Restiamo nel campo dipendenti-imprenditori.
E' vero, noi padroni affaticatori del popolo proletario a volte guadagniamo molto.
Ma qual'è il nostro ritorno sull'investimento?
Facciamo che ho il 50% un'azienda che vale 5 milioni di Euro.
Il mio investimento è quantificabile in 2,5 milioni di Euro, se la vendo li ho in tasca.
Ipotizziamo per semplificare che l'azienda ha valore stabile, altrimenti guadagno anche la variazione del valore se sono bravo o perdo la diminuzione se non sono stato bravo.
Si tratta di investimento ad alto rischio, non è un Bot o un CCT, posso perdere tutto.
Qual'è un reddito accettabile fornitomi dall'investimento?
Stiamo bassi, il 7/8% altrimenti che senso ha.
Se sono molto sotto i 200.000 Euro l'anno sto sprecando i miei soldi.
Se l'azienda l'ho fondata e fatta crescere me li sono meritati o li ho rubati?
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18 commenti:
secondo me un imprenditore/fondatore di un'azienda dovrebbe guadagnare SEMPRE una cifra di POCO superiore a quella dei suoi dipendenti..
tutto cio' che accade adesso secondo me non fa altro che aumentare la differenza e tenere l'umanita' ad un livello ancora medievale.
e secondo te, commentatore, quale pazzo furioso si assumerebbe la responsabilità e il rischio di gestire un impresa, senza un ritorno in termini economici, adeguato?....certe dichiarazioni vanno bene nell'infinito mondo delle utopie.
B.
per il primo commentatore.
ti faccio un altro esempio.
Mettiamo che per investire e fare impresa ti devi indebitare per 1 milione di euro.
Su questo paghi gli interessi del 4%: 40.000 euro.
Se non hai un ritorno di almeno il 7-8% sei nella cacca.
Considera poi il "rischio" impresa.
Cioè: metti su una struttura che per quanto bella e costosa se non ha clienti o non ne attira (per vari motivi - magari non necessariamente dipendenti dalla tua volontà) finisci nella bratta.
Il tuo "dovrebbe guadagnare SEMPRE di POCO superiore" rispecchia le tue povere cognizioni di impresa.
Datti una piccola infarinata facendo un poco di esperienza: la partita IVA te la prendo io gratis.
Svegliati un'ora prima - lavora 4 ore in più e portati a letto mille pensieri.
Poi magari non guadagni un euro e ti prendi il lusso di sparare queste chicche?
Saccentone dove lavori per dirle così grosse?
Chi sa fare fa, chi non sa fare critica...
ragazzi, ho solo detto cio' che pensavo... :)
e devo dire che le vs riposte mi hanno aiutato a capire meglio la vs realta'... non sono un imprenditore e credo mai lo saro'... ma capisco la posizione e anche se non sono molto d'accordo (sara' perche' sono utopico) credo abbiate ragione.
per la cronaca, lavoro in una groossa multinazionale informatica all'estero.. in una bella posizione pure.. ovvio che anche qui il CEO guadagna minimo 500k$ all'anno, ma mi sembra che se li meriti tutti.. avete ragione cmq, il mio era un discorso di "merito".. e mi sa che ho ancora il dente avvelenato con l'Italia, tutto qui..
Spero di cambiare un po' le mie idee continuando a leggere questo blog.
saluti
Personalmente ho sempre pensato che il ritorno dovesse essere pari almeno a quello ottenuto dall'investimento immobiliare e dai relativi affitti.
C'è poi molte volte un'aspetto affettivo che coniugato con i bisogni individuali di autorealizzazione dell'individuo [l'imprenditore nel caso specifico] possono spostare l'allocazione di risorse verso scelte meno razionali.
Un abbraccio.
Pier Luca Santoro
Esistono a mio avviso due tipologie di imprenditore: l'imprenditore-lavoratore e l'imprenditore-di-capitali.
Credo che l'imprenditore-lavoratore debba esser analizzato nelle varie fasi del ciclo di vita dell'azienda; personalmente con una startup reinvesto praticamente tutto di quello che è margine fino al minimo per la sussistenza allineandomi agli stipendi piu' bassi dei collaboratori di piu' basso livello; ovvio che quando l'azienda diventa un po' stabile ed ha capitali adeguati per mantenersi in piedi allora l'imprenditore-lavoratore a mio avviso deve poter ottenere almeno l'analogo del capitale dei suoi dirigenti o concorrenti.
