venerdì 20 ottobre 2006

Finanziaria e arrabbiature

Pier Luca in un commento mi dice "Vedo che sei davvero 'ncazzato per l'ipotesi di finanaziaria 2007 e me ne dispiaccio sinceramente per te. Credo che nessuno possa essere contento di "stringere la cinghia" ma sic stantibus rebus vista l'eredità raccolta."

Al di là dell'aumento delle entrate della prima parte dell'anno che non mi pare una brutta eredità, mi sono posto il problema del perché questa finanziaria mi fa così incazzare.
Non sono uno che non è disponibile a stringere la cinghia, pago e ho sempre pagato (aziendali e personali), una montagna di tasse, mi piace vivere tranquillo. Operiamo sul mercato internazionale e non con appalti e sottoboschi, non usiamo l'azienda per fini personali (spese personali intestate alla ditta), cerchiamo di attuare una politica di rispetto delle leggi e dei collaboratori.
Non voglio farmi passare per un santo, questione di etica personale, di scelte, di visione. Ci si creda o no è così.

Non sono neppure uno contro le regole. Le regole sono la base del mercato: poche e chiare regole e chi viene trovato ad infrangerle sia bastonato (ma deve valere per tutti).

Riflettendo sul perché dell'arrabbiatura, con le premesse di cui sopra, mi vengono due motivi principali: il primo è il più importante.

Il mio lavoro è quello di trovare prodotti appetibili, strategie di crescita, scegliere e motivare i collaboratori, cercare mercati e clienti, migliorare l'organizzazione aziendale e i prodotti.

Quando questo governo è in carica, purtroppo, la buona parte del mio tempo è dedicata a incontri, riunoni, verifiche, controlli e rotture di palle su leggi che cambiano ogni giorno.
Le fatture dell'immobiliare vanno fatte senz'IVA, che non è più deducibile, ricontrolla i budget e la situazione perchè l'immobiliare non salti in aria (per noi era un giochino che costava qualche centinaio di migliaia di euro, non poco).
No, scusate, c'è l'IVA.
Guardate che dovete scorporare il terreno e ricalcolare l'anticipo di Novembre con l'indeducibilità del terreno.
Dovete farvi fare la perizia entro il bilancio 2006 (Marzo 2007), però il calcolo per cui serve la perizia dovete farlo a Novembre 2006.
Dovete ricalcolare gli stipendi di chi ha la macchina assegnata perchè cambiano le regole.
Anzi forse no.
Dovete versare il 50% del TFR maturando.
No.
Anzi si dovete versare il 100% perché siete più di 50.
Cambiano le regole sui rifiuti, riavviate tutte le procedure eliminate, ricontrollate tutta la gestione e tipologia dei rifiuti.
Controlla che non paghino fatture in contanti.
Verifica di poter fare i versamenti degli F24 con l'home banking su tutte le banche.
Il tutto con i professionisti che non sanno più cosa dirti (e giustamente tacciono), la società di leasing che non ti manda più le fatture perché non sa cosa fare, i tuoi dell'amministrazione che ti chiedono cosa devono fare, il budget che diventa pieno di 2000 what if (Auto, cuneo, TFR, terreni, ecc ecc), l'errore sempre incombente. Intanto la gente sente parlare di TFR all'INPS e c'è la corsa a chiedertelo.
Poi nelle riunioni con i tuoi responsabili loro stessi, stanchi, delusi, stressati ti guardano sconsolati e ti dicono: ma questi hanno una vaga idea di cosa voglia dire poi operativamente fare quello che ci chiedono?
Una quantità enorme di tempo buttata nel cesso.

E intanto non riesco più a fare il mio lavoro che è quello di sviluppare l'azienda.

Il secondo è che io le tasse le pago (come tutti non ne sono felicissimo, ma lo faccio) ma non vedo una volontà di migliorare il servizio anche tenendo fermo il costo. Più tasse per alzare le spese di settori protetti non è una tipologia di intervento che mi stà bene.
Vedo operazioni d'immagine come le tasse sui SUV (anzi no) e il messaggio tassiamo i ricchi, poi chi ci perde sono alcuni dei tuoi che sono bravi e quindi guadagnano bene mentre per te (certo più ricco) ha impatto di 1700 euro, molti ma non certo decisivi.
Vedo gli incentivi all'Euro 4, anzi no Confindustria ci fa la guerra togliamo gli incentivi all'auto.
Vedo ministri dire tutto e il contrario di tutto il giorno dopo, vedo uno dire bianco e l'altro nero.
Vedo un Presidente del Consiglio mettere in piazza gli incontri riservati con il Presidente di un'azienda quotata, che ci sono sempre stati e sempre ci saranno, in Italia e all'estero.

