giovedì 22 giugno 2006

Ducati

Gli amici del network parlano di Ducati, quasi tutti per l'analisi tecnica.
In quello sono più bravi loro e quindi io vado a vedere la trimestrale dal punto di vista industriale/strategico.

Le vendite sono in forte calo per lo squilibrio precedente tra vendite ai concessionari e vendite ai consumatori. In pratica probabili campagne promozionali o un rallentamento del mercato hanno portato i concessionari ad avere parecchie moto in magazzino.
Il lato positivo della cosa è che queste operazioni si fanno quando si prevede a breve un rinnovamento della gamma importante.
Se no se esce il nuovo modello e il concessionario ha in casa il vecchio si altera.
In queste fasi quindi c'è l'effetto attesa, per il quale si vende meno in attesa del nuovo modello.

Sale il margine sulle moto dove il margine operativo diventa il 4,3% (era -1,5%).

Il margine sui ricambi (60%) è in diminuzione ma mi pare che in bilancio la cosa sia spiegata in modo confuso. Non scandalizzatevi di quel margine. La gestione ricambi è costosa, e tutti per i ricambi al minimo raddoppiano i costi.
Infatti poi il risultato operativo è solo del 10% in calo dal 14%

L'incremento dei Ducati store aumenterà la penetrazione di gadget e abbigliamento che valgono 1,2 milioni con un margine del 45%.

il risultato operativo viene dal 42% dalle moto, dal 14% dai ricambi e dal 26% dall'abbigliamento.
Poi c'è un 15% da altro.
Insomma come moltissimi di questo settore il burro viene da ricambi e valorizzazione del marchio, le moto sono una scusa.

Il dollaro pesa molto sull'azienda non a caso sul delta fatturato il cambio pesa il 2,5%.

Vanno bene USA e Giappone. Malissimo Italia e UK, male gli altri. Per l'Italia l'effetto "attesa" potrebbe essere dirompente.

Il magazzino è enorme, anche per un'azienda che si sta preparando al periodo d'oro delle vendite. 94 milioni sono ad occhio (il costo venduto è accorpato) almeno 6 mesi di produzione.

Hanno tantissimi impiegati e dirigenti e pochi operai.

Il piano di sviluppo prevede il lancio di 5 nuovi modelli e la fine di alcuni altri nel prossimo triennio.
Spostamento su moto di media e alta gamma e semplificazione della gamma sono l'obiettivo.

Come detto da Zener il flusso di cassa è ridicolo rispetto all'indebitamento.
Il piano di rilancio è sottoposto all'aumento di capitale.

C'è un fondo per 750.000 euro buttati nel cesso causa ordine emesso per parti di modelli poi annullati.

1 commento:

Zener1992 ha detto...

Grande!
mi fa piacere vedere una bella analisi condita da eccellenti cognizioni...degne di un (l')Imprenditore (la I maiuscola è doverosa).
Roby