domenica 31 dicembre 2006

Buon anno

Un blog economico in questi momenti non è certo molto letto.

A chi passa da queste parti rinnovo gli auguri fatti a Natale.

sabato 30 dicembre 2006

Successo

Il sogno di molti è quello di raggiungere il successo.
Possibilmente magari lavorare poco (perlomeno manualmente).

Essere stimati rispettati, diventare esempi di stile nel vestire, avere un bel casale per le vacanze, essere invitati nei salotti, girare con autista, scorta, aerei privati.

Uno dei modi è fare politica, Bertinotti alla fine c'è riuscito diventando Presidente della Camera.
Purtroppo ha avuto un problema non raro nelle persone della sua età (per il quale gli faccio i migliori auguri di guarigione).
Coerentemente al suo stile di vita si è fatto operare in una lussuosa clinica privata (esattamente come il suo collega di vita tale Berlusconi)
Da un medico che viene da una struttura pubblica tra l'altro.

Come dite? Sarebbe comunista? E voi siete ancora legati a questi vecchi stereotipi?

Alla fine il socialista (quindi ladro) Amato è andato al Policlinico e fa una figura migliore.

NB non che uno non sia libero di curarsi come crede, ci mancherebbe. Ma da chi fa sempre le lezioncine di coerenza e le battaglie contro la sanità privata magari ci si aspettava appunto coerenza.

La vita

La vita a volte è strana.
Un tempo strettissimo legame come Presidente e Direttore generale di Assolombarda (la più importante territoriale d'Italia).

Oggi Michele Perini è Presidente di Fiera Milano Spa e Michele Porcelli è Amministratore delegato della Fiera di Bologna (dove il Presidente è il solito Montezemolo ma questa è un'altra storia).
E si fanno la guerra.
Che se la facciano Perini e Montezemolo invece non è una novità.
Sono contro la pena di morte. Favorevole al carcere a vita senza alcuna facilitazione. In isolamento per decine di anni alla fine è una pena più dura che quella di morte.

Ma contro l'uccisione di una persona da parte dello stato.
Anche se è Saddam. Poi capisco che la pena di morte fa parte della cultura del mondo arabo (dove esiste la lapidazione) e rispetto le loro tradizioni.
Ma personalmente sono contrario.

Ma sono contrario anche al fatto che gente come Angelo Izzo alla fine invece di scontare la pena se ne va in giro.

Rumors & Risparmio

Finalmente anche l'amico LL con Rumors & Risparmio passa ad una piattaforma di blog.
Finalmente perché le novità sono varie: commenti, un pò più di leggibilità (a mio parere), la possibilità di avere i feed RSS.
Fateci un giro ormai lui e Zener con il loro gioco di rimessa analisi tecnica/fondamentali sono un must per chi voglia tenere d'occhio i titoli interessanti.

Piccole cose

Un post da [mini]marketing.

Mi sono fatto tre giorni in montagna (zona no tav) e per far riposare mia moglie non abbiamo neppure aperto il gas.

Abbiamo mangiato sempre fuori.
Conto al ristorante 101,xx, cancellato con scritto 100.
Conto al bar (dove facevamo colazione e merenda) di 8,20. Dato dieci resto di 2.
Conto al ristorante di 115,30 Euro. Naturalmente metto nel piattino 120 Euro.
Torna il piattino con dentro 4,70 euro in monetine, che restano come mancia.

Ma indovinate in quale posto non tornerò probabilmente mai più?

Perché a volte la gente è così ottusa e non capisce che è dalle piccole cose che il cliente ti misura? Sulle grandi si tratta, nessuno se le aspetta, ma le piccole cose ti fanno fare la figura del "piccolo" di testa e lasciano una sensazione spiacevole nel cliente.
E' vero, in un posto di villeggiatura il cliente di passaggio è poco importante, ma se mando un amico con un consiglio a cena? Qual'è il costo nel tempo di quei 30 centesimi?

mercoledì 27 dicembre 2006

Preparazione

Varato il decreto per il traffico aereo: "volti ad incentivare la creazione di sistemi aeroportuali anche coordinati, al fine di garantire una più razionale ed efficace distribuzione dei flussi di traffico aereo".

In pratica da quanto leggo si deciderà quali aeroporti possono avere traffico internazionale e di che tipo (e così si fregano le compagnie low cost) e si prepara il terreno "regolamentato" a chi acquisterà Alitalia per dargli adeguata protezione.
Vuoi dire che non erano fantasie?

domenica 24 dicembre 2006

La famiglia virtuale

Vigilia di Natale.

Tutti noi esaurito (forse) il piacere/dovere dei regali ci fermiamo un attimo e ci dedichiamo alla famiglia.

E noi bloggers di famiglie ne abbiamo due, una reale, i nostri cari, i nostri amici.
Una virtuale, fatta di nick names, di messaggi, di post, di commenti. Persone che non conosci e che "incontri" virtualmente magari molto più degli amici.
Con le quali scambi idee ed opinioni, magari in modo più libero proprio perché libero da condizionamenti, da pensieri di opportunità.

La mia famiglia virtuale sta diventando grande, Steve col quale e grazie al quale ho iniziato questo blog, Buddy, Duca, LL, Zener, compagni di blogging preferiti, ai quali mi permetto di aggiungere Pier Luca Santoro col quale ultimamente ho avuto frequenti scambi di opinioni e che si occupa di una delle funzioni principali legate all'economia, il marketing, quello serio, non lo slogan.
Nella mia famiglia virtuale ci sono anche i miei lettori/commentatori, lettori che partecipano al dibattito, devo dire che in questo sono fortunato, maleducati pochi.

Un abbraccio grande a tutta la famiglia.
Mangiate poco. Se bevete occhio in auto (quandosi parla di famiglia noi italiani diventiamo paterni)

Buon Natale

sabato 23 dicembre 2006

Auguri

Auguri a tutti voi e ai vostri cari per le prossime festività.

Buon Natale, spero ritrovando anche lo spirito del Natale e non solo l'orgia consumistica.

Buon 2007 che durante l'anno almeno uno dei vostri sogni possa avverarsi.

Auguri a tutti i lettori, a quelli che sono d'accordo con me e soprattutto a quelli che non sono d'accordo con me ma magari mi leggono lo stesso.

Quest'anno foto del Presepe, visto che ormai mantenere le nostre tradizioni sembra deprecabile.

giovedì 21 dicembre 2006

Accertamenti /2

Ad integrazione del mio vi consiglio la lettura di un post di Zener sul come l'Agenzia delle Entrate riceve i mandati a fare i controlli.

E se mi permettete un commento è di una tristezza infinita e spiega bene perché questo resta il paese dei furbi, purtroppo.

Accertamenti

Un anonimo in un commento si chiede " Mi chiedo allora come funzionino effettivamente questi "accertamenti"".

L'amico Zener è certo più esperto di me ma la racconto come la so.

