Un blog economico in questi momenti non è certo molto letto.
A chi passa da queste parti rinnovo gli auguri fatti a Natale.
domenica 31 dicembre 2006
sabato 30 dicembre 2006
Successo
Il sogno di molti è quello di raggiungere il successo.
Possibilmente magari lavorare poco (perlomeno manualmente).
Essere stimati rispettati, diventare esempi di stile nel vestire, avere un bel casale per le vacanze, essere invitati nei salotti, girare con autista, scorta, aerei privati.
Uno dei modi è fare politica, Bertinotti alla fine c'è riuscito diventando Presidente della Camera.
Purtroppo ha avuto un problema non raro nelle persone della sua età (per il quale gli faccio i migliori auguri di guarigione).
Coerentemente al suo stile di vita si è fatto operare in una lussuosa clinica privata (esattamente come il suo collega di vita tale Berlusconi)
Da un medico che viene da una struttura pubblica tra l'altro.
Come dite? Sarebbe comunista? E voi siete ancora legati a questi vecchi stereotipi?
Alla fine il socialista (quindi ladro) Amato è andato al Policlinico e fa una figura migliore.
NB non che uno non sia libero di curarsi come crede, ci mancherebbe. Ma da chi fa sempre le lezioncine di coerenza e le battaglie contro la sanità privata magari ci si aspettava appunto coerenza.
Possibilmente magari lavorare poco (perlomeno manualmente).
Essere stimati rispettati, diventare esempi di stile nel vestire, avere un bel casale per le vacanze, essere invitati nei salotti, girare con autista, scorta, aerei privati.
Uno dei modi è fare politica, Bertinotti alla fine c'è riuscito diventando Presidente della Camera.
Purtroppo ha avuto un problema non raro nelle persone della sua età (per il quale gli faccio i migliori auguri di guarigione).
Coerentemente al suo stile di vita si è fatto operare in una lussuosa clinica privata (esattamente come il suo collega di vita tale Berlusconi)
Da un medico che viene da una struttura pubblica tra l'altro.
Come dite? Sarebbe comunista? E voi siete ancora legati a questi vecchi stereotipi?
Alla fine il socialista (quindi ladro) Amato è andato al Policlinico e fa una figura migliore.
NB non che uno non sia libero di curarsi come crede, ci mancherebbe. Ma da chi fa sempre le lezioncine di coerenza e le battaglie contro la sanità privata magari ci si aspettava appunto coerenza.
La vita
La vita a volte è strana.
Un tempo strettissimo legame come Presidente e Direttore generale di Assolombarda (la più importante territoriale d'Italia).
Oggi Michele Perini è Presidente di Fiera Milano Spa e Michele Porcelli è Amministratore delegato della Fiera di Bologna (dove il Presidente è il solito Montezemolo ma questa è un'altra storia).
E si fanno la guerra.
Che se la facciano Perini e Montezemolo invece non è una novità.
Un tempo strettissimo legame come Presidente e Direttore generale di Assolombarda (la più importante territoriale d'Italia).
Oggi Michele Perini è Presidente di Fiera Milano Spa e Michele Porcelli è Amministratore delegato della Fiera di Bologna (dove il Presidente è il solito Montezemolo ma questa è un'altra storia).
E si fanno la guerra.
Che se la facciano Perini e Montezemolo invece non è una novità.
Sono contro la pena di morte. Favorevole al carcere a vita senza alcuna facilitazione. In isolamento per decine di anni alla fine è una pena più dura che quella di morte.
Ma contro l'uccisione di una persona da parte dello stato.
Anche se è Saddam. Poi capisco che la pena di morte fa parte della cultura del mondo arabo (dove esiste la lapidazione) e rispetto le loro tradizioni.
Ma personalmente sono contrario.
Ma sono contrario anche al fatto che gente come Angelo Izzo alla fine invece di scontare la pena se ne va in giro.
Ma contro l'uccisione di una persona da parte dello stato.
Anche se è Saddam. Poi capisco che la pena di morte fa parte della cultura del mondo arabo (dove esiste la lapidazione) e rispetto le loro tradizioni.
Ma personalmente sono contrario.
Ma sono contrario anche al fatto che gente come Angelo Izzo alla fine invece di scontare la pena se ne va in giro.
Rumors & Risparmio
Finalmente anche l'amico LL con Rumors & Risparmio passa ad una piattaforma di blog.
Finalmente perché le novità sono varie: commenti, un pò più di leggibilità (a mio parere), la possibilità di avere i feed RSS.
Fateci un giro ormai lui e Zener con il loro gioco di rimessa analisi tecnica/fondamentali sono un must per chi voglia tenere d'occhio i titoli interessanti.
Finalmente perché le novità sono varie: commenti, un pò più di leggibilità (a mio parere), la possibilità di avere i feed RSS.
Fateci un giro ormai lui e Zener con il loro gioco di rimessa analisi tecnica/fondamentali sono un must per chi voglia tenere d'occhio i titoli interessanti.
Piccole cose
Un post da [mini]marketing.
Mi sono fatto tre giorni in montagna (zona no tav) e per far riposare mia moglie non abbiamo neppure aperto il gas.
Abbiamo mangiato sempre fuori.
Conto al ristorante 101,xx, cancellato con scritto 100.
Conto al bar (dove facevamo colazione e merenda) di 8,20. Dato dieci resto di 2.
Conto al ristorante di 115,30 Euro. Naturalmente metto nel piattino 120 Euro.
Torna il piattino con dentro 4,70 euro in monetine, che restano come mancia.
Ma indovinate in quale posto non tornerò probabilmente mai più?
Perché a volte la gente è così ottusa e non capisce che è dalle piccole cose che il cliente ti misura? Sulle grandi si tratta, nessuno se le aspetta, ma le piccole cose ti fanno fare la figura del "piccolo" di testa e lasciano una sensazione spiacevole nel cliente.
E' vero, in un posto di villeggiatura il cliente di passaggio è poco importante, ma se mando un amico con un consiglio a cena? Qual'è il costo nel tempo di quei 30 centesimi?
Mi sono fatto tre giorni in montagna (zona no tav) e per far riposare mia moglie non abbiamo neppure aperto il gas.
Abbiamo mangiato sempre fuori.
Conto al ristorante 101,xx, cancellato con scritto 100.
Conto al bar (dove facevamo colazione e merenda) di 8,20. Dato dieci resto di 2.
Conto al ristorante di 115,30 Euro. Naturalmente metto nel piattino 120 Euro.
Torna il piattino con dentro 4,70 euro in monetine, che restano come mancia.
Ma indovinate in quale posto non tornerò probabilmente mai più?
Perché a volte la gente è così ottusa e non capisce che è dalle piccole cose che il cliente ti misura? Sulle grandi si tratta, nessuno se le aspetta, ma le piccole cose ti fanno fare la figura del "piccolo" di testa e lasciano una sensazione spiacevole nel cliente.
E' vero, in un posto di villeggiatura il cliente di passaggio è poco importante, ma se mando un amico con un consiglio a cena? Qual'è il costo nel tempo di quei 30 centesimi?
mercoledì 27 dicembre 2006
Preparazione
Varato il decreto per il traffico aereo: "volti ad incentivare la creazione di sistemi aeroportuali anche coordinati, al fine di garantire una più razionale ed efficace distribuzione dei flussi di traffico aereo".
In pratica da quanto leggo si deciderà quali aeroporti possono avere traffico internazionale e di che tipo (e così si fregano le compagnie low cost) e si prepara il terreno "regolamentato" a chi acquisterà Alitalia per dargli adeguata protezione.
Vuoi dire che non erano fantasie?
In pratica da quanto leggo si deciderà quali aeroporti possono avere traffico internazionale e di che tipo (e così si fregano le compagnie low cost) e si prepara il terreno "regolamentato" a chi acquisterà Alitalia per dargli adeguata protezione.
Vuoi dire che non erano fantasie?
domenica 24 dicembre 2006
La famiglia virtuale
Vigilia di Natale.
Tutti noi esaurito (forse) il piacere/dovere dei regali ci fermiamo un attimo e ci dedichiamo alla famiglia.
E noi bloggers di famiglie ne abbiamo due, una reale, i nostri cari, i nostri amici.
Una virtuale, fatta di nick names, di messaggi, di post, di commenti. Persone che non conosci e che "incontri" virtualmente magari molto più degli amici.
Con le quali scambi idee ed opinioni, magari in modo più libero proprio perché libero da condizionamenti, da pensieri di opportunità.
La mia famiglia virtuale sta diventando grande, Steve col quale e grazie al quale ho iniziato questo blog, Buddy, Duca, LL, Zener, compagni di blogging preferiti, ai quali mi permetto di aggiungere Pier Luca Santoro col quale ultimamente ho avuto frequenti scambi di opinioni e che si occupa di una delle funzioni principali legate all'economia, il marketing, quello serio, non lo slogan.
Nella mia famiglia virtuale ci sono anche i miei lettori/commentatori, lettori che partecipano al dibattito, devo dire che in questo sono fortunato, maleducati pochi.
Un abbraccio grande a tutta la famiglia.
Mangiate poco. Se bevete occhio in auto (quandosi parla di famiglia noi italiani diventiamo paterni)
Tutti noi esaurito (forse) il piacere/dovere dei regali ci fermiamo un attimo e ci dedichiamo alla famiglia.
E noi bloggers di famiglie ne abbiamo due, una reale, i nostri cari, i nostri amici.
Una virtuale, fatta di nick names, di messaggi, di post, di commenti. Persone che non conosci e che "incontri" virtualmente magari molto più degli amici.
Con le quali scambi idee ed opinioni, magari in modo più libero proprio perché libero da condizionamenti, da pensieri di opportunità.
La mia famiglia virtuale sta diventando grande, Steve col quale e grazie al quale ho iniziato questo blog, Buddy, Duca, LL, Zener, compagni di blogging preferiti, ai quali mi permetto di aggiungere Pier Luca Santoro col quale ultimamente ho avuto frequenti scambi di opinioni e che si occupa di una delle funzioni principali legate all'economia, il marketing, quello serio, non lo slogan.
Nella mia famiglia virtuale ci sono anche i miei lettori/commentatori, lettori che partecipano al dibattito, devo dire che in questo sono fortunato, maleducati pochi.
Un abbraccio grande a tutta la famiglia.
Mangiate poco. Se bevete occhio in auto (quandosi parla di famiglia noi italiani diventiamo paterni)
Buon Natale
sabato 23 dicembre 2006
Auguri
Auguri a tutti voi e ai vostri cari per le prossime festività.
Buon Natale, spero ritrovando anche lo spirito del Natale e non solo l'orgia consumistica.
Buon 2007 che durante l'anno almeno uno dei vostri sogni possa avverarsi.
Auguri a tutti i lettori, a quelli che sono d'accordo con me e soprattutto a quelli che non sono d'accordo con me ma magari mi leggono lo stesso.
Quest'anno foto del Presepe, visto che ormai mantenere le nostre tradizioni sembra deprecabile.
Buon Natale, spero ritrovando anche lo spirito del Natale e non solo l'orgia consumistica.
Buon 2007 che durante l'anno almeno uno dei vostri sogni possa avverarsi.
Auguri a tutti i lettori, a quelli che sono d'accordo con me e soprattutto a quelli che non sono d'accordo con me ma magari mi leggono lo stesso.
Quest'anno foto del Presepe, visto che ormai mantenere le nostre tradizioni sembra deprecabile.
giovedì 21 dicembre 2006
Accertamenti /2
Ad integrazione del mio vi consiglio la lettura di un post di Zener sul come l'Agenzia delle Entrate riceve i mandati a fare i controlli.
E se mi permettete un commento è di una tristezza infinita e spiega bene perché questo resta il paese dei furbi, purtroppo.
E se mi permettete un commento è di una tristezza infinita e spiega bene perché questo resta il paese dei furbi, purtroppo.
Accertamenti
Un anonimo in un commento si chiede " Mi chiedo allora come funzionino effettivamente questi "accertamenti"".
L'amico Zener è certo più esperto di me ma la racconto come la so.
Spesso gli accertamenti funzionano così: non esiste contabilità essendo in nero e quello che c'è non è utilizzabile (a volte succede anche per le aziende regolari, nella maggior parte dei casi impugnato e risolto) pertanto si procede in modo induttivo.
Che viene utilizzato favorevolmente all'amministrazione. Quindi che so, scontrino medio rilevato 1000 euro, moltiplicato per tot scontrini per tot giorni. Anche se uno vende palle di Natale e l'accertamento l'hanno fatto il 10 Dicembre.
Oppure non essendo valida la contabilità (non ridete) sono valide le registrazioni delle vendite ma non quelle delle spese.
E' evidente che facendo così i ricavi evasi vengono aumentati in modo consistente.
Oppure in fase di verifica verbalizzano come indeducibili tutta una serie di costi a loro parere non inerenti.
Per fare un esempio a me, tra molte altre cose, hanno ripreso a tassazione delle ricevute di albergo perché con il mio nome invece che con il nome dell'azienda, nonostante ci sia tutta la documentazione che è un viaggio di lavoro, il luogo non sia di villeggiatura, sia una notte, in un posto dove abbiamo il cliente ecc ecc. Se le mettevo in nota spese (e non c'erano perché pagati con la carta aziendale) sarebbe stato deducibile, registrato direttamente no.
E spesso cominciano a contestare importi grossi di spese dicendo che vanno ammortizzate ( e lì le cifre salgono) o che la spesa non è di competenza dell'anno ecc ecc.
Alla fine esce un verbale magari da qualche centinaio di migliaia di Euro.
E un verbale DEVE sempre esserci in qualsiasi accertamento, e se non trovano nulla stanno lì finché lo trovano.
A quel punto uno comincia a guardarselo e a fare le controdeduzioni, poi fa o l'istanza di adesione o va al tribunale tributario.
In entrambi i casi naturalmente molte delle cose che erano scritte nel verbale vengono cassate, si presenta documentazione, precedenti, prove ecc. Risultato, spessissimo l'evaso è un terzo o un quinto di quanto "accertato".
A quel punto si ha la cifra "evasa" (e spesso non è neppure vero, ma così funziona) sulla quale vengono calcolate le tasse e poi le penali.
Quindi su quel quinto risultante pago le tasse (fai 33%) e se faccio l'adesione pochissima penalità.
Ecco che se prendi 15,3 miliardi e fai un quinto te ne trovi 3.
Poi Calcoli il 33% e te ne trovi 1.
Poi ci metti una penale mettiamo del 50% e sei a 1,5... esattamente un decimo!
NB gli ultimi i numeri sono sparati un pò a caso, non sono un fiscalista. Ma Zener correggerà se necessario.
L'amico Zener è certo più esperto di me ma la racconto come la so.
Spesso gli accertamenti funzionano così: non esiste contabilità essendo in nero e quello che c'è non è utilizzabile (a volte succede anche per le aziende regolari, nella maggior parte dei casi impugnato e risolto) pertanto si procede in modo induttivo.
Che viene utilizzato favorevolmente all'amministrazione. Quindi che so, scontrino medio rilevato 1000 euro, moltiplicato per tot scontrini per tot giorni. Anche se uno vende palle di Natale e l'accertamento l'hanno fatto il 10 Dicembre.
Oppure non essendo valida la contabilità (non ridete) sono valide le registrazioni delle vendite ma non quelle delle spese.
E' evidente che facendo così i ricavi evasi vengono aumentati in modo consistente.
Oppure in fase di verifica verbalizzano come indeducibili tutta una serie di costi a loro parere non inerenti.
Per fare un esempio a me, tra molte altre cose, hanno ripreso a tassazione delle ricevute di albergo perché con il mio nome invece che con il nome dell'azienda, nonostante ci sia tutta la documentazione che è un viaggio di lavoro, il luogo non sia di villeggiatura, sia una notte, in un posto dove abbiamo il cliente ecc ecc. Se le mettevo in nota spese (e non c'erano perché pagati con la carta aziendale) sarebbe stato deducibile, registrato direttamente no.
E spesso cominciano a contestare importi grossi di spese dicendo che vanno ammortizzate ( e lì le cifre salgono) o che la spesa non è di competenza dell'anno ecc ecc.
Alla fine esce un verbale magari da qualche centinaio di migliaia di Euro.
E un verbale DEVE sempre esserci in qualsiasi accertamento, e se non trovano nulla stanno lì finché lo trovano.
A quel punto uno comincia a guardarselo e a fare le controdeduzioni, poi fa o l'istanza di adesione o va al tribunale tributario.
In entrambi i casi naturalmente molte delle cose che erano scritte nel verbale vengono cassate, si presenta documentazione, precedenti, prove ecc. Risultato, spessissimo l'evaso è un terzo o un quinto di quanto "accertato".
A quel punto si ha la cifra "evasa" (e spesso non è neppure vero, ma così funziona) sulla quale vengono calcolate le tasse e poi le penali.
Quindi su quel quinto risultante pago le tasse (fai 33%) e se faccio l'adesione pochissima penalità.
Ecco che se prendi 15,3 miliardi e fai un quinto te ne trovi 3.
Poi Calcoli il 33% e te ne trovi 1.
Poi ci metti una penale mettiamo del 50% e sei a 1,5... esattamente un decimo!
NB gli ultimi i numeri sono sparati un pò a caso, non sono un fiscalista. Ma Zener correggerà se necessario.
Incidenti
Grazie a AM che mi ha mandato un pò di tabelle INAIL.
Il rapporto completo 2005 lo potete trovare qui.
Personalmente ho cercato di guardarmi un pò di dati.
Leggendo una tabella ci sono delle cifre, leggendo le altre sono diverse, ma non ho molto tempo per studiare.
Dalle tabelle riepilogative ci sono ben 590 morti in incidenti stradali e 233 in itinere.
Per chi non lo sapesse anche il tragitto casa/lavoro (l'itinere) è protetto dall'INAIL e se un impiegato si fa una storta scendendo dal treno andando a lavorare l'azienda paga.
Come si vede i dati confermano quello che avevo detto, l'incidenza è molto elevata.
Interessante poi la tabella dove parla della frequenza per settore di attività.
Il settore peggiore infortuni/addetto per i casi di morte è gomma-plastica (pochi addetti e grandi impianti rischiosi) e quello metallurgico il peggiore come indice globale (idem).
Le costruzioni da sole superano la quantità di infortuni mortali dell'industria intera (263 contro 254). Gomma plastica in termini assoluti porta relativamente pochi infortuni a conferma che sconta il fatto di aver pochi dipendenti.
Sono estasiato dal fatto che ci sia gente che commenta il mio post parlando di "tutti gli incidenti che elenchi hanno la causa: l'ansia di accumulo da parte del capitale".
Assicuro che gli imprenditori vanno in stress non quando accumulano il capitale, ma quando l'azienda è in fasi critiche. Quindi esattamente al contrario. E l'ansia deriva dal doverla eventualmente chiudere l'azienda non dalla decisione di quanti dividendi distribuire.
