venerdì 16 giugno 2006

Sono in buona compagnia

La mia impressione che ci siano degli statali che fanno il doppio lavoro (in nero) ha causato parecchi commenti risentiti.
Ma sono in buona compagnia come preconcetti.

Corriere della Sera - Uno, nessuno o centomila?: Giavazzi nell'editoriale del 15 Giugno scrive "Rispetto a un metalmeccanico che lavora 40 ore settimanali, è più probabile che uno statale che ne lavora solo 36 ed esce dall'ufficio alle 13.45 abbia un secondo lavoro e quindi soffra meno di un eventuale prepensionamento."

9 commenti:

Anonimo ha detto...

a me nn torna l'uscire alle 13:45 ... 36 ore settimanali per 5 giorni sono 7,2 ore al giorno. Per uscire alle 13:45 significa iniziare alle 6:30...
A me le 13:45 suona come orario di uscita dei part-time non dei dipendenti a tempo pieno. Boh ... non sono certo 4 ore settimanali che fanno la differenza ... di part-time con doppio lavoro ne esistono anche nel privato.

Anonimo ha detto...

Ma si rende conto di quello che scrive? 36 ore contro 40 fanno 4 ore di differenza ALLA SETTIMANA. Ed è questo delta di 4 ore che segna la differenza tra chi può avere un secondo lavoro e chi non può averlo? ma dove li prendono i giornalisti? nel fustino del dash? imprenditore, sei una persona intelligente,non hai bisogno di queste notiziole per dare forza alle tue argomentazioni.

Unknown ha detto...

A dire la verità i conti non mi sono messo a farli.

Però molti statali lavorano 6 giorni e non cinque.

E constatavo di essere in compagnia a pensare che ci sono statali che hanno il secondo lavoro, visto che la cosa aveva suscitato qualche commento non molto favorevole (eufemismo).
Se devo dare forza alle mie idee idee cerco fonti autorevoli, non giornalisti o professori (come in questo caso).
http://www.lavoce.info/chisiamo/index.php?action=9

Unknown ha detto...

Dimenticavo. Avere il pomeriggio libero (come molti statali) aiuta.

Qualcuno ha notizia di professori che a 20/25 euro a botta danno lezioni e che inseriscono questi ricavi in denuncia dei redditi?
Hanno stipendi da fame, certo, ma questo non giustifica l'evasione.

Anonimo ha detto...

Ho chiamato anche io l'imbianchino in nero. E' venuto il sabato mattina. doppiolavorista, operaio durante la settimana. Uno statale non sarebbe arrivato alle 7.30 del mattino. Così ha potuto pitturare senza problemi una stanza grande, finendo nel pomeriggio. Secondo me, per quanto riguarda il doppiolavoro, non è così importante il lavoro sui 5 o sui 6 giorni. Il resto non commento, altrimenti non finiamo più.

Anonimo ha detto...

Per me sarebbe interesante parlar di chi va in prepensionamento a ..(giovane) con incentivi bonus ecc. ecc. e poi arrotonda. Queste persone arrivano sempre da enti, grandi aziende e già pesano sulle spalle di chi continua a lavorare. Come fai a sentirti dire : ci sono andato perchè adesso mi danno 2000 euro al mese e sono a casa, per gli stessi soldi dovevo andare a lavorare e chissà se poi prendevo di più. Allora mi chiedo come si fa ad andare a LAVORARE per 1000-1200 euro al mese in una piccola azienda!!!

Anonimo ha detto...

Se il Sig Chimofafà avesse potuto detrarre dalla sua dichiarazione dei redditi il conto dell'imbianchino, tutto il conto dell'imbianchino, che interesse avrebbe avuto a non farsi fare la fattura?

Io mi vado sempre più convincendo che è sulla convenienza a non evadere che si gioca la partita, non sul vietare certi comporatmenti/attività, cosa che si risolve più o meno favorevolmente per l'erario a seconda della minore o maggiore propensione al rischio (di essere beccati) dei singoli. E per rendere assolutamente conveniente farsi fatturare tutto non vedo altro sistema che consentire la detrazione di tutto.

Anonimo ha detto...

Non capisco bene il ragionamento del Sig. Fb.
Vediamo... spendo 100 euro per il lavoro dell'imbianchino. Detraggo 100 euro dalle mie tasse. L'imbianchino paga le tasse sui 100 euro che ha guadagnato. Supponiamo 50 euro. Totale per l'erario: -100 + 50 = - 50. Quindi facendo pagare correttamente le tasse all'imbianchino alla fine l'erario ci rimette 50 euro. Non mi pare funzioni..

Anonimo ha detto...

Sarebbe come lei dice se spendendo quei 100 euro Lei andasse a reddito 0, cioè se nell'anno avesse introitato solo 100 per spenderli tutti con l'imbianchino. Mi auguro davvero che non sia il suo caso :-)

Non toglie 100 euro dall'imposta, ma dall'imponibile.

Cordiali saluti