Spesso gli accertamenti funzionano così: non esiste contabilità essendo in nero e quello che c'è non è utilizzabile (a volte succede anche per le aziende regolari, nella maggior parte dei casi impugnato e risolto) pertanto si procede in modo induttivo.
Che viene utilizzato favorevolmente all'amministrazione. Quindi che so, scontrino medio rilevato 1000 euro, moltiplicato per tot scontrini per tot giorni. Anche se uno vende palle di Natale e l'accertamento l'hanno fatto il 10 Dicembre.
Oppure non essendo valida la contabilità (non ridete) sono valide le registrazioni delle vendite ma non quelle delle spese.
E' evidente che facendo così i ricavi evasi vengono aumentati in modo consistente.

Oppure in fase di verifica verbalizzano come indeducibili tutta una serie di costi a loro parere non inerenti.
Per fare un esempio a me, tra molte altre cose, hanno ripreso a tassazione delle ricevute di albergo perché con il mio nome invece che con il nome dell'azienda, nonostante ci sia tutta la documentazione che è un viaggio di lavoro, il luogo non sia di villeggiatura, sia una notte, in un posto dove abbiamo il cliente ecc ecc. Se le mettevo in nota spese (e non c'erano perché pagati con la carta aziendale) sarebbe stato deducibile, registrato direttamente no.

E spesso cominciano a contestare importi grossi di spese dicendo che vanno ammortizzate ( e lì le cifre salgono) o che la spesa non è di competenza dell'anno ecc ecc.

Alla fine esce un verbale magari da qualche centinaio di migliaia di Euro.
E un verbale DEVE sempre esserci in qualsiasi accertamento, e se non trovano nulla stanno lì finché lo trovano.

A quel punto uno comincia a guardarselo e a fare le controdeduzioni, poi fa o l'istanza di adesione o va al tribunale tributario.
In entrambi i casi naturalmente molte delle cose che erano scritte nel verbale vengono cassate, si presenta documentazione, precedenti, prove ecc. Risultato, spessissimo l'evaso è un terzo o un quinto di quanto "accertato".

A quel punto si ha la cifra "evasa" (e spesso non è neppure vero, ma così funziona) sulla quale vengono calcolate le tasse e poi le penali.
Quindi su quel quinto risultante pago le tasse (fai 33%) e se faccio l'adesione pochissima penalità.

Ecco che se prendi 15,3 miliardi e fai un quinto te ne trovi 3.
Poi Calcoli il 33% e te ne trovi 1.
Poi ci metti una penale mettiamo del 50% e sei a 1,5... esattamente un decimo!

NB gli ultimi i numeri sono sparati un pò a caso, non sono un fiscalista. Ma Zener correggerà se necessario.

Incidenti

Grazie a AM che mi ha mandato un pò di tabelle INAIL.
Il rapporto completo 2005 lo potete trovare qui.

Personalmente ho cercato di guardarmi un pò di dati.
Leggendo una tabella ci sono delle cifre, leggendo le altre sono diverse, ma non ho molto tempo per studiare.
Dalle tabelle riepilogative ci sono ben 590 morti in incidenti stradali e 233 in itinere.

Per chi non lo sapesse anche il tragitto casa/lavoro (l'itinere) è protetto dall'INAIL e se un impiegato si fa una storta scendendo dal treno andando a lavorare l'azienda paga.

Come si vede i dati confermano quello che avevo detto, l'incidenza è molto elevata.

Interessante poi la tabella dove parla della frequenza per settore di attività.
Il settore peggiore infortuni/addetto per i casi di morte è gomma-plastica (pochi addetti e grandi impianti rischiosi) e quello metallurgico il peggiore come indice globale (idem).
Le costruzioni da sole superano la quantità di infortuni mortali dell'industria intera (263 contro 254). Gomma plastica in termini assoluti porta relativamente pochi infortuni a conferma che sconta il fatto di aver pochi dipendenti.

Sono estasiato dal fatto che ci sia gente che commenta il mio post parlando di "tutti gli incidenti che elenchi hanno la causa: l'ansia di accumulo da parte del capitale".
Assicuro che gli imprenditori vanno in stress non quando accumulano il capitale, ma quando l'azienda è in fasi critiche. Quindi esattamente al contrario. E l'ansia deriva dal doverla eventualmente chiudere l'azienda non dalla decisione di quanti dividendi distribuire.
E, parrà strano, uno dei fattori di stress potrebbe essere quello di dover licenziare. Anche se chi odia il capitale probabilmente crede che uno ci goda, a licenziare.

mercoledì 20 dicembre 2006

Cifre a vanvera

Un anonimo mi segnala sul discorso evasori in un commento:
Nel 2006 scoperti settemila evasori totali nascosti allo Stato redditi per 15,3 miliardi - economia - Repubblica.it: "Sono stati poco meno di settemila (6950) gli evasori totali scoperti dalla guardia di finanza nel 2006. Un esercito che ha nascosto allo Stato redditi per 15,3 miliardi di euro."

Mi hanno sempre fatto sorridere queste cifre.
Sai come le fanno? Induttivamente. Erano famosi i casi di parrucchiere alle quali facevano verbali da 10 miliardi.

Ho la testa da amministratore, faccio subito i conti.
6950 persone x 15,3 miliardi di redditi evasi (parlano di redditi non di fatturati) vuol dire che guadagnavano mediamente 2,2 milioni di euro testa.
Se avevano un reddito mediamente di 2,2 milioni a test, essendo bravissimi e guadagnando il 66% del fatturato (mediamente si è tra il 10 e il 30) vuol dire un giro d'affari MEDIO di oltre 3 milioni.

E secondo voi con i tempi che corrono e i continui controlli che ci sono veramente si riesce a mettere in piedi un business da milioni di euro (che comporta parecchi dipendenti, struttura, trasporti, pagamenti ecc) come evasori totali?

Il problema è che i controlli veri, di sostanza non funzionano per la solita equazione: troppe informazioni nessuna informazione.

Va rilevato poi che nei controlli ex-post fra i redditi emersi con i controlli (e annunciati con strombazzamento) e quelli poi incassati e accertati in via definitiva spesso la percentuale se va bene è del 10/20%.

Morti sul lavoro

Sentivo nella rassegna stampa di Radio24 che oggi Liberazione apre sulle morti sul lavoro (ma da quanto hanno letto mi sembrava virasse più sul discorso pensioni).
Un problema enorme, sul quale molto si è fatto e molto occorre continuare a fare. Sperando di avere anche una maggiore collaborazione dei lavoratori, che troppo spesso sono i primi a non rispettare le regole che l'azienda mette.

Ma ci si scorda spesso di molte altre morti sul lavoro, quelle sulle strade, solo perché riguardano i "colletti bianchi".
Quanti artigiani, manager, venditori muoiono ogni anno sulle strade facendo il loro lavoro? Probabile che siano pari o di più di quelli morti per incidenti sul lavoro.