E, parrà strano, uno dei fattori di stress potrebbe essere quello di dover licenziare. Anche se chi odia il capitale probabilmente crede che uno ci goda, a licenziare.
Il rapporto completo 2005 lo potete trovare qui.
Personalmente ho cercato di guardarmi un pò di dati.
Leggendo una tabella ci sono delle cifre, leggendo le altre sono diverse, ma non ho molto tempo per studiare.
Dalle tabelle riepilogative ci sono ben 590 morti in incidenti stradali e 233 in itinere.
Per chi non lo sapesse anche il tragitto casa/lavoro (l'itinere) è protetto dall'INAIL e se un impiegato si fa una storta scendendo dal treno andando a lavorare l'azienda paga.
Come si vede i dati confermano quello che avevo detto, l'incidenza è molto elevata.
Interessante poi la tabella dove parla della frequenza per settore di attività.
Il settore peggiore infortuni/addetto per i casi di morte è gomma-plastica (pochi addetti e grandi impianti rischiosi) e quello metallurgico il peggiore come indice globale (idem).
Le costruzioni da sole superano la quantità di infortuni mortali dell'industria intera (263 contro 254). Gomma plastica in termini assoluti porta relativamente pochi infortuni a conferma che sconta il fatto di aver pochi dipendenti.
Sono estasiato dal fatto che ci sia gente che commenta il mio post parlando di "tutti gli incidenti che elenchi hanno la causa: l'ansia di accumulo da parte del capitale".
Assicuro che gli imprenditori vanno in stress non quando accumulano il capitale, ma quando l'azienda è in fasi critiche. Quindi esattamente al contrario. E l'ansia deriva dal doverla eventualmente chiudere l'azienda non dalla decisione di quanti dividendi distribuire.
E, parrà strano, uno dei fattori di stress potrebbe essere quello di dover licenziare. Anche se chi odia il capitale probabilmente crede che uno ci goda, a licenziare.
mercoledì 20 dicembre 2006
Cifre a vanvera
Un anonimo mi segnala sul discorso evasori in un commento:
Nel 2006 scoperti settemila evasori totali nascosti allo Stato redditi per 15,3 miliardi - economia - Repubblica.it: "Sono stati poco meno di settemila (6950) gli evasori totali scoperti dalla guardia di finanza nel 2006. Un esercito che ha nascosto allo Stato redditi per 15,3 miliardi di euro."
Mi hanno sempre fatto sorridere queste cifre.
Sai come le fanno? Induttivamente. Erano famosi i casi di parrucchiere alle quali facevano verbali da 10 miliardi.
Ho la testa da amministratore, faccio subito i conti.
6950 persone x 15,3 miliardi di redditi evasi (parlano di redditi non di fatturati) vuol dire che guadagnavano mediamente 2,2 milioni di euro testa.
Se avevano un reddito mediamente di 2,2 milioni a test, essendo bravissimi e guadagnando il 66% del fatturato (mediamente si è tra il 10 e il 30) vuol dire un giro d'affari MEDIO di oltre 3 milioni.
E secondo voi con i tempi che corrono e i continui controlli che ci sono veramente si riesce a mettere in piedi un business da milioni di euro (che comporta parecchi dipendenti, struttura, trasporti, pagamenti ecc) come evasori totali?
Il problema è che i controlli veri, di sostanza non funzionano per la solita equazione: troppe informazioni nessuna informazione.
Va rilevato poi che nei controlli ex-post fra i redditi emersi con i controlli (e annunciati con strombazzamento) e quelli poi incassati e accertati in via definitiva spesso la percentuale se va bene è del 10/20%.
Nel 2006 scoperti settemila evasori totali nascosti allo Stato redditi per 15,3 miliardi - economia - Repubblica.it: "Sono stati poco meno di settemila (6950) gli evasori totali scoperti dalla guardia di finanza nel 2006. Un esercito che ha nascosto allo Stato redditi per 15,3 miliardi di euro."
Mi hanno sempre fatto sorridere queste cifre.
Sai come le fanno? Induttivamente. Erano famosi i casi di parrucchiere alle quali facevano verbali da 10 miliardi.
Ho la testa da amministratore, faccio subito i conti.
6950 persone x 15,3 miliardi di redditi evasi (parlano di redditi non di fatturati) vuol dire che guadagnavano mediamente 2,2 milioni di euro testa.
Se avevano un reddito mediamente di 2,2 milioni a test, essendo bravissimi e guadagnando il 66% del fatturato (mediamente si è tra il 10 e il 30) vuol dire un giro d'affari MEDIO di oltre 3 milioni.
E secondo voi con i tempi che corrono e i continui controlli che ci sono veramente si riesce a mettere in piedi un business da milioni di euro (che comporta parecchi dipendenti, struttura, trasporti, pagamenti ecc) come evasori totali?
Il problema è che i controlli veri, di sostanza non funzionano per la solita equazione: troppe informazioni nessuna informazione.
Va rilevato poi che nei controlli ex-post fra i redditi emersi con i controlli (e annunciati con strombazzamento) e quelli poi incassati e accertati in via definitiva spesso la percentuale se va bene è del 10/20%.
Morti sul lavoro
Sentivo nella rassegna stampa di Radio24 che oggi Liberazione apre sulle morti sul lavoro (ma da quanto hanno letto mi sembrava virasse più sul discorso pensioni).
Un problema enorme, sul quale molto si è fatto e molto occorre continuare a fare. Sperando di avere anche una maggiore collaborazione dei lavoratori, che troppo spesso sono i primi a non rispettare le regole che l'azienda mette.
Ma ci si scorda spesso di molte altre morti sul lavoro, quelle sulle strade, solo perché riguardano i "colletti bianchi".
Quanti artigiani, manager, venditori muoiono ogni anno sulle strade facendo il loro lavoro? Probabile che siano pari o di più di quelli morti per incidenti sul lavoro.
Quanti manager, imprenditori muoiono magari di infarto, sotto il peso di uno stress e di una pressione fattesi insopportabili?
Ma la visione operaiocentrica dei cattocomunisti non li vede di certo.
PS l'ho scritto perché scrivo le cose che provo, ma siete liberi di fare come me e darvi una grattatina alle parti basse.
Un problema enorme, sul quale molto si è fatto e molto occorre continuare a fare. Sperando di avere anche una maggiore collaborazione dei lavoratori, che troppo spesso sono i primi a non rispettare le regole che l'azienda mette.
Ma ci si scorda spesso di molte altre morti sul lavoro, quelle sulle strade, solo perché riguardano i "colletti bianchi".
Quanti artigiani, manager, venditori muoiono ogni anno sulle strade facendo il loro lavoro? Probabile che siano pari o di più di quelli morti per incidenti sul lavoro.
Quanti manager, imprenditori muoiono magari di infarto, sotto il peso di uno stress e di una pressione fattesi insopportabili?
Ma la visione operaiocentrica dei cattocomunisti non li vede di certo.
PS l'ho scritto perché scrivo le cose che provo, ma siete liberi di fare come me e darvi una grattatina alle parti basse.
martedì 19 dicembre 2006
Giornalisti e scioperi
Nel tempo ho più volte illustrato la mia avversione per la categoria dei giornalisti.
Adesso sono quasi sempre in sciopero, un giorno di firma, l'altro in TV, l'altro in radio ecc.
Personalmente (ma io sono strano) mi fa ridere che uno che fa una professione che dovrebbe essere intellettuale e "libera" faccia sciopero (anche) per essere assunto a tempo indeterminato.
Tutti a fare delle belle filippiche su cosa dovrebbero fare gli altri poi, al solito, quando si tratta di se stessi la musica cambia.
Ma guardiamo un pò la situazione dell'informazione in questo paese:
I quotidiani?
A fianco delle corazzate, con ottimi nomi, bravi giornalisti e grande diffusione ci sono i giornali di partito, che ciascuno di noi paga, e in parte potrei essere anche d'accordo se le cifre fossero diverse e se non fosse che più o meno tutti,per prendere i soldi, sono giornali di partito.
Poi ci sono quelli "liberi" tipo il Manifesto che però non sono capaci di mantenere la loro struttura e ogni tot rischiano di saltare.
Al di là della facile ironia sul fatto che è chiaro che dei comunisti duri e puri trovano difficile vivere di mercato e far quadrare i conti, perché semplicemente non riducono un pò le spese?
In fondo in un giornale come quello la maggior parte dovrebbe scrivere gratis per portare avanti la propria idea, mica per (orrore) diventare ricco e borghese, o no?
Ci sono i giornali locali, nella maggior parte dei casi scritti in modo imbarazzante e utili al pettegolezzo locale.
E i contenuti? Ormai anche Corsera e Repubblica sono sempre più vicini a Novella 2000, nella maggior parte dei casi riportano le notizie di agenzia, quelle delle aziende.
Poco giornalismo documentato, di ricerca, quasi sempre commenti e fatti clamorosamente mischiati.
Se uno è un grande investitore pubblicitario difficilmente leggerete qualcosa di negativo. Ma sui partecipanti dei reality show saprete tutto (quello che gli interessa farvi sapere).
E troppo grossi, pieni di nulla, carta e carta gettata via.
Alla fine li sfogli e leggi poco o nulla.
Personalmente per abitudine sfoglio il Corriere (e leggo alcuni opinionisti tipo Ostellino o Panebianco) ma adoro il Foglio (anche lui finto giornale di partito). L'orco Ferrara è l'unico che ha fatto qualcosa di nuovo, esagerato, sguaiato ma sempre sul pezzo e divertente. L'unico che in 4 facciate sa darti l'idea del trend del momento, delle notizie rilevanti. Schierato, ma capace di criticare la parte per la quale parteggia meglio di 1000 altri. L'unico con una visione "globale"
Ultimamente è fissato con lo scontro di culture cristianesimo-islam ma qualcuno ha il coraggio di dirmi che non sarà il problema dei prossimi anni?
E la TV?
L'unico modo è stendere un pietoso velo. Vedo delle cose, le poche volte che la guardo, che da quello che dovrebbe essere il giornalismo sono lontane migliaia di chilometri.
Lingue sempre pronte a leccare chi di dovere, marchette continue, o prevaricazione e subdolo indirizzare il dibattito.
Approfondimenti saltuari e di parte.
Una cosa rivoltante.
Siamo già lunghi, un giorno magari parlo di quelli economici e dei settimanali.
Adesso sono quasi sempre in sciopero, un giorno di firma, l'altro in TV, l'altro in radio ecc.
Personalmente (ma io sono strano) mi fa ridere che uno che fa una professione che dovrebbe essere intellettuale e "libera" faccia sciopero (anche) per essere assunto a tempo indeterminato.
Tutti a fare delle belle filippiche su cosa dovrebbero fare gli altri poi, al solito, quando si tratta di se stessi la musica cambia.
Ma guardiamo un pò la situazione dell'informazione in questo paese:
I quotidiani?
A fianco delle corazzate, con ottimi nomi, bravi giornalisti e grande diffusione ci sono i giornali di partito, che ciascuno di noi paga, e in parte potrei essere anche d'accordo se le cifre fossero diverse e se non fosse che più o meno tutti,per prendere i soldi, sono giornali di partito.
Poi ci sono quelli "liberi" tipo il Manifesto che però non sono capaci di mantenere la loro struttura e ogni tot rischiano di saltare.
Al di là della facile ironia sul fatto che è chiaro che dei comunisti duri e puri trovano difficile vivere di mercato e far quadrare i conti, perché semplicemente non riducono un pò le spese?
In fondo in un giornale come quello la maggior parte dovrebbe scrivere gratis per portare avanti la propria idea, mica per (orrore) diventare ricco e borghese, o no?
Ci sono i giornali locali, nella maggior parte dei casi scritti in modo imbarazzante e utili al pettegolezzo locale.
E i contenuti? Ormai anche Corsera e Repubblica sono sempre più vicini a Novella 2000, nella maggior parte dei casi riportano le notizie di agenzia, quelle delle aziende.
Poco giornalismo documentato, di ricerca, quasi sempre commenti e fatti clamorosamente mischiati.
Se uno è un grande investitore pubblicitario difficilmente leggerete qualcosa di negativo. Ma sui partecipanti dei reality show saprete tutto (quello che gli interessa farvi sapere).
E troppo grossi, pieni di nulla, carta e carta gettata via.
Alla fine li sfogli e leggi poco o nulla.
Personalmente per abitudine sfoglio il Corriere (e leggo alcuni opinionisti tipo Ostellino o Panebianco) ma adoro il Foglio (anche lui finto giornale di partito). L'orco Ferrara è l'unico che ha fatto qualcosa di nuovo, esagerato, sguaiato ma sempre sul pezzo e divertente. L'unico che in 4 facciate sa darti l'idea del trend del momento, delle notizie rilevanti. Schierato, ma capace di criticare la parte per la quale parteggia meglio di 1000 altri. L'unico con una visione "globale"
Ultimamente è fissato con lo scontro di culture cristianesimo-islam ma qualcuno ha il coraggio di dirmi che non sarà il problema dei prossimi anni?
E la TV?
L'unico modo è stendere un pietoso velo. Vedo delle cose, le poche volte che la guardo, che da quello che dovrebbe essere il giornalismo sono lontane migliaia di chilometri.
Lingue sempre pronte a leccare chi di dovere, marchette continue, o prevaricazione e subdolo indirizzare il dibattito.
Approfondimenti saltuari e di parte.
Una cosa rivoltante.
Siamo già lunghi, un giorno magari parlo di quelli economici e dei settimanali.
lunedì 18 dicembre 2006
Aiutate i poveri
L'attuale governo si è scagliato per lungo tempo contro chi vive di "rendita" e in particolare con i furbetti del quartierino. Con coloro che si sono arricchiti con il settore immobiliare (definito appunto di rendita) negli ultimi anni.
Il mercato immobiliare negli ultimi anni ha fatto esplodere il patrimonio di chi ha saputo lavorare bene o ha (in alcuni casi) costruito dei castelli di carta sull'indebitamento garantito da immobili che venivano comperati e venduti a prezzi crescenti fra "amici".
Non a caso in prima battuta ha inserito norme che rischiavano non di penalizzare ma di far saltare in aria il settore.
Nei fatti poi, come spesso accade, introduce adesso delle norme che aiutano i loro principali elettori di riferimento: essendo il centro sinistra, uno si attende che possano essere i piccoli proprietari che col sudore della fronte hanno comperato un appartamentino che un giorno passerà ai figli e oggi è in affitto.
Sbagliato.
I loro elettori di riferimento sono i poteri forti.
Eccoli allora introdurre le SIIQ, le società immobiliari quotate.
Che avranno grandissimi benefici fiscali. Ad oggi ammetto di averne letto distrattamente, ma il fine della cosa l'ho capito.
Far pagare pochi soldini di tasse a poveracci come Del Vecchio (Beni Stabili), Pirelli Re, Zunino (Risanamento) ecc ecc
E non venitemi a raccontare dei limiti azionari, che con le strutture societarie che ci sono in quel settore ci vogliono 2 minuti a evitarle.
Il mercato immobiliare negli ultimi anni ha fatto esplodere il patrimonio di chi ha saputo lavorare bene o ha (in alcuni casi) costruito dei castelli di carta sull'indebitamento garantito da immobili che venivano comperati e venduti a prezzi crescenti fra "amici".
Non a caso in prima battuta ha inserito norme che rischiavano non di penalizzare ma di far saltare in aria il settore.
Nei fatti poi, come spesso accade, introduce adesso delle norme che aiutano i loro principali elettori di riferimento: essendo il centro sinistra, uno si attende che possano essere i piccoli proprietari che col sudore della fronte hanno comperato un appartamentino che un giorno passerà ai figli e oggi è in affitto.
Sbagliato.
I loro elettori di riferimento sono i poteri forti.
Eccoli allora introdurre le SIIQ, le società immobiliari quotate.
Che avranno grandissimi benefici fiscali. Ad oggi ammetto di averne letto distrattamente, ma il fine della cosa l'ho capito.
Far pagare pochi soldini di tasse a poveracci come Del Vecchio (Beni Stabili), Pirelli Re, Zunino (Risanamento) ecc ecc
E non venitemi a raccontare dei limiti azionari, che con le strutture societarie che ci sono in quel settore ci vogliono 2 minuti a evitarle.
Sonnifero
Volete un ottimo sonnifero?
Scaricate il maxi-emendamento.
Con semplici frasi come la seguente, altro che contare le pecore!
802. Ai sensi dell’articolo 11, comma 3, lettera f), della legge 5 agosto 1978, n. 468, come sostituita dall’articolo 2, comma 16, della legge 25 giugno 1999, n. 208, gli stanziamenti di spesa per il rifinanziamento di norme che prevedono interventi di sostegno dell’economia classificati fra le spese di conto capitale restano determinati, per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009, nelle misure indicate nella Tabella D allegata alla presente legge.
Semplice e trasparente capire a cosa si riferisce.
Scaricate il maxi-emendamento.
Con semplici frasi come la seguente, altro che contare le pecore!
802. Ai sensi dell’articolo 11, comma 3, lettera f), della legge 5 agosto 1978, n. 468, come sostituita dall’articolo 2, comma 16, della legge 25 giugno 1999, n. 208, gli stanziamenti di spesa per il rifinanziamento di norme che prevedono interventi di sostegno dell’economia classificati fra le spese di conto capitale restano determinati, per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009, nelle misure indicate nella Tabella D allegata alla presente legge.
Semplice e trasparente capire a cosa si riferisce.
Antindustriali sempre
Alla fine sulla storia delle auto ai dipendenti si è fatta marcia indietro (bastava me lo chiedessero lo dicevo subito che era una bella stangata).
Cosa che non vale per le aziende cui è stata tagliata la deducibilità.
Ma le industrie intanto non possono scioperare. E poi stanghiamoli un pò questi imprenditori evasori.
Alla faccia dei finti statuti dei contribuenti.
Cosa che non vale per le aziende cui è stata tagliata la deducibilità.
Ma le industrie intanto non possono scioperare. E poi stanghiamoli un pò questi imprenditori evasori.
Alla faccia dei finti statuti dei contribuenti.
Finanziaria di sviluppo
Premessa, il Centro Studi Confindustria è con quello della Banca D'Italia uno dei più autorevoli e di solito fa previsioni molto affidabili utilizzando un ottimo modello che ha dato dimostrazione di affidabilità.
ANSA.it - Economia - Confindustria: manovra pesa sul pil: "il peso della Finanziaria potrebbe pero' ridurre la crescita anche dello 0,3%"
La finanziaria di sviluppo è effettivamente il rilancio... di un boomerang!
ANSA.it - Economia - Confindustria: manovra pesa sul pil: "il peso della Finanziaria potrebbe pero' ridurre la crescita anche dello 0,3%"
La finanziaria di sviluppo è effettivamente il rilancio... di un boomerang!
