mercoledì 3 maggio 2006

Che investimenti?


Nell'ambito del dialogo all'interno del nostro network rispondo ad un post di Steve che si intitola "Se ne sono accorti?".

Faccio parte di quelli che dicono che gli stranieri non investono in Italia.

Che investano in banche ed Autostrade mi fa ancora più paura.
Investono in settori protetti e ad alto margine (proprio per le ragioni elencate da Steve nel post"ingenua esterofilia") dove si garantiscono una posizione di rendita o dove, come nelle banche, applicando i sistemi più avanzati possono avere un recupero molto forte dei margini.
Chi come me lavora con BNL sa che è una banca rimasta molto molto indietro negli ultimi anni che ha ampissimi margini di miglioramento.

Il problema è che non investono in attività produttive, se non saltuariamente, c'è l'acquisto della Galbani di questi giorni, ma non è che hanno comperato le quote di mercato? Quanto resteranno aperti gli stabilimenti Galbani in Italia?

Il vero, grande, problema è che gli stranieri stanno investendo in settori protetti o di servizio dove oltretutto è più facile centralizzare, delocalizzare e avere posizioni di rendita e poco nella produzione di merce a elevato valore aggiunto che farebbe crescere il know how nazionale e favorirebbe, attraverso la subfornitura, la nascita e crescita di nuove aziende.

Questo è il problema per il quale continuo a sostenere che gli stranieri non investono in Italia, non investono in realtà produttive. Anzi, spesso le fabbriche che hanno (a volte anche per errori sindacali) le chiudono!

1 commento:

Anonimo ha detto...

In effetti hai ragione , investono poco e portano a casa ....autostrade insegna. Li' si tratta di una vendita bella e buona e gli spagnoli hanno fatto incetta in francia prima della fusione. E indovinate dove pagano le tasse ....