venerdì 8 giugno 2007

Giornali di lotta e di governo /2

Sulle imprese piovono soldi | L'espresso: "'Siamo disponibili a scambiare qualunque agevolazione in cambio di minore pressione fiscale', sfida Montezemolo. Ma secondo gli osservatori i sussidi sono fondamentali, soprattutto per alcuni settori. Aeronautica ed edilizia in testa. Nel Mezzogiorno, poi, la fine delle agevolazione porterebbe migliaia di aziende all'immediata chiusura. Forse un male minore: il 40 per cento delle imprese che godono dei finanziamenti di Stato non fa investimenti, non fa ricerca e non crea nuova occupazione.

'Per questi soggetti non vedo perché il contribuente dovrebbe versare un solo euro. Io però', aggiunge Brancati, 'credo che gli aiuti servano: la posizione iperliberista dei bocconiani è fantasiosa. Barattare le tasse con gli incentivi? Può convenire agli industriali, ma non certo alla collettività. Che perderebbe sia un gettito fiscale importante, sia la possibilità di orientare la politica industriale'"

Insomma, dobbiamo beccarci la "morale" dal giornalino del Carletto De Benedetti, uno che certo non ha mai approfittato di soldi pubblici, aiuti, della borsa, delle catene di controllo, del boom di internet (qualcuno ricorda certe quotazioni di scatole vuote?).

Al solito titolone per partire, tanto la gente legge quello, poi leggi e scopri che fra le aziende "private" citate mettono l'Eni, che poi sparano cifre inserendo Anas e FS, magari c'è dentro Alitalia.
Sparano due miliardi per Fiat poi (tra parentesi) mettono che in effetti ne hanno presi 415 milioni in 5 anni, molti certo, ma quelli non risolutivi per un'azienda come Fiat che comunque ha fatto stabilimenti come Melfi in aree dove senza quei soldi non andava di sicuro.
Si ammette che molte aziende del sud sopravvivono solo grazie a quelli.

Montezemolo dice che le imprese sono disponibili a rinunciarci in cambio del taglio delle tasse, che varrebbe per tutti.

Ma siccome i Tic sono duri a morire, solo alla fine esce la verità. Che è meglio tassare le aziende e dare i soldini a chi si vuole.
Per orientare la politica industriale ufficialmente quando poi la verità è che quando girano così tanti soldi e si può decidere a chi darli per alcuni è una pacchia...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sarebbe bello sapere nel dettaglio chi sono le società che beneficiano di aiuti. E non tanto i nomi altisonanti di cui è facile sapere e vedere l'operato (nel bene e nel male ) ma tutti gli altri ... giusto per rendersi conto se il bene del paese è quello fatto dalla politica o, invece, da chi compie il proprio lavoro nel migliore dei modi.
Sicuro alcuni nomi comparirebbero in entrambe le liste ... ma ho il sospetto che si scoprirebbero anche cose molto interessanti.