domenica 21 settembre 2008

Regole

Nulla di nuovo, alcune cose sono note da sempre.
Ma se qualcosa la situazione dei mercati ci ha insegnato è che il liberismo sfrenato e senza regole non porta da nessuna parte.

Le regole devono esserci. E i primi a volerle sono gli imprenditori seri.

Semmai il problema è che le regole devono essere chiare, credibili (e non sempre vale per i signori qui di fianco) e deve esserci qualcuno che controlla la sostanza e non la forma.

Non a caso per salvarsi i sopravvissuti si assoggetteranno alle regole delle banche normali.
L'assurdo è che chi aveva rischi maggiori delle banche "normali" non avesse regole.

Poi in Italia la cosa è declinata al contrario, non con i divieti ma con i permessi (non è libero ciò che non è vietato ma non è vietato ciò che è permesso) che costituisce un freno per l'economia reale e forse in questo caso un poco (ma vedremo prossimamente) ci ha salvaguardati.
Certo, qui il vero problema è quello dei controlli di sostanza e non di forma.
Finché avremo una burocrazia che si ostina a controllare se manca il timbro e non guarda la congruità delle cose non ci staccheremo mai dall'Africa (con il massimo rispetto per gli africani...)

1 commento:

Anonimo ha detto...

forse è arrivato il momento di rispolverare gli insegnamenti di Marco Vitale (e Vittorio Coda)...