lunedì 16 aprile 2007

Telecom show

Signori, andrò controcorrente.
Dirigere una azienda è un lavoro serio, abbiamo già i politici e un milione di leggi a dire quello che si deve o no si deve fare. Non servono gli agitatori di popolo.
Trovarsi un beppeilgrilloparlante qualsiasi in assemblea a fare il suo show ad uso e consumo dei giornalisti e dei suoi futuri incassi degli spettacoli? O un Fo che di economia credo capisca pochino pochino?
E' naturalmente molto facile mettersi sul muro e cominciare a dire le cose che non vanno, anzi, spesso si vedono anche da dentro l'azienda.

Diverso è fare qualcosa di costruttivo per cambiare le cose che non vanno.

Quando poi si tratta di servizi di pubblica utilità come in questo caso l'equazione comporta:
- ottimizzare i costi ma non licenziare le persone (che provengono in molti casi dalle partecipazioni statali)
- migliorare il servizio senza costi eccessivi
- guadagnare ma non alzare le tariffe
- fare investimenti nella rete ma non avere tariffe troppo alte per chi la vuole usare
- dare la banda larga a tutti, anche dove poi si abbonano 4 gatti
- far arrivare il telefono anche nella più sperduta zona di montagna e poi gli utenti lo disdettano e usano il cellulare
- gestire l'azienda in modo manageriale ma tenere conto di appetiti e aspettative della politica.

Insomma un gran casino, e lo dice uno che su questa gestione Telecom ha sempre bastonato pesantemente.
L'ho detto, lo ripeto, i fondi dovrebbero fare il loro mestiere e fare i cani da guardia della gestione, ne avrebbero le competenze.
Mr nessuno o i predicatori no anche se a dar aria alla bocca e a fare i populisti siamo bravi tutti (spesso sottoscritto compreso).

Non a caso come dice Steve una delle poche proposte sensate e coerenti con un'assemblea viene da Cusani, uno che con tutti i suoi difetti di alta finanza ne capisce.

Altrimenti il gioco è a chi grida di più e per assurdo fa il gioco degli azionisti di controllo che si fanno i fatti propri indisturbati.


E poi ci si chiede perché gli imprenditori sani e liquidi hanno paura della borsa, dopo una giornata del genere!

2 commenti:

Marco ha detto...

intanto AT&T se n'è andata

Anonimo ha detto...

Ti seguo da un po' e diciamo che sovente (non sempre) sono d'accordo con te. Questa volta non molto ...
I disturbatori di assemblea, i provocatori, i piccoli azionisti infervorati e talvolta anche personaggi noti non è infrequente che partecipino alle assemblee.
Non c'è nulla di nuovo sotto il sole.
E' chiaro che bisogna saperli gestire, ma soprattutto bisogna avere argomentazioni e comportamenti per poterli gestire: il vertice di Telecom possiede questi titoli? No, per cui deve stare zitto, assitere alle palate di m... che gli scaricano addosso e poi far passare (come ha fatto e tu giustamente sottolinei) tutte le sue delibere, inclusa quella delle stock options, veramente stupefacente in un momento come questo (e te lo di ce uno che fa il dirigente d'azienda).
Quanto a Cusani, ha fatto osservazioni e domande precise e ben formulate, senz'altro di competenza del collegio sindacale e della società di revisione, la cui presenza in Telecom è misteriosa ...
E allora, nonostante tutto, nonostante il populismo di cui gronda, ha ragione il vecchio Grillo quando dice: ma la Consob anzichè concentrasi su di me, non dovrebbe guardare al comportameneto delle persone che operano ai vertici delle società?
Un saluto
Apis