lunedì 31 luglio 2006

Merito o discendenza

Chi scrive è "figlio di" tanto per chiarire subito, ma credo fortemente che oggi sono qui (e credo lo dicano i risultati) perché so fare questo mestiere, non solo perché figlio.
Sottoscrivo al 100% l'editoriale di oggi di Sergio Romano sul Corriere che parla dei sistemi di autoprotezione delle lobby.

Anch'io credo che dietro allo schermo della salvaguardia della qualità del servizio ci sia in molti casi esattamente il contrario.
Ci sia l'idea dell'incapacità di chi va a comperare il servizio di giudicare la qualità del professionista.

La verità è che gli albi proteggono chi è dentro da chi vuole entrare.

Che io sappia superato l'esame di ingresso non ci sono esami di verifica dell'aggiornamento.
E siamo sicuri che un avvocato che ha passato l'esame nel 1975 sia oggi aggiornato?
Un ingegnere che ha studiato negli anni 70 si è aggiornato o progetta con le tecnologie e i metodi di allora?

Meglio tener fuori quei ragazzini lì che magari sono bravi ad usare il computer, internet, le nuove tecnologie e riescono a fare certi lavori più velocemente.

Meglio avere strumenti come il praticantato obbligatorio che permettono di avere garzoni in bottega pagati pochissimo, non pagati e in qualche caso che pagano per fare praticantato.

Meglio avere ordini gestiti dagli amici, che decidono, filtrano, mediano proteggono. Pensate solo al business dei curatori fallimentari dei tribunali!

Naturalmente per proteggere il cliente, non per proteggere i propri interessi.

Qualcuno mi spiega quale è la grande professionalità necessaria in un notaio per un passaggio di proprietà di un'auto o l'autenticazione di una firma?
O la cura di dichiarazioni dei redditi che alla fine spesso sono fatte da lavoratori precari nelle strutture dei sindacati o negli studi professionali (e credete veramente che il professionista se le ripassi tutte per controllarle)?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con te, gli ordini proteggono chi sta dentro dalla potenziale concorrenza.

Ho scritto un post nel quale racconto la mia esperienza sulla farsa dell'esame di Stato per dottore commercialista (che ho fatto 3 volte senza mia passare, mentre miei amici raccomandati sono passati al primo colpo):
http://blog.menostato.it/2006/07/lesame_di_stato.html

Un amico che lavora in una società di prestiti personali mi dice che i suoi migliori clienti sono i professionisti che chiedono un prestito per pagare i costi della CEPU per i loro figli di 25-27 anni che non riescono a laurearsi, e senza laurea non puoi fare l'esame di abilitazione (per il quale serve la spinta).

Bisogna abolire gli ordini oppure liberalizzare l'accesso, senza più gli esami.