La Guardia di Finanza lancia l'allarme: redditi in fuga oltreconfine - Il Sole 24 ORE.
Con una tassazione come quella italiana che arriva a superare il 100% (con effetto Irap ecc) è evidente che chi può adotta tutti i meccanismi di elusione possibile.
Tornando a Rossi, ho letto via Dagospia un articolo della Stampa sulla struttura societaria.
Da un lato va tenuto presente che le sponsorizzazioni sportive, da sempre, sono un canale di provvista per le aziende di disponibilità fuori bilancio.
Mi dicevano che tempo fa il top era l'off shore, con ritorni fino al 70% (paghi e ricevi fattura per 100 euro loro te ne restituiscono 70), ma succede anche F1 (magari... magari non i top team).
A questo punto è evidente che la struttura a valle non può che essere confusa e grigia. Se no come possono fare cose così?
Dall'altro lato va detto che se i diritti sono di società varie come sembra al di là del cinema fatto (l'accertamento viene consegnato a Rossi e organi di stampa contemporaneamente nella migliore tradizione italiana) non potranno essere messe in carico a Rossi persona fisica gli importi citati che sono quelli delle sponsorizzazioni lorde.
Rossi (qualche commercialista che legge mi dica se sbaglio) potrà essere multato per:
eventuali redditi (anche in natura ma lì è più dura) che le società gli hanno corrisposto
se si riesce dimostrare che le società fanno capo a lui e che è residente in Italia, per non avere indicato nell'apposito quadro la proprietà di società estere.
Il tutto si giocherà sui giorni che ha vissuto in Italia nel periodo. E sulla bravura dei suoi consulenti nel costruire gli schermi.
E non scandalizzatevi, ve lo dico da sempre che le tasse le pagano i dipendenti e le piccole attività, le grandi aziende e quelle medie usano metodi elusivi e pagano molto meno di quanto pagano, in percentuale i piccoli. Guardate il tax rate delle quotate!
E poi un esempio su tutti, il trasferimento dei diritti di marchio in Lussemburgo o simili (vedi Della Valle).
E gli sportivi fanno tutti così anche Schumacher se ne è andato in Svizzera, e anche lui ha una società di gestione dei diritti.
Ma davvero se voi poteste farne a meno paghereste 30/40 milioni di tasse? Pensateci bene....
Che poi Valentino Rossi abbia tirato troppo la corda non pagando nulla (ma Biagi e Capirossi a Montecarlo quanto pagano?) e che certamente non possa adesso fare troppo la vittima sono d'accordo.
sabato 18 agosto 2007
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4 commenti:
Allora,
per Capirex siamo alla seconda "pizzicata", anche se anche li è difficile.
Per Vale, concordo con te: è + la campagna mediatica della sostanza alla fine ...
:-)
Quello che non ho capito è stato l'astio di Visco contro la risposta "mediatica" di Rossi, forse i tg dovevano solo sentire la campana della GdF a cui è stato dato un risalto altissimo?
O forse da compagno si aspettava che i tg seguissero solo le veline del Minincult? Si vede che non conosce Youtube
si fanno preventivi scontati per coloro che vogliono andare all'estero
;)
(dài che scherzo)
Io la penso un po' come il Vale.
Se avete sentito il suo messaggio tv lui all'inizio ha detto che ultimamente sui media lo hanno dipinto prima come un playboy da strapazzo che gira nudo in spiaggia in compagnia di una che conosce solo di vista e poi come L'Evasore per eccelenza, concludendo il periodo con queste parole: "e adesso capisco il perchè".
Ha fatto in pieno. La manovra parte da lontano: io sono convinto che l'aumento della pressione mediatica (Canalis e roba varia) su Vale negli ultimi mesi sia stata attentamente orchestrata. Così il compo partito dall'Agenzia delle Entrate si infrange su un bersaglio ben individuato, bello "caldo" quanto ad esposizione mediatica e quindi molto remunerativo quanto a ritorno per chi ci ha investito sopra su questa manovra. E l'investitore, qui, è Visco.
Ed infatti moltissimi italiani, e quasi tutti i giornalisti, si sono subito scagliati sul ladro di tasse. Falsissimi moralismi da strapazzo si sono letti su tutti i quotidiani. Tutti a dire che le tasse si pagano, è un obbligo morale prima che di legge, salvo poi, magari dopo pochi minuti, chiedere lo sconto al dentista/idraulico/falegname/quellochevipare secondo la tipica tariffazione italiota: con fattura sono 100 euro. Senza va bene 80...
Nessuno, nessuno che abbia fatto questo ragionamento (tranne, che sappia io Oscar Giannino): che è un sacrosanto diritto di chiunque - diritto che nasce ben prima di qualsiasi legge di qualsiasi stato - di gestire come meglio crede i proventi del sudore della sua fronte e, nel caso di Valentino, del rischio della sua pelle. E siccome da noi lo Stato diventa in automatico la maggiore voce di uscita per qualsiasi attività (anche se non soprattutto quella dipendente) e del tutto logico, anzi naturale, come il diritto da cui questa conseguenza nasce, che chiunque cerchi di limitare questa uscita il più possibile. Si tratta, in fondo, di soldi NOSTRI che ci vengono sottratti, sui quali noi, che li abbiamo guadagnati, perdiamo la potestà.
Tutti cercano di limitare l'uscita, ognuno come può: chi pagando in nero l'idraulico (pratica illegale) e chi - investendoci un sacco di risorse - trasferendosi in paesi fiscalmente infinitamente meno esosi e più chiari del nostro (pratica legale).
Ecco perchè Visco ha bisogno di demonizzare Vale. Perchè sa benissimo che chiunque, al suo posto, farebbe quello che ha fatto lui. Anzi: già lo fa come e quando può.
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