mercoledì 15 marzo 2006

Gerontocrazia

Come possono due ultra settantenni essere riformatori e portare i cambiamenti che il nostro paese ha bisogno?

Ognuno di noi conosce qualche settantenne, pensate alla mentalità che hanno, tendono (per forza, è umano!) alla conservazione, a proteggersi, a pensare ai bei tempi andati.
I due cpc (Candidati Presidente del Consiglio) sono persone attive, come lo è mio padre, più o meno coetaneo, ma in azienda non affidiamo l'innovazione di marketing a mio padre, ci affidiamo alla sua esperienza per evitare errori grossolani. Ma lui non avrebbe mai voglia di rischiare.

Come possono due che hanno iniziato ad andare a scuola che Hitler comandava in mezza Europa, che se va bene hanno imparato a scrivere gli SMS (se va bene!) che probabilmente hanno di internet una vaga idea e quando devono fare una ricerca si affidano a uno dello staff, che probabilmente non sanno accendere un Pc, hanno difficoltà con l'elettronica e, soprattutto, sono arrivati.

Come possono avere la spinta per le riforme coraggiose che avremmo bisogno?
Come possono avere la voglia di lottare contro altri gerontcrati come loro che vogliono difendere i propri privilegi?
Come possono capire un mondo che cambia velocemente quando per capirlo devono farselo spiegare dai loro assistenti (dei quali, magari, si fidano poco perchè sono giovani e inesperti)?
Come possono avere quella spinta e quella forza ideale per lottare fino in fondo che hai solo fino ad una certa età?

No, non possono. E per questo in Italia tutto cambia per restare sempre uguale (o peggiorare).

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Vero, vero.
Ma perche' non spingere invece per un deciso ricambio generazionale agli alti vertici della politica?

Io credo che il sistema sia anche oggi sufficientemente libero da permettere a nuove idee e nuove energie di emergere. Se ci fossero. Se abbiamo due candidati cosi' anziani e' anche perche' altri piu' giovani non hanno avuto la forza politica di prenderne il posto. Tale forza politica viene data dai consensi tra gli elettori (primarie, sondaggi, etc.).
Ergo, e' il popolo che si sente piu' a suo agio con nonnetti piuttosto che con giovani al potere.

Anonimo ha detto...

Ci possono essere vecchi innovatori e riformisti e giovanni antichi ed anacronistici .

Cmq l'autore ha colto nel segno di un dubbio aperto e lacerato e condiviso da molti .

Il post pur essendo popolare riesce anche ad essere illuminista e meritocratico .

Spero che l'autore continui le sue personali recensioni analitiche e che visiti e faccia visitare il seguetne blog:
http://meritokrazia.ilcannocchiale.it

All'uopo sono indicare interessanti e compatibili analisi, giudizi, osservazioni, opinioni e pareri.