Come Uncle Scrooge lo stato gioca con le tasse sulle tasse (l'IVA sulle accise ad esempio) o con le deduzioni.
Stavo guardando il sito del Governo sul TFR e leggo la seguente cosa.
Previdenza Complementare: "Regime fiscale dei contributi:
I contributi versati alle forme di previdenza complementare, escluso il TFR, saranno interamente deducibili dal reddito Irpef fino ad un massimo di Euro 5.164,67. Ne deriverà per l’aderente un risparmio fiscale che varia in funzione del livello del reddito. Ad esempio, ipotizzando che, per un lavoratore che versa alla previdenza complementare contributi pari a 500 Euro, l’aliquota Irpef più alta sia del 29%, il versamento effettivo sarà pari a 355 Euro, con un risparmio fiscale pari a 145 Euro.
Ai fini dell’applicazione del limite massimo di deducibilità, saranno conteggiati anche gli eventuali contributi a carico del datore di lavoro."
E' un pò "tecnica" ma praticamente il lavoratore ha diritto a dedurre dalle tasse i soldi della previdenza complementare con un limite massimo. Ma in quel limite massimo vengono inseriti anche i contributi versati dall'azienda.
E' vero che questo serve a non inserire la doppia detrazione (sia il lavoratore che l'azienda) ma questo non vale per gli importi minimi.
La cosa che mi colpisce è che come sempre si dice a parole di voler aiutare la previdenza complementare e poi come sempre si cominciano a mettere dei limiti neppure elevatissimi (430euro/mese) parecchi ma non tantissimi per chi guadagna bene e vuole una pensione adeguata. Sempre per la serie "sei ricco arrangiati".
Ridicolo che poi lo Stato Italiano continui a fare le leggi in Lire (sono 10.000.196).
mercoledì 3 gennaio 2007
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1 commento:
Sarà un caso che non esiste, nemmeno da parte dei sindacati un corso per spiegare un minimo di abc su fondi pensione?
Ovviamente della deduzione l'ho saputo solo dal mio assicuratore con cui faccio una pip( o almeno credo sia questo l'acronimo) che posso dedurre parte dei versamenti sul fondo pensione di categoria.
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