lunedì 24 dicembre 2007

Festività

Beato chi ha figli piccoli, con loro il Natale ha un sapore diverso.

A tutti coloro che frequentano abitualmente questo blog, agli amici conosciuti con questo mezzo, a quelli che mi mandano le email di insulti, a coloro che passano di qui per caso tanti auguri.

Tanti auguri di passare un periodo sereno, con le persone che amate, rilassandovi e occupando il tempo con le vostre passioni.
Che il nuovo anno vi offra le opportunità che meritate e che voi sappiate agguantarle.

Tanti auguri,

Buon Natale

domenica 16 dicembre 2007

Confindustria

Negli ultimi giorni ho notato che l'Elefantino ha dedicato parecchio spazio al rinnovo del Presidente di Confindustria.

Sono molto affaccendato e non ho approfondito se c'è per caso un mandante.

Quello che mi stupisce è che siano due le accuse principali verso la candidata alla Presidenza.
  • quello di aver "fatto carriera" all'interno dell'organizzazione
  • quello di essere persona di "immagine".
Sulla prima ci sono effettivamente pro e contro.
I pro sono che conosce la macchina, è conosciuta e non rischia certo di trovarsi impreparata rispetto a struttura e complessità del sistema.
I contro sono che essendo l'arrivo alla presidenza un progetto che dura da anni probabilmente c'è in giro un po' di gente con qualche cambialina nel cassetto da escutere.

Sulla seconda mi stupisco che chi è stato ministro (e influentissimo consigliere) di Silvio Berlusconi che ha portato una fortissima componente di immagine nella vita sociale e politica italiana (e Confindustria con Montezemolo si è adeguata) si stupisca dell'attenzione all'immagine di altri.

Da parte mia, per quanto la conosco, posso dire che la signora è brava e preparata, e ha affiancato comunque il lavoro di fabbrica a quello di confindustriale.

Siamo certi che in una situazione come quella di oggi un profilo come quello che si richiede nel Foglio negli ultimi giorni sarebbe il Presidente adatto di Confindustria?
E' vero forse sono finiti i tempi del Presidente per puro spirito di servizio ma si omette di dire che quei leader facevano e disfacevano nella torretta (ne ho già parlato) senza ascoltare nessuno.
Che la Confindustria di oggi è diversa da quella di allora.
Che come ci sono sempre meno tute blu ci sono sempre meno metalmeccanici in Confindustria.

E sinceramente andare a rendere Marzotto (spero almeno la mattina) come intervistando mi pare poco appropriato, vista la sua esperienza ai vertici della associazione.

Che poi il ruolo delle parti sociali debba oggi essere ripensato può essere vero ma siamo certi che per farlo sia adatto un Del Vecchio (anni 72) o un Bombassei (67)? Il problema di chi ha quell'età, pur rispettabilissimo e capace (vorrei fare un centesimo di quello che hanno saputo fare loro) è che ha sempre, nella mia esperienza, un atteggiamento di fondo legato a schemi sulle parti sociali non sempre attuali.

Anche certe situazioni di Presidente a vita (fate una capatina Monza ad esempio) o interesse personale vanno sanate, ma lì la colpa è anche della mitica base che dovrebbe farsi sentire di più e non farsi prendere in giro.

E poi sinceramente oggi non vedo persone con buona esperienza della macchina Confindustriale (un inesperto è sempre poi nelle mani del Direttore) che potrebbero essere alternativi.
L'unico era oltre a Bombassei, probabilmente, Squinzi.
Mi si perdoni, non lo conosco, me ne parlano in modo ottimo, ma Confalonieri no, proprio no.

giovedì 13 dicembre 2007

Punti di vista

Prima Santoro che adesso, toccando i potenti di turno, non è più un idolo della sinistra.

Adesso Luttazzi che riesce a farsi cacciare anche da La7.

Questi martiri dal portafoglio bello gonfio sono davvero idoli della massa?

Incidentalmente volevo notare che personalmente sentire parlare di cacca non mi fa più ridere da quando andavo alle elementari.
E neppure Luttazzi mi fa più ridere da anni. Anzi quando faceva il clone di Letterman mi faceva tristezza.
Ma da paese cattolico abbiamo una lunga tradizione di martiri.

mercoledì 12 dicembre 2007

Lean economy

La lean production ci ha portato ad una lean economy.
Bello, basse scorte, servizio rapido, ottimizzazione della distribuzione.

Peccato che tutto si basa sulla logistica. E se si ferma quella, come in questi giorni, non funziona più nulla.

Adesso anche gli addetti ai lavori capiranno a cosa servono quelle enormi distese di capannoni che nascono come funghi qui e là soprattutto in corrispondenza di importanti svincoli autostradali.

Ci fosse Babbo Natale

Ci vorrebbe davvero Babbo Natale con le sue renne.
Già di solito queste settimane sono caotiche nei trasporti: si cerca di chiudere il fatturato dell'anno, c'è da spedire i regali, ci sono davanti parecchi giorni di chiusura, c'è da rifornire per pranzi e cenoni, da reintegrare le scorte per i regali.
Naturalmente i camionisti decidono di fare lo sciopero quando incide di più.
Ma due o tre giorni persi in questo periodo sono irrecuperabili.

Meno male che c'è Prodi

Per fortuna abbiamo un governo di sinistra.
Potranno precettare degli scioperanti e usare la polizia per pestare e arrestare senza che nessuna anima candida si scandalizzi.
Tanto sono al 90% padroncini grassi imprenditori evasori.
Eppure i Verdi dovrebbero essere contenti. No benzina no auto no traffico no inquinamento.

venerdì 7 dicembre 2007

Maternità e lavoro

Chi scrive è a favore della nascita dei figli.
La cosa più bella in assoluto che ho fatto nella vita sono le mie ragazze...
Allo stesso tempo sono per l'occupazione femminile, visto che sono circondato (pur metalmeccanico) da donne e da noi anche a livello di retribuzioni fra i top ci sono delle donne.
Senza contare che ho conosciuto nella mia vita diverse donne molto più capaci dei maschi. Una magari l'anno prossimo potrebbe diventare Presidente di Confindustria.

Quando possiamo concediamo anche il part-time e cerchiamo di essere flessibili sulle esigenze delle madri. In qualche caso (dove possibile) abbiamo fatto operazioni di parziale telelavoro.
Insomma con i fatti e non a parole credo di essere per le pari opportunità.

Ciò non toglie che dal punto di vista aziendale il part-time così come l'essere mamma comporti una serie di problemi (non dipendenti dalla madre, certo) che inevitabilmente incidono sulle possibilità di carriera, visto che fare carriera significa avere più responsabilità.

Un paio di esempi.
Il Part-time.
Avere una persona che ha delle responsabilità che fa il part time è una limitazione, prima di tutto occorre sempre programmare le attività che prevedono la partecipazione della signora nel suo orario di lavoro. Poi può capitare che arrivi il contatto della signora in orario non di lavoro (certo, la colpa è sua che non ha appuntamento ma i clienti sono così) oppure occorre organizzare una riunione o dare una risposta in urgenza.
Tutti casi che limitano in parte la reattività dell'azienda agli accadimenti. Spesso nulla di trascendentale, ma sul medio periodo cose che incidono. Per quanto sopra spesso si prevede per chi fa il part-time già il "sostituto" nel momento dell'incarico.

L'assenteismo.
Già parliamo di una cosa (tralasciando i fannulloni che se ne approfittano) contro la quale si può fare poco, può capitare a tutti di ammalarsi.
In questo caso poi ci sono particolari periodi della vita nei quali i bambini sono molto soggetti alle malattie (quando iniziano ad andare all'asilo ad esempio) e quindi alle normali situazioni personali si aggiunge il rischio figli.
In questo tendenzialmente una soluzione sarebbe una alternanza padre e madre (se ambedue lavorano) ma in Italia è poco o nulla praticata.

Va poi considerato il periodo di assenza per la maternità e qui deriva molto da fortuna e attitudine della futura mamma. Ci sono i casi più disparati, da assenze di anni a assenze di mesi (quelle obbligatorie o poco più).
In periodi di cambiamenti continui e repentini a volte il rischio, se l'assenza è lunga, è che l'azienda che si trova al ritorno sia profondamente diversa da quella lasciata.
E l'azienda (ormai siamo tutti con il personale giusto giusto quando non meno di quello necessario) non riesce a tenere "fermo" il posto per chi se ne va, oppure se deve fare promozioni e spostamenti o cambiamenti organizzativi mentre uno è assente spesso si trova "costretta" a privilegiare chi è in azienda e può seguire il progetto. Non sempre è possibile aspettare.

Insomma pur con tutta la buona volontà unire maternità e lavoro è e resterà problematico.

Una discreta soluzione, ma occorre una famiglia già benestante e ottima professionalità, è cambiare proprio: licenziarsi e passare ad un lavoro fattibile da casa nel periodo di inizio maternità, ritornare a lavorare quando la situazione si è stabilizzata magari facendo un passo indietro per prendere la rincorsa e ricominciare.
Oppure fare i figli nel periodo universitario (credo sarebbe biologicamente anche più corretto) ma vedo che la tendenza è opposta.
Certo è che più si va avanti più può essere un bel macigno, maggiori sono le responsabilità, maggiore sarà l'impatto.

La vita è una ruota

Molti di quelli che facevano queste cose oggi siedono comodamente in Parlamento.
E la loro pensionicina d'oro è stata salvata dal signore sopra rappresentato.

sabato 1 dicembre 2007

Occorre essere paranoici

In azienda bisogna essere paranoici.
Il momento più pericoloso è quando le cose vano bene, magari molto bene.

La tensione comincia a calare e il cliente invece che il il centro di tutto comincia ad essere visto come un rompiscatole che ha un sacco di pretese, con noi, che siamo così bravi a fare il nostro lavoro.

Allo stesso tempo l'ego dell'imprenditore/manager comincia ad ampliarsi in modo sconsiderato andando a coprire lo scibile umano terraqueo.

Allora comincia a costruire una sede assolutamente sproporzionata all'azienda impegnando gran parte dei soldini accumulati o che arriveranno in questa impresa (sindrome della statua a cavallo). Peccato che spesso i piani di crescita rallentano e la statua diventa il macigno che tira a fondo il tutto.

oppure a scelta, siccome sono bravo e molto più furbo degli altri (anche solleticato da qualche organizzazione in vista di laute commissioni) faccio una bella acquisizione. Tanto vanno male perché quello lì non è mica capace, ma se la gestiamo noi...
Peccato che ciò che vale nella mia azienda è valido per la mia (ambiente, personale, clima aziendale ecc) ma non è detto che valga anche in altre.

Certo, ci sono anche quelli di grande successo che riescono in queste imprese, ma moltissimi che proprio su queste cose cadono.

