Caro Tremonti, Gentilissimo Silvio
qui è un casino, le banche per i loro problemi interni non hanno più un'euro. Quindi non fanno altro che ridurre fidi e non darne di nuovi, scaricando spesso sulle imprese i loro problemi.
Ma se vogliamo riscoprire l'economia reale e non di carta occorre che le aziende che producono beni tangibili possano investire.
Noi (se li abbiamo) siamo anche disponibili a ricapitalizzare le aziende con i nostri soldini, ma in un momento come questo sarebbe di grande aiuto poter avere una detassazione degli utili reinvestiti o non distribuiti delle aziende.
Ci aiuterebbe a migliorare la capitalizzazione e ci permetterebbe di tirare il fiato in un momento difficile.
Costerebbe anche poco, non è che nel prossimo periodo se ne faranno molti, di utili, e magari aiuterebbe a far emergere un po' di evasione.
So che lassù siete troppo impegnati per occuparvi dei problemi di chi fa impresa.
Ma io un tentativo lo faccio.
martedì 14 ottobre 2008
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3 commenti:
se ti ascolta ... ho un apio di cose da chiere pure io..;-)
Dare i soldi delle NOSTRE tasse ai banchieri che hanno sperperato i NOSTRI soldi in operazioni azzardate, facendo a gara a chi arraffava di più, è uno scandalo.
Bisognerebbe nazionalizzare le banche, ma non come vorrebbero Tremonti o dei comunisti, ossia sostituire il grasso maiale privato con il grasso burocrate legato a questo o a quel partito, ma nel senso di avere una banca che faccia gli interessi dei cittadini: dia interessi e servizi adeguati ai piccoli risparmiatori, finanzi quelle imprese serie che hanno progetti, piani industriali adeguati.
Abbiamo colossi del credito come Unicredit e Banca Intesa: se per esempio queste finanziassero la piaggio, l'Aprilia e la Ducati perché creassero la motocicletta perfetta, metteremmo in seria difficoltà anche colossi come Honda, Yamaha, Suzuki, Kawasaki, ecc.
Invece le banche preferiscono finanziare speculazioni (i palazzinari che vendono le case a prezzi iperbolici), i monopoli pubblici (telefonia, autostrade, ecc., che aumentano bollette e pedaggi, mentre risparmiano sulla manutenzione).
Dico solo che si aiutano le banche pensando di aiutare a dare liquidita' alle aziende, forse alle imprese medio/grandi ma alle piccole imprese artigianali chi ci pensa?
Non si legge ancora niente sui giornali ma le banche stanno gia' chiudendo i rubinetti soprattutto alla Ns. categoria.
Gli artigiani e le piccole imprese sono quelle che trainano la Ns. economia e vorrei che questo messagio arrivasse al Presidente del Consiglio per far sapere che ci siamo anche noi.
saluti G.S.
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