Torna a crescere il franchising in Italia - Il Sole 24 ORE
Devo dire che per un anziano come me, abituato al servizio personalizzato, al vecchio negozio di quartiere dove comperavi le mele per mamma e il negoziante ti regalava la caramella l'attuale omologazione distributiva rappresenta una regressione.
Nei giorni scorsi sono stato in una grande capitale europea e alla fine in ogni via trovavi gli stessi negozi.
A parte qualche caposaldo anzianissimo e qualche via dello shopping di massa e da nicchia di chi sa, facevi le vie e alla fine vedevi sempre le stesse insegne.
A me non piace vedere le stesse insegne in tutte le città in cui vado.
A me non piacciono i marchi che impongono prodotti globali.
Mi fa ridere che i giovani italiani (patria dello stile) comperino gli straccetti svedesi. Capisco che lo si fa per questioni di costo ma trovo penosa la qualità degli stracci spagnoli.
Capisco che è comodo (non hai problemi di lanciare il marchio) ma apprezzo poco i negozi "chiavi in mano" dove trovi svogliate ragazzine che non sanno neppure i fondamentali della vendita.
Mi stupisco che ci si stupisca "che la Feltrinelli non è più quella di una volta", visto che la Feltrinelli di oggi è un supermercato della cultura e applica le tecniche da supermercato. Davvero credete che gli interessi fornire al cliente un servizio? Ma se mettono delle pile enormi dei libri pubblicizzati o di largo consumo e più o meno termina lì.
Purtroppo però la professionalità dei negozianti è spesso lacunosa e non sfruttano le leve come dovrebbero.
Se il venditore di dischi (o libri) non si dà da fare e cerca di capire i miei gusti, consigliarmi e farmi sentire nuove uscite che potrebbero essere di mio interesse, coccolarmi almeno un pochino perché dovrei comperare da lui e non in un "supermercato della cultura"?
Invece molti, troppi, cercano di inseguire senza risultati la GD sullo stesso territorio o di difendersi col franchising.
Insomma io sono contro l'omologazione e la massificazione della distribuzione che stiamo vedendo, ma sono anche contro e consapevole del fatto che moltissimi negozianti alla fine non sanno fare il loro lavoro.
giovedì 12 aprile 2007
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5 commenti:
beh, l'omologazione risponde al bisogno di un rassicurante senso identitario. ha il suo perchè, disprezzabile se vuoi, rinunciatario certamente, ma tant'è.
cascami egualitaristi.
Bel post che mi ha ispirato una considerazione, visto che si parla di negozi. Mi capita spesso ormai, lì dove è possibile ancora scambiare due parole con chi ti sta servendo, che tra una chiacchiera e l'altra dimentichino di farti lo scontrino!
Toh, guarda caso...
Appena una cassiera o un titolare qualsiasi comincia una conversazione so già dove vuole andare a parare e drizzo le antenne. Quando poi chiedo lo scontrino diventano subito seri, quasi a chiedersi dove ha fallito l'intento ipnotico su di me.
Nella GDO negli acquisti sei solo ma almeno non ti deludono (quasi) mai.
Noi qui in negozio abbiamo il problema dei "furbetti" che da una parte pretendono un servizio eccelso (e noi siamo le persone giuste per darlo) e poi non sono disposti a pagarlo.....
Sentito stamattina: "ma xy mi fa 9 € di meno " (N.B. su un articolo che costa 150€)......
Ma brutto xxxxxx le 3,50 h che ho speso per farti decidere con calma non costano nulla?
Ed allora ecco che il furbetto ti chiede una "campionatura" per andare dalla concorrenza (dopo aver sfruttato la nostra professionalita') e poi si incazza perche' non gli accetti il reso del campione (con tanto di cartello: le campionature si scalano solo dal valore della fornitura).
Scusa il piccolo sfogo....
@ Marco
L'omologazione è un bel grembo accogliente che esiste da sempre.
I bei tempi in cui i capocentro (e in parte con altri marchi ancora oggi) comperavano UBM "così nessuno poteva dirgli nulla".
E anch'io la capisco (in parte) nei giovani. Ma mi intristisce lo stesso essendo ioun bastian contrario.
@ Marketingpark
Questa non l'avevo mai notata.
Ci farò caso.
@ Luigi
Ti capisco, oh se ti capisco.
Il mondo è pieno di gente che vuole la tua "robba" perché di qualità superiore ma la vorrebbe al prezzo dei cinesi.
Certo che il problema (e forse l'ho citato) è poi quello della capacità di spesa.
E della faccia di merda di molti che vogliono tutto e di più: servizio, risparmio, gamma, qualità competenza, consulenza e se avanza qualcosa magari anche un lavoretto.
Capisco e appoggio lo sfogo.
comperavano IBM errore di sbaglio fu
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