Allora bisogna essere paranoici e quando va bene cercare di capire da dove arriverà (perché arriverà di certo) la prossima botta. E prepararsi a difendersi.

venerdì 30 novembre 2007

Scusate avevo da fare

Lo so che sono un po' missing, ma era una settimana impegnativa. ho avuto mercoledì tutto impegnato



Tenth
tenth
tenth
tenth
tenth...

lunedì 26 novembre 2007

A volte tornano

Come dice Steve rinnovamento all'italiana!
Largo ai giovani di belle speranze... di dieci anni fa.

Si stava meglio ...

... quando si stava peggio?

Non sono certo il primo, molti l'hanno già detto:
  1. dopo i movimenti e la società civile torniamo ai Partiti
  2. due grandi partiti: La casa della Democrazia Cristiana e il Partito Democratico dei comunisti
  3. sistema proporzionale (mettiamoci le preferenze e siamo a posto)
unico dubbio che mi resta: a chi tocca la parte di Craxi?
Casini o Fini?

Indietro alle radici e alla famigerata "prima repubblica"

domenica 25 novembre 2007

Quantità data

A volte ho la sensazione che la creatività, o capacità d impegno e concentrazione, sia data.

Ci sono periodo come questo, di forte impegno aziendale, che comporta creatività e concentrazione nell'avvio di nuovi progetti, che mi fanno sentire come "svuotato".
Sono talmente concentrato che vivo come in trance, e non ho molto spazio per altre cose di tipo lavorativo/creativo.
Quasi come se avessi, che so, 100 punti creatività da spendere la settimana e se li assegno tutti ad una attività non me ne avanzano per le altre.

Succede anche a Voi?

giovedì 22 novembre 2007

Hold on, Danny

Around 30 years of music and some dozen of concerts, at the end it is like a close friend.




Marketing Agora

Non vi ho ancora segnalato una iniziativa alla quale sto partecipando, quella lanciata da Pier Luca con Marketing Agora.
Una cosa molto interessante alla quale partecipo non certo come esperto di marketing, magari mi propongo di portare un pezzo del lavoro: la visione dalla parte di chi fa il mio mestiere.

Tenete d'occhio il progetto, ha grandi potenzialità, visti i partecipanti (escluso chi scrive).
Per la cronaca volendo loro un nome a tutti i costi mi chiamano Mario Rossi, che come si capisce dal fatto che sia assolutamente originale non è uno pseudonimo :-)

venerdì 16 novembre 2007

Fraintendimenti

I nostri parlamentari si sa, vedi Rutelli, non masticano molto l'inglese.

Ieri sera alla notizia che votavano per la Class Action grandissimo entusiasmo.

Grande sconforto nelle fila della maggioranza quando gli hanno spiegato che la traduzione non era Lotta di classe.

mercoledì 14 novembre 2007

Cercasi dottore

Piccoletto settantunenne cerca dottore per curare spalla fortemente lussata.
Ha provato a dare una spallata ma si è dimenticato che i parlamentari tengono famiglia, quindi sempre tenere presente il count down in alto a destra
(che sembra quello di Grillo ma l'ho messo molto prima io).

venerdì 9 novembre 2007

Risparmio energetico

Con moglie e figlie come le mie sto pensando di mettere su una piccola centrale elettrica per phon e piastre per i capelli ;-)

Se vietassero uso e commercio di phon potremmo tagliare alla grande i consumi, a mio parere.

giovedì 8 novembre 2007

Opportunità

Per carità, da Harleysta nulla da dire.

Ma siamo sicuri che sia opportuno per Guidalberto Guidi, Presidente dei costruttori italiani, farsi fotografare su una Harley Davidson alla fiera del ciclo e motociclo? (pag 23 del sole di oggi)

Orientamento

Ritornando a Precari e contenti una delle cose che non ho citato ed è sottolineata nel libro è la carenza di orientamento nella società italiana.

Da un lato la famiglia che dovrebbe aiutare i giovani a decidere (lo vivo sulla mia pelle non è facile per un adolescente cercare di capire cosa vuol fare nella vita).

Una parte fondamentale di questo lavoro toccherebbe alla scuola che dovrebbe cercare di valorizzare le capacità di ognuno, assecondarle ed orientarle.
Invece da quanto vedo la scuola non ha questa capacità.
Soprattutto nei casi più estremi.

Capisco che ormai i genitori hanno perso la favella e assalgono gli insegnanti per ogni scemata ma in moltissimi casi occorrerebbe tornare ai vecchi tempi e dire chiaramente: suo figlio/a non ha voglia/capacità di fare un certo tipo di scuola le consiglio un percorso professionale (tra l'altro in buona parte aboliti).

Certo non è facile dire cose di questo genere.
Ma è meglio un bravo operaio / artigiano o uno che si trascina stancamente a scienze politiche per dieci anni e poi disilluso finisce a campare di lavoretti (o punta alla grande mamma, la Pubblica Amministrazione)?
Se tutti devono avere l'opportunità di essere giudicati e partire alla pari si dovrebbe fare esattamente l'opposto della cultura imperante che vuole "tutti uguali".
Favorire e aiutare i meritevoli, reindirizzare a più basse pretese chi non ce la fa.

mercoledì 7 novembre 2007

La prova

I dieci comandamenti del mafioso. Corriere della Sera: "7 - «Si ci deve portare rispetto alla moglie»"

Ma come facevano a dire che Berlusconi è un mafioso?

Sono importante?

Ricevo oggi per la prima volta una mail di comunicato stampa.
E' in fondo un punto di arrivo mi sa, come essere diventati grandi, o importanti, o son dei disperati loro, chi lo sa.

Qualche appunto:
  1. mi dà un senso di poca cura ricevere due mail (l'han spedite a tutti senza guardare dove?) almeno compattare le mailing list...
  2. mandarmi una mail con scritto Spettabile redazione mi dà un senso come dire di incuria o a scelta circolare di massa. Chi vuol fare mailing in modo massivo usi i programmi appositi, o se non si ha il mailing-merge meglio allora stare sul vago.
  3. scrivere quanto segue
    Si chiede gentilmente di dare informazione della presente iniziativa (in allegato si trova il depliant illustrativo).
    Ci farebbe inoltre piacere conoscere in quale data verrà pubblicato il presente comunicato stampa.
    anche a me che ho fatto qualche corso basic sui comunicati stampa non sembra il massimo dell'efficacia. E' tutto quello che c'è nella mail di accompagnamento
  4. perché dovrei pubblicizzare un'iniziativa a pagamento? C'è scritto quanto è la quota "se dovuta", oltretutto cosa vuol dire "se dovuta"?

martedì 6 novembre 2007

Povertà

L'altra sera ero in giro per Milano tardi e facevo una riflessione sulla nostra "percezione".

Credo che una forte componente della percezione di una presenza di immigrati molto maggiore di quella reale venga anche dal fatto che essendo molti di questi poveracci, vanno in giro a piedi o sui mezzi mentre noi passiamo blindati nelle nostre macchine.
Passano 500 macchine con su persone ma noi vediamo i due immigrati all'angolo che devono attraversare.
E smettiamo di andare in giro a piedi perché è pieno di immigrati.
E quindi in giro a piedi ci sono solo immigrati e l'effetto è amplificato.

questo post fa parte della serie: sociologia da un centesimo

I peccati originali

Questo paese nasce con due peccati originali.
Uno è quello cattolico che con la presenza della chiesa nel nostro territorio (e la sua influenza) è parte importante della nostra storia e cultura.
Non a caso questo è il paese della provvidenza, facciamo le cose peggiori, poi qualcuno (la Divina Provvidenza?) le metterà a posto.

L'altro risale al periodo 1920>guerra e si chiama Fascismo (nato da un socialista, vorrei ricordare).

Ogni volta che in Italia si parla di ordine, far rispettare le leggi, interventi della pubblica sicurezza e cose di questo genere c'è sempre qualcuno che punta l'ossuto ditino (magari comodamente residente in qualche paese straniero) e bolla come "fascista" il comportamento.
Anche quando viene da gente come Cofferati, la cui storia non mi pare ne faccia un fascista e fino a due minuti fa era uno degli idoli della sinistra (finché se la prendeva con gli odiati padroni).

La chiesa fa il suo lavoro e cerca di predicare l'accoglienza e il perdono.

Ecco che allora che se far rispettare le leggi è fascista stiamo diventando un paese allegramente anarchico e schizofrenico.
Il perdono ci permette di sentirci giustificati moralmente lo so che ero in seconda fila e bloccavo il traffico, ma anche se voi perdete due minuti io devo aspettare mia figlia e mica posso fare 30 metri a piedi.
L'individualità spinta fa gettare per terra al carta, lasciare gli escrementi del cagnolino sul marciapiede, qualcuno (la divina provvidenza?) pulirà.
L'accusa di fascista cala come una scure sulle forze dell'ordine ogni volta che cercano di fare il loro lavoro, perché se no si chiamano forze dell'ordine?

Il problema sono sempre gli altri, è sempre diverso, salvo poi pontificare tutti su questo e quello su come le città siano trafficate o sporche o piene di delinquenti.
Cominciassimo tutti a rispettare le regole, a essere cittadini un po' più civili, a partire dalle piccole cose... ma so che è un'idea balzana.
Il problema è un altro, sempre.

domenica 4 novembre 2007

Impietoso

Ho parlato di Cd acquistati.
Nel 1978 avevo 18 anni, ed ero già super appassionato di musica.

Copio da Blue Bottazzi (come giornalista del Mucchio Selvaggio uno dei miei miti di allora) un po' di dischi del 1978:
Bruce Springsteen > Darkness On The Edge Of Town (CBS)
Dire Straits > Dire Straits (Vertigo) e già qui ci si potrebbe fermare. Partita chiusa.
NRBQ > At Yankee Stadium (Mercury)
Moon Martin > Shots From A Cold Nightmare (Capitol)
Mink deVille > Return To Magenta (Capitol EMI)
Graham Parker > Parkerilla (Vertigo)
Lou Reed > Street Hassle (Arista)
Warren Zevon > Excitable Boy (Asylum)
Robert Palmer > Double Fun (Island)
Tom Waits > Blue Valentine (Asylum)
Blues Brothers > Briefcase Full Of Blues (Atlantic)
Bob Seger & The Silver Bullet Band > Stranger In Town (Capitol)
Jonathan Richman > Modern Lovers Live (Beserkley)
Bob Dylan > Street Legal (CBS)
Southside Johnny & The Asbury Jukes > Hearts Of Stone (Epic CBS)
Van Morrison > Wavelenght (Warner Bros)
Rolling Stones > Some Girls (Rolling Stones EMI)
Joan Armatrading > To The Limit (A&M)
Steve Forbert > Alive On The Arrival (Nemperor CBS)
George Thorogood > Move It On Over (Rounder)
Ian Dury > New Boots And Panties!! (Stiff)
Lou Reed > Live - Take No Prisoners (Arista)
Bryan Ferry > The Bride Stripped Bare (Atlantic)
Elvis Costello > This Year Model (Columbia)
Rumour > Frog Sprouts Clogs And Crauts (Stiff)
Dirk Hamilton > Meet Me At The Crux (Elektra)
Greg Kihn > Next Of Kihn (Beserkley)
Larry Martin Factory > Daimler Benz (Isadora RCA)
Patty Smith Group > Easter (Arista)
Peter Tosh > Bush Doctor (Rolling Stones)

E' vero che non sono molto esperto di nuova musica, ma il confronto mi sa che è impietoso.
Se poi si pensa che nel 1979 uscì London Calling!

