Stavolta, impegnati nelle elezioni, non hanno fatto l'ennesimo rinvio di una legge stupida, quella sulla privacy.
Al di là del fatto che gli unici che hanno davvero i miei dati sensibili (lo stato con la s minuscola) ne sono esentati alcune considerazioni.
Mi spiegate a cosa piffero serve che io avvisi i miei clienti e fornitori che ho i loro dati così sensibili che per controllarli vado su Infocamere e in due secondi li trovo (cercate ad esempio Giorgio Armani Milano)?
E li devo avvisare che so cosa hanno comperato da me l'anno scorso? O che tengo traccia delle offerte?
Oppure cestinare i CV senza la liberatoria (sai come sono contenti quelli che me l'hanno mandato!) o dirgli di non scriverci che sono di una categoria protetta?
Insistiamo con i collaboratori di consegnare in busta chiusa i certificati medici. Di solito telefona la mamma/moglie/sorella/amica al centralino e lascia detto di dire all'ufficio personale che tizio ha una certa malattia e ne avrà per xx giorni.
Poi basta cercare un investigatore privato, o anche solo fare un giro su internet e hai tutte le informazioni che vuoi.
Vai in comune e c'è il CD con le denunce dei redditi (quando non te la pubblicano sul giornale locale).
Vai all'ACI e fai una visura sulle targhe, ti colleghi al Cerved e hai i bilanci, i soci delle società e gli indirizzi di casa degli amministratori.
E io dovrei spedire 1000 moduli e inseguire tutta sta gente per farmeli ritornare firmati?
Ma fatemi il piacere!
lunedì 3 aprile 2006
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1 commento:
E' una legge mai sufficientemente deprecata, frutto delle "manie" di un ex presidente del vecchio PCI (Rodotà). Quali sono i dati sensibili di un'azienda? non ha certo malattie, nè abitudini sessuali, nè opinioni politiche.
La nuova dirigenza, uscito Rodotà, ha capito l'antifona ed ha virato sul controllo dei backup, rinnovo password, e compagnia cantando. Ma cosa c'entra questo con la privacy? hanno solo dato un altro strumento alle autorità di controllo per vessare inutilmente le aziende.
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