In un commento mi si chiede:
1) Come facevano le Coop, in Emilia, ad avere pronti per la consegna centinaia di espositori per supermercati, adatti per l'esposizione di medicinali, nemmeno 15 giorni dopo il Decreto Bersani?
2) Come mai il Ministro Bersani ha rifiutato la proposta, avanzata da Federfarma, di liberalizzare completamente la vendita di medicinali da banco (renderne possibile la vendita in qualsiasi negozio), invece che nella sola grande distribuzione?
Così come ha fatto Della Valle a esercitare le Stock Options il giorno prima del decreto, credo.
Sapendolo.
Per Berlusconi il conflitto di interessi era chiaro, chiarissimo, lui era il proprietario diretto.
Adesso non abbiamo più un conflitto di interessi in capo alla singola persona ma in capo ad un "sistema".
E le cooperative sono la base economica di quel sistema.
Poi in Italia avendo la sinistra il primato della Questione Morale, il controllo dei giornali, degli opinion leader ecc ecc può permettersi di favorire il proprio sistema, di cacciare chi cerca di indagare su questo sistema, di fare manovre economiche, leggi, decreti offrire opportunità, punire gli elettori dell'altro schieramento e fare i propri comodi senza che nessuno alzi la voce.
l'indulto passa e va.
Dall'Iraq ci ritireremo (forse) a fine anno.
La piazza tace, i pacifisti sono spariti.
La situazione economica è pessima (per giustificare la manovra) e un marchio di lusso come Tod's aumenta il proprio fatturato del 17,6% in Italia, probabilmente tutti compagni passati da Clarks a Hogan.
I giornali (e molti loro proprietari) vivono di sovvenzioni pubbliche, confermate, naturalmente.
I partiti hanno bisogno di soldi per sanare i debiti e i gruppi parlamentari proliferano.
Il cambio euro/lira per la politica è 1/1000 lire.
Abbiamo la moltiplicazione dei pani dei pesci e delle poltrone.
A livello locale ormai le centinaia di mini-Iri sono un buon sostentamento per chi vive di politica e i loro sodali.
I sindacati dettano la linea su argomenti come le pensioni e sono fortissimamente rappresentati al governo.
Alla fine le coop in tutte le ramificazioni (e probabilmente d'accordo con CL) fanno soldi, vincono appalti e crescono di potere.
Non c'è da temere, facendo parte del sistema ciascuno avrà la sua parte.
Chi può si arrangia e molti resteranno fregati.
Il vecchio metodo DC, in fondo. Nulla è cambiato.
venerdì 28 luglio 2006
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1 commento:
C'era da aspettarsi che il governo puzzasse, rispetto a tutti gli altri paesi è in controtendenza: mette i sindacalisti nei posti che contano. E poi bada bene che sindacalisti ed industriali come LDMZ vanno d'amore e d'accordo. Non ti puzza di marcio? E' possibile secondo te? Alla relazione di Draghi erano tutti entusiasti! Ma chi è questo Draghi un genio? O è solo uno della banca più globale che esista la Goldman Sachs (di cui casualmente è stato consulente anche Prodi, che l'Italia l'ha svenduta alle multinazionali).
Ti scnadalizzi per Della Valle? E' andato con i più forti, Berlusconi non vedi come lo hanno tutti assediato mediaticamente e di fronte all'opinione pubblica, oltre che dalle procure di parte?
Ma hai mai notato come agisce invece la procura di Torino nei confronti di Ifil (Fiat, Juventus etc.)? Archivia e nessuno ne parla. Anche ora con l'indulto si dice che è salva Previti, ma di Franzo Grande Stevens o Marchionne e compagnia bella nessuno ne parla, come se il prestito convertendo non fosse stato un reato o peggio non fosse mai esistito...
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