Re-edit del lunedì, grazie ad Alf
Little Feat > Waiting for Columbus che per me va subito dopo Darkenss ne avevo già parlato
The Band > The Last Waltz (e il film di Scorsese)
Jackson Browne > Running on empty
Talking Heads > More Songs About Buildings and Food
Ramones > Road to Ruin

Aggiungo ancora
Neil Young > Comes a time
sempre più incredibile

Musica

E' un po' che non parlo di musica.
Quando Springsteen è in tour la situazione è sempre strana, si ascolta molta musica dei concerti (lo so che è illegale, ma le registrazioni amatoriali girano da sempre e io partecipo a circuiti senza scopo di lucro).

Cose sparse comperate e ascoltate ultimamente.

REM - Live
In bel CD inutile, il primo live dei REM, pur seguendoli da sempre non li ho mai visti live, l'impressione che ho sempre avuto dai video visti è che non fossero poi così trascinanti e la voce di Stipe un po' incerta, per usare un eufemismo, dal vivo.
Il disco è probabilmente la conferma di tutto ciò.

Joni Mitchell - Shine
Noi vecchietti andiamo avanti a botte di miti e ricordi. Questa artista ha fatto dei gran bei dischi, tanti anni fa. Me la ricordo anche in un (tribolato) concerto tanti anni fa al Palacomesichiamavallora.
Torna dopo parecchi anni con un bel disco, certo, atmosfere quasi da musica classica, molto jazz (e non potrebbe essere diversamente) un po' di chitarra da country rock.
Ma ancora una grande capacità di scrivere canzoni e una splendida voce. Se volete rilassarvi la sera, con un buon bicchiere di rum invecchiato (o ciò che vi piace) in poltrona.

A tribute to Fats Domino - Goin' home
Molti giovani di oggi hanno un difetto, pur ascoltando molta musica sono diventati "consumisti" e oltre ad ascoltare le cose che la radio gli propone (ma molti scoprono musica su myspace) spesso non vanno alla ricerca delle radici.
E spesso capita di far ascoltare delle cose alle mie figlie che loro conoscono ma che non sanno che sono cover.
Ecco questa è l'ottima occasione per ascoltare un po' di cose delle radici del rock reinterpretate da grandi artisti. E magari vi verrà voglia di prendere qualche CD del grandissimo Fats Domino.

JJ Cale - Rewind
Ultimamente la maggior parte dei vecchi stanno riaprendo gli archivi per scoprire che quello scartato 20 o 30 anni fa, nei momenti di fulgore artistico, pur magari inferiore a quello pubblicato allora è molto, molto meglio di quello che si riesce a fare oggi.
Ecco questo è uno di quei casi.
Bel CD.

Eddie Vedder - Into the wild
Il cantante dei Pearl Jam per una volta con delle atmosfere leggermente diverse. Non a caso è una colonna sonora.
Ma quest'uomo è un grande. Probabilmente mi piacerebbe anche sentirlo cantare sotto la doccia.
Bello. Consigliato.
Con l'occasione suggerisco anche l'acquisto del DVD dei Pearl Jam, Immagine in cornice. Un inno d'amore al nostro paese, anche se forse per la parte musicale si poteva fare di meglio.
Ma la faccia che fanno quando si guardano intorno all'Arena di Verona è incredibile (e somiglia molto a quella di Springsteen nel Seeger tour).

John Fogerty - Revival
Altro dei grandi per me intoccabili.
Ma astenersi da questo CD, ne ha fatti di molto migliori. Acquistare solo se avete tutto.

Patty Scialfa - Play As It Lays
Finalmente un disco decente della Signora Springsteen. Abbastanza bello.
Ma per farlo ha dovuto diventare molto simile a Rickie Lee Jones, e in fondo frequento da troppi anni l'originale per stupirmi od entusiarmarmi.

Wilco - Sky blue sky
Colpa mia, non li conoscevo.
Grande rock americano moderno figlio del country rock.
Mi sono piaciuti talmente tanto che mi sono comperato anche una buona quantità degli altri album che ho trovato.
Consigliatissimo, tra quelli ascoltati, anche il live Kicking television.
Se dovete comperarne uno di quelli citati, questo.

Lo so, non ho mai parlato di Magic, di Springsteen. Ma non mi va di farlo. so di essere di parte.
E' un po' come chiedermi se sono carine le mie figlie, come domanda.

sabato 3 novembre 2007

Pesi e spalle

Fare l'imprenditore è un bel lavoro.
Si fa solo se è una passione, visto che è molto impegnativo.
Ci vogliono spalle grosse e abitudine a sopportare pesi (prevalentemente psicologici) importanti.

E' una cosa pesante anche perché, pur se la cultura imperante dice il contrario, ogni mattina ci si alza e ci si chiede se le decisioni che si prenderanno potranno mettere in pericolo l'azienda. E con essa il futuro di chi ci lavora.
E vi assicuro che sentire che dalle proprie decisioni dipende (nel mio caso) il futuro di una cinquantina di famiglie non sempre è facile.
Forse è anche per questo che chi fa questo mestiere diventa un po' pieno di se, non si può vivere senza credere nelle proprie capacità, è in conflitto con la natura stessa del lavoro.
Beninteso non vuol dire non avere dubbi, di quelli viviamo, ma la convinzione di saper prendere la strada giusta quando si decide.
Dico sempre che se l'azienda va bene è grazie a chi ci lavora e se va male è colpa mia.

E qui si allaccia la gestione dei collaboratori.
Capita che un collaboratore si riveli non all'altezza della situazione.
Io l'ho sempre considerato un mio fallimento. La colpa non è mai da una parte sola.
Significa che l'azienda non ha saputo prima selezionare e poi formare e motivare quella persona. Gli investimenti sono stati elevati, l'introduzione di una persona ad un certo livello è impegnativa e costosa, ma non hanno portato i frutti sperati.
Purtroppo l'azienda non è un sistema di beneficenza, pertanto le situazioni vanno affrontate, rimandare, di solito, non fa che amplificare il problema.
Allora va affrontato, e vi assicuro che (salvo per qualche psicopatico che potrebbe avere questo tipo di perversioni) non è mai bello licenziare o perlomeno trovare un accordo per liberarsi di una persona.
Oltretutto ormai trovare personale decente è difficilissimo, non a caso ho sentito dire in una recente riunione Federmeccanica (si parlava del contratto naturalmente) che spesso si "tiene duro" e anche se si ha poco lavoro si cerca di tenere tutto il personale per evitare di perdere la principale risorsa dell'azienda.

Si perché nonostante quello che alcuni pensano sui padroni (quanto odio questa parola) le aziende sopravvissute all'ultima crisi e che vanno bene non possono che essere aziende dove i collaboratori sono il fulcro della strategia aziendale.
Il mondo di oggi è troppo complesso, la competitività delle aziende è spinta, l'organizzazione complicata, non è possibile dare il servizio atteso senza la collaborazione di tutti. E questo presuppone personale motivato e adeguatamente formato.

Faccio un esempio: i precari per eccellenza sono i lavoratori di call center. Quale è la vostra soddisfazione media quando contattate un call center?
Secondo me uno si stupisce quando trova una persona gentile che gli risolve il problema, cosa che dovrebbe invece essere la regola.
Davvero pensate che si possa mandare avanti un'azienda a botte di stagisti da tre mesi?

Insomma è tempo di capire che siamo tutti sulla stessa barca con oneri e onori e responsabilità commisurate. Certo io guadagno più di molti miei collaboratori. Ma rischio anche un bel po' di soldi e in fondo il ritorno sull'investimento è equilibrato.

E sarebbe ora che potessi essere più libero di adeguare il guadagno di tutti (come lo è il mio) all'andamento dell'azienda che vuol dire che a volte si può anche guadagnare meno.
Ma non credo si sia pronti a parlare di opportunità che comportano anche rischio in questo paese.

Chi la fa l'aspetti

Bucarest all'Italia: «Fermate i razzisti» . Corriere della Sera

Prodi ha telefonato al Premier Rumeno (chissà poi perché) e adesso si prende i rimbrotti per gli atti di violenza nostri.

E mi spiace dirlo ma la violenza e la vendetta cruenta non sono mai una soluzione. Generano solo altra violenza.

Tragedie

Lungi da me scherzare su una tragedia di questo genere.
Anche se la parte più dissacrante del mio carattere...

Ma siamo sicuri che la foto in prima pagina del Corriere di oggi sia la migliore per illustrare una tragedia come quella della ragazza inglese uccisa?

venerdì 2 novembre 2007

Tappetini

I giornalisti mi mettono veramente tristezza a volte.

Arrigo Ciprani "I grandi cuochi? Un bluff" - LASTAMPA.it: "dall’Harry’s Bar di Venezia a New York dove ha aperto otto ristoranti per un totale di mille dipendenti. Fatturato annuo, 160 milioni"

Ma dopo una tirata del genere una domandina sui piccolissimi problemi fiscali in USA no?
Al solito tocca sentirsi far la morale da gente di specchiata moralità.

Libri - Precari e contenti

L'argomento è d'attualità (di moda?) e ne ho parlato diverse volte anch'io (suscitando a volte reazioni contrastanti).

Il libro mi è piaciuto moltissimo, non nasconde le difficoltà o i problemi, intendiamoci, ma spiega semplicemente la realtà.
E se la prende (a mio parere giustamente) con scuola e genitori, responsabilizza i mitici precari e le loro scelte di vita. Dice quello che si dice da tempo che esiste un problema di struttura del welfare studiata negli anni '70 che non aiuta chi si trova nel mondo del lavoro della globalizzazione.

Racconta la verità, che la vita è dura. Che è stata dura anche per quelli della mia generazione (nati intorno al '60). Che il precariato, come ho detto anch'io qui qualche volta, è il costo dell'inamovibilità dei lavoratori a tempo indeterminato.
Il contrario di quello che cercano di trasmettere molti genitori oggi, proteggendo i loro "bambini".

Insomma, finalmente qualcuno non allineato al piagnisteo dei poveri ragazzi senza prospettive. Non a caso nella maggior parte dei casi i "precari" vivono nel sottobosco della pubblica amministrazione (università e simili). Nessun minatore, nessun operaio, no muratori idraulici & co.

Ho trovato molto interessante (magari più per i giovani che per chi ha un minimo di storia) la parte finale con una breve storia del lavoro.

Insomma, più che consigliato a tutti i giovani che si lasciano andare a lamenti e depressione.