Quando l'azienda avrà un brand consolidato e l'imprenditore sarà vecchio allora dovrebbe esser pagato ancora di piu' finchè continua a lavorare perchè le sue capacità e knowhow sono estreme e soprattutto in segno di riconoscimento degli sforzi fatti in partenza.
Discorso diffente per l'imprenditore-di-capitali che invece a mio avviso dovrebbe recepire un tasso del +3% superiore agli investimenti immobiliari o Bot.. perchè altrimenti l'investimento non avrebbe senso dato che non esiste azienda che non è a rischio (legge del mercato)
Grazie mille per l'opportunità.
@ anonimo USA
occhio a non confondere il management delle multinazionali USA ai piccoli imprenditori in Italia.
Il tuo CEO magari non è socio (se non perle stock options) ed è arrivato lì per giochi di potere.
E poi perchè lui può "guadagnarsi" giustamente a tuo parere 500k$ e io no? Magari sono più bravo di lui!
E se non è socio rischio certo più di lui.
NB scritto senza sapere di chi parlo, come ipotesi.
Se non ci fosse il capitalismo, il mercato, la corsa al successo allora si che saremmo ancora al medioevo, con i nobili e i "superiori" per nascita e non per capacità.
E comunque non smettere di sognare un mondo migliore, ma unisci i sogni agli opportuni approfondimenti per non trovarti a ragionare con i preconcetti come a molti troppo spesso accade: padrone cattivo/dipendente sfruttato buono.
@Pier Luca
Occhio che uno dei problemi della PMI italiana è proprio il non saper separare la parte manageriale da quella proprietaria.
Quando ragiono come socio ho un approccio, quando ragiono come gestore ne ho un'altro.
Teoricamente i sentimenti non dovrebbero troppo incidere sulla gestione, per i soci a volte è dura decidere di vendere per ragioni affettive.
@Andrea
tutto deve essere equilibrato, se sai far crescere l'azienda (e certo richiede sacrifici all'inizio) con il successo arrivano i soldi.
E i soldi veri li fai se per te sono una conseguenza del fare un'azienda di successo, no se punti solo ai soldi.
Di soci di capitali in Italia ad oggi ce ne sono pochini.
Cmq penso sia inutile andare a sindacare quanto guadagna un imprenditore che ci mette anche dei suoi soldi oltre al lavoro, il dipendente non ci mette niente, se l'azienda fallisce mal che vada cambia fabbrica è normale che guadagni di meno! E poi non dimentichiamo un cosa dovrebbe essere la finanziaria dello stato che con il prelievo delle tasse e la redistribuzione del reddito, dovrebbe appianare alcune divergenze economiche, dando la possibilità ai meno abbienti (ma comunque lavoratori sia ben inteso) di usufruire di tutti i servizi statali (sicurezza, sanità, istruzione, ecc.) a un prezzo per loro accettabile o gratuito in base al reddito familiare. Invece in Italia si preleva 1.000 per ridistribuire 100, e la differenza finisce nelle tasche di chi è al potere!
L'importante è che faccia impresa. Ieri sera Report ha mostrato in che condizioni sia arrivata il settore dell'elettronica nel nostro paese. I soliti affaristi mangia sovvenzioni pubblici.
Uno dei [tanti] problemi dell'imprenditoria italiana è esattamente quello che tu descrivi.
Complimenti a te che sei capace di "cambuare giacca".
Un abbraccio.
Pier Luca Santoro
Ma se smobilizzasse l'investimento che cosa farebbe con quanto realizzato?
Probabilmente un investimento finanziario e andrebbe ad alimentare ulteriormente quell'economia fatta di carta (aborro! direbbe Mughini), a discapito dell'economia reale sempre piu' latente in questo ormai povero paese sempre piu' in mano alle banche.
Si tenga la sua azienda, la curi, la coccoli, la faccia crescere, la rispetti quando le mostrera' tutte le intemperanze del suo carattere (manifestazioni sindacali, rivendicazioni salariali, ...), l'accudisca quando le mostrera' le sue debolezze fisiche (redditivita' non all'altezza delle sue aspettative, equilibrio finanziario precario, ...). Crei ricchezza e benessere, non solo per lei. E' questo il vero ritorno a medio lungo-termine sull'investimento. Ed e' anche l'unico modo per continuare a tenere in piedi questo Paese disastrato in mano ai mediocri e ai boiardi di stato.
Buon lavoro caro imprenditore!
