mercoledì 24 settembre 2008

Largo ai giovani

Mentre ero sul divano a navigare col PC c'era chi faceva zapping.

E ho scoperto con terrore che la signora qui rappresentata è la novità RAI per l'autunno...

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Voci di corridoio danno per certa la programmazione di un nuovissimo telequiz a premi.

Pare che a condurlo verrà chiamato un presentatore italo-americano.

Il titolo più gettonato sarebbe "Lascia o raddoppia".

Una forte opposizione verrebbe, peraltro, da uno schieramento favorevole ad un'impostazione più musicale.

Si ventilerebbe un format dal titolo provvisorio "Il musichiere".

Signore e signori, buonanotte ... :-)

Anonimo ha detto...

Certo... e dopo Pippo, Mike... hanno riesumato pure la Carra'...
Insomma vedo che il "passaggio generazionale" non e' un tema hot solo per le imprese :)!

gufoimpiccione ha detto...

vado controcorrente, e dico che la rai ha ragione. il pubblico più interessante dal punto di vista degli sponsor è quello con un reddito certo e possibilmente elevato, quindi in italia persone dai 45-50 anni in su.in più chi ha meno di 30 anni preferisce altri media ( internet ad esempio) quindi fare programmi nuovi è rischioso ( gli anziani e le persone di mezza età tendono ad essere abitudinari)e costoso. tanto vale riproporre i vecchi presentatori ( se non avesse un'età eccessiva farebbero condurre alla Pampanini )con i soliti programmi ultra collaudati.
non a caso lo show della carrà ha fatto il 25 % di share, non a caso in giro si vedono telefilm che risalgono agli anni 70 (la signora in giallo, colombo etc)non a caso quei pochi format che funzionano vanno avanti fino allo sfinimento.

e a chi si lamenta, risponderei : cari i miei imprenditori,cari i miei cumenda,cari i miei capitani dindustria, come mai l'italia ha un basso tasso di innovazione, pochi brevetti depositati, lavora così tanto su licenza, ed esporta le stesse cose che esportava 50 anni fa?

Anonimo ha detto...

Questo post mi gira in testa da molti anni, è perfetto.

Per fortuna la realtà delle imprese italiane non è proprio come conclude gufoimpiccione.
In pochi anni le ns esportazioni sono cresciute enormemente e si sono riqualificate da prodotti piazzati soprattutto per la svalutazione della lira e il prezzo basso a prodotti/servizi di fascia più alta ed elevati margini di contribuzione.
L'italian way of life ci tiene in piedi, signori, e regge anche le porcherie della ns politica e della RAI

Quello che ci manca è uno stato moderno, una pubblica amministrazione onesta, una nuova classe dirigente capace e responsabile.
La RAI ne è un esempio, papale papale.
Il vecchio che più vecchio non si può.

Valutate questa brillante idea del Berlusca per "rilanciare" RAI e Telecom:

http://www.cwi.it/blogs/madeinitaly/?p=79#comment-146

Decidendo lui oramai quasi il 100% dei destini delle nostre televisioni tradizionali dico W INTERNET W LA TV SATELLITARE W LA BBC W tutto quello che esce dal suo controllo e ci lascia un minimo di libertà mediale.
Purtroppo però, come dice gufoimpiccione la massa degli italiani adulti non può (o non vuole) scappare dalla morsa saporifera e mortale

Anonimo ha detto...

Il problema ovviamente non è solo della RAI ma anche di Mediaset e la 7, e delle emittenti minori.

Io mi ricordo il passaggio tra i due canali RAI in bianco e nero, l'esplosione tumultuosa telle televisioni private, la nascita dei gruppi televisivi de facto, fino ad arrivare al consolidamento Fininvest del 1984, dopo l'oscuramento. Si è formato un duopolio RAI/Mediaset, con La 7 come terzo incomodo. Anche con l'arrivo del DVB-T si stanno ripetendo le stesse logiche, mantenendo un mercato ingessato.
Un mercato ingessato è difficile che accetti le novità. Non accettando le novità tenderà ad attirare un pubblico u` tradizionalista. Quindi sarà premiante non mettere cose nuove, attirando ancor più il pubblico tradizionale. come detto prima MTV Italia ha l'1% di share, e credo che QOOB non la guardi quasi nessuno. Perché investire?