Prendo spunto da un commento al mio articolo :-) sulla finanziaria del sempre interessante Pier Luca per segnalare una cosa che non molti forse sanno.
Il TFR non era gratuito per le aziende. Non a caso se si va sul sito di Confindustria si trovano le tabelle con i coefficienti di rivalutazione. Quindi vengono pagati degli interessi su quei soldi.
Il TFR è sempre stata una forma di finanziamento a basso costo rispetto alle banche, questo si, ma non gratuita.
Non a caso in alcune situazioni il TFR aziendale rendeva più dei fondi pensione!
mercoledì 4 ottobre 2006
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7 commenti:
ah, una cosa che lorsignori non raccontano ai "dipendenti" che suppongono loro base elettorale è che se del TFR all'azienda potevano chiedere un'anticipo per svariate cause ai cari fondi pensione di anticipi non se ne parla proprio.
ad oggi.
se capita un'imprevisto (chessò il dentista o un guasto all'impianto idraulico di casa, un piccolo intervento chirurgico, la dentiera della zia che si rompe) non resterà che rivolgersi alla banca per un bel prestito personale a tassi prossimi all'usura
Lieto di aver, spero di poter dire, fornito un contributo al dibattito sul tema. Alcune cose non le conoscevo così precisamente e le apprendo [prendendole x buone] con piacere come sempre.
L'anticipo sul TFR, però, si prende dopo almeno 5 anni per alcuni degli imprevisti che Marco cita.
Un abbraccio.
Pier Luca Santoro
@ Marco
l'anticipo TFR è vecchio come il TFR.
E' una specie di riserva. Ma che sparisca per le aziende è il male minore, a volte lo chiedevano non lo volevi/potevi dare ed erano discussioni.
@ pier luca
Vero, ma la verità è che nelle aziende dove c'è un buon rapporto e disponibilità decenti di cassa viene data senza grossi problemi in deroga.
Anzi, se si deve trasferire il pregresso all'INPS mi sa che dico a tutti che se lo vogliono lo verso a loro.
Del mio ho già fatto fare i conti, per intenderci.
E oggi l'ho verato ad un ragazzo che lo aveva bisogno ma non ne avrebbe avuto diritto.
@Imprenditore: idem qui da me, con le medesime premesse. Se la banca non ci uccide, faremo di tutto per versare il TFR accumulato ai dipendenti, nella misura massima possibile. Coi miei soci ne abbiamo parlato e la conclusione è stata che non ce la facciamo ad assistere come se nulla fosse al furto. I rapporti umani nelle aziende piccole come la nostra non consentono di nascondersi dietro a muri fatti di regolamenti (veri o supposti) per evitare cose del genere. Piuttosto si mette mano al portafoglio (personale) dei soci.
Naturalmente i "casi" sono molteplici e diversi fra loro, ma sinceramente non vedo cosa abbiano da lamentarsi gli imprenditori, visto che i soldi del TFR non solo loro, ma dei lavoratori che li "prestano" all'Azienda.
Sui fondi pensionistici, ad esempio Cometa (metalmeccanici), dal 2007 si potrà chiedere anche il 100% di anticipo sia per la prima casa, sia per la ristrutturazione, sia per la casa del figlio, sia per le spese mediche.
A volte queste agevolazioni le danno anche le Aziende, ma purtroppo capita anche che quando lasci l'Azienda dopo 10/15 anni di lavoro non ti viene pagato il TFR, e dopo oltre 6 mesi ti dicono che poi inizieranno a dartelo, ma a rate......
@Vax
Personalmente del TFR non mi importa nulla, ma la mia azienda è fin troppo capitalizzata.
Il problema è che nelle grandi aziende il flusso del TFR aiutava la stabilità finanziaria e forniva soldini per gli investimenti.
Molte piccole aziende invece sono sottocapitalizzate e perdono un piccolo rigagnolo che gli era utile.
Sono talmente sottocapitalizzate che a volte fanno appunto poi fatica a pagarlo.
Solito discorso delle abitudini, quelle acquisite nessuno le vuole cambiare!
Capisco che è una perdita per le Aziende, soprattutto per quelle che riuscivano ad "utilizzarlo bene".
Però è anche vero che quelli non sono mai stati soldi loro, quindi vedo normale un malcontento per una "risorsa" che viene a mancare, ma c'è qualcuno che si è difinito "usurpato"...... mi sembra eccessivo.
P.S. Un'Azienda di oltre 100 dipendenti non dovrebbe essere considerata piccola...
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