Quanti manager, imprenditori muoiono magari di infarto, sotto il peso di uno stress e di una pressione fattesi insopportabili?

Ma la visione operaiocentrica dei cattocomunisti non li vede di certo.

PS l'ho scritto perché scrivo le cose che provo, ma siete liberi di fare come me e darvi una grattatina alle parti basse.

martedì 19 dicembre 2006

Giornalisti e scioperi

Nel tempo ho più volte illustrato la mia avversione per la categoria dei giornalisti.

Adesso sono quasi sempre in sciopero, un giorno di firma, l'altro in TV, l'altro in radio ecc.
Personalmente (ma io sono strano) mi fa ridere che uno che fa una professione che dovrebbe essere intellettuale e "libera" faccia sciopero (anche) per essere assunto a tempo indeterminato.
Tutti a fare delle belle filippiche su cosa dovrebbero fare gli altri poi, al solito, quando si tratta di se stessi la musica cambia.

Ma guardiamo un pò la situazione dell'informazione in questo paese:
I quotidiani?
A fianco delle corazzate, con ottimi nomi, bravi giornalisti e grande diffusione ci sono i giornali di partito, che ciascuno di noi paga, e in parte potrei essere anche d'accordo se le cifre fossero diverse e se non fosse che più o meno tutti,per prendere i soldi, sono giornali di partito.
Poi ci sono quelli "liberi" tipo il Manifesto che però non sono capaci di mantenere la loro struttura e ogni tot rischiano di saltare.
Al di là della facile ironia sul fatto che è chiaro che dei comunisti duri e puri trovano difficile vivere di mercato e far quadrare i conti, perché semplicemente non riducono un pò le spese?
In fondo in un giornale come quello la maggior parte dovrebbe scrivere gratis per portare avanti la propria idea, mica per (orrore) diventare ricco e borghese, o no?

Ci sono i giornali locali, nella maggior parte dei casi scritti in modo imbarazzante e utili al pettegolezzo locale.

E i contenuti? Ormai anche Corsera e Repubblica sono sempre più vicini a Novella 2000, nella maggior parte dei casi riportano le notizie di agenzia, quelle delle aziende.
Poco giornalismo documentato, di ricerca, quasi sempre commenti e fatti clamorosamente mischiati.
Se uno è un grande investitore pubblicitario difficilmente leggerete qualcosa di negativo. Ma sui partecipanti dei reality show saprete tutto (quello che gli interessa farvi sapere).
E troppo grossi, pieni di nulla, carta e carta gettata via.
Alla fine li sfogli e leggi poco o nulla.

Personalmente per abitudine sfoglio il Corriere (e leggo alcuni opinionisti tipo Ostellino o Panebianco) ma adoro il Foglio (anche lui finto giornale di partito). L'orco Ferrara è l'unico che ha fatto qualcosa di nuovo, esagerato, sguaiato ma sempre sul pezzo e divertente. L'unico che in 4 facciate sa darti l'idea del trend del momento, delle notizie rilevanti. Schierato, ma capace di criticare la parte per la quale parteggia meglio di 1000 altri. L'unico con una visione "globale"
Ultimamente è fissato con lo scontro di culture cristianesimo-islam ma qualcuno ha il coraggio di dirmi che non sarà il problema dei prossimi anni?

E la TV?
L'unico modo è stendere un pietoso velo. Vedo delle cose, le poche volte che la guardo, che da quello che dovrebbe essere il giornalismo sono lontane migliaia di chilometri.
Lingue sempre pronte a leccare chi di dovere, marchette continue, o prevaricazione e subdolo indirizzare il dibattito.
Approfondimenti saltuari e di parte.
Una cosa rivoltante.

Siamo già lunghi, un giorno magari parlo di quelli economici e dei settimanali.

lunedì 18 dicembre 2006

Aiutate i poveri

L'attuale governo si è scagliato per lungo tempo contro chi vive di "rendita" e in particolare con i furbetti del quartierino. Con coloro che si sono arricchiti con il settore immobiliare (definito appunto di rendita) negli ultimi anni.
Il mercato immobiliare negli ultimi anni ha fatto esplodere il patrimonio di chi ha saputo lavorare bene o ha (in alcuni casi) costruito dei castelli di carta sull'indebitamento garantito da immobili che venivano comperati e venduti a prezzi crescenti fra "amici".

Non a caso in prima battuta ha inserito norme che rischiavano non di penalizzare ma di far saltare in aria il settore.

Nei fatti poi, come spesso accade, introduce adesso delle norme che aiutano i loro principali elettori di riferimento: essendo il centro sinistra, uno si attende che possano essere i piccoli proprietari che col sudore della fronte hanno comperato un appartamentino che un giorno passerà ai figli e oggi è in affitto.

Sbagliato.
I loro elettori di riferimento sono i poteri forti.

Eccoli allora introdurre le SIIQ, le società immobiliari quotate.
Che avranno grandissimi benefici fiscali. Ad oggi ammetto di averne letto distrattamente, ma il fine della cosa l'ho capito.
Far pagare pochi soldini di tasse a poveracci come Del Vecchio (Beni Stabili), Pirelli Re, Zunino (Risanamento) ecc ecc
E non venitemi a raccontare dei limiti azionari, che con le strutture societarie che ci sono in quel settore ci vogliono 2 minuti a evitarle.

Sonnifero

Volete un ottimo sonnifero?
Scaricate il maxi-emendamento.

Con semplici frasi come la seguente, altro che contare le pecore!
802. Ai sensi dell’articolo 11, comma 3, lettera f), della legge 5 agosto 1978, n. 468, come sostituita dall’articolo 2, comma 16, della legge 25 giugno 1999, n. 208, gli stanziamenti di spesa per il rifinanziamento di norme che prevedono interventi di sostegno dell’economia classificati fra le spese di conto capitale restano determinati, per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009, nelle misure indicate nella Tabella D allegata alla presente legge.

Semplice e trasparente capire a cosa si riferisce.

Antindustriali sempre

Alla fine sulla storia delle auto ai dipendenti si è fatta marcia indietro (bastava me lo chiedessero lo dicevo subito che era una bella stangata).

Cosa che non vale per le aziende cui è stata tagliata la deducibilità.
Ma le industrie intanto non possono scioperare. E poi stanghiamoli un pò questi imprenditori evasori.
Alla faccia dei finti statuti dei contribuenti.

Finanziaria di sviluppo

Premessa, il Centro Studi Confindustria è con quello della Banca D'Italia uno dei più autorevoli e di solito fa previsioni molto affidabili utilizzando un ottimo modello che ha dato dimostrazione di affidabilità.

ANSA.it - Economia - Confindustria: manovra pesa sul pil: "il peso della Finanziaria potrebbe pero' ridurre la crescita anche dello 0,3%"

La finanziaria di sviluppo è effettivamente il rilancio... di un boomerang!