Ho tra l'altro scoperto che la giornalista che l'ha scritto ha un blog, vero, non di supporto al libro
dove ha i commenti e risponde, per intenderci, e dove non parla ossessivamente del suo libro. Che è entrato nel mio blogroll.

Libri - Il metodo antistronzi


Ho visto che è in classifica.
Evidentemente ci sono molti stronzi in giro e la gente vuol sapere come difendersi.

Americano, come forse ho già detto gli americani sono didascalici e molto "base" nei loro libri/manuali come questo. Il difetto è che uno possa dire "lo sapevo" o "ci voleva poco".
Resta il fatto che un conto è avere idee confuse in testa un conto è mettere ordine e cercare di armonizzare una situazione.

Utile per capire lo stronzo che è in noi e che spesso il torto non è da una sola parte.

Tutto sommato consigliato a chi vive in ambienti "difficili".

giovedì 1 novembre 2007

Quanto inquina un mango?

Quanto inquina mangiare un Mango a Milano?

Il paese delle emergenze

Improvvisamente se a Roma, dove c'è un sindaco bravo e capace che vuol fare strada, succede qualcosa di brutto, si distruggono a scopo dimostrativo le baracche di un tot di poveracci.

Che le ricostruiranno da un'altra parte una volta che il clamore sarà passato.

Tra l'altro l'attuale governo non era contro le leggi contro l'immigrazione? Adesso leggo che vuole espellere i comunitari.

Intanto le forze dell'ordine sanno nel 90% dei casi chi sono i delinquenti, ma sanno anche che è difficile fare ciò che andrebbe fatto.

mercoledì 31 ottobre 2007

Disinformazione



Cercavo cose sui 30 Euro Fiat. E trovo su Aprileonline: Il munifico ad della Fiat, che si appresta ad elargire 360 euro annui lordi ai dipendenti, utilizza semplicemente parte dei 5.000 euro a dipendente (10.000 per gli stabilimenti del Sud) frutto dell'intervento sul cuneo fiscale.

Solita roba per dar aria alla bocca. Se l'industria avesse avuto 5000 euro a dipendente sarei ricco, porterei a casa un bel 250.000!
Peccato che ho (forse) uno sgravio IRAP di 5000 euro, quindi 5000 x 4,25%.
Fanno 215 Euro.
Quindi meno dei 360 citati (ai quali vanno aggiunti quelli degli oneri in carico alle aziende).
Tra l'altro nel 2007 se ricordo bene vale il da Luglio a Settembre per il 50% e poi il 100% quindi qualcosa tipo 2000 euro o simili.

Gente che ha imparato il giornalismo sui gloriosi fogli della Pravda

Mission

Non ho capito una cosa.


Funzione del sindacato dovrebbe essere quello di migliorare le condizioni di lavoro dei lavoratori.

Perché allora concedere un aumento è un attacco al sindacato?

Il paese del rinvio

Ennesima dimostrazione.
Approvata una parte della Bassanini, per la riduzione di poltrone e poltroncine ministeriali.

Subito?

No guadate bene in alto.

c'è la frase "partirà dal prossimo governo".

Bello sforzo!

Innovazione (di altri)

Mi spiace essere d'accordo con Steve ma l'innovazione inserita in una della aziende di famiglia, il Sole 24 ore di cui sono azionista allo 0,000000000 qualcosa percento (via Confindustria) non ha fatto un gran lavoro sul sito.

La prima cosa che ho fatto, tanto per capire, è stato entrare nel My24. E mi sono trovato in ambiente NetVibes. Nulla di male, ma io pensavo di essere dentro il Sole24 ore.
Sono internazionale e l'inglese più o meno lo leggo. Ma mi aspettavo qualcosina in più a livello servizi locali e personalizzazione dei canali del "Sole".

Di pagine generaliste ho già fatto il pieno, igoogle, windows live, Yahoo ecc ecc.
Col nuovo portatile ho pure svista con i gadget.
E se volevo NetVibes mi iscrivevo a quello, non via Sole.

Tra l'altro mi pare di una lentezza entusiasmante.

PS la verità è che sono molto arrabbiato perché ne "il meglio del blog" pensavo mi linkassero ;-)
A scanso di equivoci... scherzo

lunedì 29 ottobre 2007

Io non c'ero

Per la serie io non c'ero, e se c'ero dormivo.
Dice tale Visco Vincenzo in un suo intervento sul Sole 24 Ore "calcoli specifici [..] quello della Thin capitalization così complicato ed oneroso da risultare quasi inapplicabile".

Uno dice, eppure, eppure mi pareva... e allora fa una ricerca su google su chi ha fatto la Thin Capitalization e ottiene che viene attribuita a Visco 1996.
Sarà un omonimo.

E con questo quando uno legge la frase "prevedono solo il rinvio della deducibilità all'anno successivo" si sente veramente preso per i fondelli.

domenica 28 ottobre 2007

Giorno sbagliato

Dagospia.com - Ansa - : "’Cittadini per l’Ulivo’ di Bologna si schierano a difesa del premier e organizzano un ’Prodi point’ per l’1 novembre"

la battuta è anche scontata.

Han sbagliato di un giorno, non era meglio il 2?

Impossibile

«Reddito giovani cresca in modo stabile» . Corriere della Sera: "in Germania e Regno Unito il profilo è a U rovesciata: le retribuzioni raggiungono un apice in corrispondenza delle età più produttive, calano negli anni successivi"

Riprendo il discorso di Draghi.

Secondo voi con le leggi italiane (demansionamento, impossibilità di ridurre gli stipendi ecc) è compatibile con il "posto fisso a vita" avere un andamento delle retribuzioni a U?

Arte


Leggo che ci sono Gilbert & George a Rivoli.
Avevo visto la mostra alla Tate e non so se sia la stessa visto che conoscendo gli spazi di Rivoli e quelli della Tate dubito ci sia la stessa quantità di materiale.

Se il materiale è lo stesso non portateci la mamma e il papà. Molto materiale richiede lo stomaco forte e una fortissima capacità di accettare ciò che è dissacrante, blasfemo e sessualmente esplicito.
Poi devo ancora capire chi si mette in casa opere del genere, ma questo è un'altro discorso.

Persona avvisata...

Titoli e contenuti

Se uno legge i titoli della relazione di Draghi legge che gli stipendi sono bassi. Vero.
Quindi leggendo la maggior parte dei titoli pare che siano i padroni a sfruttare.

Poi leggi meglio e dice chiaramente che i neoassunti italiani sono meno produttivi dei loro compari stranieri e che costo/produttività nonostante gli stipendi è sfavorevole.

La produttività nasce da quanto l'azienda ha fatto/investito/sviluppato e preparazione delle persone. Mi pare non si sia mandato a dire che le persone sono impreparate.
Ed è indubbio che in un sistema fatto di PMI la produttività (ad esempio nei sistemi informatici ed organizzativi) non sia ai massimi livelli.

Mi piacerebbe però leggere un comparazione fatta come quella sul delta stipendi sul delta costo, ho l'impressione che ne vedremmo delle belle.
Ovvero gli stipendi (penso si parlasse del netto) sono più bassi mettiamo del 20%.
Siamo sicuri che anche il costo per l'azienda sia più basso del 20%? O magari scopriamo che è pari o più alto e in mezzo ci sono i costi per mantenere i nostri baby pensionati?

Dare e ricevere

Montezemolo: «Il Paese non è governato» . Corriere della Sera: "«Se Montezemolo è veramente convinto che l'attuale governo non sia in grado di prendere alcuna decisione, sia coerente con questa sua affermazione e decida insieme a Confindustria di rinunciare al cuneo fiscale». Lo dice il deputato dei Verdi Paolo Cento"

Qualcuno per favore faccia presente a Cento (noto sottosegretario che per sua stessa ammissione non sa nulla della materia) che per rinunciarci al cuneo bisognerebbe averlo avuto...

Ieri ho visto il libera e bella bello carico. Non ho potuto andarci a Caserta ma immagino l'ambiente non fosse dei più calmi. La piccola industria è sempre abbastanza calorosa nel portare le proprie esigenze e tra tassi, dollaro, crisi economica, governo cotto non credo ci fosse buonumore.
E non dimenticate che Montezemolo è in uscita, deve accreditarsi come leader se vuole entrare in politica e/o può essere meno attento alla forma se molla tutto.

venerdì 26 ottobre 2007

Tasche vuote

In questi giorni hanno ceduto Telecom.
Siccome sono un piccolissimo azionista, ma non è che me ne sia accorto molto, mentre l'ex golden boy milanese ha portato a casa un po' di soldini... sono io che ho sbagliato o dimenticato qualcosa o è capitato anche ad altri piccoli azionisti come me?

Festival del cinema

Grande successo sta riscuotendo a Roma, in occasione del festival del cinema, il rifacimento del film Dawn of the dead di GA Romero.
Il film vede tra i protagonisti Romano Prodi, Clemente Mastella, Antonio di Pietro, Lamberto Dini.
Per la crudeltà della pellicola Massimo D'Alema non ha voluto una parte da protagonista insieme a Piero Fassino (che non avrebbe neppure bisogno del trucco).

giovedì 25 ottobre 2007

Metalmeccanici

Fiat ha dato trenta euro in più ai dipendenti in vista del contratto (dev'essere un virus sta storia degli aumenti non richiesti).

Se chiudiamo così il contratto in fase di rinnovo (a trenta Euro) siamo certamente tutti contenti.

mercoledì 24 ottobre 2007

Promesse elettorali

Ricordate questo manifesto?

Son passati pochi mesi.

Vigilanza vota le dimissioni di Petruccioli . Corriere della Sera: "A favore Cdl, Udeur e Italia dei Valori."

Secondo me non sono d'accordo neppure sul fatto che il sole sorge.

Qui più che di serietà ormai siamo al cabaret

martedì 23 ottobre 2007

E io pago

Ha suscitato parecchio scalpore la vicenda dell'imprenditore che ha provato a vivere con mille euro al mese (che tra l'altro erano 2000) e non ci è riuscito.
Mi si perdoni un po' della mia solita brutalità.

Un imprenditore medio (non parlo di piccoli) con 1000 euro arriva al 10 del mese, forse. E conosco gente che con quella cifra arriva al 2 o il 3 (esagerazioni, certo, ma esistono).
Se si fa un certo tipo di vita i soldi vanno via velocemente, avere una casa media comporta forti spese, poi auto, cene, vestiti ecc ecc Esistono costi di "rappresentanza" che non sempre se si è seri si scaricano sull'azienda a fare questo mestiere. Non parlo di tangenti, occorre vestirsi in un certo modo, far vita sociale ecc ecc.

Tornando al discorso, mica ho bisogno di fare la prova per vedere che con 1000 euro non si arriva a fine mese.
Ma devo dire che da me quelli che guadagnano così poco sono una minoranza, quasi nessuno, il resto con premi & co guadagna più di quanto guadagnano gli operai di mr X con l'aumento lordo di 200 euro.
Oltretutto il contratto alimentare è ben più generoso del metalmeccanico.