Insomma vedo tanta improvvisazione, troppa demagogia.

E allora mi incazzo.

Vorrei semplicemente fare il mio lavoro, operare nella certezza del diritto e sapere che lo stato si fida di me fino a prova contraria.
Invece non si fida di me.
Anche se non ha motivo di farlo.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro imprenditore,
anche io sono incazzato per gli stessi motivi (in parte riportati in un mio precedente commento ad un tuo post).
Condivido pienamente le tue argomentazioni.
Soprattutto anche io mi sono rotto le palle di essere considerato (prima come contribuente e poi come professionista) a priori un delinquente.
E' ormai da diverso tempo che ho maturato la convinzione che questo non e' piu' uno stato di diritto. Paradossalmente siamo governati da dei giudici e giudicati da dei politici.
E' lo spirito di questo tempo (zeit geist, se il tedesco non mi tradisce) luciferino.
Noto con sorpresa parlando con conoscenti e clienti che ora si dichiarano tutti di centro-destra... strano!!
Spero che almento sentendosi toccati nel vivo (il portafogli ormai esanime) gli italiani (tutti) ritrovino una nuova forma di unita' nazionale (che non sia il solito tanto vituperato compromesso storico) e di moralita' da vivere e pretendere da chi ci governa.
Con viva solidarieta'
Gianluca M.

Anonimo ha detto...

questo probabilmente e' il piu' bel post che hai mai scritto.

Complimenti, mi ricredo sempre di piu'... :)

M.

Anonimo ha detto...

bravo !!!! hai ragione al 1000 x 100 !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

in italia ci sono ormai due - e solo due - CASTE

gli ESPOSTI alla concorrenza cinese, indiana, americana, europea, ecc. ecc. che DEVONO impegnarsi per guadagnarsi il pane, ovvero DEVONO RENDERE CONTO DEL LORO OPERATO, altrimenti sono c...avoli amari

i PROTETTI da ogni e qualunque forma di competizione che POSSONO FOTTERSENE DEI LORO OBBLIGHI DI STATO (qualunque siano, da quelli del magistrato fancazzista o peggio, a quelli del parlamentare cocainomane, ecc. ecc.), ovvero NON HANNO NESSUN OBBLIGO DI RENDICONTO A CHICCHESSIA DEL MODO DI SVOLGERE IL LORO DOVERE

ti auguro che la tua incazzatura (sacrosanta) sia una presa di coscienza di questo disastro in cui ormai ci troviamo noi italiani

altro che stato di diritto, democrazia e palle varie...
SIAMO UN PAESE DI CASTE COME E PEGGIO DELL'INDIA !!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Caro imprenditore ti leggo , adesso , piu' volentieri. Ci voleva una finanziaria cosi' per farti mettere a fuoco certi argomenti? Oppure anche tu ti cullavi nel sogno sarà vero o no? comunque bisogna , credo , far valere le nostre ragioni.
ciao giovanni

Anonimo ha detto...

Ti sei preso, giustamente, il tuo tempo di riflessione ed hai prodotto - se posso dirlo - una visione che non può che essere condivisibile complessivamente.
La certezza del diritto è - sorry -un diritto primario per chiunque imprenditore o meno. Che ciò avvenisse anche precedentemente all'attuale governo non è un attenuante.Purtroppo la denominazione di belpaese della nostra nazione diviene sempre più aderente alla mollezza con cui i governi cedono storicamente ai ricatti delle lobby e degli interessi di parte; a furia di mediare non si governa e si crea una instabilità che non può che disorientare chiunque.
Un abbraccio.
Pier Luca Santoro

Anonimo ha detto...

Il suo pensiero è chiaro, preciso inequivocabile ma si rivolge ad un pachiderma che giorno dopo giorno diventa tanto gigantesco da non avere altra alternativa che l'immobilismo.Sia più realista e comprenda come non sia facile pretendere da un'animale in via di decomposizione che sappia reggere le sorti del circo " Il bel Paese"

Anonimo ha detto...

Il suo pensiero è chiaro, preciso inequivocabile ma si rivolge ad un pachiderma che giorno dopo giorno diventa tanto gigantesco da non avere altra alternativa che l'immobilismo.Sia più realista e comprenda come non sia facile pretendere da un'animale in via di decomposizione che sappia reggere le sorti del circo " Il bel Paese"