Dollaro di guerra

Mi accodo ai commenti di Steve e di Duca sulla trasformazione delle riserve valutarie Iraniane in Euro dal Dollaro.
Ho detto in un posto sulla Finanziaria tempo fa che siamo in guerra, una guerra economica parallela a quelle fisiche.

Anche gli Iraniani dimostrano di averlo capito benissimo.

domenica 17 dicembre 2006

Fretta

Ci stiamo rovinando da soli.

Tanti anni fa le comunicazioni viaggiavano via lettera, se proprio era urgente facevi una telefonata.
La logistica era complessa, cercavi un camion che dovesse andare in una certa zona, sperando che in tempi brevi avesse materiale per completare il carico e fare il viaggio.
Con l'estero c'era il telex in service all'esterno.
Insomma i tempi erano lunghi, il ciclo richiedeva settimane.

Adesso se arrivi in ufficio alle 9 trovi le email delle 8 e la sollecitazione "perché non mi hai ancora risposto?", i clienti il giorno dopo aver mandato l'ordine ti telefonano e ti chiedono come mai non hanno ancora ricevuto il materiale. Ricevi un documento e dopo 10 minuti la telefonata per sapere cosa ne pensi.
La gente ti chiama e ti chiede "perché avevi il telefonino spento?" ma non in orario di lavoro (forse capibile) ma il sabato sera!
Insomma i tempi stanno diventando strettissimi e si pretende una disponibilità 7 giorni su 7.

Ma come si fa a lavorare così?
Io non ci sono portato a decidere immediatamente sulle cose importanti. Devo meditarle, digerirle, esplorarle, capirle. Poi non mi piace decidere nelle giornate nelle quali, magari per altri motivi, sono arrabbiato.
Intendiamoci, parliamo di cose importanti, quelle che riguardano le persone (i collaboratori) o affari importanti, per le piccole cose rispondo subito.

Ho poi rilevato che in moltissimi casi la fretta, l'urgenza sono false. Magari ti sollecitano a rispondere urgentemente in giornata poi loro la cosa la guardano dopo 10 giorni. Gli serve solo perché se arriva il loro capo l'hanno già sulla scrivania.

Un mio amico avvocato mi racconta che il periodo peggiore per lui è prima delle ferie (agosto, dicembre) perché i suoi clienti cercano di ripulire la scrivania per mettere a posto la loro coscienza e gli portano come "urgenti" pratiche che sono lì da mesi. Ma loro si sentono sollevati, il problema è dell'avvocato e non più il loro, possono andare in ferie felici.

Upgrade /2

Restando in famiglia della tipa del post precedente mi sono sempre chiesto cosa porta una persona di grandissimo successo, capace di creare un impero dal nulla e che ha quindi grandi soddisfazioni nella vita, a mettersi in testa un parrucchino terribile e chiaramente posticcio.
E' vero che lo dice e ci scherza sopra, ma sinceramente faccio fatica a capire la cosa.

Nella classifica secondo me ci sono:
al primo posto certi parrucchini terribili
al secondo il mitico "riporto" (in un caso, con riporto che ricreava una completa pettinatura peggio della parrucca)
Al terzo il trapianto.

Berlusconi tutto sommato lo capisco, per chi come lui ha una certa età, vive di spettacolo e si ostina a voler piacere a tutti il trapianto, il lifting ecc sono più o meno normali.
Io disapprovo ma capisco.
Ma la parrucca chiaramente posticcia proprio no.

Upgrade

Mi fa notare mia moglie (le donne sono perfide in queste cose) vedendo le foto della prima alla Scala che una concorrente alla posizione di Presidente di Confindustria o aveva un bel push-up o si è fatta rifare le tette. Non le ricordavamo così.
Un modo per conquistare gli imprenditori?

sabato 16 dicembre 2006

Troppo facile

Sul maxi emendamento è stato persino troppo facile fare previsioni.
Poi escono le pilloline avvelenate e ci si lamenta.

Ma: primo come si fa a dire che una cosa non dovrebbe esserci, chi controlla quello che c'è scritto?
Secondo se invece di fare tutto questo casino e questi cambiamenti si fosse lavorato meglio dall'inizio magari non uscivano queste cose.
Terzo, ma siamo sicuri sicuri che sia un errore?

Risultati

Anche grazie al Senatore a Vita Emilio Colombo continua la striscia positiva delle votazioni al Senato.
Ci sono timori in caso di controlli antidoping.

Ciao Clay

Ci sono poche cose che ricordo della mia infanzia.
Una di queste è un dolore fortissimo per la morte di Lorenzo Bandini a Montecarlo nel 1967 (avevo 7 anni).

Un'altra è la grandissima gioia per vittoria di Clay Regazzoni a Monza nel 1970.

Beh, la mia passione per i motori non nasce oggi, ho sempre giocato con le macchinine e il meccano, mai con le armi (mi annoiavano e spaventavano).
E già allora amavo lo scapestrato Clay (donne e motori) più del calcolatore Lauda.


E' morto in auto, dopo una vita che ne ha dimostrato il coraggio e la caparbietà, su una strada che molti di noi spesso percorrono. E probabilmente ogni volta che passerò per Parma non potrò non ricordarlo.
Ciao Clay, grazie per le emozioni e l'esempio.

venerdì 15 dicembre 2006

Fraintendimenti


Non è che a furia di essere fischiato penserà che lo fanno perché è una bella gnocca?

Can che abbaia

Non morde
Minaccia e basta

Leggi ad personam

l'Unità.it - Il governo: un decreto cancellerà la prescrizione dei reati contabili - Politica

A scanso di equivoci l'articolo lo prendo dall'Unità, noto covo di fascisti.

Berlusconi faceva le leggi ad personam per se e a volte per gli imprenditori (ad esempio riforma del falso in bilancio).
Questo governo rappresenta chi lavora (?) nella pubblica amministrazione. E che a volte fa qualche pasticcio (chiamiamolo così).

Scioperanti

I dipendenti scioperano contro la crisi Alitalia.

Un pò come se Visco scioperasse contro la finanziaria.

Soldi in abbondanza

Prendo spunto da un commento di Duca e da una conversazione avuta.

Sembrerà strano, ma le banche stanno cominciando ad avere il problema di riuscire a prestarli, i soldi...
Basilea 2 al contrario di quanto si dice per i migliori libererà risorse da destinare a prestiti.
Il problema è che come mi è stato detto ieri sera le aziende sane e in crescita nella maggior parte dei casi non hanno bisogno di soldi. Chi mi parlava il sistema banche lo conosce ottimamente e mi diceva appunto che dalle statistiche si nota che hanno elevato bisogno di credito le aziende che stanno diventando marginali sul mercato (quindi più a rischio).
Le aziende sane, ben gestite e in crescita invece lavorano con autofinanziamento, buoni flussi, adeguata capitalizzazione e un bisogno di prestiti bassissimo.