Se la provocazione serviva a chiedere la defiscalizzazione dei premi aziendali la appoggio. La si chiede a gran voce da Confindustria.
Se la provocazione serviva per far capire che si devono dare dei valori ai figli (così dice) la appoggio, cerco di farlo anch'io.
Se si potesse poi abbassarli in caso di necessità, molti probabilmente aumenterebbero gli stipendi (anche i premi di risultato sono spesso "attesi" anche se l'azienda va male).

Spero, visto il settore, non si sia trattato di una bella operazione pubblicitaria per la pasta XXX.
Visto che oltretutto la pasta è uno di quei prodotti in fase di crescita dei prezzi elevati... chi lo paga l'aumento?

domenica 21 ottobre 2007

It's only business

Alla fine in Formula Uno non han fatto come pensavo ma casualmente le Mercedes arrivano alla posizione esatta per perdere di un punto (non l'ho guardato, non so come si è svolto).

Strano, veramente strano. Modello calcio.
Troppi soldi, lo sport non esiste più.


Che schifo.

sabato 20 ottobre 2007

Contro la democrazia

Ci si è molto scaldati a portare l'esempio del fulgido leader eletto dalla base come trionfo del popolo e della democrazia.

Personalmente sono a dir poco dubbioso.

Governare significa prendere scelte coraggiose, spesso contro la maggioranza dei propri elettori.
Altrimenti si governa con un occhio alle cose da fare e uno ai sondaggi "alla Berlusconi".
In fondo far votare o seguire i sondaggi non è poi così differente, o no?

E siamo sicuri che il mitico popolo abbia gli strumenti e le conoscenze per decidere cosa è meglio per il paese? O semplicemente si vota seguendo il proprio portafoglio e le proprie aspettative personali (magari incompatibili con l'interesse generale come nel caso delle pensioni).

Insomma, alla fine mi sembrano dei riti. Anche se avessero fatto le primarie della CdL stravincerebbe Berlusconi. Sarebbe allora il trionfo della democrazia o il moloch della comunicazione che trionfa ancora?

E poi, lo ripeto, con le ultime primarie, e con ancora più voti fu scelto Prodi.

Essere o apparire

La signora è scesa da questa macchina.
Guardatela bene, sembra un'X5, ma è una CEO.
Aveva una borsa Louis Vuitton, certamente vera!

Arte


E' un po' che non parlo d'arte.

Una delle ultime cose è stata la mostra di David LaChapelle a Palazzo Reale a Milano.
La maggior parte delle cose l'avevo vista sui libri che ho, e tutto sommato ci sono perfino troppe fotografie (cosa che non permette di approfondire troppo, altrimenti ci vuole una giornata).

Però se siete in zona e vi piace la fotografia consiglio vivamente la visita.
A me è sempre piaciuta molto la scuola californiana anni 70 (come Cheyco Leidmann, che poi ha preso altre strade) e considero LaChapelle un degno erede.
Interessanti anche i video di preparazione delle foto presenti nella mostra.

Formula uno

Da un po' mi gira nella testa una idea.
Se domani Hamilton e Alonso fanno un bell'incidente tra di loro?

Ferrari può vincere il mondiale.
La Mercedes può salvare la faccia e uscirne come vincitrice morale che ha perso per colpa dei piloti.

Il problema è quello della spiata, hanno eliminati i punti Mercedes e non quelli dei piloti. Ma o c'era il dolo (e allora vale per tutti) o no.

Insomma un bell'accordo sottobanco per salvare la faccia a Mercedes e far vincere Ferrari.

Vedremo

venerdì 19 ottobre 2007

Il paese dei non

Le verifiche per il recupero dei debiti non sono esami di riparazione.
La manifestazione di domani non è contro il governo.
Il portale Italia.it non è di Rutelli ma del precedente governo.
Veltroni non farà fuori Prodi.

Son soddisfazioni

Il governo riforma l'editoria Burocrazia sul web? Allarme in rete - Repubblica.it: "C'è scritto che deve iscriversi al ROC, in uno speciale registro custodito dall'Autorità per le Comunicazioni, chiunque faccia 'attività editoriale'."

Certa gente l'abitudine al controllo dei dissidenti (Siberia vi dice qualcosa?) non la perde mai.
Certo, trincerandosi dietro l'autorità per (zittire) le Comunicazioni.

giovedì 18 ottobre 2007

Bugie

Mi sono accorto di aver detto una bugia in un commento.

Non è vero che non provo invidia.
A volte provo invidia per chi ha saputo e potuto fare di arte e cultura la propria professione.
Musicisti, pittori, oppure recensori di libri e cose simili (senza farne un puro business come è per alcuni).
Perché mi piacerebbe poter lavorare con dei tempi diversi, più diluiti, più a misura d'uomo di quelli richiesti dal gestire un'azienda oggi.
Perché la mia "sete" di sapere diverrebbe il mio lavoro.
E come si può capire non sarebbe una questione di soldi.

Blackberry

Rimandate l'acquisto del Blackberry più che potete.
E' una maledizione.

Certo, torni in ufficio e hai meno mail da leggere. Ma se non si sta attenti diventa una cosa compulsiva, e si passa il tempo a controllare le mail.

mercoledì 17 ottobre 2007

Biciclette

Ma secondo il codice della strada si può attraversare in bicicletta sulle strisce pedonali?
E' pericolosissimo, visto che arrivano a velocità ben superiori a quelle dei pedoni e anche volendo (lo faccio sempre) si fa fatica a fermarsi. Spesso te li trovi davanti all'improvviso.

Secondo me non possono.
Lasciamo poi perdere i ciclisti che "tanto è una bici" passano col rosso, vanno in mezzo alla strada, vanno di notte sulle statali senza luci ecc. ecc.

Core business

Il lunedì compro Repubblica per Affari e Finanza.

Lunedì scorso c'era una bella intervista a Marchionne su R2.
Utile come ripasso per chi fa il mio mestiere, anche se chi oggi non usa quel "metodo" è diventato marginale.
Ma mi veniva in mente quanto sarebbe utile anche ai nostri politici cercare di assimilarla per bene.

Sia chiaro, non sono un "aziendalista", governare la cosa pubblica non è guidare un'azienda, i metodi devono essere diversi.
Ma una considerazione va fatta, il metodo Marchionne alla fine non è altro che riportare al centro il prodotto e il cliente.

Siamo certi che oggi lo stato Italiano nel suo complesso sia focalizzato sul suo "core business"?
Qual'è il core business, la mission di uno Stato?

A mio parere dovrebbe:
  1. mettere tutti in condizione di competere, di far valere le proprie capacità (a partire dal sistema scolastico)
  2. garantire delle regole che non permettano ai "furbi" di passarla liscia
  3. supportare e aiutare le persone a vario titolo svantaggiate
  4. offrire i servizi ai cittadini sicurezza, formazione, infrastrutture
E' così oggi?
Il nostro stato e i nostri amministratori sono concentrati sul loro core business?
Oppure sono concentrate in una lotta di potere (come si legge tra le righe era la "vecchia" Fiat) interno, allargano il perimetro del consolidato per diventare sempre più influenti, drenando risorse al core business?
Applica la sussidiarietà?
E' in grado di scovare e punire i "furbi"?
E' "paranoico" sul futuro o come la cicala non ci pensa?

Sono io?

Andrea Giacobino per Finanza & Mercati - (via Dagospia)
Novanta milioni, di cui la metà per pagare i conti della sua Fiorentina, Diego Della Valle li ha avuti da Intesa Sanpaolo, a fronte dei quali ha dovuto fra l'altro mettere in garanzia il 6,059% di Tod's. Altri 70 milioni gli sono stati forniti da Bnl Paribas per comprare 1,2 milioni di azioni (circa il 4%) della stessa Tod's. Peraltro della banca guidata da Luigi Abete - che è pure consigliere di Tod's - Della Valle è stato azionista al 4,9% (e pattista con Assicurazioni Generali e Bbva) e consigliere fino al 27 aprile 2006 e ha approvato l'offerta di acquisto dell'istituto di credito francese, alla quale ha consegnato i titoli ricavandone una plusvalenza di circa 250 milioni.

Chi mi legge da tempo sa che non ho mai amato molto lo scarparo moralista.
Ultimamente il tipo pare aver capito l'antifona (non certo per me, ma in generale) e sta un po' più zitto.

Forse è meglio, per fare la morale agli altri sarebbe meglio iniziare a guardarsi in casa...
E proprio per qeste cose pur rispettandolo come imprenditore capace di costruire un importante gruppo lo amo meno quando fa il censore

Nessuna novità

Bertinotti debutta a teatro e dov'è la novità che faccia l'attore?
Sono 40 anni che finge di essere un comunista e dentro si sente un nobile.

martedì 16 ottobre 2007

Mal di testa

Esce un decreto legge, la legge non ammette ignoranza.

Allora cerchi di leggerlo.

Leggi Ai fini di cui agli articoli 19, comma 2, lettera b), e 53,comma 1, del decreto legislativo 13 aprile 1999, n. 112, la comunicazione dei dati ivi previsti, relativi all'attivita' di riscossione dei ruoli di cui all'articolo 3 del decreto del Ministro delle finanze 3 settembre 1999, n. 321, svolta fino alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, puo' essere effettuata entro il 30 giugno 2008.

Ti esplode il mal di testa e abbandoni l'impresa.
E ti chiedi se tutti i ministri in Consiglio dei Ministri sapevano cosa stavano votando.

Situazione

Sicuri che va tutto bene?

Riporto un estratto dall'ultima nota congiunturale del Centro Studi Confindustria.

Nonostante il recupero estivo, che secondo l’indagine CSC ha riportato l’attività sui livelli di fine 2006, il divario di crescita nell’industria tra l’Italia e la media di Eurolandia e con la Germania, rimane ampio. Nei dati preliminari del terzo trimestre stimati dal CSC, infatti, l’industria italiana ha messo a segno un incremento dello 0,7% sul trimestre precedente; stessa crescita è stimata per la produzione industriale in Germania mentre nell’eurozona è prevista una variazione intorno all’1 percento (queste due variazioni sono stimate sulla base dei dati di IFO, INSEE, ISAE e Banca Intesa). Nella dinamica annua l’Italia rimane fanali-no di coda, con un incremento dello 0.8% rispetto al terzo trimestre del 2006 a fronte di una crescita del 4,4 % dell’industria tedesca e del 3% dell’area della moneta unica

La dinamica insoddisfacente, e che denuncia le difficoltà competitive in cui operano le aziende italiane, si registra in un contesto molto meno roseo. La fiducia delle imprese è scesa nel complesso del terzo trimestre e, in maniera più marcata, in settembre. Il calo è stato generalizzato e comune alle principali economie europee: secondo i dati della Commissione Europea, il saldo che indica la fiducia delle imprese industriali ha registrato una flessione di 2 punti nell’area dell’Euro ed in Germania e di ben 5 punti in Italia. In Francia la fiducia delle imprese nel terzo trimestre mostra segnali di stabilità rispetto al precedente trimestre ma risulta in progressivo calo sin da luglio. Ciò accresce le probabilità di un ulteriore frenata della crescita nei prossimi mesi. La discesa della fiducia delle imprese manifatturiere è dovuta in particolare al peggioramento del portafoglio ordini, influenzati negativamente dall’apprezzamento dell’euro, e ai timori legati alle conseguenze sulla domanda finale della fine della corsa dei prezzi degli immobili e dei primi segnali della loro inversione di rotta.

lunedì 15 ottobre 2007

Va così

Stasera son politico/polemico, tornerò quanto prima ad occuparmi di impresa.
Ma la lettura dei giornali di oggi non aiuta.