Dollaro di guerra
Mi accodo ai commenti di Steve e di Duca sulla trasformazione delle riserve valutarie Iraniane in Euro dal Dollaro.
Ho detto in un posto sulla Finanziaria tempo fa che siamo in guerra, una guerra economica parallela a quelle fisiche.
Anche gli Iraniani dimostrano di averlo capito benissimo.
Ho detto in un posto sulla Finanziaria tempo fa che siamo in guerra, una guerra economica parallela a quelle fisiche.
Anche gli Iraniani dimostrano di averlo capito benissimo.
domenica 17 dicembre 2006
Fretta
Ci stiamo rovinando da soli.
Tanti anni fa le comunicazioni viaggiavano via lettera, se proprio era urgente facevi una telefonata.
La logistica era complessa, cercavi un camion che dovesse andare in una certa zona, sperando che in tempi brevi avesse materiale per completare il carico e fare il viaggio.
Con l'estero c'era il telex in service all'esterno.
Insomma i tempi erano lunghi, il ciclo richiedeva settimane.
Adesso se arrivi in ufficio alle 9 trovi le email delle 8 e la sollecitazione "perché non mi hai ancora risposto?", i clienti il giorno dopo aver mandato l'ordine ti telefonano e ti chiedono come mai non hanno ancora ricevuto il materiale. Ricevi un documento e dopo 10 minuti la telefonata per sapere cosa ne pensi.
La gente ti chiama e ti chiede "perché avevi il telefonino spento?" ma non in orario di lavoro (forse capibile) ma il sabato sera!
Insomma i tempi stanno diventando strettissimi e si pretende una disponibilità 7 giorni su 7.
Ma come si fa a lavorare così?
Io non ci sono portato a decidere immediatamente sulle cose importanti. Devo meditarle, digerirle, esplorarle, capirle. Poi non mi piace decidere nelle giornate nelle quali, magari per altri motivi, sono arrabbiato.
Intendiamoci, parliamo di cose importanti, quelle che riguardano le persone (i collaboratori) o affari importanti, per le piccole cose rispondo subito.
Ho poi rilevato che in moltissimi casi la fretta, l'urgenza sono false. Magari ti sollecitano a rispondere urgentemente in giornata poi loro la cosa la guardano dopo 10 giorni. Gli serve solo perché se arriva il loro capo l'hanno già sulla scrivania.
Un mio amico avvocato mi racconta che il periodo peggiore per lui è prima delle ferie (agosto, dicembre) perché i suoi clienti cercano di ripulire la scrivania per mettere a posto la loro coscienza e gli portano come "urgenti" pratiche che sono lì da mesi. Ma loro si sentono sollevati, il problema è dell'avvocato e non più il loro, possono andare in ferie felici.
Tanti anni fa le comunicazioni viaggiavano via lettera, se proprio era urgente facevi una telefonata.
La logistica era complessa, cercavi un camion che dovesse andare in una certa zona, sperando che in tempi brevi avesse materiale per completare il carico e fare il viaggio.
Con l'estero c'era il telex in service all'esterno.
Insomma i tempi erano lunghi, il ciclo richiedeva settimane.
Adesso se arrivi in ufficio alle 9 trovi le email delle 8 e la sollecitazione "perché non mi hai ancora risposto?", i clienti il giorno dopo aver mandato l'ordine ti telefonano e ti chiedono come mai non hanno ancora ricevuto il materiale. Ricevi un documento e dopo 10 minuti la telefonata per sapere cosa ne pensi.
La gente ti chiama e ti chiede "perché avevi il telefonino spento?" ma non in orario di lavoro (forse capibile) ma il sabato sera!
Insomma i tempi stanno diventando strettissimi e si pretende una disponibilità 7 giorni su 7.
Ma come si fa a lavorare così?
Io non ci sono portato a decidere immediatamente sulle cose importanti. Devo meditarle, digerirle, esplorarle, capirle. Poi non mi piace decidere nelle giornate nelle quali, magari per altri motivi, sono arrabbiato.
Intendiamoci, parliamo di cose importanti, quelle che riguardano le persone (i collaboratori) o affari importanti, per le piccole cose rispondo subito.
Ho poi rilevato che in moltissimi casi la fretta, l'urgenza sono false. Magari ti sollecitano a rispondere urgentemente in giornata poi loro la cosa la guardano dopo 10 giorni. Gli serve solo perché se arriva il loro capo l'hanno già sulla scrivania.
Un mio amico avvocato mi racconta che il periodo peggiore per lui è prima delle ferie (agosto, dicembre) perché i suoi clienti cercano di ripulire la scrivania per mettere a posto la loro coscienza e gli portano come "urgenti" pratiche che sono lì da mesi. Ma loro si sentono sollevati, il problema è dell'avvocato e non più il loro, possono andare in ferie felici.
Upgrade /2
Restando in famiglia della tipa del post precedente mi sono sempre chiesto cosa porta una persona di grandissimo successo, capace di creare un impero dal nulla e che ha quindi grandi soddisfazioni nella vita, a mettersi in testa un parrucchino terribile e chiaramente posticcio.
E' vero che lo dice e ci scherza sopra, ma sinceramente faccio fatica a capire la cosa.
Nella classifica secondo me ci sono:
al primo posto certi parrucchini terribili
al secondo il mitico "riporto" (in un caso, con riporto che ricreava una completa pettinatura peggio della parrucca)
Al terzo il trapianto.
Berlusconi tutto sommato lo capisco, per chi come lui ha una certa età, vive di spettacolo e si ostina a voler piacere a tutti il trapianto, il lifting ecc sono più o meno normali.
Io disapprovo ma capisco.
Ma la parrucca chiaramente posticcia proprio no.
E' vero che lo dice e ci scherza sopra, ma sinceramente faccio fatica a capire la cosa.
Nella classifica secondo me ci sono:
al primo posto certi parrucchini terribili
al secondo il mitico "riporto" (in un caso, con riporto che ricreava una completa pettinatura peggio della parrucca)
Al terzo il trapianto.
Berlusconi tutto sommato lo capisco, per chi come lui ha una certa età, vive di spettacolo e si ostina a voler piacere a tutti il trapianto, il lifting ecc sono più o meno normali.
Io disapprovo ma capisco.
Ma la parrucca chiaramente posticcia proprio no.
Upgrade
Mi fa notare mia moglie (le donne sono perfide in queste cose) vedendo le foto della prima alla Scala che una concorrente alla posizione di Presidente di Confindustria o aveva un bel push-up o si è fatta rifare le tette. Non le ricordavamo così.
Un modo per conquistare gli imprenditori?
Un modo per conquistare gli imprenditori?
sabato 16 dicembre 2006
Troppo facile
Sul maxi emendamento è stato persino troppo facile fare previsioni.
Poi escono le pilloline avvelenate e ci si lamenta.
Ma: primo come si fa a dire che una cosa non dovrebbe esserci, chi controlla quello che c'è scritto?
Secondo se invece di fare tutto questo casino e questi cambiamenti si fosse lavorato meglio dall'inizio magari non uscivano queste cose.
Terzo, ma siamo sicuri sicuri che sia un errore?
Poi escono le pilloline avvelenate e ci si lamenta.
Ma: primo come si fa a dire che una cosa non dovrebbe esserci, chi controlla quello che c'è scritto?
Secondo se invece di fare tutto questo casino e questi cambiamenti si fosse lavorato meglio dall'inizio magari non uscivano queste cose.
Terzo, ma siamo sicuri sicuri che sia un errore?
Risultati
Anche grazie al Senatore a Vita Emilio Colombo continua la striscia positiva delle votazioni al Senato.
Ci sono timori in caso di controlli antidoping.
Ci sono timori in caso di controlli antidoping.
Ciao Clay
Ci sono poche cose che ricordo della mia infanzia.
Una di queste è un dolore fortissimo per la morte di Lorenzo Bandini a Montecarlo nel 1967 (avevo 7 anni).
Un'altra è la grandissima gioia per vittoria di Clay Regazzoni a Monza nel 1970.
Beh, la mia passione per i motori non nasce oggi, ho sempre giocato con le macchinine e il meccano, mai con le armi (mi annoiavano e spaventavano).
E già allora amavo lo scapestrato Clay (donne e motori) più del calcolatore Lauda.
E' morto in auto, dopo una vita che ne ha dimostrato il coraggio e la caparbietà, su una strada che molti di noi spesso percorrono. E probabilmente ogni volta che passerò per Parma non potrò non ricordarlo.
Ciao Clay, grazie per le emozioni e l'esempio.
Una di queste è un dolore fortissimo per la morte di Lorenzo Bandini a Montecarlo nel 1967 (avevo 7 anni).
Un'altra è la grandissima gioia per vittoria di Clay Regazzoni a Monza nel 1970.
Beh, la mia passione per i motori non nasce oggi, ho sempre giocato con le macchinine e il meccano, mai con le armi (mi annoiavano e spaventavano).
E già allora amavo lo scapestrato Clay (donne e motori) più del calcolatore Lauda.
E' morto in auto, dopo una vita che ne ha dimostrato il coraggio e la caparbietà, su una strada che molti di noi spesso percorrono. E probabilmente ogni volta che passerò per Parma non potrò non ricordarlo.
Ciao Clay, grazie per le emozioni e l'esempio.
venerdì 15 dicembre 2006
Leggi ad personam
l'Unità.it - Il governo: un decreto cancellerà la prescrizione dei reati contabili - Politica
A scanso di equivoci l'articolo lo prendo dall'Unità, noto covo di fascisti.
Berlusconi faceva le leggi ad personam per se e a volte per gli imprenditori (ad esempio riforma del falso in bilancio).
Questo governo rappresenta chi lavora (?) nella pubblica amministrazione. E che a volte fa qualche pasticcio (chiamiamolo così).
A scanso di equivoci l'articolo lo prendo dall'Unità, noto covo di fascisti.
Berlusconi faceva le leggi ad personam per se e a volte per gli imprenditori (ad esempio riforma del falso in bilancio).
Questo governo rappresenta chi lavora (?) nella pubblica amministrazione. E che a volte fa qualche pasticcio (chiamiamolo così).
Scioperanti
I dipendenti scioperano contro la crisi Alitalia.
Un pò come se Visco scioperasse contro la finanziaria.
Un pò come se Visco scioperasse contro la finanziaria.
Soldi in abbondanza
Prendo spunto da un commento di Duca e da una conversazione avuta.
Sembrerà strano, ma le banche stanno cominciando ad avere il problema di riuscire a prestarli, i soldi...
Basilea 2 al contrario di quanto si dice per i migliori libererà risorse da destinare a prestiti.
Il problema è che come mi è stato detto ieri sera le aziende sane e in crescita nella maggior parte dei casi non hanno bisogno di soldi. Chi mi parlava il sistema banche lo conosce ottimamente e mi diceva appunto che dalle statistiche si nota che hanno elevato bisogno di credito le aziende che stanno diventando marginali sul mercato (quindi più a rischio).
Le aziende sane, ben gestite e in crescita invece lavorano con autofinanziamento, buoni flussi, adeguata capitalizzazione e un bisogno di prestiti bassissimo.
Il sistema industriale sta cambiando, se ne sono accorte anche Mediobanca & Co, non a caso gli ultimi rapporti cominciano a prendere in considerazione anche le medie aziende tra i 50 e i 300 dipendenti, e ne parlano bene.
Evidentemente mentre ai piani alti si faceva un gran parlare del nanismo delle imprese italiane nei garage c'era gente che si tirava su le maniche, che girava il mondo, che investiva e che ha creato ottime aziende, che crescono e operano bene nel turbolento mercato internazionale.
Anche le banche negli ultimi anni si sono riorganizzate, vi assicuro che non sono più quelle di dieci anni fa.
L'esempio tipico è quello della ripartizione del rischio, una volta il massimo per il direttore era finanziarti per il 10% delle tue necessità con altre dieci banche per ripartire il rischio.
Oggi mi trovo gente davanti che mi chiede un progetto e a cosa servono i soldi, se gli pare equilibrato mi propone di finanziarmi al 120% del mio progetto, comprendendo magari il circolante necessario.
Portroppo, lo dico spesso, la differenza culturale di chi si occupa di corporate in banca e coloro che spesso si trovano davanti sta diventando imbarazzante per la mia categoria.
E come per le imprese, non si confonda quello che si legge sui giornali ogni giorno relativo a lotte di potere ai vertici con il lavoro di migliaia di persone nelle singole filiali impegnate a far funzionare il meccanismo mentre (giustamente) i vertici si occupano dei grandi progetti.
La verità è che i soldi ci sono, tanti e a buon mercato, ma i miei colleghi, nella maggior parte dei casi, non sono capaci di "comperarli". Non hanno l'abitudine e la forma mentale per ottenere buoni risultati in questo campo.
Sono troppo spesso incapaci di preparare non complessissimi budget (che a volte comunque ci vogliono) quinquennali di staliniana memoria, ma quattro semplici righe dove ci sia scritto quello che serve al bancario per decidere.
E troppo spesso confondono le loro idee confuse o i loro sogni con un business potenziale e poi si lamentano dicendo che le banche non li finanziano.
Quando non danno giornalmente prova di unire capacità di prodotto ad incapacità gestionale per poi lamentarsi della burocraticità delle banche.
Insomma i soldi ci sono, abbondanti, ancora a buon mercato. Sono le idee che mancano.
Sembrerà strano, ma le banche stanno cominciando ad avere il problema di riuscire a prestarli, i soldi...
Basilea 2 al contrario di quanto si dice per i migliori libererà risorse da destinare a prestiti.
Il problema è che come mi è stato detto ieri sera le aziende sane e in crescita nella maggior parte dei casi non hanno bisogno di soldi. Chi mi parlava il sistema banche lo conosce ottimamente e mi diceva appunto che dalle statistiche si nota che hanno elevato bisogno di credito le aziende che stanno diventando marginali sul mercato (quindi più a rischio).
Le aziende sane, ben gestite e in crescita invece lavorano con autofinanziamento, buoni flussi, adeguata capitalizzazione e un bisogno di prestiti bassissimo.
Il sistema industriale sta cambiando, se ne sono accorte anche Mediobanca & Co, non a caso gli ultimi rapporti cominciano a prendere in considerazione anche le medie aziende tra i 50 e i 300 dipendenti, e ne parlano bene.
Evidentemente mentre ai piani alti si faceva un gran parlare del nanismo delle imprese italiane nei garage c'era gente che si tirava su le maniche, che girava il mondo, che investiva e che ha creato ottime aziende, che crescono e operano bene nel turbolento mercato internazionale.
Anche le banche negli ultimi anni si sono riorganizzate, vi assicuro che non sono più quelle di dieci anni fa.
L'esempio tipico è quello della ripartizione del rischio, una volta il massimo per il direttore era finanziarti per il 10% delle tue necessità con altre dieci banche per ripartire il rischio.
Oggi mi trovo gente davanti che mi chiede un progetto e a cosa servono i soldi, se gli pare equilibrato mi propone di finanziarmi al 120% del mio progetto, comprendendo magari il circolante necessario.
Portroppo, lo dico spesso, la differenza culturale di chi si occupa di corporate in banca e coloro che spesso si trovano davanti sta diventando imbarazzante per la mia categoria.
E come per le imprese, non si confonda quello che si legge sui giornali ogni giorno relativo a lotte di potere ai vertici con il lavoro di migliaia di persone nelle singole filiali impegnate a far funzionare il meccanismo mentre (giustamente) i vertici si occupano dei grandi progetti.
La verità è che i soldi ci sono, tanti e a buon mercato, ma i miei colleghi, nella maggior parte dei casi, non sono capaci di "comperarli". Non hanno l'abitudine e la forma mentale per ottenere buoni risultati in questo campo.
Sono troppo spesso incapaci di preparare non complessissimi budget (che a volte comunque ci vogliono) quinquennali di staliniana memoria, ma quattro semplici righe dove ci sia scritto quello che serve al bancario per decidere.
E troppo spesso confondono le loro idee confuse o i loro sogni con un business potenziale e poi si lamentano dicendo che le banche non li finanziano.
Quando non danno giornalmente prova di unire capacità di prodotto ad incapacità gestionale per poi lamentarsi della burocraticità delle banche.
Insomma i soldi ci sono, abbondanti, ancora a buon mercato. Sono le idee che mancano.
giovedì 14 dicembre 2006
Banche e Garanzie /2
Duca di Finanza e politica interviene sul tema con il post: Banchieri condannati: accondiscendenti con I grandi, duri con i deboli!: "va apprezzata la sentenza del tribunale di Brescia".
Ma credo il suo post e il mio siano su due prospettive diverse. Lui correttamente parla di atteggiamento generale delle banche nei confronti dell'impresa.
Io mi ponevo dei dubbi sul come gestire la situazione di un'azienda che sta traballando dal lato del banchiere/bancario. Supponendo che il tutto non sia contaminato da amicizie/politica/porcate varie.
Certo se poi si scopre che i fidi erano dati in cambio di tangenti, per politica ecc che vadano in galera e si butti via la chiave.
Ma credo il suo post e il mio siano su due prospettive diverse. Lui correttamente parla di atteggiamento generale delle banche nei confronti dell'impresa.
Io mi ponevo dei dubbi sul come gestire la situazione di un'azienda che sta traballando dal lato del banchiere/bancario. Supponendo che il tutto non sia contaminato da amicizie/politica/porcate varie.
Certo se poi si scopre che i fidi erano dati in cambio di tangenti, per politica ecc che vadano in galera e si butti via la chiave.
mercoledì 13 dicembre 2006
Assordante silenzio
E' vero, il silenzio dell'opposizione è palese.
Ma qualcuno, tempo fa, disse: questi basta lasciarli fare per far guadagnare consenso all'opposizione.
Per una volta il Berlusconi ha imparato a stare zitto.
Ma qualcuno, tempo fa, disse: questi basta lasciarli fare per far guadagnare consenso all'opposizione.
Per una volta il Berlusconi ha imparato a stare zitto.
Fischi organizzati
Intervento di Sircana presso l'ing. De Benedetti per l'agguato organizzato a suon di fischi virtuali da Repubblica.it, noto covo di fascisti.
Fiducia, Prodi continua a scendere Calo di consensi per i Ds, superati da An - Politica - Repubblica.it: "Il premier è al 42% di gradimento, in luglio era al 58"
Prodi ha affermato che adesso no, ma presto anche a Repubblica capiranno tutto lo sforzo che sta facendo per aggiustare l'Italia.
Ha inoltre denunciato l'uso indiscriminato di sondaggi che permettono di esprimere la propria opinione. Palazzo Chigi ha espressamente chiesto venga adottato il protocollo elettivo detto "Fidel" che prevede i sondaggi come segue:
Hai fiducia nel Governo?
