Proseguono le mie idee che voglio condividere sul valore aggiunto. I problema del momento, ricavare soldi dai prodotti con costi alti da occidentali.
Uno dei problemi sul materiale "tecnico" (che è quello che conosco meglio), è trovare il giusto processo di sviluppo che sappia coniugare marketing e tecnici.
Se il marketing troppo spesso tende a riempire di aspettative il prodotto (e contemporaneamente vuole tenere il prezzo basso) troppo spesso i progettisti tendono a innamorarsi delle soluzioni tecniche che hanno trovato, magari interessantissime ma spesso di poco significato per l'acquirente.
Per questo un gruppo di sviluppo prodotti efficace dovrebbe avere al proprio interno varie figure in grado di identificare i contenuti che fanno di un prodotto un prodotto di successo.
Uno dei principali problemi che vedo, discutendo con i colleghi è che troppi non capiscono la differenza fra qualità percepita e qualità intrinseca del prodotto.
I piccoli imprenditori destrutturati hanno poche persone di cui si fidano e loro stessi "sono l'azienda": se sono commerciali il problema è il prezzo e la velocità di uscita, se sono tecnici il loro prodotto è il bambino più bello del mondo, molto migliore degli altri con un sacco di cose tecnicamente bellissime.
Invece spesso conviene lavorare di più sulla qualità percepita e meno su quella globale.
La ragione pare ovvia: se l'acquirente percepisce la qualità la paga, se non la percepisce e la qualità è oltre quella attesa è uno spreco.
Esempi: il difetto più grande delle Jaguar piccole per un vero Jaguarista è l'interno con la componentistica della Mondeo. Non percepita come una Jaguar! E' vero, si risparmiano un pò di soldi ma si perde moltissimo in percezione di chi potrebbe comperare la macchina.
Avrebbero fatto meglio a usare più Mondeo sotto il cofano e fare qualche stampo per gli interruttori.
Nelle Maserati Biturbo i fanali davati erano quelli della Fiat 127, ma montati doppi e con una bella cromatura intorno chi se ne accorgeva?
A volte a noi è capitato di cambiare procedure produttive o materiali e uscire con componenti nuovi dal costo minore (e tecnicamente più semplici) di quelli precedenti. Eppure dagli utilizzatori il cambio era percepito come un miglioramento percepibile e importante.
Nel software, ad esempio, un ottimo programma capace di fare cose egregie e velocissimo, può uscire perdente contro un programma più lento e meno tecnicamente avanzato se l'interfaccia, l'usabilità e il marketing sono peggiori. Giovani lì fuori, mai sentito parlare di OS/2?
Il difetto è che era gestito da IBM, abituata a sistemi operativi per grandi macchine, non per PC e che aveva usato tecniche (che oggi usa anche Win) tipo Patch da installare per 4 ore dopo l'installazione del sistema operativo. Accettabile per un 43xx non per una azienda dove ci sono da installare 100 PC.
lunedì 13 febbraio 2006
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