Sanno come si fa

Tra referendum sindacale e primarie la gioiosa macchina da guerra ha dato ottima dimostrazione di sistema elettorale.

Se poi si pensa che han vinto per una manciata di voti...

Solito passo da sportivo

Solito passo da sportivo (tipo quello sopra ritratto) per il nostro amato Presidente del Consiglio, da oggi soprannominato "Cape Canaveral" essendo sulla rampa di lancio.

Riesce faticosamente a mettere d'accordo tutti meno il popolo del NO che non è d'accordo a prescindere e
riesce a incasinarsi facendo dei ritocchi che fanno arrabbiare tutti, chi perché non è più l'accordo, chi perché è troppo poco.

Mi spiace, l'uomo appare sempre più in confusione.

Sbrigatevi a far andar su l'altro.

HABEMUS PAPAM!

Finalmente una bella dimostrazione di democrazia diretta.

Che porta in palmo di mano Veltroni e la Bindi. Che non valorizza quello che mi piaceva di più, Letta.

Andiamo bene.
Vorrei ricordare che alle ultime primarie la stessa splendida macchina da guerra ha incoronato tale Prodi, oggi validissimo esponente del nostro governo. Che tanto ha fatto e tanto farà per se e i suoi amici.

Ma Barbapapà, De Benedetti, Montezemolo e altre verginelle simili possono essere finalmente contente.

domenica 14 ottobre 2007

Palestra

Da tempo ormai uso il blog, e altri accrocchi del cosiddetto web 2.0 tipo Wiki, social networks ecc ecc.

Tutto tempo sprecato?
Può darsi.

Intanto avendo l'azienda in fase di cambiamento organizzativo i primi strumenti che mi sono venuti in mente e che cercherò di usare sono un blog e un wiki, interni.
Qualcuno ha delle storie da raccontarmi/segnalarmi di esperienze simili?

Lo so che fa ridere dire "cercherò di usare", io un'idea ce l'ho, ma pianificare troppo in questo campo non è poco "collaborativo"?
Cioè, pianificando troppo il progetto io, non rischio di farlo fallire?

Guida pericolosa

Ma è vietato anche guidare le macchine sulla Playstation, da ubriachi?
Ieri sera ho fatto ottimi tempi dopo una bella bottiglietta.

mercoledì 10 ottobre 2007

Il paese dei no

Welfare, Rifondazione si asterrà in Cdm . Corriere della Sera: "Le grandi fabbriche del Nord – a partire dalle ex officine meccaniche di Mirafiori – bocciano l’accordo sul welfare".

Questo sta diventando il paese del no, dell'egoismo.
Ognuno per se e gli altri si arrangino.

Quante volte abbiamo sentito dire "la pensione è un mio diritto", la casa è un diritto, la sicurezza è un diritto, le ferie un diritto, insomma siamo pieni di diritti. Morire se senti parlare uno di doveri, anzi si, del dovere di pagare le tasse (gli altri).

Ma ogni cosa ha il suo prezzo, e come si dice giustamente ad esempio la "assicurazione" dell'inamovibilità dal posto di lavoro a tempo indeterminato per gli anziani ha come prezzo la precarietà dei giovani.
Un Welfare generoso con i padri ha come prezzo la fame dei figli.
I working poor di cui parlava Jakala in un commento sono anche figli di un Welfare squilibrato che dà molto a pensionati e pensionandi (in termini di aspettativa di anni in pensione più che in pensione reale) e per pagarlo drena una marea di risorse direttamente attraverso tasse e contributi e impoverendo ad altre forme di welfare come ammortizzatori sociali, aiuti per i veri poveri, supporto nelle situazioni di crisi, edilizia convenzionata pubblica e simili.
Sostenere i costi della spesa per le pensioni costa in termini di delta costo azienda/salario netto.

Si era promesso che sarebbe stato ridotto il cuneo fiscale.
Si promette di ammorbidire le riforme delle pensioni (particolarmente per quanto riguarda le età pensionabili).
Chi paga?

E non a caso oggi è intervenuto nuovamente Draghi sul tema.

Facile dire no, ma ogni cosa ha un costo.

martedì 9 ottobre 2007

Così imparo, figuraccia

Stamattina ho fatto le cose affrettate e ho sbagliato.
Figura del piffero, capita. Scusatemi.

Gli oneri finanziari, bontà loro, sono deducibili nel limite massimo del 30% del risultato operativo, Visco non perde l'occasione di dar contro alle PMI in sofferenza.
Al solito le grandi aziende quotate ne avranno benefici (possono sempre trovare soldi a buon mercato, alzare le tariffe & co).

Ho rifatto quattro conti e per aziende indebitate come detto oggi (30% del fatturato, costo 6%) il punto di pareggio si ha con un margine del 4.2% circa. Raggiungibile.
Per aziende indebitate per il 50% del fatturato al costo del 6% il punto di pareggio è con un margine operativo del 7.2%.

Certo, resta il fatto che le piccole aziende marginali (alti debiti, margini bassi) o in start-up verranno uccise dalla nuova regola e avranno un altro "effetto IRAP": rendendo indeducibili delle spese porta aziende con un utile prima delle imposte a pagare imposte molto maggiori di tale cifra.
Quindi le tasse sono maggiori dell'utile.

Ma l'azienda per TPS risulta bellissima.
Poi, ucciso e mangiata tutta la mucca, non ci si lamenti della mancanza di latte.

Il gioco delle tre carte

Avete mai visto i truffatori dell'autogrill, quelli con le tre carte o i bussolotti?
Giocano sulla comunicazione, il socio che "vince" e quello che pensa di essere più furbo.

In finanziaria da quanto leggo (non ho avuto modo di approfondirla) sono state ridotte le tasse sulle imprese, dal 33% al 28%.
Sulla carta una cosa ottima.

Poi approfondisci e scopri che (tanto per cambiare) si allarga la base imponibile, se ho capito bene gli interessi passivi non saranno più deducibili dall'IRES (è già così per l'IRAP).

Apri un bel foglio elettronico e fai due conti.
Prendi una azienda decente, che guadagna il 6% prima delle tasse.
Presupponi che come molte aziende abbia l'1% di oneri finanziari sul fatturato.

Fai due conti e scopri che il risparmio IRES su un fatturato di 10 milioni è ben di Euro... tadaaaaaa squillo di trombe: 2.000.

Poi cambi e fai il conto che l'azienda abbia un indebitamento virtuoso pari al 30% del fatturato (nulla di scandaloso nelle PMI, a volte si arriva all'80%) e sia brava a prendere il denaro e lo paghi mediamente il 6%: gli interessi sono di 180.000 Euro.
Perbacco, guarda, sono più alti dell'1% di prima (l'1,8%).
Indovina cosa succede?

Classico: 20.400 Euro in più di tasse.
Chi l'avrebbe mai detto...

Bombardamento

Negli ultimi giorni è un continuo bombardamento di stime al ribasso della crescita.

Questo dopo la finanziaria non è certamente un buon risultato, nei fatti la maggioranza dei centri studi (compreso se non sbaglio, quello del tesoro) non pare credere al messaggio di una finanziaria per la crescita.

Va rilevato che mi pare che una crescita sotto l'1,5% porta scarsissimi o nulli risultati in termini di crescita dell'occupazione.
Oltretutto le aspettative si stanno abbassando. n questo clima si sta svolgendo il referendum sul Welfare, si stanno rinnovando i contratti e ci si avvicina al periodo Natalizio di importanza strategica per il commercio.

Ho avuto un brivido nei giorni scorsi quando Epifani ha detto che occorre lavorare sulla riduzione delle imposte sul lavoro, mi sono chiesto se per caso iniziava a fare il bene dei lavoratori e non dei suoi referent ipolitici. Ma ho notato che la cosa, sotto finanziaria, è stata subito messa a tacere.

L'effetto leva delle tasse incide non poco sui contratti. E le aziende devono purtroppo fare i conti con il loro costo, non con gli incassi netti che vanno in tasca ai dipendenti (per lo stato è una partita di giro).

Un piccolo passo dovrebbe essere, come sostengo da tempo, quello della defiscalizzazione dei premi aziendali. Ma la bestia non ha alcuna intenzione di farsi affamare. Non a caso la nuova finanziaria prevede nuove entrate.

mercoledì 3 ottobre 2007

Di passaggio

Ci sono, non sono sparito.
Purtroppo mi si è rotto il portatile e quindi sono più legato ai vari PC disseminati per uffici e casa, oltre a questo è un periodo bello impegnativo.

Dovrei studiarmi e guardarmi un po' la finanziaria. Per fortuna ho in programma un week-end lungo più divertente che leggersi i parti di Padoa Schioppa e Visco!

venerdì 28 settembre 2007

Monotono

lo so sono monotono, ma il ragazzo è in grande forma e per me ogni uscita del disco è un giorno particolare
Springsteen: ‘Last to Die’
Springsteen: ‘Last to Die’

Qui la trasmissione

La corda

A furia di tirare le corde si rompono.

E' scaduta la moratoria sugli scioperi in un periodo delicato (il dollaro così alto sta creando non pochi problemi) e si parte con gli scioperi "a sostegno del contratto".

Col solito risultato: le aziende che vanno male non subiranno scioperi e ne sarebbero felici.
Quelle che vanno bene peggioreranno le prestazioni di consegna e si troveranno in difficoltà.

Siamo tutti sulla stessa barca, il cliente è quello che paga la zuppa a me e ai miei collaboratori.
Siamo proprio sicuri che nel 2007, con il mercato globale e i cinesini incombenti il miglior metodo di lotta sia lo sciopero?

Siamo sicuri che poi non si metta in crisi il sistema, e di solito in quel caso si fanno più male i lavoratori che non i ricchi e grassi padroni.

Meglio soli che forti

Se dovessi puntare il dito contro IL DIFETTO di chi fa impresa in Italia lo farei sulla incapacità di aggregarsi.

Ogni popolo porta il peso della storia, che influenza pesantemente il modo di pensare. Questo è il paese dei Comuni, dove tantissimi piccoli signorotti cercavano di fregarsi l'un l'altro.
L'economia stessa è figlia della storia (se non li avete mai letti prendete qualche libro sul tema del Professor Carlo Maria Cipolla) e della mentalità di chi fa l'imprenditore.
E ancora oggi tra comuni vicini ci sono rivalità profonde.

