giovedì 7 giugno 2007

Visco - principalmente immagine

Devo dire che Vincenzo Visco nel tempo è riuscito a costruirsi nel popolino ignorante e invidiosetto una bella immagine di cacciatore degli evasori.

Nulla di più falso.

Visco è semplicemente un arrogante professore universitario comunista, che vede il mondo attraverso la sua mente deformata e non ha la benché minima idea di cosa voglia dire gestire un'azienda. D'altra parte è un professionista della politica.

Uno che ha creato una tassa come l'IRAP, che colpisce il lavoro e pagano anche le aziende in perdita se mi permettete non colpisce gli evasori, colpisce tutti.

Scordatevi che si stiano dando da fare per far pagare le tasse a chi non le paga, quello costa fatica.
La verità è che si stanno adoperando per far pagare più tasse a chi le tasse già le paga.
Non a caso le circolari agli uffici vanno in quel senso.
Pensateci un'attimo, per far cassa è più facile andare da uno che paga tante tasse (quindi ha un business che gli rende e disponibilità) e cominciare a contestargli spese varie per fargli pagare ancora più tasse o andare da un evasore totale che risulta nullatenente e cercare di fargli tirar fuori qualcosa?
Per far cassa è più facile portare via 100 euro (attraverso piccole tasse qua e là) a milioni di lavoratori o trovare gli evasori e fargli scucire qualcosa?
A meno che (come purtroppo alcuni frequentatori anonimi di questo blog dei quali farei volentieri a meno) non abbiate anche voi le fette di mortadella sugli occhi la risposta nasce spontanea.

Unito a questo l'avversione del "popolo delle partite IVA" per Draculisco nasce dal suo essere completamente slegato dalla realtà, per lui le tasse restano, come il salario un tempo "una variabile indipendente", ovvero per il solo fatto che hai un'attività le devi pagare.
Non solo, per il fatto di avere un'attività sono fatti tuoi se oltretutto le norme fiscali sono così cervellotiche e complesse che diventano impossibili. Anzi, in fase di verifica il lavoro (ricordate quasi sempre formale e non sostanziale) sarà più facile.
La Pubblica Amministrazione lavora sul timbro mancante non sul contenuto del documento.
Il top poi è quando accusano gli imprenditori di non fare investimenti o pianificazione e poi gli cambiano le regole nel corso dell'anno, magari 4 volte.

Credo che ciascuno di voi abbia un amico, un parente, un conoscente che ha un'attività.
Chiedetegli cosa pensa degli studi di settore (così mal fatti che anche loro ammettono che andranno cambiati, ma intanto tutti stanno facendo le denunce dei redditi con quelli) che favoriscono chi ha acquisti e lavoratori in nero e non investe rispetto a chi pianifica e cerca di fare un'azienda con investimenti e dipendenti.

Credetemi, Visco non è il terrore degli evasori, anzi in una situazione del genere aumentano a dismisura le aree di evasione e le occasioni. Se gli studi di settore tengono conto di acquisti consulenze investimenti non credete che per non sforare per molti la scelta (a volte per sopravvivenza, a volte per effettiva evasione) sia quella di comperare da chi il lavoro lo fa in nero?
E quelli che chiudono l'attività regolare e continuano in evasione totale?

Visco è semplicemente l'uomo delle tasse.
Per tutti.
Se avete guardato la vostra busta paga recentemente avreste dovuto accorgervene.
Il cuneo fiscale è stato "riassorbito" e abbondantemente compensato dall'aumento delle
comunali.

E vedrete appena parte la riforma del catasto... fatevi una SIIQ

14 commenti:

Anonimo ha detto...

L'unico contatto con la realtà del prof. Visco è la villa abusiva che si sta costruendo a Pantelleria, per la quale è già stato condannato a giorni 10 di carcere, milioni di lire 20 di ammenda e riduzione in pristino dei luoghi (cosa che si è ben guardato dal fare).

Stai certo, Imprenditore, che su questo argomento il buon Visco è assolutamente in contatto con la realtà.

Anonimo ha detto...

Purtroppo di quelli che chiudono l'attività regolare e continuano in evasione totale ce ne sono sempre di piu'... prevalentemente microartigiani, gente che lavora sopratuttocon le mani.

