mercoledì 24 settembre 2008

Controllori

Nelle società di diritto privato un ruolo molto importante di controllo è affidato al collegio sindacale.

Chi ha vissuto un po' in mezzo alla politica conosce bene i metodi di nomina dei collegi sindacali delle società controllate da comuni, fondazioni enti pubblici.

Spesso ci sono CdA di enti che non prevedono emolumenti, che sono sempre dovuti invece in caso di collegio sindacale.

Col risultato che spesso degli asini assoluti diventano (teoricamente) controllori dell'operato dei referenti di chi li ha nominati.
Asini assoluti che fanno il commercialista di nome ma in effetti fanno prevalentemente i politici.
Nota bene che siccome vale per le fondazioni, in molti casi vale anche per le piccole banche.

Così, a sensazione, secondo voi sono dei controllori efficaci ed efficienti?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Secondo me,bisognerebbe istituire una lista di professionisti abilitati a fare i sindaci e nel momento in cui una società/ente ha bisogno di un collegio si rivolge all'ente predisposto (ad esempio il ministero delle finanze) il quale prende i nominativi a caso dalla lista.

Non credo e non ho la presunzione che in questo modo si elimini il problema del "non controllo", ma credo che forse qualcosina si risolvi.
Ciò non solo per gli enti para-pubblici ma anche per i privati!

Unknown ha detto...

Escludendo le quotate che hanno le loro regole (e abbiamo visto che non sempre funzionano anche lì)

Ci sono (e dovrebbero essere) due situazioni ben diverse:

- piccole società private possedute da un numero limitato di soci.
E qui i controlli dovrebbero essere meno macchinosi.

- società pubblico/private e qui dovrebbero essere più rigorosi.

Oggi la mia piccola società che possiede la mia famiglia al 100% teoricamente ha le regole di una multinazionale mille volte più grande.
Dico teoricamente perché poi nelle piccole società CdA, Assemblee burocrazia varia è svolta a tavolino dal commercialista. Non è il nostro caso, ma quasi la regola da quanto so.



Dimentichi che alla fine se passa la tua tesi sono sempre i politici che nominano, anche nelle private (e potrebbe essere peggio)

Millennium Bags ha detto...

non sempre è così e te lo dico per esperienza. ma il conflitto di interessi c'è ed è inutile nasconderlo.

Ormai a differenza di qualche hanno fa ci sono serie sanzioni in capo ai sindaci anche se spesso i professionisti se ne dimenticano e continuano ad operare come da routine.

Noi per esempio facciamo attenta selezione per gli incarichi.
Spesso se uno fa il suo lavoro con attenzione diventano assolutamente non remunerativi.

Conosco studi che su milano almeno hanno deciso di abbandonare del tutto collegi ed attività di revisione proprio a causa della nuova normativa.

il problema, nel pubblico come nel privato, è che se il controllato nomina i controllori le cose difficilmente funzionano.

diffido per esperienza di liste, albi, ecc...

sono un vecchio liberale e credo nel mkt. inoltre le capacità spesso ci sono, è il conflitto di interessi il problema.

Anonimo ha detto...

Al di là del fatto che "la pratica sia spesso diversa dalla grammatica" (o forse proprio per tale motivo), credo che nelle piccole società con pochi soci - magari famigliari - dovrebbero esser resi possibili accordi (purché unanimi) per semplificare al massimo le procedure di controllo, senza le ipocrisie derivanti dal comune modus operandi.

Controlli rigorosi, compensati da parcelle significative per bilanciare le necessariamente severe sanzioni (atte a produrre un salutare conflitto degli interessi in gioco), instaurerebbero negli altri casi un sistema d'incentivi a svolgere correttamente quel lavoro.

Non è trascurabile il fatto che le aziende più complesse e strutturate possono pagare meglio l'attività di controllo, dandole così maggiore efficacia.

Senza liste, né (orrore, orrore ....) albi, tutti da abolire.

Millennium Bags ha detto...

parcelle salate, controllori competenti, sanzioni...

tutto questo c'è già nelle imprese che si affidano alle big 4...le società di revisione.... prima erano big 5 e quando studiavo big 7...

il problema resta la nomina effettuata dal controllato...

per quanto riguarda il discorso di snellire le procedure per le pmi, per le srl si sta già alzando la soglia per avere l'obbligo di collegio (recepimento direttiva europea).

Andrea Messersì ha detto...

beh ..... quand'è così .....

non mi lamenterò più dei revisori dei conti dei Comuni e delle Province !!

;-)