martedì 5 settembre 2006

Buon anno

Settembre.

Il vero inizio dell'anno per il lavoro e le aziende.
Tempo di fare i nuovi progetti.
Tempo di scrivere (e discuteree lottare) il budget 2007.

Tempo di dare un'occhiata semi definitiva al fiscal planning dell'anno, peccato che con questo governo ci sia poco da pianificare, dal due al tre la tegola arriverà e tutta la pianificazione e i programmi andranno a farsi benedire.
Intanto occorre controllare che il tuo fornitore di software sia in grado di farti fare le liste clienti e fornitori che sanno di antico, ne abbiamo di polverosissime (erano cartacee) in archivio.

E poi non sai quanto ti costeranno gli interinali (prevedibile un aumento dei contributi) se hai dei collaboratori (idem) le spese che ti lasceranno detrarre.

Insomma si fanno progetti ma si naviga a vista.
E credo che i forti latrati dei compagni sindacalisti su chi colpire per la manovra non siano estranei alla (mi pare) discesa dell'indice di fiducia dell'ultimo periodo.
Ovvio quando ti trovi con le due maggiori banche che si fondono (che succederà al doppio fido?) ministri che ogni giorno parlano di aumentare le tasse ai ricchi (ma il sottinteso sono gli autonomi) ecc ecc chi è lì che ha un dubbio non fa altro che fermarsi e aspettare di vedere cosa succede.

Effetto saldi, ormai chi compra in Giugno sapendo che ad inizio Luglio ci saranno i saldi?
Chi investe se poi, come ad esempio nel caso immobili, ti trovi il 20% di costi indeducibili in più al volo e senza possibilità di fare qualcosa?

Ecco:
non assumiamo
non investiamo
non facciamo manovre sul capitale
aspettiamo di vedere cosa fanno.
Oltre alle missioni di pace armati e a quattro finte liberalizzazioni, intendo.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Mamma mia che tristezza.
A tuo parere il futuro non è per nulla roseo ed io ti credo. Nonostante il governo B. non sia stato dei migliori, il governo P. sta facemdo di tutto per superarlo...e siamo solo all'inizio.
Ci credo che la fiducia è ai minimi storici.

Anonimo ha detto...

Vivendo vicino al confine, che oltrepasso spesso, posso aggiungere che intanto in Svizzera i banchieri si stanno letteralmente fregando le mani, in attesa che il cameriere porti loro la bottiglia di champagne da stappare. Il business è ritornato!

Unknown ha detto...

Certo che voler schedare tutti i movimenti porterà molti a spostare all'estero non solo i conti segreti (che là sono e là restano) ma in alcuni casi anche quelli regolari.
Tanto per non far ficcare il naso nei propri affari.

La gente spesso non lo sa, è un pò scomodo, ma una volta che è denunciato e i movimenti avvengono via banca avere conti all'estero è del tutto regolare.
Certo vale la pena se la giacenza è di un certo tipo.

Alliandre ha detto...

Mi fai veramente venire la voglia, di aprirlo in CH il conto. E' scomodo sì, ma tanto è qua a due passi... e via Internet ci si semplifica comunque la vita. Io sono la più onesta delle tonte oneste (che tanto qua passiamo tutti per tonti, a voler essere onesti, quindi tanto vale ammetterlo), ma che mi guardino quel che faccio dei miei soldini tanto duramente sudati mi gira, oh come mi gira. Specialmente visto che, da autonoma, NON ho alcuna intenzione di aprire il secondo conto solo per il lavoro. Per farne che, regalare soldi alle banche gratis et amore? Costano, i bonifici :-( (e costassero solo quelli)