giovedì 23 marzo 2006

Programma Unione e tassazione

Tanto per capire mi sono scaricato il programma dell'Unione che dice testualemente:

- il sostegno alle responsabilità familiari attraverso la riforma degli assegni al nucleo familiare con una correlata revisione dell’IRPEF, ispirata al recupero di una maggiore progressività fortemente ridotta dalle riforme del centrodestra; a tal fine, si dovrà mettere in atto il principio della universalità del diritto di ricevere contributi alle responsabilità familiari, anche se in modo selettivo rispetto al reddito e alle condizioni economiche. Attualmente questo diritto è riconosciuto solamente ai lavoratori dipendenti. Al posto degli attuali assegni e delle attuali deduzioni sarà organizzato un unico trasferimento condizionato dalla situazione economica familiare;
mia traduzione: tasse più alte e nessuna deduzione familiare per i ricchi, tanto loro sono ricchi, si fottano
- la restituzione del fiscal drag;
che è l'aumento delle soglie di tassazione in percentuale come l'inflazione, qui si legge un pò di storia
- la uniformità del sistema di tassazione delle rendite finanziarie a un livello intermedio tra l’attuale tassazione degli interessi sui depositi bancari e quella sulle altre attività finanziarie, con l’esclusione dei redditi di piccoli patrimoni , in coordinamento con l’imposizione societaria e la tassazione di dividendi e plusvalenze azionarie;
Questo è il punto, tra il 12,5% e il 30% si va intorno al 20.
Il punto debole è che si torna al vecchio regime di squilibrio fra rendite da titoli di stato e altre rendite finanziarie. Inoltre si faranno molti passi indietro sul discorso delle tassazioni delle plusvalenze societarie. Certamente sarà elevata la tassa sui dividendi.
Tra l'altro la tassa sui dividendi la considero una perversione, è una tassa su importi per i quali si sono già pagate le tasse visto che i dividendi vengono dall'utile netto della società. E viene peggiorata!
- la riforma del catasto in modo da rendere coerenti i valori e le rendite con i valori di mercato dei cespiti immobiliari e la contestuale revisione delle aliquote al fine di non inasprire il prelievo complessivo, soprattutto sulla prima casa;
Mia traduzione, eleviamo vicino ai prezzi di mercato i valori conteggiati a catasto e pagate l'ICI su quei valori (molto più alti ). Se proprio fate i bravi avrete l'ICI agevolata sulla prima casa e magari doppia come vuole Bertinotti su quelle sfitte o di vacanza.
- il ripristino della tassa di successione per i grandi patrimoni.
Questo sta facendo la fortuna dei notai in questo periodo che fanno le donazioni col ciclostile.

Poi a me queste storie dei "grandi": patrimoni, investitori ecc fa sempre un pò paura in quanto indefinito.
Tenete conto che il programma di Rifondazione Comunista, nel 1996 considerava patrimoni non piccoli quelli oltre i 200 milioni.

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