di cartelli con pessima manutenzione, con limiti assurdi.
Quanti tratti di autostrada abbiamo a 60,70 all'ora? Avete mai provato a rispettarli?
Quanti cartelli e tratti ci sono a 30 all'ora sulle statali?
Limiti assurdi e continui cambiamenti fanno essere meno attenti nella guida.
Ci sono tratti nei quali dopo un po' uno non sa più quale è il limite. Poi scopri che era 30 all'ora, e se passi a 70 all'ora (quasi fermo con una moderna berlina in statale) ti tolgono la patente.
E gli autovelox sono più "mucche" da cash che non strumenti per far rispettare il codice della strada.
Per far andar piano la gente basterebbe che ci fosse (come all'estero) una quantità decente di polizia in giro. Basta una macchina della polizia e il traffico è rallentato al limite.
Invece da noi riesci a fare centinaia e centinaia di chilometri senza incontrare pattuglie (se non all'autogrill).
E gli ubriachi? Basta mettersi fuori dalle discoteche o dai ristoranti e semplicemente fare il palloncino a tutti quelli che escono.
O in certi orari in certi ingressi dell'autostrada.
Una volta, due volte, tre volte poi ci si abituerà a fare come all'estero.
E ampie zone del paese dove prosperano i delinquenti, compresi miei colleghi che prendono la tangente sugli stipendi; mi dicono essere ancora in vigore il netto diverso da quanto dichiarato in busta, solo che qui da noi a volte è di più per gli straordinari, in altre zone è di meno perché dei fetenti approfittano della scarsità di lavoro per rubare i soldi ai loro collaboratori.
Va detto che spesso quei soldi finiscono come "pizzo" alla criminalità, quindi i collaboratori pagano l'incapacità dello stato di controllare il territorio.
E poi, quando leggi di cose come quelle di cui ho parlato ultimamente, cassazione che si occupa di parolacce, dipendenti lavativi reintegrati per la privacy, aeroporti che funzionano da schifo (e se ne sono accorti adesso?), un ceto politico impegnato a parlarsi addosso invece che pensare al nostro futuro.
Insomma, almeno fosse solo una questione di tasse.
domenica 5 agosto 2007
Preoccupante
Sarà l'estate, negli ultimi giorni ho incontrato almeno tre persone che fanno gli imprenditori e che vogliono chiudere l'attività. In qualche caso per scappare da questo paese e fuggire all'estero.
Alcuni altri mi hanno scritto attraverso questo blog per parlarmi della situazione lavorativa difficile causa studi di settore ecc.
Trovo la cosa oltremodo preoccupante.
Mi pare che il risultato che la mentalità anti imprenditoriale di chi ci sta governando in questo momento, unita ai precedenti, stia cominciando a fiaccare una serie di persone.
L'artigiano che chiude ha un basso impatto, magari era anche solo, ma è una potenziale piccola o media azienda che non avremo.
I giovani che cominciano a credere che in questo paese non sia possibile fare impresa sono una pessima opzione per il nostro futuro.
Gli imprenditori che pensano di chiudere certamente non faranno investimenti nel prossimo periodo (ammesso e non concesso che poi non chiudano davvero).
Queste cose mi colpiscono particolarmente perché non vi nascondo che anche in me sta maturando pericolosamente la voglia di andarsene.
Se fossi un giovane, non avessi famiglia e azienda, quasi sicuramente me ne andrei.
Da imprenditore sto invece seriamente pensando di spostare nei prossimi anni in altri paesi il baricentro dei miei interessi. Essendo un'azienda che opera sul mercato globale abbiamo nazioni dove fatturiamo più che in Italia, e dove probabilmente sarebbe possibile "rifare" l'azienda.
Mi sto seriamente chiedendo che senso ha stare qui.
Alcuni altri mi hanno scritto attraverso questo blog per parlarmi della situazione lavorativa difficile causa studi di settore ecc.
Trovo la cosa oltremodo preoccupante.
Mi pare che il risultato che la mentalità anti imprenditoriale di chi ci sta governando in questo momento, unita ai precedenti, stia cominciando a fiaccare una serie di persone.
L'artigiano che chiude ha un basso impatto, magari era anche solo, ma è una potenziale piccola o media azienda che non avremo.