Il sistema industriale sta cambiando, se ne sono accorte anche Mediobanca & Co, non a caso gli ultimi rapporti cominciano a prendere in considerazione anche le medie aziende tra i 50 e i 300 dipendenti, e ne parlano bene.
Evidentemente mentre ai piani alti si faceva un gran parlare del nanismo delle imprese italiane nei garage c'era gente che si tirava su le maniche, che girava il mondo, che investiva e che ha creato ottime aziende, che crescono e operano bene nel turbolento mercato internazionale.

Anche le banche negli ultimi anni si sono riorganizzate, vi assicuro che non sono più quelle di dieci anni fa.
L'esempio tipico è quello della ripartizione del rischio, una volta il massimo per il direttore era finanziarti per il 10% delle tue necessità con altre dieci banche per ripartire il rischio.
Oggi mi trovo gente davanti che mi chiede un progetto e a cosa servono i soldi, se gli pare equilibrato mi propone di finanziarmi al 120% del mio progetto, comprendendo magari il circolante necessario.
Portroppo, lo dico spesso, la differenza culturale di chi si occupa di corporate in banca e coloro che spesso si trovano davanti sta diventando imbarazzante per la mia categoria.
E come per le imprese, non si confonda quello che si legge sui giornali ogni giorno relativo a lotte di potere ai vertici con il lavoro di migliaia di persone nelle singole filiali impegnate a far funzionare il meccanismo mentre (giustamente) i vertici si occupano dei grandi progetti.

La verità è che i soldi ci sono, tanti e a buon mercato, ma i miei colleghi, nella maggior parte dei casi, non sono capaci di "comperarli". Non hanno l'abitudine e la forma mentale per ottenere buoni risultati in questo campo.
Sono troppo spesso incapaci di preparare non complessissimi budget (che a volte comunque ci vogliono) quinquennali di staliniana memoria, ma quattro semplici righe dove ci sia scritto quello che serve al bancario per decidere.
E troppo spesso confondono le loro idee confuse o i loro sogni con un business potenziale e poi si lamentano dicendo che le banche non li finanziano.
Quando non danno giornalmente prova di unire capacità di prodotto ad incapacità gestionale per poi lamentarsi della burocraticità delle banche.

Insomma i soldi ci sono, abbondanti, ancora a buon mercato. Sono le idee che mancano.

giovedì 14 dicembre 2006

Banche e Garanzie /2

Duca di Finanza e politica interviene sul tema con il post: Banchieri condannati: accondiscendenti con I grandi, duri con i deboli!: "va apprezzata la sentenza del tribunale di Brescia".

Ma credo il suo post e il mio siano su due prospettive diverse. Lui correttamente parla di atteggiamento generale delle banche nei confronti dell'impresa.

Io mi ponevo dei dubbi sul come gestire la situazione di un'azienda che sta traballando dal lato del banchiere/bancario. Supponendo che il tutto non sia contaminato da amicizie/politica/porcate varie.

Certo se poi si scopre che i fidi erano dati in cambio di tangenti, per politica ecc che vadano in galera e si butti via la chiave.

mercoledì 13 dicembre 2006

Assordante silenzio

E' vero, il silenzio dell'opposizione è palese.

Ma qualcuno, tempo fa, disse: questi basta lasciarli fare per far guadagnare consenso all'opposizione.

Per una volta il Berlusconi ha imparato a stare zitto.

Fischi organizzati

Intervento di Sircana presso l'ing. De Benedetti per l'agguato organizzato a suon di fischi virtuali da Repubblica.it, noto covo di fascisti.

Fiducia, Prodi continua a scendere Calo di consensi per i Ds, superati da An - Politica - Repubblica.it: "Il premier è al 42% di gradimento, in luglio era al 58"

Prodi ha affermato che adesso no, ma presto anche a Repubblica capiranno tutto lo sforzo che sta facendo per aggiustare l'Italia.
Ha inoltre denunciato l'uso indiscriminato di sondaggi che permettono di esprimere la propria opinione. Palazzo Chigi ha espressamente chiesto venga adottato il protocollo elettivo detto "Fidel" che prevede i sondaggi come segue:

Hai fiducia nel Governo?
Risposte possibili: Si

martedì 12 dicembre 2006

Servizio tutto compreso

Il Sole 24 ORE - Goldman Sachs supera le attese e raddoppia gli utili: "La diversità e l'ampiezza delle nostre attività ci permette di servire i nostri clienti in tutto il mondo"

Le attività governativa e di vigilanza sono secondo voi comprese?
(dedicata a Marco S.)

Signori, fate due conti su quanto sono 3,15 MILIARDI di dollari, pensate alle cifre che questi muovono e poi non stupitevi se godono di una certa potenza.

Banche e garanzie

Ritorno sul mio post sulla condanna degli amministratori BAM.
Aemilius nel commento richiama l'articolo: "Secondo l’accusa, gli istituti, pur in presenza di un conclamato stato di insolvenza, avrebbero continuato a finanziare il gruppo, provocando l’aggravamento del dissesto. Un perverso circuito già riscontrato nei casi Cirio e Parmalat con le banche mosse - sostiene l’accusa - dalla duplice finalità di estinguere i debiti pregressi e di dotarsi di adeguate garanzie in caso di fallimento del debitore".

Allora, giocate al banchiere: un'azienda traballa, ha brutti bilanci, non vi piace e ha parecchi debiti con voi.

Potete chiedere il rientro o la diminuzione dei fidi, operazione equivalente in molti di quei casi a far saltare l'azienda, nel qual caso verreste accusati di non tenere conto dei lavoratori, dei creditori, ecc ecc Se ricordate la tipica accusa di gente come Cragnotti, Cecchi Gori & Co.
Più o meno quello che successe a Ferruzzi (debiti convertiti in azioni) e Fiat recentemente. Certo, la conversione in azioni è comunque capitale di rischio, ma un altro azionista potrebbe adirarsi per la diluizione dell'azionariato con conseguente diluizione dei dividendi o della propria quota.

Oppure, e, lo ribadisco, è quello che succede ogni giorno in tutta Italia a migliaia di piccole aziende, potreste chiedere garanzie per il Vostro credito.

Qualcuno ricorda il discorso del reintegro delle garanzie sui debiti del gruppo Pirelli se Telecom scendeva sotto una certa cifra? Non è la stessa cosa?
E se immediatamente dopo Pirelli fallisce io posso far causa alla banca che si è tutelata?

E se sono amministratore della banca e non tutelo i prestiti e poi fanno causa a me personalmente gli azionisti della banca?

Insomma in questo caso a mio parere la cosa è più complessa di come viene dipinta.

Italiche manie /2

Ogni volta che parlo di leggi sugli investimenti, in particolare della Tremonti, esce il solito commentatore che dice che quelle leggi servono solo ad acquistare l'auto nuova.

