martedì 6 novembre 2007

I peccati originali

Questo paese nasce con due peccati originali.
Uno è quello cattolico che con la presenza della chiesa nel nostro territorio (e la sua influenza) è parte importante della nostra storia e cultura.
Non a caso questo è il paese della provvidenza, facciamo le cose peggiori, poi qualcuno (la Divina Provvidenza?) le metterà a posto.

L'altro risale al periodo 1920>guerra e si chiama Fascismo (nato da un socialista, vorrei ricordare).

Ogni volta che in Italia si parla di ordine, far rispettare le leggi, interventi della pubblica sicurezza e cose di questo genere c'è sempre qualcuno che punta l'ossuto ditino (magari comodamente residente in qualche paese straniero) e bolla come "fascista" il comportamento.
Anche quando viene da gente come Cofferati, la cui storia non mi pare ne faccia un fascista e fino a due minuti fa era uno degli idoli della sinistra (finché se la prendeva con gli odiati padroni).

La chiesa fa il suo lavoro e cerca di predicare l'accoglienza e il perdono.

Ecco che allora che se far rispettare le leggi è fascista stiamo diventando un paese allegramente anarchico e schizofrenico.
Il perdono ci permette di sentirci giustificati moralmente lo so che ero in seconda fila e bloccavo il traffico, ma anche se voi perdete due minuti io devo aspettare mia figlia e mica posso fare 30 metri a piedi.
L'individualità spinta fa gettare per terra al carta, lasciare gli escrementi del cagnolino sul marciapiede, qualcuno (la divina provvidenza?) pulirà.
L'accusa di fascista cala come una scure sulle forze dell'ordine ogni volta che cercano di fare il loro lavoro, perché se no si chiamano forze dell'ordine?

Il problema sono sempre gli altri, è sempre diverso, salvo poi pontificare tutti su questo e quello su come le città siano trafficate o sporche o piene di delinquenti.
Cominciassimo tutti a rispettare le regole, a essere cittadini un po' più civili, a partire dalle piccole cose... ma so che è un'idea balzana.
Il problema è un altro, sempre.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

bel commento!
condivido in pieno.

grazie

saluti

e-steban

angela padrone ha detto...

E' l'anarco-individualismo degli italiani, che credono così di fottere il potere (verso il quale però sono spesso fin troppo ossequiosi, tranne poi sputarci sopra quando il potente volge le spalle). Il senso civico si impara con il lungo tirocinio di una nazione nella quale si insegni che il bene pubblico può e spsso deve superare quello individuale. Ma basta vedere cosa succede nei condomini: dentro pavimenti lucidi, ma fuori dalla porta di casa...nel mio palazzo io e il mio vicino siamo gli unici ad avere messo una pianta e dei quadri sul pianerottolo. Gli altri pianerottoli invece sono terra di nessuno, deserti "cuscinetto" per tenere lontani i contendenti!