giovedì 19 ottobre 2006

Dubbi

Anche quei fascisti di Repubblica non sono proprio teneri con il governo e la gestione della finanziaria.
Come anche io ho detto qualche giorno fa oggi escono con La sorpresa del cuneo e dicono circa la gestione della finanziaria "Dire che c'è confusione, a questo punto, è un puro eufemismo."

E dire che le imprecazioni di professionisti, imprenditori ecc (non per le tasse, per la incertezza) si levano alte al cielo è vedere la realtà.

Insomma alla fine la verità è che questa gestione è indifendibile anche per chi di solito accorda la fiducia a prescindere come Repubblica.

Secondo me non ci capiscono nulla più neppure loro su cosa è in vigore e cosa no a furia di decreti, annunci, emendamenti ecc.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

prese di distanza senza motivo,
per puro spirito di servizio all'informazione, alla VERITA''???

ta tatà l'accento sulla a

Anonimo ha detto...

Ah si la nuova che si legge ultimamente, specie negli illuminati .. che Dalema e Bersani sono meglio...

Ma qui ci troviamo appunto in piena zona determinismo. Bella la citazione di Sallustio:"ognuno è artefice delle proprie fortune".
(vedere significato della parola)

Come amo quella sicurezza sulla propria etica, quell' autoassoluzione,la rappresentazione di sè come operatori economici, di creatori di valore aggiunto; il blog pare proprio il confessionale che usavano prima quegli altri.

Certo qua siamo preparati, spariamo cifre, economics, agenzie a pagamento e non...
A quelli invece(i non artefici delle proprie fortune) non gli resta che vedere ogni tanto qualche barlume di realtà, quando la cronaca (specie la scandalistica) riporta modus operandi di tanti economics di specie.


ps: i parassiti sono anche nel cosiddetto valore aggiunto - vedere filiera (cosa da dove parte cosa e dove arriva).
La produzione del niente ... è molto attuale.
Cordialmente la sallustina fallita

Unknown ha detto...

io invece adoro quelli che lasciano trasparire la propria cultura, anzi scusa, Cultura da tutti i pori.

Che scrivono forbiti commenti senza dire quasi nulla.

Che non si prendono la briga di leggere e capire e sputano sentenze per il solo fatto di un nome di un blog o di uno o due interventi.

Credo siano tra quelli che si comperano lo specchio del Che a 1200 Euro e si sentono molto gratificati dalla loro correttezza e indistruttibilità morale e dalla correttezza dei loro idoli.

Per fortuna non ho solo lettori così.

Anonimo ha detto...

Ne sentenze..ne attaccato persone. Un tipo di pensiero molto in voga quello si… bene o male non lo so comunque non per offendere
A rischio di abboccare devo fare ancora sfoggio

Kundera (lo preferisco aBloomberg) lo chiama "il regno del kitsch", andrebbe letto bene ma in sostanza dice che l'uomo pur di non vedere i propri escrementi ha inventato il tubo del vater sempre più lussuoso, che gli nasconde la vista ..poi l'acqua rimuove tutto…lo chiama "accordo categorico con l'essere"

Per cui se (tenendo presente il vater) lo stesso tuo metodo di analisi (ci si può ritrovare ma cosa centra) lo applichi alla filiera di cui prima considerando il principio primo (sintesi cui prodest) e non solo agli agenti in campo vedi che non è così "nulla " quello che ho detto.

Se no tutto si trasforma in "forze in campo", è circolo vizioso e non ha vie d'uscita diventa "kitsch di settore".

Su questa terra io non vivo da privilegiata (in senso morale) facendo le pulci agli altri, …mi sforzo certo perché ne sento la necessità ma se vi è il mare tra il dire e fare ……. scelgo il silenzio.
comunque se non vuoi, non ti leggo più, non voglio rovinarti il parter.


ps
ho i 1200 ma non compro specchi del che. Però è l'uomo più "bello" che abbia mai visto, specie nella foto dove pesca
la sallustina

Marco ha detto...

che dire, anche vallanzasca lo chiamavano il bel rené

Unknown ha detto...

@ anonimo

chiunque è libero di leggere.
E di mettere commenti.
E di sfoggiare Cultura.
E di parlare di filosofia e di water.

Non mi rovina l'audience o il parter (che non so cosa sia). Più gente siamo più bestie si vedono.

Ma posso non essere d'accordo di essere uno che ostenta sicurezza della propria etica o che induge nell'autoassoluzione?
Una delle cose più belle che mi hanno detto in un commento (evidentemente la pensavano diversamente da te) è che ho dato prova di onestà intellettuale (se ricordo bene).

Il blog non è un confessionale, non credo nella confessione.
Credo nei dubbi, nel confronto, nell'essere libero di esprimere le mie idee.
E purtroppo essendo un gretto industriale faccio fatica a seguire i discorsi troppo filosofici e li trovo molto pieni di nulla.
Belle parole, ma farsi capire e confrontarsi per me è una cosa diversa. Non capisco molto, mancandomi il background culturale i tuoi ragionamenti.
Ci sono molti altri blog, scritti meglio e pieni di citazioni, cultura, filosofia. Io non ne sono capace.
Forse sono più adatti.

Io sono il classico sciur brambilla lombardo senza cultura che si occupa di fare cose e di cercare di far andar bene un'azienda.

Anonimo ha detto...

E' l'ultimo ma ti rispondo.
Non sfoggio cultura, mi sento abbastanza ignorante, non ho molto tempo e ho sempre lavorat dai 12 anni in poi. Ho citato Kundera perchè quello che volevo comunicarti lui (al contrario di me come rilevi) lo dice molto bene.(se puoi leggilo)

Non ho detto che ti "autoassolvi"o che sei intellettualmente disonesto come persona (magari sei migliore di me), non mi permetterei mai io ho parlato di come ti rappresenti, come categoria sociale, un pensiero questo molto presente.
Poi che uno lo faccia in buona fede meglio sennò appunto non staremmo nel kitsch che è appunto l'eliminare dal proprio campo visivo quanto dell'esistenza umana resta per noi inaccettabile.
I dubbi che ponevo appunto(la produzione è tutta a valore aggiunto? il sistema delle relazioni nelle azienda funziona diversamente da come funziona fuori? e la morale come un abito su misura?)sono una sintesi di qualcuno che ti legge (non il titolo del blog) e che trova insieme ai pregi questo difetto di origine.
Quello del pensare di appartenere ad un mondo(appunto quello della produzione a volte il proprio in senso stretto) privo di tutte quelle contraddizioni che pur così bene tu rilevi esistere nel resto.
Per il resto non preoccuparti, non sono in cerca di un blog di appartenenza...non vi era un fine.




@@@Marco etica ed estetica assieme = bellezza

Anonimo ha detto...

se per modello di eticità prendiamo uno che ammazza chi non la pensa come lui stiamo freschi

Anonimo ha detto...

scusate se mi intrometto, vorrei segnalarvi un articolo a proposito di evasione fiscale (e di altro tipo)...
ve lo segnalo perché se ho capito bene - in tutto sto' casino della finanziaria 2007 - l'unica certezza per cui dobbiamo essere pronti a CREDERE-OBBEDIRE-COMBATTERE è la cosiddetta "lotta all'evasione fiscale"
l'articolo in questione si trova sul sito della casa editrice effedieffe (cercare con google questa parola) e si intitola GLI EVASORI DEL PUBBLICO IMPIEGO
poichè il tema "tasse" è caldissimo e il "nostro" imprenditore non manca - giustamente - di parlarne mi sembra che questo articolo potrebbe fornire degli spunti interessanti...
ciao a tutti