Risposte possibili: Si
Fiducia, Prodi continua a scendere Calo di consensi per i Ds, superati da An - Politica - Repubblica.it: "Il premier è al 42% di gradimento, in luglio era al 58"
Prodi ha affermato che adesso no, ma presto anche a Repubblica capiranno tutto lo sforzo che sta facendo per aggiustare l'Italia.
Ha inoltre denunciato l'uso indiscriminato di sondaggi che permettono di esprimere la propria opinione. Palazzo Chigi ha espressamente chiesto venga adottato il protocollo elettivo detto "Fidel" che prevede i sondaggi come segue:
Hai fiducia nel Governo?
Risposte possibili: Si
martedì 12 dicembre 2006
Servizio tutto compreso
Il Sole 24 ORE - Goldman Sachs supera le attese e raddoppia gli utili: "La diversità e l'ampiezza delle nostre attività ci permette di servire i nostri clienti in tutto il mondo"
Le attività governativa e di vigilanza sono secondo voi comprese?
(dedicata a Marco S.)
Signori, fate due conti su quanto sono 3,15 MILIARDI di dollari, pensate alle cifre che questi muovono e poi non stupitevi se godono di una certa potenza.
Le attività governativa e di vigilanza sono secondo voi comprese?
(dedicata a Marco S.)
Signori, fate due conti su quanto sono 3,15 MILIARDI di dollari, pensate alle cifre che questi muovono e poi non stupitevi se godono di una certa potenza.
Banche e garanzie
Ritorno sul mio post sulla condanna degli amministratori BAM.
Aemilius nel commento richiama l'articolo: "Secondo l’accusa, gli istituti, pur in presenza di un conclamato stato di insolvenza, avrebbero continuato a finanziare il gruppo, provocando l’aggravamento del dissesto. Un perverso circuito già riscontrato nei casi Cirio e Parmalat con le banche mosse - sostiene l’accusa - dalla duplice finalità di estinguere i debiti pregressi e di dotarsi di adeguate garanzie in caso di fallimento del debitore".
Allora, giocate al banchiere: un'azienda traballa, ha brutti bilanci, non vi piace e ha parecchi debiti con voi.
Potete chiedere il rientro o la diminuzione dei fidi, operazione equivalente in molti di quei casi a far saltare l'azienda, nel qual caso verreste accusati di non tenere conto dei lavoratori, dei creditori, ecc ecc Se ricordate la tipica accusa di gente come Cragnotti, Cecchi Gori & Co.
Più o meno quello che successe a Ferruzzi (debiti convertiti in azioni) e Fiat recentemente. Certo, la conversione in azioni è comunque capitale di rischio, ma un altro azionista potrebbe adirarsi per la diluizione dell'azionariato con conseguente diluizione dei dividendi o della propria quota.
Oppure, e, lo ribadisco, è quello che succede ogni giorno in tutta Italia a migliaia di piccole aziende, potreste chiedere garanzie per il Vostro credito.
Qualcuno ricorda il discorso del reintegro delle garanzie sui debiti del gruppo Pirelli se Telecom scendeva sotto una certa cifra? Non è la stessa cosa?
E se immediatamente dopo Pirelli fallisce io posso far causa alla banca che si è tutelata?
E se sono amministratore della banca e non tutelo i prestiti e poi fanno causa a me personalmente gli azionisti della banca?
Insomma in questo caso a mio parere la cosa è più complessa di come viene dipinta.
Aemilius nel commento richiama l'articolo: "Secondo l’accusa, gli istituti, pur in presenza di un conclamato stato di insolvenza, avrebbero continuato a finanziare il gruppo, provocando l’aggravamento del dissesto. Un perverso circuito già riscontrato nei casi Cirio e Parmalat con le banche mosse - sostiene l’accusa - dalla duplice finalità di estinguere i debiti pregressi e di dotarsi di adeguate garanzie in caso di fallimento del debitore".
Allora, giocate al banchiere: un'azienda traballa, ha brutti bilanci, non vi piace e ha parecchi debiti con voi.
Potete chiedere il rientro o la diminuzione dei fidi, operazione equivalente in molti di quei casi a far saltare l'azienda, nel qual caso verreste accusati di non tenere conto dei lavoratori, dei creditori, ecc ecc Se ricordate la tipica accusa di gente come Cragnotti, Cecchi Gori & Co.
Più o meno quello che successe a Ferruzzi (debiti convertiti in azioni) e Fiat recentemente. Certo, la conversione in azioni è comunque capitale di rischio, ma un altro azionista potrebbe adirarsi per la diluizione dell'azionariato con conseguente diluizione dei dividendi o della propria quota.
Oppure, e, lo ribadisco, è quello che succede ogni giorno in tutta Italia a migliaia di piccole aziende, potreste chiedere garanzie per il Vostro credito.
Qualcuno ricorda il discorso del reintegro delle garanzie sui debiti del gruppo Pirelli se Telecom scendeva sotto una certa cifra? Non è la stessa cosa?
E se immediatamente dopo Pirelli fallisce io posso far causa alla banca che si è tutelata?
E se sono amministratore della banca e non tutelo i prestiti e poi fanno causa a me personalmente gli azionisti della banca?
Insomma in questo caso a mio parere la cosa è più complessa di come viene dipinta.
Italiche manie /2
Ogni volta che parlo di leggi sugli investimenti, in particolare della Tremonti, esce il solito commentatore che dice che quelle leggi servono solo ad acquistare l'auto nuova.
Può anche darsi, io stesso avevo cambiato l'auto (ma probabilmente l'avrei fatto lo stesso) approfittando della Tremonti.
Capisco l'invidia sociale di chi vede gli imprenditori e i loro famigliari andare in giro con macchine importanti, che l'Italia, a partire dal sottoscritto come noto, è un paese di gente sensibile all'argomento motori, che spesso l'auto è uno status simbol importante nell'immaginario collettivo ecc ecc ecc
Ma posso dire due cose?
La prima è che comunque l'auto paga una serie di tasse (addirittura al tempo l'IVA era indeducibile) incredibile e quindi lo Stato ha tutto l'interesse a che ci siano in giro più auto.
La seconda è che è certamente più facile accorgersi che un imprenditore ha cambiato l'auto che non che ha comperato un nuovo impianto (che è in azienda) quindi spesso la visione è parziale.
Ricordo che a me piace il meccanismo della media mobile, devi fare più investimenti della media degli ultimi x anni. Mi piace perché premia chi aumenta ogni anno gli investimenti.
Non basta l'acquisto di una macchina. E poi bisogna avere i soldi per pagarli gli investimenti, quindi dopo un pò le banche si stufano di finanziare automobili!
Allora datemi retta, l'unico modo per facilitare la ripresa dell'economia è una simil-Tremonti.
Ma prevede l'automatismo, e la mentalità di chi ci governa in questo momento è il dirigismo, che permette di favorire gli amici o gli amici degli amici, quindi meglio che ci sia l'intermediario ;-)
Può anche darsi, io stesso avevo cambiato l'auto (ma probabilmente l'avrei fatto lo stesso) approfittando della Tremonti.
Capisco l'invidia sociale di chi vede gli imprenditori e i loro famigliari andare in giro con macchine importanti, che l'Italia, a partire dal sottoscritto come noto, è un paese di gente sensibile all'argomento motori, che spesso l'auto è uno status simbol importante nell'immaginario collettivo ecc ecc ecc
Ma posso dire due cose?
La prima è che comunque l'auto paga una serie di tasse (addirittura al tempo l'IVA era indeducibile) incredibile e quindi lo Stato ha tutto l'interesse a che ci siano in giro più auto.
La seconda è che è certamente più facile accorgersi che un imprenditore ha cambiato l'auto che non che ha comperato un nuovo impianto (che è in azienda) quindi spesso la visione è parziale.
Ricordo che a me piace il meccanismo della media mobile, devi fare più investimenti della media degli ultimi x anni. Mi piace perché premia chi aumenta ogni anno gli investimenti.
Non basta l'acquisto di una macchina. E poi bisogna avere i soldi per pagarli gli investimenti, quindi dopo un pò le banche si stufano di finanziare automobili!
Allora datemi retta, l'unico modo per facilitare la ripresa dell'economia è una simil-Tremonti.
Ma prevede l'automatismo, e la mentalità di chi ci governa in questo momento è il dirigismo, che permette di favorire gli amici o gli amici degli amici, quindi meglio che ci sia l'intermediario ;-)
Ecco perché
Finanziaria, il cdm autorizza la fiducia "Maxiemendamento pronto domani" - Politica - Repubblica.it: "Sul maxiemendamento, il sottosegretario ai Rapporti col Parlamento Giampaolo D'Andrea, ha spiegato che 'ci vuole un tempo tecnico per prepararlo'"
Poi ci si chiede perché le leggi sono scritte così male.
Voi immaginatevi come si fa a scrivere e controllare in modo adeguato qualche centinaio di pagine di emendamenti in una notte con tutti i lobbisti che ti soffiano sul collo.
Anche ad essere lì in moltissimi.
Poi escono gli aborti che costellano le nostre leggi.
Poi ci si chiede perché le leggi sono scritte così male.
Voi immaginatevi come si fa a scrivere e controllare in modo adeguato qualche centinaio di pagine di emendamenti in una notte con tutti i lobbisti che ti soffiano sul collo.
Anche ad essere lì in moltissimi.
Poi escono gli aborti che costellano le nostre leggi.
Decidetevi /3
«Non è vero che le tasse caleranno nel 2007» - Corriere della Sera: "Non risponde a veritá che dal prossimo anno le tasse diminuiranno. Risponde a veritá che diminuiranno via via che ci saranno risultati sicuri nella lotta contro l'evasione fiscale"
Il problema comincia ad essere capire chi comanda.
Visco? Padoa Schioppa? Prodi? D'Alema? La zia di uno di Rifondazione? Un compagno di scuola di Epifani?
Tanto ormai ognuno di ce la sua!
Non è che è un complotto e li manovra tutti Berlusconi per vincere facile facile le prossime elezioni?
Il problema comincia ad essere capire chi comanda.
Visco? Padoa Schioppa? Prodi? D'Alema? La zia di uno di Rifondazione? Un compagno di scuola di Epifani?
Tanto ormai ognuno di ce la sua!
Non è che è un complotto e li manovra tutti Berlusconi per vincere facile facile le prossime elezioni?
domenica 10 dicembre 2006
Abitudini
Bologna, Prodi contestato al Motorshow - Corriere della Sera: "eravamo attesi da un gruppo di propagandisti".
Prodi, poveretto è atteso da propagandisti ma fotografato con affetto coi telefonini.
Berlusconi che invece viaggia con la clacque si è preso un cavalletto in testa.
Sono sempre più convinto che Prodi, se possibile, abbia un ego ancora più enorme di Berlusconi.
Tra l'altro i ragazzi sono organizzati, sempre in giro anche qui qui o ai tempi a Vicenza, ecc.
Prodi, poveretto è atteso da propagandisti ma fotografato con affetto coi telefonini.
Berlusconi che invece viaggia con la clacque si è preso un cavalletto in testa.
Sono sempre più convinto che Prodi, se possibile, abbia un ego ancora più enorme di Berlusconi.
Tra l'altro i ragazzi sono organizzati, sempre in giro anche qui qui o ai tempi a Vicenza, ecc.
sabato 9 dicembre 2006
DECIDETEVI!
Il Sole 24 ORE - Auto aziendali, nessun aumento dell'Iva 2006 a carico dei dipendenti.
Ma (mi si perdoni il una parolaccia per una volta) quelle grandissime teste di cazzo dei nostri governanti lo sanno che in alcune aziende ci sono state delle giornate di sciopero per questa cosa, altre hanno già adeguato gli stipendi per far recuperare il maltolto ai collaboratori, altri dipendenti hanno già subito il prelievo?
Ma come cavolo si fa a lavorare in queste condizioni?
Scommetto anche (qui non c'è scritto) che la stessa cosa non vale per le aziende, o che la parte non trattenuta ai dipendenti sarà in carico alle aziende.
Ma (mi si perdoni il una parolaccia per una volta) quelle grandissime teste di cazzo dei nostri governanti lo sanno che in alcune aziende ci sono state delle giornate di sciopero per questa cosa, altre hanno già adeguato gli stipendi per far recuperare il maltolto ai collaboratori, altri dipendenti hanno già subito il prelievo?
Ma come cavolo si fa a lavorare in queste condizioni?
Scommetto anche (qui non c'è scritto) che la stessa cosa non vale per le aziende, o che la parte non trattenuta ai dipendenti sarà in carico alle aziende.
Impotenti
Corriere della Sera - I ricchi piangono e gli operai fischiano: "Non a caso si racconta che molte riunioni ministeriali terminino con quello che sta diventando un imbarazzante refrain: «Sappiamo cosa si deve fare, ma non possiamo»."
Ammesso che sia vero cosa stanno lì a fare?
I burattini?
O gli affari loro?
Signori, ci voleva una grande incapacità per far rimpiangere Berlusconi!
Ammesso che sia vero cosa stanno lì a fare?
I burattini?
O gli affari loro?
Signori, ci voleva una grande incapacità per far rimpiangere Berlusconi!
Che scandalo! /2
Sta suscitando scandalo la condanna di alcuni consiglieri della BAM perché hanno trasformato i crediti della banca in privilegiati prima del fallimento del gruppo Italcase.
Ma se lo fanno tutte le banche e nel caso, garantendo la Banca hanno fatto il loro lavoro di consiglieri.
Probabilmente per non chiudere dei finanziamenti hanno chiesto garanzie.
Quello che accade ogni giorno in migliaia di piccole aziende.
Se qualche giurista mi legge mi spiega il motivo della condanna?
Comunque mai disperarsi, alla peggio nelle banche ci si può sempre mettere il figlio, come vice-presidente.
Ma se lo fanno tutte le banche e nel caso, garantendo la Banca hanno fatto il loro lavoro di consiglieri.
Probabilmente per non chiudere dei finanziamenti hanno chiesto garanzie.
Quello che accade ogni giorno in migliaia di piccole aziende.
Se qualche giurista mi legge mi spiega il motivo della condanna?
Comunque mai disperarsi, alla peggio nelle banche ci si può sempre mettere il figlio, come vice-presidente.
giovedì 7 dicembre 2006
Che scandalo!
Ogni tanto salta fuori uno scandalo e tutti (appunto) a scandalizzarsi.
C'è un giro di ricatti e prostituzione (pure droga di solito) dietro a star, starlette, vogliose di fare le starlette. Strano, chi l'avrebbe mai detto.
E' una vita che si sa che molte starlette sono in vendita, non a caso di un elegante imprenditore milanese si narrava che fosse l'unico che aveva dovuto sposare la sua donna per consumare, gli altri bastava che pagassero.
Un certo tipo di vita costa, il confine dell'essere disposte a tutto è labile.
Il giro del sottobosco dello spettacolo non è certo di quelli adatti a persone morigerate e timorate di Dio.
C'è un giro di ricatti e prostituzione (pure droga di solito) dietro a star, starlette, vogliose di fare le starlette. Strano, chi l'avrebbe mai detto.
E' una vita che si sa che molte starlette sono in vendita, non a caso di un elegante imprenditore milanese si narrava che fosse l'unico che aveva dovuto sposare la sua donna per consumare, gli altri bastava che pagassero.
Un certo tipo di vita costa, il confine dell'essere disposte a tutto è labile.
Il giro del sottobosco dello spettacolo non è certo di quelli adatti a persone morigerate e timorate di Dio.
Geox
ANSA.it - Economia - Geox: in futuro scarpino calcio: "Scarpini da calcio 'che respirano': c'e' anche questo nel futuro della Geox."
Mi è capitato di parlare con un amico parecchio esperto di scarpe.
Ve la racconto come mi è stata raccontata (ma non credo mi racconti storie).
Anche se Polegato ama raccontare la storia dei buchi col cacciavite (a volte nel deserto in Ariziona a volte in fiera a Parigi) i brevetti li ha comperati. Questi brevetti scadono nel 2008.
Il sistema non funziona poi benissimo, non a caso in USA hanno avuto difficoltà a promuoverla come "la scarpa che respira" in quanto la FDA non lo ha concesso.
Il sistema che non funziona fa di Geox un'azienda con bassissima fedeltà dei consumatori, parecchio (intorno al 40%) viene dalle scarpe per bambini dove compera la mamma e il bimbo non si lamenta.
E con questo onore al merito, è il 5° al mondo e 10 anni fa non esisteva.
Mi è capitato di parlare con un amico parecchio esperto di scarpe.
Ve la racconto come mi è stata raccontata (ma non credo mi racconti storie).
Anche se Polegato ama raccontare la storia dei buchi col cacciavite (a volte nel deserto in Ariziona a volte in fiera a Parigi) i brevetti li ha comperati. Questi brevetti scadono nel 2008.
Il sistema non funziona poi benissimo, non a caso in USA hanno avuto difficoltà a promuoverla come "la scarpa che respira" in quanto la FDA non lo ha concesso.
Il sistema che non funziona fa di Geox un'azienda con bassissima fedeltà dei consumatori, parecchio (intorno al 40%) viene dalle scarpe per bambini dove compera la mamma e il bimbo non si lamenta.
E con questo onore al merito, è il 5° al mondo e 10 anni fa non esisteva.
Confusione
Ad avere tempo sarebbe stato bello fare un blog con le dichiarazioni e i cambiamenti della finanziaria, per futura memoria della capacità del governo attuale che è riuscito nel difficilissimo intento di far rimpiangere quello precedente.
La chicca di Padoa Schioppa sul Sole del 5 Dicembre "l'errore è durato poche ore" sul discorso degli immobili quando le norme sono cambiate 4 volte da Luglio a oggi è dimostrazione di un ministro sempre più stralunato e sempre più spaesato, incapace di capire lui stesso cosa sta facendo.
Anche perché fa tutto Visco con i suoi boys e TPS ci mette la faccia.
La chicca di Padoa Schioppa sul Sole del 5 Dicembre "l'errore è durato poche ore" sul discorso degli immobili quando le norme sono cambiate 4 volte da Luglio a oggi è dimostrazione di un ministro sempre più stralunato e sempre più spaesato, incapace di capire lui stesso cosa sta facendo.
Anche perché fa tutto Visco con i suoi boys e TPS ci mette la faccia.
mercoledì 6 dicembre 2006
Fantasie
L'offerta di Alitalia va deserta. Chi la compera con obbligo di OPA, obbligo di mantenere i "livelli occupazionali", obbligo di mantenere le rotte ecc ecc ecc?
Spunta il (solito) salvatore della patria che già qualche anno fa cercò di comperarsi, con tale Prodi Presidente IRI la SME per quattro soldi.
Tale noto benefattore degli investitori farà un'offertina per salvare il salvabile e presentarsi come colui che prende quello che altri rifiutano. Il Salvatore dell'interesse nazionale!
