venerdì 6 ottobre 2006

Commenti

Questo blog nell'ultimo periodo sta diventando più letto, inutile dire che la cosa mi fa piacere.

Lasciatemi dire cosa penso del blog, quale credo sia la sua "mission".
Per me è un luogo dove condividere, con chi ha voglia di leggerle, le mie opinioni.
Spero di aver dimostrato nel tempo che cerco di ragionare al di là degli schieramenti, contro questo o contro quello, liberamente cercando il buono o il cattivo nelle varie cose.
Non ho una bandiera. Il 5 Aprile scrissi: La scheda elettorale è un martello e votare questa volta è come decidere se darsi una martellata sul testicolo destro o quello sinistro.
Ad esempio non mi piaceva il conflitto di interessi per Berlusconi, non mi piace nella sinistra.

Non ho la pretesa di diventare un "santone" che vi porta il verbo, per quello ci sono già bloggers più famosi e seguiti di me.
Ma spero che le mie idee forniscano lo spunto per un confronto, per questo ho lasciato libertà di commento.
Credo fortemente nella responsabilità individuale e per questo non ho mai censurato commenti, neppure quando sono deliranti e/o vengono da anonimi, credo che chi ragiona libero da condizionamenti saprà separare le stupidaggini ideologiche da chi cerca di motivare la sua idea.
In compenso noto che spesso i commenti sono scritti "a prescindere " da quello che dico, magari in un post due righe sotto, partendo dal preconcetto che perchè faccio questo lavoro sia leghista o della CdL e contro la sinistra a prescindere.
Io sono probabilmente a prescindere contro gente come Damiano o Ferrero o Alemanno: l'estrema sinistra e la destra sociale. Hanno valori e modi di pensare enormemente distanti dai miei. Con questo cerco di capire il loro punto di vista.

Poi, come nella vita, ci sono persone educate e (troppi purtroppo) maleducate.
Persone che argomentano e persone che dichiarano, persone che discutono e persone che si lamentano.

Io cerco di intervenire per chiarire, quando lo ritengo necessario, per esprimere le mie idee, per argomentare.

Ogni tanto mi prendo un pò di insulti, di invidia sociale, siamo arrivati agli auguri di pronta morte (sgrat, sgrat).
Ma sono abituato ad andare avanti per la mia strada.

E credo che non sia con gli insulti, gli slogan, i preconcetti o la demagogia che sul medio termine si possa costruire una società migliore e più giusta ma solo portando la gente a ragionare con la propria testa.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Di nuovo complimenti, purtroppo ho notato che i commenti ai blog tendono spesso a polarizzarsi in maniera fastidiosa e con poca ricerca di approfondimento. Mi pare che quello di Beppe Grillo ne sia un esempio.

Anonimo ha detto...

bravo ciccio!

Anonimo ha detto...

Sei diventato famoso grazie ad un articolo su www.effedieffe.it poi riportato sul blog di Grillo.
Io sono cresciuto con Bruce, amo Pearl Jam, R.E.M., U2 etc. odio Fiat Nestlè Ferrari.
Ho votato sempre a sinistra e mi pento amaramente, tornassi indietro voterei Berlusconi perchè Prodi sta completando la svendita dell'Italia cominciata ai tempi dell'IRI (prima non sapevo). Schierarsi è doveroso: devi dire cosa fai, chi sei e cosa voti. Non bedo cosa ci sia di male: nei paesi civile come in America si fa. Qui siamo tanti abituati alla massoneria ed alle ritorsioni che abbiamo sempre paura di palesarci...io sono anonimo ad esempio! Viviamo in una dittatura senza accorgercene....Complimenti per il blog!

Unknown ha detto...

Famoso è una parola grossa, esagerata direi.
Amiamo la stessa musica.
Io non odio nessuno, non amo i proprietari di Fiat (ma rispetto l'azienda), me ne frego di Nestlè e delle multinazionali odiate da tutti pensando forse un giorno che collasseranno uccise dalla loro complessità.
Amo le Ferrari, sono troppo appassionato di motori, e un giorno (mi sa non lontano) è probabile che ne avrò una in garage.

E non chiederti come possa coesistere l'amore per testi e musiche come i Pearl Jam e certe mie idee, sono strano.

Anonimo ha detto...

Se uno ama lo sport non può amare Ferrari e Juventus. Se noti hanno diffuso la culturas dela vittoria fine a se stessa distruggendo quella dello sport. I suoi piloti pur di non far vincere gli altri fermano le corse o cercano di buttarli fuori, la Juventus pur di vincere i campionati si compra gli arbitri accettando di vincere grazie ai rigori ed ai falli. La cultura dello sport passa secondo me dalla lealtà: occorre insegnare a saper perdere: io ammiro molto di più chi perde lealmente rispettando le regole, piuttosto chi vince sempre. Bruce docet, questa è la cultura del rock!

Unknown ha detto...

Amo la Ferrari come le Aston Martin, le Bentley ecc, come automobile.
Seguo F1 ma con interesse medio, meglio MotoGP.

Amo i motori.

Non mischierei mai F1 e calcio alla parola sport!
Business only.