domenica 29 gennaio 2006

Quello che penso e quello che posso dire

Oggi io e Steve a quanto pare siamo ambedue al computer (nessuno appassionato di calcio qui) così non finisce di postare e io commento.
Parla del nostro pluripresidente Montezemolo.


Una delle cose imparate nei lunghi anni della frequentazione Confindustriale è che, come in politica, un conto è ciò che si pensa, un conto è quello che si può dire.
Monteciuffolo da non può prendersela più di tanto parlando di: Governo per gli esuberi Fiat e per le richieste Confindustriali, Banche per i soldi che hanno prestato a Fiat (e le azioni per chi ancora le ha), giornali perchè sono i suoi (e si vede), Fiere come presidente Fiera Bologna, moda per gli interessi nel fondo Charme, telecomunicazioni per gli amichetti che condividono con lui la nobiltà (decaduta) del capitalismo italiano, sindacati per i problemi Fiat ecc ecc.
Alla fine più che qualche "fare squadra" e qualche frasetta tipo vogliamo la pace nel mondo, non ci sono più le mezze stagioni, più sviluppo per l'economia Italiana non è che possa esprimere.
E quando parla non pesta mai i piedi, manda segnali trasversali. E a volte ne riceve (vedi vicenda San Paolo).

1 commento:

Anonimo ha detto...

parliamo pure di nobiltà decaduta quanto vogliamo . Non vedo però all'orizzonte niente di nuovo se non veri apprezzamenti di un'italia che crolla ( solo cibo e calcio per es.). Qualcuno all'orizzonte? macchè solo critiche e nessun idea per una vera ripresa. Decaduta perchè tentano di restare a galla? a te la scelta!