lunedì 19 febbraio 2007

Don Quixote e il mercato

Troppo spesso accade che molti scambiano le proprie idee per la realtà, scambiano mulini per enormi giganti e greggi di pecore per nemici.
Troppi conservatori sono convinti di essere nel giusto, che sono gli altri che non capiscono, che un giorno capiranno.

E intanto il mercato, come i mulini, gira e macina utili per qualcuno.

Mai mettersi contro il mercato, in borsa come in azienda. Il mercato, come la natura, saprà difendersi e trovare il modo di emergere.
Possiamo fare di tutto per proteggere, regolare, indirizzare, ma alla lunga il mercato emergerà.
E noi possiamo solo sfruttarlo, anticiparlo (ma non troppo) indirizzarlo verso situazioni a noi favorevoli che lo assecondano.
E forse, ogni tanto, vale la pena di ascoltare quello che dicono i nostri Sancho Panza.

Guardate il sistema musicale, i conservatori delle case discografiche hanno fatto (e fanno) di tutto per regolare, indirizzare ma la digitalizzazione della musica è un fiume in piena inarrestabile.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

La selezione in natura esiste da sempre. Perchè le aziende dovrebbero esserne immuni?
Esiste però anche "l'accanimento terapeutico" ad opera dello Stato, talvolta, argomento magari per un altro post.

Anonimo ha detto...

riguardo al mercato musicale la questione é un filo più complicata: internet, i nuovi sistemi di compressione audio, la banda larga hanno dato vita ad un fenomeno che, se non ben governato, può sbattere le case discografiche fuori dai giochi.un cantante che goda di un minimo di disponibilità economica ormai ha tutti i mezzi per registrare da solo le sue canzoni, venderle su itunes o simili e guadagnare quanto e più di prima, senza le major musicali con i loro contratti capestro (fatti spesso firmare ad inizio carriera a ragazzini che a stento sanno pronunciare il proprio nome.)

Unknown ha detto...

@ Marketingpark

Sono un sostenitore della selezione naturale.
Ci tornerò su.

@ Anonimo
Per non scrivere dei trattati si semplifica. Hai ragione.
Ma ciò non toglie che le case discografiche hanno fortemente sottovalutato la potenza della vendita on-line.

Anonimo ha detto...

a proposito - se non di mercato - di "razionalità" economica (il perché delle virgolette si capisce leggendo l'articolo linkato sotto)

http://www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=1772¶metro=cultura

ciao imprenditore !

Unknown ha detto...

@ Marco S.

Senti, curiosità, ma hai un contratto ADSense con Blondet? ;-)
No, perché nel caso voglio le provvigioni ;-)

Anonimo ha detto...

Nessun contratto, ma una affinità per (molte) delle sue idee e per il fatto che è un bastian contrario di prima grandezza...

comunque, cosa diavolo è un contratto ADSense !?!

p.s.: già che ci siamo - e sempre aproposito di mercato - cosa ne pensi del MEGA prepensionamento della fiat (minuscolo d'obbligo...) ? ma non dicevano tutti - a cominciare dal corrierino del tramonto - che è in piena ripresa ? tu, dall'alto della tua esperienza (leccata...) quando la tua impresa "va a mille" mandi a casa una buona fetta dei tuoi dipendenti, magari quelli con più esperienza (salvo proporti subito dopo di assumere dei pischelli, specie coi CV che girano, eheheh... Marchionne dixit)

Unknown ha detto...

Ad sense è quello che hannomolti blog, prendi qualcosina come pubblicità se uno va dal tuo sito a quello indicato ;-)

sul prepensionamento della Fiat ho parlato tempo fa, in occasione delle elezioni e recentemente
http://limprenditore.blogspot.com/2006/10/chi-chiama-chi-2.html

Ma il contenzioso è vecchio
http://limprenditore.blogspot.com/2006/01/metalmeccanici.html
e Maroni si era sempre rifiutato

va detto che a dimostrazione che era "ad personam" hanno firmato con Fiat prima della chiusura del bando