Ecco che allora in questo paese si preferisce essere padroni al 100% del nulla, con corollario magari del retropensiero di essere comunque più furbo del concorrente, di avere il controllo assoluto. Magari col corollario del "fai così perché lo dico io e non rompere le balle che non capisci niente".

Leggevo ieri su Magazine una citazione del Berlusca che avrebbe detto che nessuno ha fatto più di lui, forse solo Bill Gates in USA. Tralascio per carità di patria un commento alla frase.

Ma soffermiamoci un attimo sulla situazione.
Da subito Microsoft fu aperta ad altri soci, i dipendenti venivano pagati in azioni (e sono diventati miliardari), Certo Gates ha sempre tenuto probabilmente la maggioranza, ma non il 100% come il Berlusca fino a prima di entrare in politica.

Ed è così quasi dappertutto, credetemi, in nessun paese al mondo ci sono così poche centrali di acquisto per la piccola distribuzione o centrali di vendita (magari cooperative per riallacciarsi sopra).
Ad esempio quando si va all'estero si va in ordine sparso.
Non si riesce ad organizzare neppure una rete di assistenza e vendita all'estero tra non concorrenti (tra concorrenti è addirittura vietato farselo venire in mente) che porterebbe benefici a tutti.
Dopo due secondi che un consorzio si è formato cominciano le gelosie e ripicche.

Per non parlare delle migliaia di aziende della subfornitura incapaci di sviluppare un prodotto proprio che vengono strozzate da clienti approfittatori e che dovrebbero aggregarsi con altre aziende della filiera per essere in grado di fornire servizi avanzati su sistemi complessi, oltre al piccolo pezzo fatto su disegno.

E intanto, naturalmente ci si lamenta.
I piccoli vengono stritolati dai grandi.
E non si rendono conto che è una scelta loro.

Se poi ci aggiungiamo la spiacevole attitudine a preferire che un lavoro vada ad uno straniero che ad un concorrente diretto Italiano è detto tutto.


PS Ho trovato interessante anche il commento che diceva che è una scelta anche delle associazioni per avere tanti piccoli associati che hanno meno capacità di incidere (e pagano complessivamente di più, mi si consenta ;-) ) che non pochi forti associati.

Coop & Caprotti /2

Ho avuto parecchi commenti sul tema, in alcuni casi devo dire che mi è sembrato un dialogo tra sordi che dicono la stessa cosa. Devo essere stato scarso a spiegarmi.

Cerco di farlo

Secondo me esistono vari livelli di cooperative.
Quelle sociali che hanno una loro funzione secondo me molto importante, proprio perché le cooperative, facendo l'interesse del socio, sono in grado di offrire occasioni di lavoro con meno vincoli contrattuali (ad esempio) che non le società di capitali.
Le aziende che decidono spontaneamente di darsi la forma di cooperativa, accettando i vincoli e i benefici che la cosa offre (un lettore ne parla in modo interessante nei commenti). A mio personalissimo parere ad esempio, anche se ammetto di non conoscere approfonditamente l'argomento, molte start-up informatiche meglio che piene di gente con partita IVA sarebbe utile fossero cooperative. Poi se il business viaggia si può trasformare (o no, scusate non lo so) in società di capitali.
Le cooperative di supporto, tipo le citate Valfrutta, che diventano "rete di vendita" di chi da solo non ce la fa. Di queste a mio parere in Italia ne facciamo troppo poche e ci torno in un prossimo post.
Le "multinazionali delle cooperative" che a mio personalissimo parere hanno poco senso, dovendo alla fine darsi una governance adeguata e sfuggendo a quel punto la possibilità di intervento dei soci. Un po' come certe banche popolari o cooperative che diventano poi enormi e grazie alla struttura societaria diventano di fatto guidate dai manager o da gruppi organizzati tipo sindacati nella BPM.

Non credo che perché qualcosa è una cooperativa debba forzatamente essere "equo e solidale".
Rilevavo però come Coop usi, di fatto (e non sono i soli, certo), il concetto caro alla sinistra di "migliore" in quanto equo e solidale salvo poi comportarsi, giustamente, come qualsiasi azienda con fornitori, clienti ecc.
Se mi si permette, loro sono liberi di usare quella strategia di marketing, io sono libero di puntare il dito e dire che il Re è nudo e che sono un'azienda come tutte le altre.

Qualcuno ha letto le mie parole come difesa di Caprotti, si sbaglia. Da lombardo conosco tutte le storie (magari qualcuna più di altri) sui metodi gestionali di Esselunga.
E credo Caprotti sappia difendersi da solo.
Così come anche lui, quando può, cerca di fermare i concorrenti, con la differenza, in questo caso, che lui si cerca gli amici tra i politici. Altri tipo Coop per storia e fatti sono abbastanza "grigie" per non dire di peggio nei rapporti con la politica e non si capisce dove finisce la Coop e inizia la politica.
E qui si parla di Coop perché era la notizia del giorno, ma la cosa vale per tutte certe forme di commistione. Sempre ricordando che sono in Lombardia qui di Coop bianche o associazioni dai labili confini ad esempio col Presidente della Regione o suoi stretti collaboratori e amici ce ne intendiamo mica male.
Chiedete a chi lavora nella sanità cosa pensa di CL & collegate!

La mia contestazione veniva da una risposta Coop che diceva "si lamenta lui che è ricco", se andate a rileggerla.

Confindustria combatte da anni una battaglia contro le "finte coop", che altro non sono che aziende che hanno scelto quella forma societaria per questioni fiscali. Legittimo farlo, ma come è legittimo fino a prova contraria avere la holding in Lussemburgo o alle Cayman o nelle isole Inglesi.
Come sono libero di criticare (strappando facili applausi) chi ha la holding lussemburghese posso essere libero di criticare cooperative che (come ho detto) dello spirito cooperativo hanno alla fine ben poco?

mercoledì 26 settembre 2007

Read my lips

Ma fino a due giorni fa non dicevano che non avrebbero aumentato le tasse?

Corriere.it Manovra da 10,7 miliardi di cui 4,6 di tagli
Sei miliardi dalle entrate, dall'incremento del gettito a legislazione vigente senza interventi su imposte e aliquote
ROMA - La finanziaria 2008 sarà di circa 10,7 miliardi di euro. Di cui 6 miliardi arriverano dalle entrate, cioè dall'incremento delle entrate fiscali a legislazione vigente senza interventi su imposte e aliquote.

Quindi la frase "senza interventi sulle aliquote" vuol dire secondo loro come recupero d'evasione?
Insomma, quei sei miliardi (più dei tagli, naturalmente) qualcuno li dovrà pagare, o no?

O alla fine faranno il solito giochetto: lasciare invariate le aliquote e allargamento della base imponibile?

Il bello di internet

Pensate di avere un disco di brani inediti che uscirà fra qualche giorno.

Organizzate un concerto di beneficenza per presentare il vostro disco nella vostra location storica.

Sold out in 5 minuti i biglietti a 100 dollari.

Fate il concerto con buona parte dei pezzi nuovi e .... il pubblico li canta tutti a memoria!

E' quello che è capitato lunedì 24 Settembre ad Ashbury Park al signore ritratto a fianco, un po' avanti con gli anni che si è fatto crescere i capelli in quanto molto rock.

Da Venerdì il disco (bello, chi scrive è fra quelli che lo sanno già a memoria) anche nei negozi.

martedì 25 settembre 2007

Alla Giapponese

Antielusione: l'istanza preventiva va alle Entrate. (dovete chiedere se potete fare una cosa che il fisco potrebbe vedere come elusiva)

L'assenza di risposta vale come rifiuto.
Mai contrattato con dei giapponesi? Appunto, uguale.

La verità è che il fisco non sa rispondere in tempi decenti, quindi, avendo il coltello dalla parte del manico...
Ma provate a spiegarlo ad uno straniero...

Buon senso e articolo 18

Ma perché in Italia il buon senso ha così poco credito?

Fosse per me firmerei dopo tre secondi l'ipotesi della protezione dal licenziamento "a scalare".
Basata sull'anzianità di servizio.

Blanda all'inizio e poi come l'attuale per chi diventa "a rischio" raggiungendo magari una certa età e contemporaneamente anzianità di servizio.


Certo, alcune aziende potrebbero approfittarsene, le stesse che oggi usano le pieghe della legge con contratti a termine rinnovati, smessi e ripresi o cose del genere.
Ma quelli si gettano la zappa sui piedi da soli, non hanno ancora capito che l'azienda la fanno le persone e non è tenendole sulla corda che risolvi il problema.
Non a caso sono spesso aziende che vanno male (se piccole) o grandi aziende dove i manager cercano di tenere bassi i famigerati "costi fissi".
Nel secondo caso con la possibilità di licenziamento più facile i costi diventerebbero "semi variabili" e incoraggerebbero anche le grandi aziende ad assumere.


Ma i sindacati sono troppo occupati in lotte politiche interne per occuparsi del bene dei lavoratori.

Coop & Caprotti

Leggo (sono sempre un po' in ritardo) la (non) risposta di Coop a Caprotti.
Nulla si dice delle facilitazioni per piani regolatori "amici".
Si dice che è normale che ci siano prezzi "differenziati" per area (ed è vero) ma non dice che chissà come mai i prezzi sono elevati dove (grazie ad ambiente "amico"?) sono in splendida solitudine e bassi dove c'è la concorrenza.

Una bella sbrodolata sui valori delle cooperative.
Ma è una cooperativa solidale un'azienda che fattura decine di miliardi di euro e che usa gli stessi metodi degli odiati capitalisti? (si vedano i commenti dell'altro post) ivi compresi (cito la risposta) "dolorosi processi di concentrazione e ristrutturazione", che vuol dire licenziamenti, per capirci.

lunedì 24 settembre 2007

Bau bau bau bau

Privacy in azienda a rischio dipendenti senza più tutele - cronaca - Repubblica.it
Can che abbaia non morde.
Repubblica abbaia sempre molto, spara titoloni in prima pagina. Ormai siamo allo spettacolo puro. Sostanza poca.

Chi vive in azienda sa bene che la privacy è la solita legge all'italiana, tanta carta e poca sostanza.
Si fanno tutte le procedure del mondo poi la maggior parte dei colleghi per un motivo o per l'altro sanno le reciproche password, quando non sono in un post-it nel primo cassetto. E se mettete come da protocollo le password che scadono i vostri dell'IT passeranno il loro tempo a ripristinare password dimenticate.

Per non dire del fatto che devo chiedere l'autorizzazione ai dipendenti per fargli la busta paga, ai fornitori per pagarli e ai clienti per fargli le fatture.
Tonnellate di fax e carta che nessuno controllerà mai.

Malattia? Ma se il 90% dei certificati ti arriva portato a mano dal collega neppure in busta chiusa!
Quando non te lo lascia la moglie/marito/parente in portineria.

