Vengo preso dallo sconforto quando sento Ferrante, uno che ha fatto fino a ieri il Prefetto, che dovrebbe essere esempio di moderazione e capacità di mediazione contestare il diritto della Moratti a partecipare alla sfilata del 1o Maggio.
Contestare, in un posto come Milano, a un "padrone" (e già l'uso di questa parola mi dà l'orticaria e a molti con me) di festeggiare la festa del lavoro è a mio parere un autogol.
Cos'è i padroni forse non lavorano? Personalmente lavoro più dei miei collaboratori (e ho anche diversi profitti, per carità) amo lavorare e sono orgoglioso di avere dato ad un pò di persone in più un lavoro.
E se non ci sono i "padroni" a dare il lavoro? Tutti dipendenti pubblici?
E allora perchè cavolo contestano continuamente i padroni perchè non investono e non creano posti di lavoro?
E' il colmo che alla fine uno debba ritrovarsi a ammirare la posizione della CGIL e trovi fuori luogo quella di uno che, se farà il sindaco a Milano sarà costretto, suo malgrado, a essere anche il sindaco di qualche padrone.
Poi ci si chiede perchè la sinistra non riesce a raccogliere consenso in certe aree del paese.
Bah, contestare il diritto a festeggiare la festa del lavoro a chi il lavoro lo crea!
Che grandissima testa di ...!
Non hanno ancora capito che ormai siamo tutti sulla stessa barca, datori e lavoratori, se l'azienda va bene mantiene ambedue. Quando va male ci perdono la società, i lavoratori e gli imprenditori.
Finché non supereranno questo scoglio resteranno sempre dei poveracci ancora legati ai vecchi schemi della lotta di classe, molto più lontani dalla società di quanto pensino.
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2 commenti:
Scusi ma cosa pretende da gente che il lavoro sà a malapena dov'è? Da gente che non ha mai dovuto dormire sui di una scrivania in fabbrica durante lo start-up di un'impianto, che non ha mai tirato mattina perchè c'è una macchina da finire che arriva il TIR a prendersela, che non ha mai dovuto studiarsi un manuale sotto all'ombrellone mentre gli amici fanno il bagno o intortano ragazzette, che non ha mai avuto il piacere di voltarsi indietro a rimirare un proprio lavoro e pensare :"Ben fatto", che non ha mai pensato che se timbri un quarto d'ora dopo non è tempo regalato alla propietà ma è un investimento che tu fai sull'azienda. Insomma per parafrasare la nota battuta di Beppe Grillo sui verdi a quando vedo certi personaggi di sinistra mi vien voglia di mandarli a lavorare per davvero!
Saluti
Omar
Guarda, a mio parere il lavoro di politico è durissimo, molto più di quanto la gente immagini, 24 ore al giorno 7 giorni la settimana. Ci devi essere portato.
Però, quello che non mi piace è questa concezione "vecchia" e legata alla lotta di classe che oggi ha poco (almeno qui al nord) senso di esistere, visto che alla fine i dipendenti godono di molte più protezioni di chi fa l'imprenditore o il libero professionista.
E in una situazione nella quale le aziende che vanno bene nella maggior parte dei casi hanno contratti integrativi e forti benefici per i lavoratori.
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