Un noto quotidiano che ha recentemente superato il quotidiano più noto d'Italia comincerà a illustrare i benefici dell'operazione. Il Governo dirà che ci aveva provato a venderla con un'asta.
Dopo poco (vedi precedente telex) lo Stato, zitto zitto, per salvare una azienda di tale rilevanza nazionale comincerà con gli aiuti (integrazione prezzo carburante, contributo di servizio per zone disagiate, pubblicità dell'immagine dell'Italia nel mondo, ne trovo quanti ne volete).
Un incubo di questa notte per cena pesante?
Intanto quando si muove il piranha io o riesco a seguire il trend (suo) o gli sto lontano.
Post Edit - leggo su Dagospia che la stessa ipotesi l'ha fatta Dago un paio di giorni fa. Non l'avevo letta. Non l'ho copiata. E' un periodo che neanche leggo i giornali sempre di corsa come sono.
Spunta il (solito) salvatore della patria che già qualche anno fa cercò di comperarsi, con tale Prodi Presidente IRI la SME per quattro soldi.
Tale noto benefattore degli investitori farà un'offertina per salvare il salvabile e presentarsi come colui che prende quello che altri rifiutano. Il Salvatore dell'interesse nazionale!
Un noto quotidiano che ha recentemente superato il quotidiano più noto d'Italia comincerà a illustrare i benefici dell'operazione. Il Governo dirà che ci aveva provato a venderla con un'asta.
Dopo poco (vedi precedente telex) lo Stato, zitto zitto, per salvare una azienda di tale rilevanza nazionale comincerà con gli aiuti (integrazione prezzo carburante, contributo di servizio per zone disagiate, pubblicità dell'immagine dell'Italia nel mondo, ne trovo quanti ne volete).
Un incubo di questa notte per cena pesante?
Intanto quando si muove il piranha io o riesco a seguire il trend (suo) o gli sto lontano.
Post Edit - leggo su Dagospia che la stessa ipotesi l'ha fatta Dago un paio di giorni fa. Non l'avevo letta. Non l'ho copiata. E' un periodo che neanche leggo i giornali sempre di corsa come sono.
martedì 5 dicembre 2006
Dico non dico
Sempre dal documento Confindustria:
Mobilità lunga
L’articolo 18, comma 696, prevede il ricorso alla mobilità lunga nel limite complessivo di 6.000 unità, anche con riguardo a processi di riorganizzazione, ristrutturazione, conversione, crisi o modifica degli assetti societari aziendali, anche al fine di evitare il ricorso alla cassa integrazione guadagni straordinaria, a favore di imprese o gruppi di imprese i cui piani di gestione delle eccedenze occupazionali siano oggetto di esame presso il Ministero del lavoro nel periodo decorrente dal 1° gennaio 2007 al 28 febbraio 2007.
Il ricorso alla mobilità lunga riguarda i lavoratori collocati in mobilità entro il 31 dicembre 2007.
Viene stabilito che alle imprese sottoposte alle procedure di amministrazione straordinaria e di ristrutturazione industriale, rispettivamente ai sensi del decreto legislativo n. 270/1999 e della legge n. 39/2004, sono riservate 1.000 delle 6.000 unità previste.
E’ altresì previsto che gli oneri connessi alla permanenza dei lavoratori nella mobilità lunga, ivi compresi quelli relativi alla contribuzione figurativa, sono posti a carico delle imprese per i periodi che eccedono la mobilità ordinaria.
Sono stanziate risorse per un ammontare di 2 mln € per il 2007, 59 mln € per il 2008 e 140 mln € a decorrere dal 2009.
Qualcuno ha per caso letto la parola FIAT? ;-) Almeno sappiamo quanto ci costano.
Mobilità lunga
L’articolo 18, comma 696, prevede il ricorso alla mobilità lunga nel limite complessivo di 6.000 unità, anche con riguardo a processi di riorganizzazione, ristrutturazione, conversione, crisi o modifica degli assetti societari aziendali, anche al fine di evitare il ricorso alla cassa integrazione guadagni straordinaria, a favore di imprese o gruppi di imprese i cui piani di gestione delle eccedenze occupazionali siano oggetto di esame presso il Ministero del lavoro nel periodo decorrente dal 1° gennaio 2007 al 28 febbraio 2007.
Il ricorso alla mobilità lunga riguarda i lavoratori collocati in mobilità entro il 31 dicembre 2007.
Viene stabilito che alle imprese sottoposte alle procedure di amministrazione straordinaria e di ristrutturazione industriale, rispettivamente ai sensi del decreto legislativo n. 270/1999 e della legge n. 39/2004, sono riservate 1.000 delle 6.000 unità previste.
E’ altresì previsto che gli oneri connessi alla permanenza dei lavoratori nella mobilità lunga, ivi compresi quelli relativi alla contribuzione figurativa, sono posti a carico delle imprese per i periodi che eccedono la mobilità ordinaria.
Sono stanziate risorse per un ammontare di 2 mln € per il 2007, 59 mln € per il 2008 e 140 mln € a decorrere dal 2009.
Qualcuno ha per caso letto la parola FIAT? ;-) Almeno sappiamo quanto ci costano.
Ex Unione Sovietica
Ricordate i piani quinquennali? 10000 auto all'anno, che servano o no.
Solo per dare lavoro a tot persone.
Ecco leggo sul documento di Confindustria di commento al DL della Finanziaria:
Al fine di promuovere la regolarità contributiva quale requisito per la concessione dei benefici ed incentivi previsti dall’ordinamento, l’art. 18, comma 681, prevede l’individuazione, in via sperimentale, con decreto ministeriale da emanarsi entro sei mesi, di indici di congruità articolati per settore, per categorie di imprese ed eventualmente per territorio, con specifico riguardo ai settori con più elevati livelli di violazione delle norme in materia di agevolazioni e incentivi e di tutela della sicurezza sul lavoro.
Si prevede in particolare che gli indici individuino il rapporto tra qualità dei beni prodotti e dei servizi offerti e la quantità del lavoro necessario per la relativa produzione, con la determinazione di indici di scostamento “tollerabile”.
In pratica il governo pensa che sia possibile fare una tabellina che dice cosa fai, come e quindi quanti dipendenti "devi" avere. Gli studi di settore applicati al personale.
Vi rendete conto?
E la competitività, la capacità di innovare? E chi fa outsurcing?
Questi professori universitari al potere sono sempre peggio. Pensano che tutto sia risolvibile in formulette.
Solo per dare lavoro a tot persone.
Ecco leggo sul documento di Confindustria di commento al DL della Finanziaria:
Al fine di promuovere la regolarità contributiva quale requisito per la concessione dei benefici ed incentivi previsti dall’ordinamento, l’art. 18, comma 681, prevede l’individuazione, in via sperimentale, con decreto ministeriale da emanarsi entro sei mesi, di indici di congruità articolati per settore, per categorie di imprese ed eventualmente per territorio, con specifico riguardo ai settori con più elevati livelli di violazione delle norme in materia di agevolazioni e incentivi e di tutela della sicurezza sul lavoro.
Si prevede in particolare che gli indici individuino il rapporto tra qualità dei beni prodotti e dei servizi offerti e la quantità del lavoro necessario per la relativa produzione, con la determinazione di indici di scostamento “tollerabile”.
In pratica il governo pensa che sia possibile fare una tabellina che dice cosa fai, come e quindi quanti dipendenti "devi" avere. Gli studi di settore applicati al personale.
Vi rendete conto?
E la competitività, la capacità di innovare? E chi fa outsurcing?
Questi professori universitari al potere sono sempre peggio. Pensano che tutto sia risolvibile in formulette.
Tutto cambia niente cambia
Vi segnalo un interessante articolo su Phastidio.net · Effetto annuncio: che parla di riforma degli ordini professionali "Ad oggi, solo un bello spot pubblicitario per la conferenza stampa di fine anno del premier, che potrà affermare di essere in largo anticipo nella realizzazione del programma."
E in modo approfondito di un vecchio pallino mio e di Steve: Alitalia.
A questo riguardo dire che va privatizzata ma va mantenuto il livello occupazionale ha portato Montezemolo ad affermare "gli imprenditori non sono kamikaze" (che vorrei ricordare si uccidevano con gli aerei...)
E in modo approfondito di un vecchio pallino mio e di Steve: Alitalia.
A questo riguardo dire che va privatizzata ma va mantenuto il livello occupazionale ha portato Montezemolo ad affermare "gli imprenditori non sono kamikaze" (che vorrei ricordare si uccidevano con gli aerei...)
domenica 3 dicembre 2006
Stati generali industria lombarda - report
Quattro note, come avevo promesso, sugli Stati generali dell'Industria Lombarda.
Intanto ho notato una ottima partecipazione, sintomo che la cosa era sentita.
C'erano anche i top lombardi di Confindustria (Marcegaglia, Moltrasio, Bombassei, Colaninno figlio ecc) e Tronchetti.
Bersani ha avuto un atteggiamento abbastanza annoiato, stile "che palle", e ha considerato poco i co-relatori. In compenso ha parlato diverse volte al telefono.
Alcune delle cose che mi hanno colpito. E' una visone personale della giornata.
Il Presidente Fontana ha fatto una relazione che trovate qui. E' interessante e neppure troppo lunga per gli standard Confindustriali.
Sono intervenuti vari Presidenti di territoriale su temi specifici.
Tamburini (BS) ha parlato del PROBLEMA per il prossimo periodo: la nuova legge sui rifiuti.
L'argomento è complesso, ma potrebbe portare alla chiusura delle acciaieria (15 con 20000 addetti qui in Lombadia).
La solita chicca italiana, se ho capito bene. La UE prevede che i rifiuti siano smaltiti entro 12 mesi. Essendo noi più realisti del re in Italia dobbiamo smaltire entro 2 mesi.
La nuova norma di Pecoraro Scanio dice "immediatamente". Se a questo aggiungete che spariscono di nuovo le materie prime secondarie capite che l'ha scritta il solito burocrate che non ha mai visto come funziona un'azienda.
Tenete conto, per intenderci, che lo straccio sporco d'olio è un rifiuto speciale. Come cavolo faccio a smaltirlo immediatamente?
Barcella (BG) ha parlato di lavoro, di politica economica e della sua stretta correlazione con la politica formativa. Ha dato un pò di dati sul precariato.
L'aumento dei precari sul totale occupati è stato, dopo il '97 (Treu credo) dell'1,1% sul totale occupati. I posti di lavoro creati sono stati 2 milioni dei quali 1,6 a tempo indeterminato e 0,4 precari. Ha poi sottolineato come il problema precariato sia più nei servizi che nell'industria.
Ha poi tirato una bella vangata ai nostri ministri (Ferrero e Damiano) che convocano i tavoli e dicono già quale è la conclusione alla quale si deve arrivare. E ha sottolineato che poi non ci si può lamentare, se il destino è già scritto, se la gente non va neppure a sedersi al tavolo.
Valli (Monza) discorsi generali, ha sottolineato che in cerca di notorietà i politici stanno creando un clima ostile verso le imprese.
Poi ha lisciato LCDM ma gli ha detto (con grande applauso) " a qualche tavolo sarebbe stato meglio andare con una penna senza inchiostro".
Carcano (CO) ha parlato di infrastrutture.
Ha detto che non ha senso che da anni onda verde segnali 40 km di coda da BG a MI. Sarebbe meglio almeno una volta annunciare fra gli squilli di tromba che non c'è coda.
E che proprio questa difficoltà di muoversi porta ad avere un aeroporto operativo ogni 50 km al nord.
Formigoni: gira le critiche al governo (ma non governavano i suoi fino a poco fa?).
Chiede uno statuto speciale per la Lombardia per la situazione particolare che ha. Poi parla di varie cose sulla competitività.
Sempre molto bravo, vecchia scuola DC, camaleontico.
Bersani: troppe critiche, c'è pregiudizio (ma ammette che alcune cose tipo la legge rifiuti vanno riscritte).
"Siamo qui da poco, non abbiamo avuto il tempo di fare tutti questi danni" uno sfigato ulivista (o uno dei suoi) cerca di fare partire l'applauso, gelo, nessuno lo segue...
Poi dice che la globalizzazione ha segato 4 punti di produzione industriale e non è colpa di nessuno.
Ha detto che la critica sul taglio del cuneo come "mancia" è giusta e si è detto disponibile ad appoggiare una quota di federalismo fiscale come proposto da Formigoni.
Luca Cordero di Montezemolo nel suo intervento ha esordito dicendo che "gli imprenditori vogliono solo essere messi in condizioni di lavorare". OK a dialogo tra Formigoni e Bersani, facessero tutti così.
Ha dato una bella leccata a Tronchetti in prima fila, e dice che Tronchetti ci mette la faccia (mia perfidia, per fortuna non dice che ci mette i soldi).
Poi fa la battuta di cui ho già scritto e fa una bella tirata su stipendi improduttivi pagati da tasse, sul fatto che non generiamo un miglioramento delle condizioni di vita (cosa che fa crescere le richieste di politiche redistributive), che gli enti locali erogano più stipendi che servizi, che il contratto del pubblico impiego firmato da Berlusconi grida vendetta.
Poi parla del problema più grave, il calo della produttività, in tutti i settori, che mina la nostra competitività.
Chiede di completare la Biagi, come previsto con la riforma degli ammortizzatori sociali, e dice che occorre coinvolgere i lavoratori nei risultati delle imprese.
Lancia un messaggio ai sindacati sulla produttività: che le ore retribuite si avvicinino maggiormente a quelle lavorate (meno ferie di Berlusconiana memoria?) con flessibilità di orario e recupero delle ore perse.
Sulle tasse: siamo pronti a garantire che il risparmio fiscale sarà usato per investimenti e ricerca (NdR e detassare quelli non sarebbe ancora meglio?, peccato che non si faccia perché ricorda Tremonti).
Sulle banche: il rapporto migliora, ma smettano di chiedere garanzie.
Sull'Università: meno sedi distaccate e facoltà sul territorio (bravo! NdR) e più centri di eccellenza. Più meritocrazia.
Solita tirata contro le mini IRI municipali.
Poi la cosa uscita sui giornali sui costi della politica con 150.000 eletti e retribuiti.
Giornata interessante.
NB alcune cose che ho scritto potrebbero non esserci nelle relazioni dei link, spesso si integra a braccio in incontri come questi.
Intanto ho notato una ottima partecipazione, sintomo che la cosa era sentita.
C'erano anche i top lombardi di Confindustria (Marcegaglia, Moltrasio, Bombassei, Colaninno figlio ecc) e Tronchetti.
Bersani ha avuto un atteggiamento abbastanza annoiato, stile "che palle", e ha considerato poco i co-relatori. In compenso ha parlato diverse volte al telefono.
Alcune delle cose che mi hanno colpito. E' una visone personale della giornata.
Il Presidente Fontana ha fatto una relazione che trovate qui. E' interessante e neppure troppo lunga per gli standard Confindustriali.
Sono intervenuti vari Presidenti di territoriale su temi specifici.
Tamburini (BS) ha parlato del PROBLEMA per il prossimo periodo: la nuova legge sui rifiuti.
L'argomento è complesso, ma potrebbe portare alla chiusura delle acciaieria (15 con 20000 addetti qui in Lombadia).
La solita chicca italiana, se ho capito bene. La UE prevede che i rifiuti siano smaltiti entro 12 mesi. Essendo noi più realisti del re in Italia dobbiamo smaltire entro 2 mesi.
La nuova norma di Pecoraro Scanio dice "immediatamente". Se a questo aggiungete che spariscono di nuovo le materie prime secondarie capite che l'ha scritta il solito burocrate che non ha mai visto come funziona un'azienda.
Tenete conto, per intenderci, che lo straccio sporco d'olio è un rifiuto speciale. Come cavolo faccio a smaltirlo immediatamente?
Barcella (BG) ha parlato di lavoro, di politica economica e della sua stretta correlazione con la politica formativa. Ha dato un pò di dati sul precariato.
L'aumento dei precari sul totale occupati è stato, dopo il '97 (Treu credo) dell'1,1% sul totale occupati. I posti di lavoro creati sono stati 2 milioni dei quali 1,6 a tempo indeterminato e 0,4 precari. Ha poi sottolineato come il problema precariato sia più nei servizi che nell'industria.
Ha poi tirato una bella vangata ai nostri ministri (Ferrero e Damiano) che convocano i tavoli e dicono già quale è la conclusione alla quale si deve arrivare. E ha sottolineato che poi non ci si può lamentare, se il destino è già scritto, se la gente non va neppure a sedersi al tavolo.
Valli (Monza) discorsi generali, ha sottolineato che in cerca di notorietà i politici stanno creando un clima ostile verso le imprese.
Poi ha lisciato LCDM ma gli ha detto (con grande applauso) " a qualche tavolo sarebbe stato meglio andare con una penna senza inchiostro".
Carcano (CO) ha parlato di infrastrutture.
Ha detto che non ha senso che da anni onda verde segnali 40 km di coda da BG a MI. Sarebbe meglio almeno una volta annunciare fra gli squilli di tromba che non c'è coda.
E che proprio questa difficoltà di muoversi porta ad avere un aeroporto operativo ogni 50 km al nord.
Formigoni: gira le critiche al governo (ma non governavano i suoi fino a poco fa?).
Chiede uno statuto speciale per la Lombardia per la situazione particolare che ha. Poi parla di varie cose sulla competitività.
Sempre molto bravo, vecchia scuola DC, camaleontico.
Bersani: troppe critiche, c'è pregiudizio (ma ammette che alcune cose tipo la legge rifiuti vanno riscritte).
"Siamo qui da poco, non abbiamo avuto il tempo di fare tutti questi danni" uno sfigato ulivista (o uno dei suoi) cerca di fare partire l'applauso, gelo, nessuno lo segue...
Poi dice che la globalizzazione ha segato 4 punti di produzione industriale e non è colpa di nessuno.
Ha detto che la critica sul taglio del cuneo come "mancia" è giusta e si è detto disponibile ad appoggiare una quota di federalismo fiscale come proposto da Formigoni.
Luca Cordero di Montezemolo nel suo intervento ha esordito dicendo che "gli imprenditori vogliono solo essere messi in condizioni di lavorare". OK a dialogo tra Formigoni e Bersani, facessero tutti così.
Ha dato una bella leccata a Tronchetti in prima fila, e dice che Tronchetti ci mette la faccia (mia perfidia, per fortuna non dice che ci mette i soldi).
Poi fa la battuta di cui ho già scritto e fa una bella tirata su stipendi improduttivi pagati da tasse, sul fatto che non generiamo un miglioramento delle condizioni di vita (cosa che fa crescere le richieste di politiche redistributive), che gli enti locali erogano più stipendi che servizi, che il contratto del pubblico impiego firmato da Berlusconi grida vendetta.
