Personalmente sono contrario alle "quote" (rosa, nere, gialli ecc) fatto salvo il discorso delle persone svantaggiate.
Se battaglia deve essere che sia fatta sulla valorizzazione del merito, indipendentemente da sesso, razza, provenienza, credenze religiose ecc dei candidati.
Va detto che in USA la Senatrice Clinton che poteva essere una bandiera per le donne non pare avere al momento (nonostante gli strombazzamenti mediatici) grande successo.
Va detto che già non mi pare dotata di particolare simpatia, e che presentarsi come "rinnovamento" col suo passato non è probabilmente la tattica migliore.
Con le quote rosa dovrebbe essere eletta lei?
Anche se non è il candidato che gli elettori votano?
E per le quote vale di più essere donna o nero?
lunedì 7 gennaio 2008
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1 commento:
Obama, trae molto del suo successo dal fatto di non essere percepito come "nero".
Lo ha dimostrato la sua elezione a senatore dove prese più voti nelle aree conosciute un tempo come razziste.
Anche nelle ultime primarie la percentuale di minoranze era nulla eppure i voti parlano per lui.
Che sia per questo che presentarsi come parte di una quota non aiuta ad emergere?
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