venerdì 24 marzo 2006

Condannati al successo

Prendo lo spunto da un post del BANCHIERE: "Buoni numeri quelli dell'Unicredit. Forse pero' ci si aspettava pure qualcosa di piu' dal gruppo guidato da Profumo. No?".

Mettetevi nei panni di chi come Profumo (in grande) o il sottoscritto (in piccolo) cerca ogni giorno di migliorare il business.
Già capisco poco il fatto che si debba sempre, per forza, crescere. Cresci cresci cresci, azz è una fatica, prima si cresce per mercati, poi per prodotti, poi per settori e poi?
E la cosa peggiore che ti possa succedere è che tu sia bravo, così bravo da essere considerato meglio degli altri (come mi pare accada per Profumo).
Il mercato cresce il 5%? Se non cresci il 10% sembra che tu non abbia buoni risultati. Guadagni cifre stratosferiche? Troppo poco.

Per chi poi è quotato in borsa diventa una condanna.
E ti trovi a guadagnare di più con l'azione che scende.
Loso che si compra sulle voci e si vende sulle notizie, che il valore delle azioni è l'aspettativa degli utili futuri ma lasciatemi sfogare su questa mania della crescita.
Lì fuori il mercato è difficile e duro!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Costretto sempre a non deludere . Sempre un amico di un amico da assumere . Non basta mai il lavoro svolto ,e pensare che in 7 anni si fanno cose straordinarie ....ma continuare sempre sullo stesso ritmo non si può. Penso a un anno sabbatico da un pò... Ciao collega