Sindacati? Davvero non sapete quale dei vostri colleghi è iscritto e a quale sindacato?

Fra video, tessere fedeltà, carta di credito (che Visco vorrebbe come unico metodo di pagamento) sanno sempre dove sei, cosa compri ecc.

Per quattro soldi ti vendono profili, mailing list & co.

In compenso è un ottimo metodo per i fannulloni.
Partendo dal presupposto che gli dai il PC per lavorare e in azienda è pagato per lavorare non per fare i fatti suoi...
Non puoi controllare se navigano in internet dove vanno
non puoi controllare le email
non puoi tracciare cosa hanno fatto con i computer
non puoi tenere traccia delle telefonate
non puoi verificare troppo approfonditamente con tecniche tipo impronte se uno passa il badge all'altro

In compenso sei responsabile se gli stessi strumenti (internet, telefono ecc) li usa per commettere reati.


Tanto poi alla fine il tutto serve solo a rendere utilizzabili le liste delle primarie PD, fidatevi ;-)

Strano il mercato

ANSA.it - Economia - Consumi di pane al minimo storico: "Allarme della Coldiretti: 'su base annua la quantita' di pane consumato per uso domestico dagli italiani ha raggiunto il minimo storico'".

Ieri mancava il grano e quindi i prezzi del pane aumentano.
Oggi allarme per la diminuzione dei consumi.

Mai sentito in Coldiretti (certo che no, loro lavorano principalmente sui contributi UE) parlare di marketing mix? Al salire del prezzo diminuisce la domanda!
Sembra incredibile!

E se manca il grano, non è meglio se mangiamo meno pane?

sabato 22 settembre 2007

Sempre gli stessi tic

Alla Visco, anche i compagni delle Coop, odiando chi ha guadagnato i soldi con il proprio lavoro, alle accuse di Caprotti (Esselunga) invece di rispondere puntualmente contestando le accuse rispondono "A piangere su presunti soprusi e vessazioni inaudite subite a causa delle cooperative di consumo per oltre cinquant’anni e’ uno degli uomini piu’ ricchi d’Italia".

Quindi cosa vuol dire che siccome Caprotti è ricco è giusto che subisca?
O che le Coop siano favorite dall'essere parte interconnessa all'attuale sistema di potere?
Solito richiamo alla lotta di classe per coprire il fatto che di cooperativo c'è più nulla a parte le quote soci o che si hanno prezzi più alti dove manca la concorrenza come scritto da Caprotti sul Sole l'altro giorno?

Segnali dall'industria

Dopo il caso Sicilia (sbattere fuori chi paga il pizzo) adesso viene commissariata l'associazione di Reggio Calabria per brutte storie di conti neri & litigi continui.

Direi che se non altro in casa nostra si cerca di tenere un po' di pulizia.
Notare che secondo l'articolo il conto serviva anche per i sindacati.
Da tempo si narra nelle segrete stanze che a livello locale a volte la chiusura di certe vertenze viene "agevolata".

Ex ministro dei trasporti

Burlando: patente sospesa un anno - Corriere della Sera: "Il governatore ligure ha avuto la patente sospesa per 12 mesi".
Poverino, gli toccherà andare in giro sempre con un'auto dell'amministrazione!

Ma in Liguria lo sanno di avere un governatore completamente fuori?

venerdì 21 settembre 2007

Trecentosessantagradi

Si sa, lo schieramento politico è a trecentosessanta gradi (arco costituzionale+estremi).

Non stupitevi allora di trovare fianco a fianco su una votazione Giordano e Storace.
E poi si sa, tengono famiglia, perché andare a casa?

mercoledì 19 settembre 2007

Infallibile

Corriere della Sera - Giovanni Sartori: "l’oramai infallibile incompetenza del nostro presidente del Consiglio"

Bella frase, detta da un tale personaggio, in un editoriale su un giornale che si schierò apertamente.

martedì 18 settembre 2007

Comincio a tremare

Leggo sul Sole Prodi: "abbassare l'aliquota e allargare e razionalizzare la base imponibile".

Vuoi dire che quel testa quadra lì ha letto il mio post di scherzo e lo vuole applicare?

Al solito tasse più basse del 5%, base imponibile più larga del 20%.
Messaggio: abbiamo ridotto le tasse
Risultato: tasse più alte

Il lupo perde il pelo ma non il Visco

Favole

Qualcuno credeva alla favola che questo governo avrebbe ridotto le tasse?

La verità è che questa sinistra vede le tasse come una giusta punizione verso chi guadagna.
E soffre di complesso di superiorità, quindi pensa di saper spendere meglio del cittadino.
Quindi tasse e spese.

Multimandato

Chi scrive ha sempre considerato una forza della Confindustria il limite dei dei mandati.
Permette di avere sempre gente che viene (e sa di dover tornare) dalle aziende e non il Presidente professionista.

In politica al massimo livello non sono molto d'accordo.
La politica è un lavoro serio e difficile, non si può improvvisare. Lo dimostrano i tanti della "società civile" che hanno fatto pessime figure in quel campo.
Legificare è una cosa difficile e, anzi, proprio l'improvvisazione di molti attuali parlamentari è la causa di un pessimo livello di leggi ultimamente.
E continui cambiamenti non possono che fare peggio, occorre una certa professionalità e conoscenza del meccanismo.

Piuttosto metterei l'accento su due fattori.

Uno è la selezione, l'altro la riduzione dei parlamentari.
La riduzione porterebbe ad una maggiore responsabilizzazione e visibilità dei parlamentari.
Oggi la buona parte fa semplicemente il pianista,votando su ordine del segnalatore di turno, ma il loro contributo è basso o inesistente.
Avere invece 100/120 parlamentari permetterebbe di avere maggiore visibilità sul loro operato (ma oggi Prodi fra ministri e sottosegretari è già lì...) e attraverso la votazione sarebbe facile mandare a casa le persone che non si comportano come dovrebbero. Anche se non c'è il limite al mandato.
Collegi più grandi renderebbero più difficile la corruzione spiccia oggi presente a livello locale.

Il secondo fattore è quello della selezione.
Una volta uno faceva "carriera" controllato e formato dal partito, partiva dal basso e se era in gamba veniva fatto "crescere". Don Camillo, bravo sindaco, diventava parlamentare.
Non a caso i politici di maggior valore oggi (piaccia o no) hanno fatto tutta la trafila della carriera. E gente come Andreotti, Fini, Veltorni, D'alema o De Michelis, con tutti i loro difetti sono molto meglio di tanti improvvisati provenienti dalla "società civile".
Per i politici incapaci esiste il sistema del voto, se non sono validi si deve lasciarli a casa così.

A basso livello (comuni, provincie, regioni) invece sono per il limite ai mandati. Se sono un passaggio della carriera è giusto che ci sia un ricambio. E se uno è bravo farà carriera e andrà in parlamento, altrimenti sarà costretto a trovarsi un lavoro.
Ma se c'è uno veramente in gamba perché lo devo lasciare a casa?

Solita storia

Alla fine Grillo farà le sue liste.
E darà il bollino.
Il solito partito del capo, come un Berlusconi qualunque.
Il solito "via loro che adesso andiamo noi"

Legalità

Massimo rispetto per la decisione dei colleghi siciliani di dare un forte messaggio contro la Mafia.

E i mafiosi non hanno tardato a farsi sentire.

Purtroppo però, nello stesso giorno leggo di un ministro che dice "gli immigrati scendano in piazza". Una ulteriore dimostrazione della strumentalizzazione ormai costante del messaggio politico, tanto per andare sui giornali.

Credo che pochissimi Italiani siano contro gli immigrati in quanto tali. Credo invece che tutti siano contro l'illegalità.

E questo è un paese che, purtroppo, non è più in grado di garantire la sicurezza e il rispetto delle leggi per la buona parte dei suoi cittadini.
La buona parte del meridione è sotto il controllo della delinquenza organizzata, qui al nord ogni giorno ci troviamo a fronteggiare situazioni certamente meno opprimenti di quelle del meridione, ma comunque mal sopportate dai cittadini.
Dalle piccole cose, come le automobili che girano chiaramente non adeguate (ma se fermano me con le gomme quasi consumate mi richiamano o fanno la multa), oppure cose tipo sporcizia, ubriachi, molestatori, scippatori, piccoli furti. Tutte cose che colpiscono il cittadino e instaurano un senso di incertezza.

Si è persa la certezza della pena, parli con le forze dell'ordine e li trovi demotivati, perché loro sì, procedono con gli arresti, ma per trovarsi i delinquenti fuori dopo pochi giorni.

Esiste un forte problema di legalità in questo paese. Che comprende anche la questione tasse, certo.
E una magistratura che forse non è così efficace come dovrebbe (lasciando perdere le penose cose tipo D'Alema che adesso attacca la Forleo, già difesa dalla sinistra quando liberò gli islamici, solita corrente alternata).

E forse anche la sinistra si sta accorgendo che è un vero, grande problema che tocca soprattutto i cittadini più deboli. Al solito i ricchi si arrangiano da se.


Dimenticavo, se stacchi la cima di uno yacht con su un ministro dopo due giorni sei in galera e ci resti.

lunedì 17 settembre 2007

Stranezze

C'è qualcosa di strano se esistono persone che possono spendere dei soldi per un'auto che dietro si presenta così!

venerdì 14 settembre 2007

Cosa serve alle imprese

Mi raccontano, stesso problema: validità di un brevetto.

Italia: merce sequestrata da Novembre 2006, forse prossima settimana con provvedimento di urgenza si riuscirà a fare un'udienza.

Germania: causa avviata a Marzo 2007, settimana scorsa è stata emessa la sentenza.

Secondo voi poi una multinazionale dove investe più volentieri?

In picchiata

Leggo oggi sul Sole che l'intenzione di Prato (AlitaGlia) è quella di vendere gli slot su Heatrow.

Un po' come uno che per ridurre il debito vende i macchinari.
Il debito si riduce, e poi come fai a produrre?

O semplicemente tagli i Milano-Londra che intanto, per quei quattro che fanno avanti e indietro con la city.... anzi, visto che sono magari traders, così imparano!

lunedì 10 settembre 2007

Vaffa e precari

Un forte dubbio mi assale.

Ma tutti coloro che hanno lavorato per il mitico vaffa day erano persone assunte con contratto a tempo indeterminato e paghe sopra i minimi salariali?

Oppure erano (che cosa orribile) precari, magari con partita IVA e pagati e assunti per la giornata.
O sono solo volontari o stagisti? Quindi neppure pagati.

Qualcuno dei Grilletti (adoratori del nostro nuovissimo predicatore) sa darmi una risposta.

E già che ci sono, mi tolgono i dubbi su quanto si dice in giro che anche il loro nuovo Dio, come quasi sempre accade nel mondo dello spettacolo, pretende una parte del compenso brevi manu?

Comunque è una merdaccia, a poche centinaia di metri da dove Biagi è stato ucciso...