E vista la letterina che mi e' arrivata
in questi giorni non mi riesce proprio di biasimarli. Nella letterina mi si dice che si sono congruo negli studi di settore ma non sono nella media, ho una rotazione delle scorte troppo bassa. Poi mi si intima (con minaccia che suona un tantino di minaccia mafiosa) di tenerne conto nella prossima dichiarazione altrimenti verro' iscritto nella lista di quelli "da visitare".

Anonimo ha detto...

sono pienamente d'accordo, questo uomo deve dimettersi prima possibile, stiamo correndo verso una crack nazionale, tipo argentina

Anonimo ha detto...

p.s.: ma che cos'è una SIQ?

Anonimo ha detto...

Idem, Sergio, solo che per noi si tratta di una incoerenza - definita "grave" - tra rimanenze finali ed esistenze iniziali di sue esercizi successivi (2004 e 2005). Medesima impressione abbiamo ricavato dalla frase finale della comunicazione. La riporto, così da evidenziare il tono usato dalla Pubblica Amministrazione nei confronti di coloro verso i quali essa è - teoricamente - al servizio:

Qualora l'anomalia evidenziata, così come altre dello stesso genere, sarà riscontrata anche nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta 2006, la posizione sarà sicuramente inserita in apposite liste delle quali gli Uffici dell'Amministrazione finanziaria selezioneranno i contribuenti da sottoporre a controllo fiscale.

Non so a voi, ma a me, leggendo questa frase è venuta in mente la celebre frase di Don Vito Corleone agli inzi della sua carriera: "è un'offerta che non si può rifiutare".

Anonimo ha detto...

Meglio far pagare più bollo a quei quattro SUV (in proporzione) o a qualche milione di auto comuni?
Come si fa cassa subito e senza fatica ne avevamo avuto sentore già un anno fa. Come dire: tanti, maledetti e subito!

Anonimo ha detto...

Oggi su Sette c'era un intervista a Rosso il patron della Diesel che a proposito di Visco diceva che avendo parlato con lui ad una cena,si era fatto l'idea che nella sua azienda non avrebbe potuto fare neanche il contabile.

Unknown ha detto...

Anche a me è capitato di parlarci (non per un'intera cena).

Anonimo ha detto...

Ciao Luisa
le SIIQ sono le Società Investimento Immobiliare Quotate.
Tipo Beni Stabili per intenderci.
Non come Uniland anche se tra una trimestrale e l'altra cambia idea sulla destinazione degli immobili che ha in pancia (nel senso che a settembre dice di affittarli ma poi nel bilancio parla di vendite).
Le SIIQ devono distribuire almeno l'85% dei loro utili come dividendo ed avranno un trattamento fiscale favorevole.
Zener

Anonimo ha detto...

Rosso deve stare molto attento a stare così vicino alla GdF. Ma molto attento, perchè se ci sono i cani in giro... :-))

Alliandre ha detto...

Caspita, leggo un posto così e mi viene solo da dire, Imprenditore, io ti amo! :)

Sergio, fb, cos'è che vi han scritto?? Ma questa è roba da chiodi :(

Quando poi una sente che nella propria categoria a non essere congruo sarà il 40% delle persone... e il traduttore fa *tutto* online, quindi è tutto tracciabilissimo... mi viene solo voglia di chiudere baracca e burattini e trasferirmi all'estero :(

Anonimo ha detto...

hai scritto:
"La verità è che si stanno adoperando per far pagare più tasse a chi le tasse già le paga.
Non a caso le circolari agli uffici vanno in quel senso."

come si fa a far pagare più tasse ad una azienda?

l'azienda ha delle tasse che vengono definite dalle leggi fiscali, approvate dal parlamento o in alcuni casi dal governo (decreti), e quelle deve pagare, non può certo una circolare negli uffici applicare + tasse ad una azienda.

Unknown ha detto...

@ Liberamente

Molto è stato fatto con le leggi.

Con le circolari poi si indirizza il lavoro degli uffici.
Ad esempio si dice di andare dai contribuenti "capienti" a fare i controlli.
Credo che il metro che muove Visco sia " se denuncia molto non è percé è onesto, ma perché evade altrettanto".
In fase di controllo poi se vuoi ci mettiamo io e Zener e tiriamo fuori 100 modi per spremere il limone.

Anonimo ha detto...

Una cosa semplice semplice: considerare cespiti da ammortizzare in tot esercizi, cose che l'azienda considera costo secco, spesato al 100% in un esercizio.