Chi segue questo blog da tempo sa che (visto che non gli ho fatto mancare le critiche) non posso certo essere considerato un Berlusconiano di ferro come potrebbe apparire a chi legge i post su Vicenza.
Detto questo ripensavo oggi alla mia fortissima antipatia per Della Valle e mi chiedevo da dove nasce.
Dicevo che non parla mai "gratis" come ad esempio si dice qui poi è uno che telefona a Fassino per dirgli come la pensa e anche se fa l'anima candida i suoi affaracci alla Ricucci li fa anche lui.
Detto questo, alcuni anni fa (si perde nella notte dei tempi non chiedetemi le date) partecipai a un convegno confindustriale.
Uno dei relatori era appunto lo scarparo Diego Della Valle.
Ad un certo punto uscì completamente fuori tema e iniziò una assurda requisitoria contro i "poteri forti" (Cuccia credo) con i quali stava ingaggiando una lotta furibonda per la sua quota in Comit. Il tutto naturalmente nello sbigottimento generale e nel gelo della sala.
Insomma la stessa identica cosa fatta da Berlusconi sabato!
Dopo poco il problema Comit si risolse, credo, con un premio di buonuscita ottenuto grazie al continuo insistere sui giornali ecc sul discorso. Ho cercato un pò su internet una cronaca dell'epoca ma non ho trovato nulla.
Da allora mi sta proprio sulle palle. Grazie alla pubblicità (e i cadeaux) che elargisce ottiene sempre un megafono in cui strillare. Ma ogni volta dopo un pò ci vedo un secondo fine. E allora, mi spiace ma da uno del genere non ho nessuna voglia di farmi fare la morale.
lunedì 20 marzo 2006
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