Può anche darsi, io stesso avevo cambiato l'auto (ma probabilmente l'avrei fatto lo stesso) approfittando della Tremonti.
Capisco l'invidia sociale di chi vede gli imprenditori e i loro famigliari andare in giro con macchine importanti, che l'Italia, a partire dal sottoscritto come noto, è un paese di gente sensibile all'argomento motori, che spesso l'auto è uno status simbol importante nell'immaginario collettivo ecc ecc ecc

Ma posso dire due cose?
La prima è che comunque l'auto paga una serie di tasse (addirittura al tempo l'IVA era indeducibile) incredibile e quindi lo Stato ha tutto l'interesse a che ci siano in giro più auto.
La seconda è che è certamente più facile accorgersi che un imprenditore ha cambiato l'auto che non che ha comperato un nuovo impianto (che è in azienda) quindi spesso la visione è parziale.

Ricordo che a me piace il meccanismo della media mobile, devi fare più investimenti della media degli ultimi x anni. Mi piace perché premia chi aumenta ogni anno gli investimenti.
Non basta l'acquisto di una macchina. E poi bisogna avere i soldi per pagarli gli investimenti, quindi dopo un pò le banche si stufano di finanziare automobili!

Allora datemi retta, l'unico modo per facilitare la ripresa dell'economia è una simil-Tremonti.
Ma prevede l'automatismo, e la mentalità di chi ci governa in questo momento è il dirigismo, che permette di favorire gli amici o gli amici degli amici, quindi meglio che ci sia l'intermediario ;-)

Ecco perché

Finanziaria, il cdm autorizza la fiducia "Maxiemendamento pronto domani" - Politica - Repubblica.it: "Sul maxiemendamento, il sottosegretario ai Rapporti col Parlamento Giampaolo D'Andrea, ha spiegato che 'ci vuole un tempo tecnico per prepararlo'"

Poi ci si chiede perché le leggi sono scritte così male.
Voi immaginatevi come si fa a scrivere e controllare in modo adeguato qualche centinaio di pagine di emendamenti in una notte con tutti i lobbisti che ti soffiano sul collo.
Anche ad essere lì in moltissimi.
Poi escono gli aborti che costellano le nostre leggi.

Decidetevi /3

«Non è vero che le tasse caleranno nel 2007» - Corriere della Sera: "Non risponde a veritá che dal prossimo anno le tasse diminuiranno. Risponde a veritá che diminuiranno via via che ci saranno risultati sicuri nella lotta contro l'evasione fiscale"

Il problema comincia ad essere capire chi comanda.
Visco? Padoa Schioppa? Prodi? D'Alema? La zia di uno di Rifondazione? Un compagno di scuola di Epifani?
Tanto ormai ognuno di ce la sua!

Non è che è un complotto e li manovra tutti Berlusconi per vincere facile facile le prossime elezioni?

domenica 10 dicembre 2006

Abitudini

Bologna, Prodi contestato al Motorshow - Corriere della Sera: "eravamo attesi da un gruppo di propagandisti".

Prodi, poveretto è atteso da propagandisti ma fotografato con affetto coi telefonini.
Berlusconi che invece viaggia con la clacque si è preso un cavalletto in testa.
Sono sempre più convinto che Prodi, se possibile, abbia un ego ancora più enorme di Berlusconi.

Tra l'altro i ragazzi sono organizzati, sempre in giro anche qui qui o ai tempi a Vicenza, ecc.

sabato 9 dicembre 2006

DECIDETEVI!

Il Sole 24 ORE - Auto aziendali, nessun aumento dell'Iva 2006 a carico dei dipendenti.
Ma (mi si perdoni il una parolaccia per una volta) quelle grandissime teste di cazzo dei nostri governanti lo sanno che in alcune aziende ci sono state delle giornate di sciopero per questa cosa, altre hanno già adeguato gli stipendi per far recuperare il maltolto ai collaboratori, altri dipendenti hanno già subito il prelievo?

Ma come cavolo si fa a lavorare in queste condizioni?

Scommetto anche (qui non c'è scritto) che la stessa cosa non vale per le aziende, o che la parte non trattenuta ai dipendenti sarà in carico alle aziende.

Impotenti

Corriere della Sera - I ricchi piangono e gli operai fischiano: "Non a caso si racconta che molte riunioni ministeriali terminino con quello che sta diventando un imbarazzante refrain: «Sappiamo cosa si deve fare, ma non possiamo»."

Ammesso che sia vero cosa stanno lì a fare?
I burattini?
O gli affari loro?

Signori, ci voleva una grande incapacità per far rimpiangere Berlusconi!

Che scandalo! /2

Sta suscitando scandalo la condanna di alcuni consiglieri della BAM perché hanno trasformato i crediti della banca in privilegiati prima del fallimento del gruppo Italcase.
Ma se lo fanno tutte le banche e nel caso, garantendo la Banca hanno fatto il loro lavoro di consiglieri.
Probabilmente per non chiudere dei finanziamenti hanno chiesto garanzie.
Quello che accade ogni giorno in migliaia di piccole aziende.

Se qualche giurista mi legge mi spiega il motivo della condanna?

Comunque mai disperarsi, alla peggio nelle banche ci si può sempre mettere il figlio, come vice-presidente.

giovedì 7 dicembre 2006

Che scandalo!

Ogni tanto salta fuori uno scandalo e tutti (appunto) a scandalizzarsi.

C'è un giro di ricatti e prostituzione (pure droga di solito) dietro a star, starlette, vogliose di fare le starlette. Strano, chi l'avrebbe mai detto.

E' una vita che si sa che molte starlette sono in vendita, non a caso di un elegante imprenditore milanese si narrava che fosse l'unico che aveva dovuto sposare la sua donna per consumare, gli altri bastava che pagassero.
Un certo tipo di vita costa, il confine dell'essere disposte a tutto è labile.
Il giro del sottobosco dello spettacolo non è certo di quelli adatti a persone morigerate e timorate di Dio.

Geox

ANSA.it - Economia - Geox: in futuro scarpino calcio: "Scarpini da calcio 'che respirano': c'e' anche questo nel futuro della Geox."

Mi è capitato di parlare con un amico parecchio esperto di scarpe.
Ve la racconto come mi è stata raccontata (ma non credo mi racconti storie).

Anche se Polegato ama raccontare la storia dei buchi col cacciavite (a volte nel deserto in Ariziona a volte in fiera a Parigi) i brevetti li ha comperati. Questi brevetti scadono nel 2008.

Il sistema non funziona poi benissimo, non a caso in USA hanno avuto difficoltà a promuoverla come "la scarpa che respira" in quanto la FDA non lo ha concesso.

Il sistema che non funziona fa di Geox un'azienda con bassissima fedeltà dei consumatori, parecchio (intorno al 40%) viene dalle scarpe per bambini dove compera la mamma e il bimbo non si lamenta.


E con questo onore al merito, è il 5° al mondo e 10 anni fa non esisteva.

Confusione

Ad avere tempo sarebbe stato bello fare un blog con le dichiarazioni e i cambiamenti della finanziaria, per futura memoria della capacità del governo attuale che è riuscito nel difficilissimo intento di far rimpiangere quello precedente.

