Ci sono poche cose che ricordo della mia infanzia.
Una di queste è un dolore fortissimo per la morte di Lorenzo Bandini a Montecarlo nel 1967 (avevo 7 anni).
Un'altra è la grandissima gioia per vittoria di Clay Regazzoni a Monza nel 1970.
Beh, la mia passione per i motori non nasce oggi, ho sempre giocato con le macchinine e il meccano, mai con le armi (mi annoiavano e spaventavano).
E già allora amavo lo scapestrato Clay (donne e motori) più del calcolatore Lauda.
E' morto in auto, dopo una vita che ne ha dimostrato il coraggio e la caparbietà, su una strada che molti di noi spesso percorrono. E probabilmente ogni volta che passerò per Parma non potrò non ricordarlo.
Ciao Clay, grazie per le emozioni e l'esempio.
sabato 16 dicembre 2006
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