Grazie a AM che mi ha mandato un pò di tabelle INAIL.
Il rapporto completo 2005 lo potete trovare qui.
Personalmente ho cercato di guardarmi un pò di dati.
Leggendo una tabella ci sono delle cifre, leggendo le altre sono diverse, ma non ho molto tempo per studiare.
Dalle tabelle riepilogative ci sono ben 590 morti in incidenti stradali e 233 in itinere.
Per chi non lo sapesse anche il tragitto casa/lavoro (l'itinere) è protetto dall'INAIL e se un impiegato si fa una storta scendendo dal treno andando a lavorare l'azienda paga.
Come si vede i dati confermano quello che avevo detto, l'incidenza è molto elevata.
Interessante poi la tabella dove parla della frequenza per settore di attività.
Il settore peggiore infortuni/addetto per i casi di morte è gomma-plastica (pochi addetti e grandi impianti rischiosi) e quello metallurgico il peggiore come indice globale (idem).
Le costruzioni da sole superano la quantità di infortuni mortali dell'industria intera (263 contro 254). Gomma plastica in termini assoluti porta relativamente pochi infortuni a conferma che sconta il fatto di aver pochi dipendenti.
Sono estasiato dal fatto che ci sia gente che commenta il mio post parlando di "tutti gli incidenti che elenchi hanno la causa: l'ansia di accumulo da parte del capitale".
Assicuro che gli imprenditori vanno in stress non quando accumulano il capitale, ma quando l'azienda è in fasi critiche. Quindi esattamente al contrario. E l'ansia deriva dal doverla eventualmente chiudere l'azienda non dalla decisione di quanti dividendi distribuire.
E, parrà strano, uno dei fattori di stress potrebbe essere quello di dover licenziare. Anche se chi odia il capitale probabilmente crede che uno ci goda, a licenziare.
giovedì 21 dicembre 2006
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