Poi parla del problema più grave, il calo della produttività, in tutti i settori, che mina la nostra competitività.
Chiede di completare la Biagi, come previsto con la riforma degli ammortizzatori sociali, e dice che occorre coinvolgere i lavoratori nei risultati delle imprese.
Lancia un messaggio ai sindacati sulla produttività: che le ore retribuite si avvicinino maggiormente a quelle lavorate (meno ferie di Berlusconiana memoria?) con flessibilità di orario e recupero delle ore perse.
Sulle tasse: siamo pronti a garantire che il risparmio fiscale sarà usato per investimenti e ricerca (NdR e detassare quelli non sarebbe ancora meglio?, peccato che non si faccia perché ricorda Tremonti).
Sulle banche: il rapporto migliora, ma smettano di chiedere garanzie.
Sull'Università: meno sedi distaccate e facoltà sul territorio (bravo! NdR) e più centri di eccellenza. Più meritocrazia.
Solita tirata contro le mini IRI municipali.
Poi la cosa uscita sui giornali sui costi della politica con 150.000 eletti e retribuiti.
Giornata interessante.
NB alcune cose che ho scritto potrebbero non esserci nelle relazioni dei link, spesso si integra a braccio in incontri come questi.
venerdì 1 dicembre 2006
Ci ho il sito
Ma quante aziende hanno un bel sito, ben studiato, bello graficamente, completo in tutte le sue forme e tristemente immobile.
Guardi news e ti presentano il fatto che nel marzo 2004 parteciperanno (?) alla fiera XY. E poi? Quella è l'ultima notizia? E a cosa cavolo vi serve la sezione news?
Oppure bella pagina iniziale tutti i suoi bei link che nel 90% dei casi portano a "pagina in costruzione". Che se poi ha l'immagine animata del cavalletto è decisamente graficamente indovinata.
Ma poffarbacco, o le cose da mettere nei link le hai oppure non mettere i link!
Solo che troppi fanno il sito, fatto bene bellissimo, aggiornato, con tutto quello che serve. E poi non hanno nessuno che lo segue e alimenta.
"Ragioniere lo fa lei?"
"Ma non ho tempo"
"Su, su, per quello che ci vuole"
Guardi news e ti presentano il fatto che nel marzo 2004 parteciperanno (?) alla fiera XY. E poi? Quella è l'ultima notizia? E a cosa cavolo vi serve la sezione news?
Oppure bella pagina iniziale tutti i suoi bei link che nel 90% dei casi portano a "pagina in costruzione". Che se poi ha l'immagine animata del cavalletto è decisamente graficamente indovinata.
Ma poffarbacco, o le cose da mettere nei link le hai oppure non mettere i link!
Solo che troppi fanno il sito, fatto bene bellissimo, aggiornato, con tutto quello che serve. E poi non hanno nessuno che lo segue e alimenta.
"Ragioniere lo fa lei?"
"Ma non ho tempo"
"Su, su, per quello che ci vuole"
E' la volta buona
ANSA.it - Economia - Fisco: da immigrati 2 mld in tasse: l'Agenzia delle Entrate che si e' attrezzata con guide fiscali in albanese, arabo, rumeno, cinese
E' la volta buona che le norme saranno comprensibili. Di solito sembrano scritte da un albanese un arabo un rumeno o un cinese.
Magari con la traduzione guadagnano in chiarezza.
E' la volta buona che le norme saranno comprensibili. Di solito sembrano scritte da un albanese un arabo un rumeno o un cinese.
Magari con la traduzione guadagnano in chiarezza.
Export
Leggo (i titoli al momento) un articolo sull'export di Panorama Economy.
Mi potrei ritrovare fra i "campioni" visto che qui siamo intorno al 90%, ma noi siamo molto riservati e non facciamo PR.
Una considerazione però, vedo che il 59% dell'export va verso la comunità europea.
Nella mia modestissima opinione, visto che dovremmo essere in un mercato comune, quello andrebbe considerato export a metà.
La presenza globale non può e non deve essere limitata a UE ed un pò di USA. E' vero che questi sono i mercati maggiori, ma occorre spingere anche sul resto del mondo.
Non parlo molto del mio lavoro ma per un a volta posso farlo, tanto per dire che le cose le dico ma le facciamo anche, noi siamo attualmente al 47% di Italia + UE. E su quel 53% il 25% in africa, il 45% in america (tutta, anzi USA pochissimo), 10% Asia e 20% Europa non UE.
Certo, occorre avere prodotti adatti al mercato globale, e soprattutto la voglia di andare in giro a cercarli, i mercati.
Mi potrei ritrovare fra i "campioni" visto che qui siamo intorno al 90%, ma noi siamo molto riservati e non facciamo PR.
Una considerazione però, vedo che il 59% dell'export va verso la comunità europea.
Nella mia modestissima opinione, visto che dovremmo essere in un mercato comune, quello andrebbe considerato export a metà.
La presenza globale non può e non deve essere limitata a UE ed un pò di USA. E' vero che questi sono i mercati maggiori, ma occorre spingere anche sul resto del mondo.
Non parlo molto del mio lavoro ma per un a volta posso farlo, tanto per dire che le cose le dico ma le facciamo anche, noi siamo attualmente al 47% di Italia + UE. E su quel 53% il 25% in africa, il 45% in america (tutta, anzi USA pochissimo), 10% Asia e 20% Europa non UE.
Certo, occorre avere prodotti adatti al mercato globale, e soprattutto la voglia di andare in giro a cercarli, i mercati.
giovedì 30 novembre 2006
mercoledì 29 novembre 2006
Che rating hai?
Cari colleghi, vi siete informati sul rating che vi hanno assegnato le banche?
Avete controllato che differenza di tassi porta rispetto all'eventuale rating migliore?
L'entrata in vigore di Basilea 2 è alle porte, siete in ritardo per eventuali correzioni.
Avete controllato che differenza di tassi porta rispetto all'eventuale rating migliore?
L'entrata in vigore di Basilea 2 è alle porte, siete in ritardo per eventuali correzioni.
Presunzione d'illegalità
Iceman in un commento mi sollecita sul discorso Siae.
Dal punto di vista tecnico un amministratore delegato, categoria della quale faccio parte, sa bene quali sono i suoi proventi.
Se lo è di un'azienda come la Siae può omettere o dimenticarsi di dichiararlo per fini strategici.
Oppure non è un amministratore delegato ma una testa di legno incapace messa lì dagli amichetti. Non so quale sia il caso specifico.
Sul fatto che in Italia si paghi il solito balzello (sempre pronti a tassare qui) sui supporti vergini è parte di un ragionamento che si è già fatto sulle tasse: siccome so che evadi come un pazzo tengo le tasse ad un livello inaccettabile se le pagassi (e pirla quelli che le pagano).
In questo caso siccome penso che masterizzi CD e DVD pirata ti prendo i soldi prima.
E i pirla che usano i DVD e i CD in azienda o come privati per backup, invio dati ecc si arrangino come quelli che pagano le tasse.
Se pensi che devi fare il bollino Siae sui DVD aziendali (che la pagano già come supporto vergine) nel caso ci sia una qualsiasi musica, anche se gratuita o con diritti già pagati, anche se l'hai fatta tu capisci come la Siae sia una bella piovra.
Al solito questo ha distrutto un settore in Italia e i grandi pirati, consumatori di CD e DVD li prendono all'estero dove la tassa non c'è.
La Siae poi è, da quanto leggo, da tempo negli appetiti di molti (artisti compresi) e bella marcia a livello locale, chi ha frequentato un pò le discoteche e i locali sa bene quali accordi sottobanco ci siano fra controllati e controllori.
Poi c'è tutto il discorso dei brani suonati sul quale molti "ci marciano".
Ma sono cose che conosco solo per sentito dire.
Dal punto di vista tecnico un amministratore delegato, categoria della quale faccio parte, sa bene quali sono i suoi proventi.
Se lo è di un'azienda come la Siae può omettere o dimenticarsi di dichiararlo per fini strategici.
Oppure non è un amministratore delegato ma una testa di legno incapace messa lì dagli amichetti. Non so quale sia il caso specifico.
Sul fatto che in Italia si paghi il solito balzello (sempre pronti a tassare qui) sui supporti vergini è parte di un ragionamento che si è già fatto sulle tasse: siccome so che evadi come un pazzo tengo le tasse ad un livello inaccettabile se le pagassi (e pirla quelli che le pagano).
In questo caso siccome penso che masterizzi CD e DVD pirata ti prendo i soldi prima.
E i pirla che usano i DVD e i CD in azienda o come privati per backup, invio dati ecc si arrangino come quelli che pagano le tasse.
Se pensi che devi fare il bollino Siae sui DVD aziendali (che la pagano già come supporto vergine) nel caso ci sia una qualsiasi musica, anche se gratuita o con diritti già pagati, anche se l'hai fatta tu capisci come la Siae sia una bella piovra.
Al solito questo ha distrutto un settore in Italia e i grandi pirati, consumatori di CD e DVD li prendono all'estero dove la tassa non c'è.
La Siae poi è, da quanto leggo, da tempo negli appetiti di molti (artisti compresi) e bella marcia a livello locale, chi ha frequentato un pò le discoteche e i locali sa bene quali accordi sottobanco ci siano fra controllati e controllori.
Poi c'è tutto il discorso dei brani suonati sul quale molti "ci marciano".
Ma sono cose che conosco solo per sentito dire.
martedì 28 novembre 2006
Accerchiamento
Visco e le banche alleati. Ognuno col suo interesse.
Banche, guerra al contante punti premio a chi non lo usa - economia - Repubblica.it: "Il punto - spiega Zadra - è chiarire agli italiani che pagare con il Pos è gratuito, sia che si spendano 50 euro o cinque"
Certo, ma non è gratuito per chi incassa. Non a caso in molti distributori di benzina si guardano bene dall'accettare le carte.
Se tutte le transazioni fossero fatte con le carte di credito siamo certi che le banche risparmierebbero parte dei 10 milioni che dicono di spendere per movimentare il contante e guadagnerebbero una bella montagna di soldini in commissioni.
Si userebbero più i bonifici, più righe di operazione, meno versamenti globali di contanti. Tutta roba che movimenta le righe di conto e porta incassi.
Certo che vogliono eliminare il contante.
E non mi si raccontino palle, all'estero la maggior parte della gente paga con la carta perché sono carte di debito, quelli non hanno un'euro e dovessero pagare in contanti fanno la fame.
Banche, guerra al contante punti premio a chi non lo usa - economia - Repubblica.it: "Il punto - spiega Zadra - è chiarire agli italiani che pagare con il Pos è gratuito, sia che si spendano 50 euro o cinque"
Certo, ma non è gratuito per chi incassa. Non a caso in molti distributori di benzina si guardano bene dall'accettare le carte.
Se tutte le transazioni fossero fatte con le carte di credito siamo certi che le banche risparmierebbero parte dei 10 milioni che dicono di spendere per movimentare il contante e guadagnerebbero una bella montagna di soldini in commissioni.
Si userebbero più i bonifici, più righe di operazione, meno versamenti globali di contanti. Tutta roba che movimenta le righe di conto e porta incassi.
Certo che vogliono eliminare il contante.
E non mi si raccontino palle, all'estero la maggior parte della gente paga con la carta perché sono carte di debito, quelli non hanno un'euro e dovessero pagare in contanti fanno la fame.
Bambini piccoli
ANSA.it - Economia - Manovra: Ocse, punta solo su tasse: "In Italia l'aggiustamento e' interamente legato a nuove tasse, con nessun serio tentativo di tagliare la spesa"
Questo è un paese perennemente all'asilo, dove se non arriva la maestra a tirarci le orecchie alle cose non ci crediamo. E facciamo le scenette.
Le persone serie se ne erano accorte, sai che sforzo, è il governicchio che dice di no.
Questo è un paese perennemente all'asilo, dove se non arriva la maestra a tirarci le orecchie alle cose non ci crediamo. E facciamo le scenette.
Le persone serie se ne erano accorte, sai che sforzo, è il governicchio che dice di no.
Stati generali industria lombarda
Giornate incasinate.
Sul Sole di oggi a pagina due trovate un sunto dell'intervento di Montezemolo e a pagina 15 un sunto della giornata.
Ho degli appunti ma non il tempo per scrivere.
Una chicca sola.
Bersani interviene e dice "capisco la voglia di critica ma noi siamo qui da soli sei mesi".
Montezemolo, con una battuta che pare sfuggita a quasi tutti ha detto "effettivamente negli ultimi sei mesi non è stato fatto molto per la competitività".
Sul Sole di oggi a pagina due trovate un sunto dell'intervento di Montezemolo e a pagina 15 un sunto della giornata.
Ho degli appunti ma non il tempo per scrivere.
Una chicca sola.
Bersani interviene e dice "capisco la voglia di critica ma noi siamo qui da soli sei mesi".
Montezemolo, con una battuta che pare sfuggita a quasi tutti ha detto "effettivamente negli ultimi sei mesi non è stato fatto molto per la competitività".
lunedì 27 novembre 2006
Donne
Ma ci avete fatto caso che la Milano industriale, leghista, maschilista ecc ha un Sindaco e un Presidente degli industriali (il più importante in Italia) di sesso femminile?
Proprio vero che a Berlusconi l'Highlander le donne piacciono.
Proprio vero che a Berlusconi l'Highlander le donne piacciono.
Malori
Pare che il malore di Berlusconi derivi dal conto delle tasse per il 2007 che il commercialista gli ha presentato.
venerdì 24 novembre 2006
Grisaglie
Volete vedere il top della Confindustria Lombarda?
Volete cercare di intuire quale, in mezzo a quelli, ha la faccia di uno che potrebbe avere un blog come questo ;-) ?
Ci si trova a Malpensa Lunedì pomeriggio. Basta avere una poltroncina in una delle associazioni territoriali.
Seguirà report se sento qualcosa di interessante. E se non mi salta la cosa per impegni di lavoro.
Volete cercare di intuire quale, in mezzo a quelli, ha la faccia di uno che potrebbe avere un blog come questo ;-) ?
Ci si trova a Malpensa Lunedì pomeriggio. Basta avere una poltroncina in una delle associazioni territoriali.
Seguirà report se sento qualcosa di interessante. E se non mi salta la cosa per impegni di lavoro.
Mettetevi d'accordo
Visco non vuole più i pagamenti in contanti.
Poste Italiane (che ad occhio mi pare sia un gruppo partecipato dallo Stato) non accetta più, per pagare le bollette, altro che contanti.
Prima pagavamo con assegni circolari non trasferibili.
Sai come è contento il fattorino di dover viaggiare con migliaia di euro in contanti in tasca!
E non mi si dica di aprire il conto corrente postale per pagare le bollette. Lo avevamo l'abbiamo chiuso dalla disperazione.
Poste Italiane (che ad occhio mi pare sia un gruppo partecipato dallo Stato) non accetta più, per pagare le bollette, altro che contanti.
Prima pagavamo con assegni circolari non trasferibili.
Sai come è contento il fattorino di dover viaggiare con migliaia di euro in contanti in tasca!
E non mi si dica di aprire il conto corrente postale per pagare le bollette. Lo avevamo l'abbiamo chiuso dalla disperazione.
Consulenti e assunzioni
Prendo spunto da un post su MarketingBlog che si intitola Siamo tutti consulenti.
La prima considerazione è quella sull'annuncio, mi trovo d'accordo con Pierluca sul fatto che come sempre si cerca l'impossibile, laureato che ha trovato subito lavoro, acquisito responsabilità, ecc ecc max 31 anni! Mi fanno sorridere questi annunci, ormai un quarantenne è tagliato fuori, vecchio. Ma l'esperienza di un settantenne che in due secondi inquadra la situazione dove la mettiamo?
Poi non lo metto certo a capo dell'IT, ma in posti dove l'esperienza è necessaria sono impagabili.
Consulenti: da situazioni come questa, come si dice nel post, nasce purtroppo la diffidenza tra le PMI e i consulenti.
Immaginatevi il self-made man che ha girato il mondo a piazzare i suoi prodotti, guadagnato un sacco di soldi, fatto un'azienda di una certa rilevanza (anche magari solo locale) che si trova davanti un pinella di 29 0 30 anni laureato alla Bocconi, pieno di boria, che arriva e con un tot di slides di power point (riciclate) gli spiega che lui fino ad oggi ha sbagliato tutto perché non ha segmentato il mercato, fatto ricerche di mercato strategiche, preparato un documento con il ciclo di vita dei prodotti, fatto pr, utilizzato i gnu media, non ha la mission e la vision aziendale ecc ecc.
Questo, seduto sui suoi milioni di euro, lo guarda e lo caccia a calci.
Uno dei problemi delle società di consulenza, per come l'ho sempre visto io, è proprio l'industrializzazione della consulenza e il riciclaggio strategico.
L'esempio classico è la divisione in tre funzioni corporate - private - retail delle banche, chi l'ha scritta ha riutilizzato con il serach & replace del nome della banca il progetto strategico n volte. E tutti ci si sono messi. Alcuni, per i quali era adatto, l'hanno poi portato a termine correttamente e con ottimi risultati, altri hanno creato asfittiche funzioni corporate o private che offrono ben poco.
Il consulente dovrebbe studiare quello che c'è di buono nell'azienda e, soprattutto se l'azienda è cresciuta velocemente, aiutare a razionalizzare il metodo di lavoro perché sia adatto alla situazione.
Inutile imporre troppa burocrazia in una azienda piatta e destrutturata, inutile volere imporre subito un'azienda piatta dove si è abituati alla burocrazia. I processi di cambiamento organizzativo sono lenti e necessitano di cura, condivisione, formazione.
Certo che le cose strategiche vanno fatte, ma bisogna insegnare a razionalizzarle ed esporle invece che rimanere nella testa dell'imprenditore.
Ma per fare questo occorre capacità d'ascolto, esperienza vera, idee chiare, disponibilità e umiltà.
Cose per le quali non brilla quasi mai il consul(ni)ente.
Da parte sua l'imprenditore dovrebbe evitare di volere dal consulente il lampo di genio capace di risolvere la situazione aziendale in due secondi con tre interventi (gli interventi costano) e possibilmente senza che emergano i suoi errori del passato.
Chi vuole questo si merita il pinella che gli racconta la storiella!
La prima considerazione è quella sull'annuncio, mi trovo d'accordo con Pierluca sul fatto che come sempre si cerca l'impossibile, laureato che ha trovato subito lavoro, acquisito responsabilità, ecc ecc max 31 anni! Mi fanno sorridere questi annunci, ormai un quarantenne è tagliato fuori, vecchio. Ma l'esperienza di un settantenne che in due secondi inquadra la situazione dove la mettiamo?
Poi non lo metto certo a capo dell'IT, ma in posti dove l'esperienza è necessaria sono impagabili.