I giovani che cominciano a credere che in questo paese non sia possibile fare impresa sono una pessima opzione per il nostro futuro.
Gli imprenditori che pensano di chiudere certamente non faranno investimenti nel prossimo periodo (ammesso e non concesso che poi non chiudano davvero).
Queste cose mi colpiscono particolarmente perché non vi nascondo che anche in me sta maturando pericolosamente la voglia di andarsene.
Se fossi un giovane, non avessi famiglia e azienda, quasi sicuramente me ne andrei.
Da imprenditore sto invece seriamente pensando di spostare nei prossimi anni in altri paesi il baricentro dei miei interessi. Essendo un'azienda che opera sul mercato globale abbiamo nazioni dove fatturiamo più che in Italia, e dove probabilmente sarebbe possibile "rifare" l'azienda.
Mi sto seriamente chiedendo che senso ha stare qui.
sabato 4 agosto 2007
Priorità
Cassazione: dire «mi fai schifo» è reato - Corriere della Sera
Ma con la situazione delle giustizia che abbiamo in Italia devono perdere tempo in queste cose?
E poi, diciamocelo, ci sono in giro un sacco di persone che ci fanno schifo.
Ma con la situazione delle giustizia che abbiamo in Italia devono perdere tempo in queste cose?
E poi, diciamocelo, ci sono in giro un sacco di persone che ci fanno schifo.
giovedì 2 agosto 2007
Redistribuzione
Fannulloni, sprechi e rimborsi Il folle federalismo delle Regioni - Corriere della Sera: "consiglio della Sardegna: 57 euro per abitante"
Renato "Hood" Soru ruba ai ricchi e ai turisti per dare ai poveri (consiglieri sardi).
So già la risposta: Noi saremo qualunquisti (io per primo sia chiaro) ma loro sono scandalosi.
Renato "Hood" Soru ruba ai ricchi e ai turisti per dare ai poveri (consiglieri sardi).
So già la risposta: Noi saremo qualunquisti (io per primo sia chiaro) ma loro sono scandalosi.
mercoledì 1 agosto 2007
Basta il pensiero
E così lo squalo si porta a casa il WSJ.
Fare l'editore (vedi le vicende RCS da noi) ha le sue ragioni, spesso già si guadagna con il business.
Ma le ricadute di essere una potenza dei media sono inestimabili.
Chi vive di immagine (politici, uomini pubblici, governanti, persone di spettacolo, aziende) ha la assoluta necessità di avere spazio, recensioni, feed back positivi sui media.
E, per dirla tutta, non pensate che certe leccate che vedete sui giornali siano frutto di interventi dell'editore. Non serve.
Basta la moral suasion o nei casi più disperati di giornalisti leccaculo basta la sola idea che una certa cosa possa essere benvoluta all'editore.
Basta il pensiero dell'editore!
Anche i giornalisti tengono famiglia.
Attraverso i media si può influenzare anche il mercato, quello borsistico, quello dei prodotti.
Attraverso i media si creano e disfano i politici.
Attraverso i media si fanno crollare i governi.
Ecco perché quello è un business oltremodo interessante e ormai in fase di concentrazione.
Potere allo stato puro.
Fare l'editore (vedi le vicende RCS da noi) ha le sue ragioni, spesso già si guadagna con il business.
Ma le ricadute di essere una potenza dei media sono inestimabili.
Chi vive di immagine (politici, uomini pubblici, governanti, persone di spettacolo, aziende) ha la assoluta necessità di avere spazio, recensioni, feed back positivi sui media.
E, per dirla tutta, non pensate che certe leccate che vedete sui giornali siano frutto di interventi dell'editore. Non serve.
Basta la moral suasion o nei casi più disperati di giornalisti leccaculo basta la sola idea che una certa cosa possa essere benvoluta all'editore.
Basta il pensiero dell'editore!
Anche i giornalisti tengono famiglia.
Attraverso i media si può influenzare anche il mercato, quello borsistico, quello dei prodotti.
Attraverso i media si creano e disfano i politici.
Attraverso i media si fanno crollare i governi.
Ecco perché quello è un business oltremodo interessante e ormai in fase di concentrazione.
Potere allo stato puro.
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