martedì 17 febbraio 2009

Protezionismo

La crisi sta colpendo duro in giro per il mondo.
Non tanto i cittadini, che quasi sempre sono poveri e non avevano certo i soldi alla Lehman Bros. Quanto i governi.

E allora molti per cercare di difendersi stanno avviando misure di protezionismo.
Niente di eclatante, il WTO e gli altri governi non lo permetterebbero.

Negli ultimi giorni stiamo ricevendo moltissime richieste dai clienti riguardanti nuove marchiature della merce richieste da governi e dogane.
Un modo molto diffuso per cercare di rallentare le importazioni.

Inviare materiale in Asia o in America richiede tempi abbastanza lunghi, e se avete dei container in giro per il mondo e scoprite che da ieri la vostra merce per essere sdoganata ha bisogno di una nuova marchiatura (che non ha) magari non con una semplice etichetta la notizia non è molto bella.
Allo stesso modo il fatto che ognuno voglia marchiature, documenti, certificazioni e altre cose diverse significa doversi attrezzare. Ad esempio non potete spedire la merce standard da magazzino (se non aprendo e etichettando) e dovete diventare molto più flessibili nella produzione.

Insomma nei fatti sta avanzando un protezionismo strisciante come sempre accade in periodi di crisi.

Inutile dire che non vale per il nostro paese dove accogliamo tutti a braccia aperte.

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