Consulenti: da situazioni come questa, come si dice nel post, nasce purtroppo la diffidenza tra le PMI e i consulenti.
Immaginatevi il self-made man che ha girato il mondo a piazzare i suoi prodotti, guadagnato un sacco di soldi, fatto un'azienda di una certa rilevanza (anche magari solo locale) che si trova davanti un pinella di 29 0 30 anni laureato alla Bocconi, pieno di boria, che arriva e con un tot di slides di power point (riciclate) gli spiega che lui fino ad oggi ha sbagliato tutto perché non ha segmentato il mercato, fatto ricerche di mercato strategiche, preparato un documento con il ciclo di vita dei prodotti, fatto pr, utilizzato i gnu media, non ha la mission e la vision aziendale ecc ecc.
Questo, seduto sui suoi milioni di euro, lo guarda e lo caccia a calci.
Uno dei problemi delle società di consulenza, per come l'ho sempre visto io, è proprio l'industrializzazione della consulenza e il riciclaggio strategico.
L'esempio classico è la divisione in tre funzioni corporate - private - retail delle banche, chi l'ha scritta ha riutilizzato con il serach & replace del nome della banca il progetto strategico n volte. E tutti ci si sono messi. Alcuni, per i quali era adatto, l'hanno poi portato a termine correttamente e con ottimi risultati, altri hanno creato asfittiche funzioni corporate o private che offrono ben poco.
Il consulente dovrebbe studiare quello che c'è di buono nell'azienda e, soprattutto se l'azienda è cresciuta velocemente, aiutare a razionalizzare il metodo di lavoro perché sia adatto alla situazione.
Inutile imporre troppa burocrazia in una azienda piatta e destrutturata, inutile volere imporre subito un'azienda piatta dove si è abituati alla burocrazia. I processi di cambiamento organizzativo sono lenti e necessitano di cura, condivisione, formazione.
Certo che le cose strategiche vanno fatte, ma bisogna insegnare a razionalizzarle ed esporle invece che rimanere nella testa dell'imprenditore.
Ma per fare questo occorre capacità d'ascolto, esperienza vera, idee chiare, disponibilità e umiltà.
Cose per le quali non brilla quasi mai il consul(ni)ente.
Da parte sua l'imprenditore dovrebbe evitare di volere dal consulente il lampo di genio capace di risolvere la situazione aziendale in due secondi con tre interventi (gli interventi costano) e possibilmente senza che emergano i suoi errori del passato.
Chi vuole questo si merita il pinella che gli racconta la storiella!
Croce rossa
giovedì 23 novembre 2006
Marketing musicale
Ultimamente le case discografiche se la passano abbastanza male, le vendite di CD sono ai minimi termini.
Ecco che allora è cambiato il marketing e la strategia.
I giovani la musica la scaricano da internet, a volte regolarmente tipo ITunes, a volte irregolarmente. Poi saltuariamente comperano qualche CD.
Ecco che allora il target preferito dei discografici diventano i signori di mezza età come il sottoscritto (nella maggior parte dei casi poco inclini alla musica digitale) e i fan dei vari artisti.
E proliferano le versioni "speciali" (e costose) dei CD, arrivano le raccolte con uno o due inediti, le versioni con DVD allegato ecc ecc
Il risultato è che i prezzi salgono.
Me ne sono accorto perché sono uscito con 4 cose e ho speso 150 Euro!
Certo, almeno due iper sfiziose, ma ragazzi, che prezzi!
Per soddisfare la vostra curiosità (lo so che non vi importa ma è lo stesso).
Clash - la raccolta dei singoli
confezione bellissima 19 CD neri fatti tipo 45 giri in busta con la bustina dentro e copertina uguale alla originale. Una roba da nostalgici incredibile. Non so se mai li ascolterò tutti è una cosa per collezionisti. 70 Euro circa
Tom Waits - Orphans
Anche qui confezione bella con libretto, belle foto. Lo sto sentendo mi pare un lavoro eccellente. Credo sui 40 Euro
U2 - raccolta dei singoli
ennesima raccolta degli U2 ormai macchina da soldi. Ma l'ho preso perché c'è un DVD di San Siro
25 Euro?
Willie Nelson
l'ultimo disco, al momento intonso, preso perché è prodotto da Ryan Adams, Prezzo normale.
Ecco che allora è cambiato il marketing e la strategia.
I giovani la musica la scaricano da internet, a volte regolarmente tipo ITunes, a volte irregolarmente. Poi saltuariamente comperano qualche CD.
Ecco che allora il target preferito dei discografici diventano i signori di mezza età come il sottoscritto (nella maggior parte dei casi poco inclini alla musica digitale) e i fan dei vari artisti.
E proliferano le versioni "speciali" (e costose) dei CD, arrivano le raccolte con uno o due inediti, le versioni con DVD allegato ecc ecc
Il risultato è che i prezzi salgono.
Me ne sono accorto perché sono uscito con 4 cose e ho speso 150 Euro!
Certo, almeno due iper sfiziose, ma ragazzi, che prezzi!
Per soddisfare la vostra curiosità (lo so che non vi importa ma è lo stesso).
Clash - la raccolta dei singoli
confezione bellissima 19 CD neri fatti tipo 45 giri in busta con la bustina dentro e copertina uguale alla originale. Una roba da nostalgici incredibile. Non so se mai li ascolterò tutti è una cosa per collezionisti. 70 Euro circa
Tom Waits - Orphans
Anche qui confezione bella con libretto, belle foto. Lo sto sentendo mi pare un lavoro eccellente. Credo sui 40 Euro
U2 - raccolta dei singoli
ennesima raccolta degli U2 ormai macchina da soldi. Ma l'ho preso perché c'è un DVD di San Siro
25 Euro?
Willie Nelson
l'ultimo disco, al momento intonso, preso perché è prodotto da Ryan Adams, Prezzo normale.
mercoledì 22 novembre 2006
Tasse e servizi
Qualsiasi persona di buon senso pensa che le tasse servano a pagare i servizi che lo Stato (o le amministrazioni locali) fornisce.
Se una tassa si chiama TARSU quindi è relativa ai Rifiuti Solidi Urbani uno si immagina di doverla pagare se produce rifiuti. Addirittura si parlava di farla diventare correlata ai rifiuti prodotti.
Questo utilizzando il buon senso.
Ma le tasse e il buon senso sono conflittuali.
Quindi la tassa per i rifiuti si paga per il solo fatto di avere a disposizione un immobile. Il che vuol dire che se ho un appartamento sfitto (che quindi non produce nessun rifiuto) la devo pagare ugualmente.
Trasferitelo sull'industriale dove le superfici si contano in migliaia di metri quadri. Pertanto la tassa è di migliaia o decine di migliaia di Euro.
Ecco, indovinato, si paga anche per capannoni vuoti. O per aree industriali dismesse.
Così imparano a non darlo ad un centro sociale (le pagheranno le tasse, loro?).
Senza contare che il 90% dei rifiuti prodotti in una azienda, soprattutto se non ha la mensa, sono smaltiti in altro modo.
Questo accade sempre nell'ottica di favorire la competitività delle aziende, naturalmente.
Se una tassa si chiama TARSU quindi è relativa ai Rifiuti Solidi Urbani uno si immagina di doverla pagare se produce rifiuti. Addirittura si parlava di farla diventare correlata ai rifiuti prodotti.
Questo utilizzando il buon senso.
Ma le tasse e il buon senso sono conflittuali.
Quindi la tassa per i rifiuti si paga per il solo fatto di avere a disposizione un immobile. Il che vuol dire che se ho un appartamento sfitto (che quindi non produce nessun rifiuto) la devo pagare ugualmente.
Trasferitelo sull'industriale dove le superfici si contano in migliaia di metri quadri. Pertanto la tassa è di migliaia o decine di migliaia di Euro.
Ecco, indovinato, si paga anche per capannoni vuoti. O per aree industriali dismesse.
Così imparano a non darlo ad un centro sociale (le pagheranno le tasse, loro?).
Senza contare che il 90% dei rifiuti prodotti in una azienda, soprattutto se non ha la mensa, sono smaltiti in altro modo.
Questo accade sempre nell'ottica di favorire la competitività delle aziende, naturalmente.
martedì 21 novembre 2006
Pendolari
Me l'hanno raccontata.
C'è un aereo Alitalia (naturalmente) che parte il venerdì sera da Mosca.
Un amico è in macchina con un italiano di primo piano là, sono in ritardo e lui si preoccupa.
L'altro gli dice "non ti preoccupare, senza di noi non parte".
C'è un certo numero di persone importanti che si contano prima di partire.
E se tu sei sull'aereo ad aspettare fatti tuoi. A Mosca come in moltissimi altri posti.
C'è un aereo Alitalia (naturalmente) che parte il venerdì sera da Mosca.
Un amico è in macchina con un italiano di primo piano là, sono in ritardo e lui si preoccupa.
L'altro gli dice "non ti preoccupare, senza di noi non parte".
C'è un certo numero di persone importanti che si contano prima di partire.
E se tu sei sull'aereo ad aspettare fatti tuoi. A Mosca come in moltissimi altri posti.
Percentuali
B Mastella: "17.455 detenuti fuori con l'indulto Solo il 7% è tornato in cella- Repubblica.it
La battuta cattiva sorge spontanea: gli altri non li hanno ancora beccati.
Vista la percentuale di crimini irrisolti in Italia.
La battuta cattiva sorge spontanea: gli altri non li hanno ancora beccati.
Vista la percentuale di crimini irrisolti in Italia.
Garantisti tra di loro
ANSA.it - TopNews - Spionaggio fisco, misure garantiste: "un archivio di persone rilevanti, sensibili, non solo politici ma anche del mondo dei Vip".
Questo per i VIP e gli amici degli amici.
Se lo fanno su di noi comuni mortali fatti nostri.
Questo per i VIP e gli amici degli amici.
Se lo fanno su di noi comuni mortali fatti nostri.
Moralità
Non parlo praticamente mai delle cose personali.
Però una cosa la vorrei raccontare.
Ho una figlia che va molto bene a scuola (superiore, pubblica), studia parecchio, si impegna, programma il lavoro ecc ecc. Voti decisamente alti (non sembra mia figlia...).
Ha fatto una cosa che mi ha fatto enorme piacere.
I suoi compagni sono riusciti a copiare il testo della verifica di matematica, tutti se lo sono passato e hanno fatto il compito a casa il giorno prima.
Lei (e un altro compagno credo) no.
Ha detto che si sentiva preparata e non aveva bisogno di trucchetti.
Tutti hanno preso 10, lei ha preso 9 e mezzo, ed era felicissima.
Anche suo padre, perché anche lui è una testa di c....o simile a cui non piacciono scorciatoie e trucchetti.
Però una cosa la vorrei raccontare.
Ho una figlia che va molto bene a scuola (superiore, pubblica), studia parecchio, si impegna, programma il lavoro ecc ecc. Voti decisamente alti (non sembra mia figlia...).
Ha fatto una cosa che mi ha fatto enorme piacere.
I suoi compagni sono riusciti a copiare il testo della verifica di matematica, tutti se lo sono passato e hanno fatto il compito a casa il giorno prima.
Lei (e un altro compagno credo) no.
Ha detto che si sentiva preparata e non aveva bisogno di trucchetti.
Tutti hanno preso 10, lei ha preso 9 e mezzo, ed era felicissima.
Anche suo padre, perché anche lui è una testa di c....o simile a cui non piacciono scorciatoie e trucchetti.
Prese in giro
C'è chi (non a caso Eugenio viene dai Giovani Imprenditori di un tempo) ha fatto un lavoro molto più accurato e preciso del mio sulla finanziaria e ve lo segnalo.
Consiglio la lettura completa dello speciale sulla Finanziaria molto documentato.
Blog Meno Stato "- da un lato dà una riduzione di costi alle aziende con il cuneo fiscale (2,5 miliardi di euro nel 2007) e
- dall’altro però aumenta i contributi INPS per quasi il doppio (4,3 miliardi), "
Questo è fare una finanziaria per lo sviluppo e che aiuta le imprese!
Da segnalare che questo aumento di contributi (più tasse) è classificato come taglio di spesa.
Già sono quasi inesistenti se ai tagli togliete questi 4,3 miliardi resta proprio pochino di tagli.
Consiglio la lettura completa dello speciale sulla Finanziaria molto documentato.
Blog Meno Stato "- da un lato dà una riduzione di costi alle aziende con il cuneo fiscale (2,5 miliardi di euro nel 2007) e
- dall’altro però aumenta i contributi INPS per quasi il doppio (4,3 miliardi), "
Questo è fare una finanziaria per lo sviluppo e che aiuta le imprese!
Da segnalare che questo aumento di contributi (più tasse) è classificato come taglio di spesa.
Già sono quasi inesistenti se ai tagli togliete questi 4,3 miliardi resta proprio pochino di tagli.
lunedì 20 novembre 2006
Mi permette questo ballo?
ANSA.it - Economia - Finanziaria: Epifani, va cambiata: "Ci sono ancora cambiamenti da fare".
Ma se l'appoggiava e gli piaceva tanto!
O ha paura di essere scavalcato a sinistra dagli stessi esponenti del governo o anche lui ha deciso di partecipare al balletto del cambio della finanziaria. Sport nazionale di Novembre.
Ma se l'appoggiava e gli piaceva tanto!
O ha paura di essere scavalcato a sinistra dagli stessi esponenti del governo o anche lui ha deciso di partecipare al balletto del cambio della finanziaria. Sport nazionale di Novembre.
La cicala e la formica
Divertente aggiornamento della favola della cicala e della formica di Grifo su Novanta Gradi.
sabato 18 novembre 2006
E' lui
Superciuk è il mitico personaggio che rubava ai poveri per dare ai ricchi.
E' questione di numeri, si guadagna di più a prendere 1 euro ai milioni di poveri che 10 o 100 euro a pochi ricchi.
Ecco perché la finanziaria, pur nascondendoli in mille rivoli prende un sacco di soldi a tutti per poi distribuirli agli amici.
Ad esempio 210 milioni per la creazione di un osservatorio nazionale della Famiglia, l'osservatorio per il contrasto alla pedofilia, l'osservatorio per l'infanzia, diffondere le nuove pratiche degli enti locali e sostenere le adozioni internazionali. Se qualcuno mi spiega bene a cosa servono i 210 milioni se non a pagare qualche nuova consulenza e poltroncina gli sarò grato.
Personalmente poi mi piacerebbe che ogni tanto si adottasse anche qualche povero bambino abbandonato italiano, ma adesso (Madonna docet) è di moda l'adozione etnica che fa fine.
Poi tornano i bonus per il digitale. Ma non era il forte interesse di Berlusconi che l'aveva fatto fare l'incentivo al digitale?
Nuovi Autovelox (tanto per restare in tema auto come prima).
Ecc ecc.
Parlando con persone di Bologna si sono offese dicendo "il vostro concittadino". La risposta è stata "va che quel testa quadra lì è di Reggio Emilia non lo vedi?"
E' questione di numeri, si guadagna di più a prendere 1 euro ai milioni di poveri che 10 o 100 euro a pochi ricchi.
Ecco perché la finanziaria, pur nascondendoli in mille rivoli prende un sacco di soldi a tutti per poi distribuirli agli amici.
Ad esempio 210 milioni per la creazione di un osservatorio nazionale della Famiglia, l'osservatorio per il contrasto alla pedofilia, l'osservatorio per l'infanzia, diffondere le nuove pratiche degli enti locali e sostenere le adozioni internazionali. Se qualcuno mi spiega bene a cosa servono i 210 milioni se non a pagare qualche nuova consulenza e poltroncina gli sarò grato.
Personalmente poi mi piacerebbe che ogni tanto si adottasse anche qualche povero bambino abbandonato italiano, ma adesso (Madonna docet) è di moda l'adozione etnica che fa fine.
Poi tornano i bonus per il digitale. Ma non era il forte interesse di Berlusconi che l'aveva fatto fare l'incentivo al digitale?
Nuovi Autovelox (tanto per restare in tema auto come prima).
Ecc ecc.
Parlando con persone di Bologna si sono offese dicendo "il vostro concittadino". La risposta è stata "va che quel testa quadra lì è di Reggio Emilia non lo vedi?"
Finanziaria - Auto
In Italia c'è un modo molto semplice per fare cassa.
Tanto facile che ci riuscirebbe anche un bimbo di 3 anni.
Tassare le auto.
E può il governo delle tasse farsi sfuggire questa opportunità?
No di certo.
E allora prima i proclami sulla tassazione dei ricchi, dei SUV, delle auto che consumano ecc.
Poi dopo mille cambi e variazioni alla fine le tasse le hanno messe sulle auto oltre i 100 Kw (mi pare) e comunque a partire da una fascia non esattamente "di lusso".
E progressive a salire a seconda dell'età della macchina.
Naturalmente ciò colpisce i grandi evasori e i ricchi obiettivo di PRC & co che l'auto l'hanno sempre nuova, non i poveri o i pensionati che hanno una macchina del 1990 con la quale fanno 5000 chilometri l'anno.
Non solo pagheranno una cifra di bollo, non potranno neppure cambiarla se non con gli incentivi, chi la vuole una macchina che paga una botta di bollo?
Nel maxi emendamento la tassa sale del 20% da 2,5 Euro a 3.
Tanto, si sa, noi italiani all'auto non rinunciamo.
Poi aumentano i balzelli medievali (non presenti in molti altri paesi) di passaggio di proprietà, immatricolazione oltre a revisione, rinnovo patente ecc.
E visto che aumenteranno i biglietti della ferrovia non pensate di cavarvela così!
Tanto facile che ci riuscirebbe anche un bimbo di 3 anni.
Tassare le auto.
E può il governo delle tasse farsi sfuggire questa opportunità?
No di certo.
E allora prima i proclami sulla tassazione dei ricchi, dei SUV, delle auto che consumano ecc.
Poi dopo mille cambi e variazioni alla fine le tasse le hanno messe sulle auto oltre i 100 Kw (mi pare) e comunque a partire da una fascia non esattamente "di lusso".
E progressive a salire a seconda dell'età della macchina.
Naturalmente ciò colpisce i grandi evasori e i ricchi obiettivo di PRC & co che l'auto l'hanno sempre nuova, non i poveri o i pensionati che hanno una macchina del 1990 con la quale fanno 5000 chilometri l'anno.
Non solo pagheranno una cifra di bollo, non potranno neppure cambiarla se non con gli incentivi, chi la vuole una macchina che paga una botta di bollo?
Nel maxi emendamento la tassa sale del 20% da 2,5 Euro a 3.
Tanto, si sa, noi italiani all'auto non rinunciamo.
Poi aumentano i balzelli medievali (non presenti in molti altri paesi) di passaggio di proprietà, immatricolazione oltre a revisione, rinnovo patente ecc.
E visto che aumenteranno i biglietti della ferrovia non pensate di cavarvela così!