(Se ritiene di non condividere quanto da me espresso, venda tutto e si butti nella finanza. Con tanti auguri di ottenere lo sperato 7-8% di ritorno sull'investimento!)
Cordialmente
Gianluca M.
Caro imprenditore sono imbufalito e mi sfogo con te. Dirigo un'azienda e recentemente mi trovo a dover cambiare il parco auto dei miei funzionari: le mie società di leasing mi obbligano a noleggiare Fiat Croma (per le altre - volevo Skoda - chiedono fidejussioni improponibili). Le prendo anche con il parere contrario dei giudatori che si sarebbero accontentati di una categoria inferiore, ma non Fiat. Dopo neppure un mese di noleggio e circa 10.000 km cominciano i problemi per TUTTE le auto. Ci menano per il naso le officine meccaniche e non si viene a capo dei difetti. Però ce le dobbiamo tenere. Anche oggi resta a piedi un nostro tecnico nel mezzo della Francia a 1.500 km dalla sede e non è la prima volta! Domani giornata persa di quel dipendente dal meccanico e devo mandare un altro dipendente dal cliente francese imbufalito per il ritardo. Montezemolo è il presidente degli industrali italiani? Andasse a zappare la terra farebbe meno danni! Come faccio a liberarmi del mio parco auto? Gli dò fuoco? Come faccio ad andare avanti così per tre anni? Cosa dico ai miei clienti? Come li mando in giro i miei dipendenti che lavorano in auto e macinano 10.000 km in un mese? Se volete un consiglio non acquistate Fiat: mi stanno rovinando!
@ Gianluca M
Era un parlare tanto per, mi piace troppo questo lavoro per mollare!
Al di là dei risultati economici.
@Anonimo x Fiat
A- cambiare società di leasing.
B- viste le ultime uscite fiscali fare un finanziamento ai dipendenti, che l'auto se la comperino loro e la mettano in nota spese (altrimenti non si scarica più nulla)
C- spero siano noleggi a lungo termine e non leasing
D- se sono leasing trovare qualcu altro, chiudere tutti i contratti e fare causa al concessionario Fiat per tutti i problemi per recuperare i soldi del leasing.
Ma davvero le Croma vanno così male?
Se è vero e ne hha un certo numero contatti immediatamente la direzione Fiat minacciandoli di contattare Striscia, Quattroruote ecc ecc
se non sbaglio le società di leasing acquistano auto di cosidetto "scarto" fiat o altro non cambia niente. buonasera
Già fatto, ho minacciato Quattroruote e sai cosa si sono fatti? Una bella risata! Poi sono andato a riprendere Quattroruote e la grande presentazione di Croma (se sei appassionato e li hai tutti fallo anche tu), allora paginone enormi con la nuova Croma: adesso la proviamo dicevano. Copertine a tutto spiano: 1.000 km la Croma era una meraviglia, 5.000 km la Croma era ancora più meravigliosa, 10.000 km....beh basta copertine per mesi e mesi nulla più....che anche a loro avessero dato gli stessi problemi che ho io? Secondo me sì, solo che non lo possono dire! Ora mi sto facendo una cultura e ne ho scoperte delle belle: in Italia le classifiche di vendita sono tutte truccate. Il capo della VW ha rilasciato dichiarazioni di fuoco contro i giornali italiani...poi ho letto anche di peggio, non è il caso che ti dica...però ci sarebbe da fare un bel dossier e mandarlo a qualcuno, solo che non saprei dove visto che gli uomini Fiat o Ifil sono in tutti i posti che contano in Italia! Lasciamo perdere...io mi gratto i miei problemi e per fortuna lavoro con persone che non si tirano in dietro e fanno sacrifici e si rimboccano le maniche anche con le auto sostitutive...contano le persone e nient'altro, dobbiamo farcela con le nostre sole forze purtroppo!
Grazie dei consigli ma per le croma è troppo tardi, me le tengo tre anni le ho già provate tutte: mi pigliano in giro e mi fanno solo perdere tempo.
Ciao alla prossima
@ anonimo a
ma esistono gli "scarti"?
@ anonimo b
Se vuoi ne parliamo via mail, la trovi a fianco. Ma sono leasing o noleggio?
SE nessuno ti dà retta perchè non apri un blog e racconti tutti i problemi (km percorsi, problemi, tempi di attesa ecc) delle varie macchine?
Puoi mettere dei metatag per farti trovare da tutti quelli interessati alla Croma e vedere l'effetto che fa ;-)
Comprese le eventuali lettere a quattroruote cadute nel vuoto.
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