La chicca di Padoa Schioppa sul Sole del 5 Dicembre "l'errore è durato poche ore" sul discorso degli immobili quando le norme sono cambiate 4 volte da Luglio a oggi è dimostrazione di un ministro sempre più stralunato e sempre più spaesato, incapace di capire lui stesso cosa sta facendo.
Anche perché fa tutto Visco con i suoi boys e TPS ci mette la faccia.

mercoledì 6 dicembre 2006

Fantasie

L'offerta di Alitalia va deserta. Chi la compera con obbligo di OPA, obbligo di mantenere i "livelli occupazionali", obbligo di mantenere le rotte ecc ecc ecc?

Spunta il (solito) salvatore della patria che già qualche anno fa cercò di comperarsi, con tale Prodi Presidente IRI la SME per quattro soldi.
Tale noto benefattore degli investitori farà un'offertina per salvare il salvabile e presentarsi come colui che prende quello che altri rifiutano. Il Salvatore dell'interesse nazionale!
Un noto quotidiano che ha recentemente superato il quotidiano più noto d'Italia comincerà a illustrare i benefici dell'operazione. Il Governo dirà che ci aveva provato a venderla con un'asta.

Dopo poco (vedi precedente telex) lo Stato, zitto zitto, per salvare una azienda di tale rilevanza nazionale comincerà con gli aiuti (integrazione prezzo carburante, contributo di servizio per zone disagiate, pubblicità dell'immagine dell'Italia nel mondo, ne trovo quanti ne volete).

Un incubo di questa notte per cena pesante?
Intanto quando si muove il piranha io o riesco a seguire il trend (suo) o gli sto lontano.

Post Edit - leggo su Dagospia che la stessa ipotesi l'ha fatta Dago un paio di giorni fa. Non l'avevo letta. Non l'ho copiata. E' un periodo che neanche leggo i giornali sempre di corsa come sono.

martedì 5 dicembre 2006

Dico non dico

Sempre dal documento Confindustria:
Mobilità lunga

L’articolo 18, comma 696, prevede il ricorso alla mobilità lunga nel limite complessivo di 6.000 unità, anche con riguardo a processi di riorganizzazione, ristrutturazione, conversione, crisi o modifica degli assetti societari aziendali, anche al fine di evitare il ricorso alla cassa integrazione guadagni straordinaria, a favore di imprese o gruppi di imprese i cui piani di gestione delle eccedenze occupazionali siano oggetto di esame presso il Ministero del lavoro nel periodo decorrente dal 1° gennaio 2007 al 28 febbraio 2007.

Il ricorso alla mobilità lunga riguarda i lavoratori collocati in mobilità entro il 31 dicembre 2007.

Viene stabilito che alle imprese sottoposte alle procedure di amministrazione straordinaria e di ristrutturazione industriale, rispettivamente ai sensi del decreto legislativo n. 270/1999 e della legge n. 39/2004, sono riservate 1.000 delle 6.000 unità previste.

E’ altresì previsto che gli oneri connessi alla permanenza dei lavoratori nella mobilità lunga, ivi compresi quelli relativi alla contribuzione figurativa, sono posti a carico delle imprese per i periodi che eccedono la mobilità ordinaria.

Sono stanziate risorse per un ammontare di 2 mln € per il 2007, 59 mln € per il 2008 e 140 mln € a decorrere dal 2009.

Qualcuno ha per caso letto la parola FIAT? ;-) Almeno sappiamo quanto ci costano.

Ex Unione Sovietica

Ricordate i piani quinquennali? 10000 auto all'anno, che servano o no.
Solo per dare lavoro a tot persone.

Ecco leggo sul documento di Confindustria di commento al DL della Finanziaria:
Al fine di promuovere la regolarità contributiva quale requisito per la concessione dei benefici ed incentivi previsti dall’ordinamento, l’art. 18, comma 681, prevede l’individuazione, in via sperimentale, con decreto ministeriale da emanarsi entro sei mesi, di indici di congruità articolati per settore, per categorie di imprese ed eventualmente per territorio, con specifico riguardo ai settori con più elevati livelli di violazione delle norme in materia di agevolazioni e incentivi e di tutela della sicurezza sul lavoro.

Si prevede in particolare che gli indici individuino il rapporto tra qualità dei beni prodotti e dei servizi offerti e la quantità del lavoro necessario per la relativa produzione, con la determinazione di indici di scostamento “tollerabile”.

In pratica il governo pensa che sia possibile fare una tabellina che dice cosa fai, come e quindi quanti dipendenti "devi" avere. Gli studi di settore applicati al personale.

Vi rendete conto?
E la competitività, la capacità di innovare? E chi fa outsurcing?
Questi professori universitari al potere sono sempre peggio. Pensano che tutto sia risolvibile in formulette.

Tutto cambia niente cambia

Vi segnalo un interessante articolo su Phastidio.net · Effetto annuncio: che parla di riforma degli ordini professionali "Ad oggi, solo un bello spot pubblicitario per la conferenza stampa di fine anno del premier, che potrà affermare di essere in largo anticipo nella realizzazione del programma."
E in modo approfondito di un vecchio pallino mio e di Steve: Alitalia.
A questo riguardo dire che va privatizzata ma va mantenuto il livello occupazionale ha portato Montezemolo ad affermare "gli imprenditori non sono kamikaze" (che vorrei ricordare si uccidevano con gli aerei...)

domenica 3 dicembre 2006

Stati generali industria lombarda - report

Quattro note, come avevo promesso, sugli Stati generali dell'Industria Lombarda.

Intanto ho notato una ottima partecipazione, sintomo che la cosa era sentita.
C'erano anche i top lombardi di Confindustria (Marcegaglia, Moltrasio, Bombassei, Colaninno figlio ecc) e Tronchetti.
Bersani ha avuto un atteggiamento abbastanza annoiato, stile "che palle", e ha considerato poco i co-relatori. In compenso ha parlato diverse volte al telefono.

