sabato 5 novembre 2005

Il peso della fortuna

Edoardo Agnelli in mezzo alla cronaca.

Una persona che ha cercato di vivere lontano dai riflettori oggi inserita in una di quelle teorie del complotto di gran moda.

Non l'ho mai visto e conosciuto. Me ne parlarono come un ragazzo difficile, smarrito, con parecchi problemi, droga compresa non è un segreto, che arrivò ad uccidersi.
Non ho dubbi che possa aver cercato anche in paesi arabi il conforto della religione (ma si parlava ai tempi anche di altre).

La mia considerazione è un'altra. Certo ci sono miliardi di modi perché ti vada peggio che nascere Agnelli. Ma non è facile. Non è facile trovarsi già da bambino, appena in grado di intendere e di volere con un peso enorme sulle spalle. E con un padre come Giovanni Agnelli.

Ho vissuto in piccolo, molto molto più in piccolo, la cosa. Ci vuole gran determinazione, coraggio e impegno continuo per affrancarsi dalla figura di un padre "ingombrante".
Ripeto, miliardi di bambini sono stati più sfortunati, ma anche la fortuna se non riesci a gestirla può diventare una maledizione.
Il giovane Pirelli, anche lui poco disposto a tali impegni, se non sbaglio alleva pesci e in azienda c'è il marito (divorziato) della sorella.

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