Alcune delle cose che mi hanno colpito. E' una visone personale della giornata.
Il Presidente Fontana ha fatto una relazione che trovate qui. E' interessante e neppure troppo lunga per gli standard Confindustriali.
Sono intervenuti vari Presidenti di territoriale su temi specifici.
Tamburini (BS) ha parlato del PROBLEMA per il prossimo periodo: la nuova legge sui rifiuti.
L'argomento è complesso, ma potrebbe portare alla chiusura delle acciaieria (15 con 20000 addetti qui in Lombadia).
La solita chicca italiana, se ho capito bene. La UE prevede che i rifiuti siano smaltiti entro 12 mesi. Essendo noi più realisti del re in Italia dobbiamo smaltire entro 2 mesi.
La nuova norma di Pecoraro Scanio dice "immediatamente". Se a questo aggiungete che spariscono di nuovo le materie prime secondarie capite che l'ha scritta il solito burocrate che non ha mai visto come funziona un'azienda.
Tenete conto, per intenderci, che lo straccio sporco d'olio è un rifiuto speciale. Come cavolo faccio a smaltirlo immediatamente?
Barcella (BG) ha parlato di lavoro, di politica economica e della sua stretta correlazione con la politica formativa. Ha dato un pò di dati sul precariato.
L'aumento dei precari sul totale occupati è stato, dopo il '97 (Treu credo) dell'1,1% sul totale occupati. I posti di lavoro creati sono stati 2 milioni dei quali 1,6 a tempo indeterminato e 0,4 precari. Ha poi sottolineato come il problema precariato sia più nei servizi che nell'industria.
Ha poi tirato una bella vangata ai nostri ministri (Ferrero e Damiano) che convocano i tavoli e dicono già quale è la conclusione alla quale si deve arrivare. E ha sottolineato che poi non ci si può lamentare, se il destino è già scritto, se la gente non va neppure a sedersi al tavolo.
Valli (Monza) discorsi generali, ha sottolineato che in cerca di notorietà i politici stanno creando un clima ostile verso le imprese.
Poi ha lisciato LCDM ma gli ha detto (con grande applauso) " a qualche tavolo sarebbe stato meglio andare con una penna senza inchiostro".
Carcano (CO) ha parlato di infrastrutture.
Ha detto che non ha senso che da anni onda verde segnali 40 km di coda da BG a MI. Sarebbe meglio almeno una volta annunciare fra gli squilli di tromba che non c'è coda.
E che proprio questa difficoltà di muoversi porta ad avere un aeroporto operativo ogni 50 km al nord.
Formigoni: gira le critiche al governo (ma non governavano i suoi fino a poco fa?).
Chiede uno statuto speciale per la Lombardia per la situazione particolare che ha. Poi parla di varie cose sulla competitività.
Sempre molto bravo, vecchia scuola DC, camaleontico.
Bersani: troppe critiche, c'è pregiudizio (ma ammette che alcune cose tipo la legge rifiuti vanno riscritte).
"Siamo qui da poco, non abbiamo avuto il tempo di fare tutti questi danni" uno sfigato ulivista (o uno dei suoi) cerca di fare partire l'applauso, gelo, nessuno lo segue...
Poi dice che la globalizzazione ha segato 4 punti di produzione industriale e non è colpa di nessuno.
Ha detto che la critica sul taglio del cuneo come "mancia" è giusta e si è detto disponibile ad appoggiare una quota di federalismo fiscale come proposto da Formigoni.
Luca Cordero di Montezemolo nel suo intervento ha esordito dicendo che "gli imprenditori vogliono solo essere messi in condizioni di lavorare". OK a dialogo tra Formigoni e Bersani, facessero tutti così.
Ha dato una bella leccata a Tronchetti in prima fila, e dice che Tronchetti ci mette la faccia (mia perfidia, per fortuna non dice che ci mette i soldi).
Poi fa la battuta di cui ho già scritto e fa una bella tirata su stipendi improduttivi pagati da tasse, sul fatto che non generiamo un miglioramento delle condizioni di vita (cosa che fa crescere le richieste di politiche redistributive), che gli enti locali erogano più stipendi che servizi, che il contratto del pubblico impiego firmato da Berlusconi grida vendetta.
Poi parla del problema più grave, il calo della produttività, in tutti i settori, che mina la nostra competitività.
Chiede di completare la Biagi, come previsto con la riforma degli ammortizzatori sociali, e dice che occorre coinvolgere i lavoratori nei risultati delle imprese.
Lancia un messaggio ai sindacati sulla produttività: che le ore retribuite si avvicinino maggiormente a quelle lavorate (meno ferie di Berlusconiana memoria?) con flessibilità di orario e recupero delle ore perse.
Sulle tasse: siamo pronti a garantire che il risparmio fiscale sarà usato per investimenti e ricerca (NdR e detassare quelli non sarebbe ancora meglio?, peccato che non si faccia perché ricorda Tremonti).
Sulle banche: il rapporto migliora, ma smettano di chiedere garanzie.
Sull'Università: meno sedi distaccate e facoltà sul territorio (bravo! NdR) e più centri di eccellenza. Più meritocrazia.
Solita tirata contro le mini IRI municipali.
Poi la cosa uscita sui giornali sui costi della politica con 150.000 eletti e retribuiti.

Giornata interessante.
NB alcune cose che ho scritto potrebbero non esserci nelle relazioni dei link, spesso si integra a braccio in incontri come questi.

venerdì 1 dicembre 2006

Ci ho il sito

Ma quante aziende hanno un bel sito, ben studiato, bello graficamente, completo in tutte le sue forme e tristemente immobile.
Guardi news e ti presentano il fatto che nel marzo 2004 parteciperanno (?) alla fiera XY. E poi? Quella è l'ultima notizia? E a cosa cavolo vi serve la sezione news?

Oppure bella pagina iniziale tutti i suoi bei link che nel 90% dei casi portano a "pagina in costruzione". Che se poi ha l'immagine animata del cavalletto è decisamente graficamente indovinata.
Ma poffarbacco, o le cose da mettere nei link le hai oppure non mettere i link!

Solo che troppi fanno il sito, fatto bene bellissimo, aggiornato, con tutto quello che serve. E poi non hanno nessuno che lo segue e alimenta.
"Ragioniere lo fa lei?"
"Ma non ho tempo"
"Su, su, per quello che ci vuole"

E' la volta buona

ANSA.it - Economia - Fisco: da immigrati 2 mld in tasse: l'Agenzia delle Entrate che si e' attrezzata con guide fiscali in albanese, arabo, rumeno, cinese

E' la volta buona che le norme saranno comprensibili. Di solito sembrano scritte da un albanese un arabo un rumeno o un cinese.
Magari con la traduzione guadagnano in chiarezza.

Export

Leggo (i titoli al momento) un articolo sull'export di Panorama Economy.

Mi potrei ritrovare fra i "campioni" visto che qui siamo intorno al 90%, ma noi siamo molto riservati e non facciamo PR.

Una considerazione però, vedo che il 59% dell'export va verso la comunità europea.
Nella mia modestissima opinione, visto che dovremmo essere in un mercato comune, quello andrebbe considerato export a metà.

La presenza globale non può e non deve essere limitata a UE ed un pò di USA. E' vero che questi sono i mercati maggiori, ma occorre spingere anche sul resto del mondo.

Non parlo molto del mio lavoro ma per un a volta posso farlo, tanto per dire che le cose le dico ma le facciamo anche, noi siamo attualmente al 47% di Italia + UE. E su quel 53% il 25% in africa, il 45% in america (tutta, anzi USA pochissimo), 10% Asia e 20% Europa non UE.

Certo, occorre avere prodotti adatti al mercato globale, e soprattutto la voglia di andare in giro a cercarli, i mercati.