Liberalizzazioni
Visco non vuole che paghiamo in contanti per tracciare gli incassi. I gestori di carte di credito si sfregano le mani pensando alle commissioni in aumento.
Contemporaneamente viene liberalizzata l'emissione delle carte di credito.
Sarei pronto a scommettere che uscirà una bella carta Coop subito dopo!
(che magari c'è già ma oggi si deve appoggiare ad un altro gestore).
Contemporaneamente viene liberalizzata l'emissione delle carte di credito.
Sarei pronto a scommettere che uscirà una bella carta Coop subito dopo!
(che magari c'è già ma oggi si deve appoggiare ad un altro gestore).
Tasse sempre tasse
Adesso hanno introdotto una tassa dell'8% circa sulle comunicazioni telefoniche (e mi pare di capire anche sui costi delle linee internet e trasmissione dati).
Rendendole deducibili all'80% in pratica sul 20% dei costi telefonici le aziende pagheranno le tasse. Essendo le tasse il 33% (ma non sono sicuro non capisco più nulla) + 4% il 37% del 20% e' tra il 7 e l'8%.
Venderanno che compensa la pari deducibilità dei telefonini (era al 50%) ma se andate a vedere i conti prevede delle entrate, pertanto...
Al solito tutto per aumentare la competitività dell'azienda Italia.
Rendendole deducibili all'80% in pratica sul 20% dei costi telefonici le aziende pagheranno le tasse. Essendo le tasse il 33% (ma non sono sicuro non capisco più nulla) + 4% il 37% del 20% e' tra il 7 e l'8%.
Venderanno che compensa la pari deducibilità dei telefonini (era al 50%) ma se andate a vedere i conti prevede delle entrate, pertanto...
Al solito tutto per aumentare la competitività dell'azienda Italia.
venerdì 17 novembre 2006
Se volete farmi arrabbiare
Volete vedermi arrabbiare e cambiare espressione fino a prendere la mia mitica faccia di disapprovazione (più temuta da chi lavora con me delle urla e grida di molti miei colleghi)?
A una mia rilevazione sul come si lavora rispondete:
Abbiamo sempre fatto così
La mia risposta, seccata, sarà: appunto, possibile non ci sia un metodo migliore e aggiornato?
Se poi uno mi dice "mi hanno insegnato a fare così" segna la sua condanna.
A una mia rilevazione sul come si lavora rispondete:
Abbiamo sempre fatto così
La mia risposta, seccata, sarà: appunto, possibile non ci sia un metodo migliore e aggiornato?
Se poi uno mi dice "mi hanno insegnato a fare così" segna la sua condanna.
Finanziaria - il grande fratello
Grande scandalo hanno causato i controlli fatti da alcune persone sui dati fiscali di alcune persone famose.
Questo ha evidenziato che ci sono oltre 10.000 (diecimila) persone in Italia che hanno accesso, sia pure tracciato, ai dati fiscali dei contribuenti.
Da domai oltre ai dati fiscali ci saranno i dati dei movimenti dei conti correnti. Come si può capire la cosa non è molto simpatica.
Su diecimila persone ci sono certamente la maggior parte di onesti e scrupolosi, ma non ci vorrà molto a trovare corrotti o collusi con investigatori privati, ad esempio, anche solo per questioni di divorzio.
Spero ardentemente che almeno il discorso delinquenza comune sia da escludere (speranza vana mi sa).
Ma capite che sbirciare il mio o il vostro conto corrente rivela una serie di notizie che avrei piacere che non fossero accessibili.
In caso di controllo fiscale non avrei nessuna difficoltà a mostrare i miei estratti conto ai preposti, ma che questi siano accessibili facilmente da una marea di gente non mi fa molto piacere.
Avete poi presente la gestione password, badge & co negli uffici? Dai PC lasciati accesi e collegati alle password sul post-it sullo schermo o nel primo cassetto…
Ma chi ha come mito l’Unione Sovietica non può che considerare un utile strumento il Kgb finanziario.
Va detto che finché il Presidente del Consiglio non avesse presentato denuncia nessuno si era accorto degli accessi.
Questo ha evidenziato che ci sono oltre 10.000 (diecimila) persone in Italia che hanno accesso, sia pure tracciato, ai dati fiscali dei contribuenti.
Da domai oltre ai dati fiscali ci saranno i dati dei movimenti dei conti correnti. Come si può capire la cosa non è molto simpatica.
Su diecimila persone ci sono certamente la maggior parte di onesti e scrupolosi, ma non ci vorrà molto a trovare corrotti o collusi con investigatori privati, ad esempio, anche solo per questioni di divorzio.
Spero ardentemente che almeno il discorso delinquenza comune sia da escludere (speranza vana mi sa).
Ma capite che sbirciare il mio o il vostro conto corrente rivela una serie di notizie che avrei piacere che non fossero accessibili.
In caso di controllo fiscale non avrei nessuna difficoltà a mostrare i miei estratti conto ai preposti, ma che questi siano accessibili facilmente da una marea di gente non mi fa molto piacere.
Avete poi presente la gestione password, badge & co negli uffici? Dai PC lasciati accesi e collegati alle password sul post-it sullo schermo o nel primo cassetto…
Ma chi ha come mito l’Unione Sovietica non può che considerare un utile strumento il Kgb finanziario.
Va detto che finché il Presidente del Consiglio non avesse presentato denuncia nessuno si era accorto degli accessi.
Finanziaria - IRPEF
La curva viene ridisegnata. A mio parere alla fine l’aliquota 45% dopo un po’ di scene la metteranno.
La fregatura è nel passaggio al sistema delle detrazioni d’imposta per i famigliari.
Peccato che con le detrazioni d’imposta se sei single sei fregato.
E soprattutto peccato che per le detrazioni d’imposta valga il reddito totale della famiglia quindi occorre fare il cumulo di tutti i redditi compresi quelli da titoli.
Pertanto uno che ha risparmiato e magari porta a casa qualche migliaio di euro di cedole o dividendi rischia di non avere diritto alle detrazioni.
E’ vero, nessuno (non dovendoli mettere in denuncia dei redditi) segnala gli introiti finanziari. Ma, cari signori, quella è pura e semplice evasione!
E le paventate riduzioni sono, come si è visto, compensate da aumenti di tasse a livello locale.
La fregatura è nel passaggio al sistema delle detrazioni d’imposta per i famigliari.
Peccato che con le detrazioni d’imposta se sei single sei fregato.
E soprattutto peccato che per le detrazioni d’imposta valga il reddito totale della famiglia quindi occorre fare il cumulo di tutti i redditi compresi quelli da titoli.
Pertanto uno che ha risparmiato e magari porta a casa qualche migliaio di euro di cedole o dividendi rischia di non avere diritto alle detrazioni.
E’ vero, nessuno (non dovendoli mettere in denuncia dei redditi) segnala gli introiti finanziari. Ma, cari signori, quella è pura e semplice evasione!
E le paventate riduzioni sono, come si è visto, compensate da aumenti di tasse a livello locale.
Finanziaria - TFR
La carota per la Confindustria, mentre ci fregavano in mille altri modi.
Come si sa “solo oltre i 50 dipendenti”. E già cominci a chiederti se devi calcolarli al 31/12, come medi nell’anno, compresi gli interinali, cosa succede se sei oltre e poi torni sotto.
La legge di riferimento è la riforma Maroni (?).
Lo stato è in palese conflitto d’interessi contro la previdenza integrativa se vuole avere entrate.
Per le aziende oltre i 50 dipendenti la compensazione viene da una riduzione dello 0,20% della contribuzione sociale e di una deduzione dall’imponibile del 4% del TFR devoluto.
Non dovrei dirlo forte, che se se ne accorgono…., ma come prevedevo chi non ha debiti probabilmente ci guadagna.
La fregatura per i dipendenti è che la legge fa esplicito riferimento agli articoli del codice civile per l’erogazione degli anticipi, quindi scordatevi di chiedere il TFR, come spesso si faceva, in deroga. Adesso ci vogliono tutte le pezze che documentano l’operazione.
Oltretutto i rischia che l’azienda aspetti l’OK dall’INPS per erogarlo per evitare di pagarlo e poi sentirsi dire dall’INPS che non era dovuto.
E per quelli che vogliono fare i furbi sarà un’ottima scusa.
Come si sa “solo oltre i 50 dipendenti”. E già cominci a chiederti se devi calcolarli al 31/12, come medi nell’anno, compresi gli interinali, cosa succede se sei oltre e poi torni sotto.
La legge di riferimento è la riforma Maroni (?).
Lo stato è in palese conflitto d’interessi contro la previdenza integrativa se vuole avere entrate.
Per le aziende oltre i 50 dipendenti la compensazione viene da una riduzione dello 0,20% della contribuzione sociale e di una deduzione dall’imponibile del 4% del TFR devoluto.
Non dovrei dirlo forte, che se se ne accorgono…., ma come prevedevo chi non ha debiti probabilmente ci guadagna.
La fregatura per i dipendenti è che la legge fa esplicito riferimento agli articoli del codice civile per l’erogazione degli anticipi, quindi scordatevi di chiedere il TFR, come spesso si faceva, in deroga. Adesso ci vogliono tutte le pezze che documentano l’operazione.
Oltretutto i rischia che l’azienda aspetti l’OK dall’INPS per erogarlo per evitare di pagarlo e poi sentirsi dire dall’INPS che non era dovuto.
E per quelli che vogliono fare i furbi sarà un’ottima scusa.
Finanziaria - piccole imprese
L’hanno scampata con il discorso TFR (per il momento) ma ci sono un paio di cosine interessanti che faranno piacere a molti.
Intanto gli studi di settore sono stati resi validi per le aziende fino a 7,5 milioni di Euro, i vecchi 15 miliardi. Per gli standard italiani non esattamente un “piccola azienda”. Nel settore metalmeccanico sono aziende che si collocano tra i 30 e 40 dipendenti per intenderci.
Aumento delle sanzioni per chi “elude” i dati negli studi di settore. Ormai i commercialisti sapevano dove inserire i dati riclassificandoli in modo differente per far tornare i conti.
Ma la chicca è questa: il risultato dello studio di settore ha valore legale. Prima aveva una presunzione di reddito adesso costituisce prova legale. Pertanto in commissione, tribunale ecc sarà difficilissimo “smontare” l’accusa. Difendersi (lo ricordo, anche per chi è in contabilità ordinaria) sarà difficilissimo.
A questo punto quelli bravi potranno evadere “appoggiandosi” agli studi di settore, quelli in crisi si vedranno costretti a pagare le tasse lo stesso e probabilmente chiuderanno.
Tra l’altro gli studi di settore saranno rivisti più spesso.
Due note personali.
Chi ha visto come si compilano gli studi di settore non può che avere enormi dubbi sul funzionamento degli stessi. Spesso vengono chiesti dati che da noi, con contabilità dei costi molto dettagliata, facciamo fatica a trovare, mi immagino come li compilano i centri servizi delle associazioni artigiani o commercianti: a casaccio.
Altra cosa grave è che, a mio parere, gli studi di settore hanno effetti deprimenti sugli investimenti, contando il fatto che uno ha determinati macchinari per presumere il reddito uno sta stretto e compra solo quelli necessari.
Se il fisco presume che ogni tornio faccia un certo reddito ma io i torni li ho solo per fare manutenzione, che non produce reddito, quando mai compererò, anche se volessi, un tornio in più?
Ho amici professionisti che hanno comperato il portatile in modo privato per evitare che gli spostasse la congruenza degli studi di settore.
Ps per fortuna sono fuori dagli studi di settore, che vuol dire che mi vengono a controllare ogni 2 anni, ma almeno non ho quella menata.
Intanto gli studi di settore sono stati resi validi per le aziende fino a 7,5 milioni di Euro, i vecchi 15 miliardi. Per gli standard italiani non esattamente un “piccola azienda”. Nel settore metalmeccanico sono aziende che si collocano tra i 30 e 40 dipendenti per intenderci.
Aumento delle sanzioni per chi “elude” i dati negli studi di settore. Ormai i commercialisti sapevano dove inserire i dati riclassificandoli in modo differente per far tornare i conti.
Ma la chicca è questa: il risultato dello studio di settore ha valore legale. Prima aveva una presunzione di reddito adesso costituisce prova legale. Pertanto in commissione, tribunale ecc sarà difficilissimo “smontare” l’accusa. Difendersi (lo ricordo, anche per chi è in contabilità ordinaria) sarà difficilissimo.
A questo punto quelli bravi potranno evadere “appoggiandosi” agli studi di settore, quelli in crisi si vedranno costretti a pagare le tasse lo stesso e probabilmente chiuderanno.
Tra l’altro gli studi di settore saranno rivisti più spesso.
Due note personali.
Chi ha visto come si compilano gli studi di settore non può che avere enormi dubbi sul funzionamento degli stessi. Spesso vengono chiesti dati che da noi, con contabilità dei costi molto dettagliata, facciamo fatica a trovare, mi immagino come li compilano i centri servizi delle associazioni artigiani o commercianti: a casaccio.
Altra cosa grave è che, a mio parere, gli studi di settore hanno effetti deprimenti sugli investimenti, contando il fatto che uno ha determinati macchinari per presumere il reddito uno sta stretto e compra solo quelli necessari.
Se il fisco presume che ogni tornio faccia un certo reddito ma io i torni li ho solo per fare manutenzione, che non produce reddito, quando mai compererò, anche se volessi, un tornio in più?
Ho amici professionisti che hanno comperato il portatile in modo privato per evitare che gli spostasse la congruenza degli studi di settore.
Ps per fortuna sono fuori dagli studi di settore, che vuol dire che mi vengono a controllare ogni 2 anni, ma almeno non ho quella menata.
Finanziaria
Stavo preparando una "serie" di post per parlare di finanziaria per inserirli assieme e fare un discorso ampio. Mi piaceva stessero vicini.
Sto andando troppo per le lunghe avendo un periodo in cui sono molto impegnato.
Comincio a mettere qualcosa.
Sto andando troppo per le lunghe avendo un periodo in cui sono molto impegnato.
Comincio a mettere qualcosa.
martedì 14 novembre 2006
Meno 101
Più che da meno 26 partiamo da meno 101.
Il numero di persone al governo (Prodi escluso), ognuno libero di dire, contraddire, fare e disfare.
Il numero di persone al governo (Prodi escluso), ognuno libero di dire, contraddire, fare e disfare.
Informazione e governance
Interessante Fondo di Zingales sul Sole 24 Ore di oggi.
Chi ha fatto parte da "esterno" di consigli di Amministrazione di società sa quanto sia difficile ottenere informazioni decenti e non "di parte" sull'andamento della società.
Normalmente uno si trova l'amministratore delegato che gli propina numeri, problemi idee, progetti.
La società potrebbe anche essere in stato più o meno fallimentare e uno non se ne accorge.
Difficilmente un consigliere non delegato va a spulciare la contabilità, o a controllare gli estratti conto bancari.
Magari fa un pò di domande, chiede dei documenti, ma non "vive" la società. E andare a interessarsi troppo è visto come non fidarsi di amministratore delegato e direttore generale. Pensate poi il caso di essere nel CdA di una società semi pubblica!
E alla fine uno ci mette del suo ma su dati che potrebbero essere un pacco.
Per questo sono d'accordo con Zingales (e quando mi è venuto qualche dubbio ho contattato al volo i revisori).
Chi ha fatto parte da "esterno" di consigli di Amministrazione di società sa quanto sia difficile ottenere informazioni decenti e non "di parte" sull'andamento della società.
Normalmente uno si trova l'amministratore delegato che gli propina numeri, problemi idee, progetti.
La società potrebbe anche essere in stato più o meno fallimentare e uno non se ne accorge.
Difficilmente un consigliere non delegato va a spulciare la contabilità, o a controllare gli estratti conto bancari.
Magari fa un pò di domande, chiede dei documenti, ma non "vive" la società. E andare a interessarsi troppo è visto come non fidarsi di amministratore delegato e direttore generale. Pensate poi il caso di essere nel CdA di una società semi pubblica!
E alla fine uno ci mette del suo ma su dati che potrebbero essere un pacco.
Per questo sono d'accordo con Zingales (e quando mi è venuto qualche dubbio ho contattato al volo i revisori).
Il buco nero
Ma che fine hanno fatto le intercettazioni Telecom?
E la "bomba" delle schede bianche che diventano voti per Berlusconi come mai viene accennata ma non resta in prima pagina?
E mi spiegate (chissà se c'è ancora quel mio lettore del patto che mi sa pure che so chi potrebbe essere e di conoscerlo) cosa cavolo ci fa Virginio Rognoni ex ex ex ex ex in CdA RCS? A parte essere amico di Bazoli, intendo.
E la "bomba" delle schede bianche che diventano voti per Berlusconi come mai viene accennata ma non resta in prima pagina?
E mi spiegate (chissà se c'è ancora quel mio lettore del patto che mi sa pure che so chi potrebbe essere e di conoscerlo) cosa cavolo ci fa Virginio Rognoni ex ex ex ex ex in CdA RCS? A parte essere amico di Bazoli, intendo.
Sull'orlo della crisi ... di nervi
Questo sarà anche un paese impazzito.
Probabilmente è vero che non sa più pensare alla grande il proprio futuro.
Ma lo spettacolo della finanziaria, lasciatemelo dire, è assolutamente indecente.
Secondo me fra versioni, emendamenti, cambiamenti, verifiche, variazioni neppure Visco e i suoi tecnici ci capiscono più nulla.
Immaginiamoci che confusione di cosa verrà fuori.
Il pesce puzza dalla testa, se il paese è impazzito i primi sono i nostri attuali governanti.
Se fossi ministro o vice ministro dell'economia avrei già buttato a gambe in aria il tavolo da tempo. Ma io notoriamente ho un brutto carattere e dopo un pò certe cose non le sopporto.
Probabilmente è vero che non sa più pensare alla grande il proprio futuro.
Ma lo spettacolo della finanziaria, lasciatemelo dire, è assolutamente indecente.
Secondo me fra versioni, emendamenti, cambiamenti, verifiche, variazioni neppure Visco e i suoi tecnici ci capiscono più nulla.
Immaginiamoci che confusione di cosa verrà fuori.
Il pesce puzza dalla testa, se il paese è impazzito i primi sono i nostri attuali governanti.
Se fossi ministro o vice ministro dell'economia avrei già buttato a gambe in aria il tavolo da tempo. Ma io notoriamente ho un brutto carattere e dopo un pò certe cose non le sopporto.
lunedì 13 novembre 2006
Campagna elettorale interna
Videochat al Corriere della Sera: "Potrebbe essere una donna a guidare Confindustria dal 2008? (Daniela, Venezia)
Perché no. Io sono assolutamente favorevole. In Confindustria abbiamo molte donne impegnate, imprenditrici molto brave che conoscono l'associazione. Sarebbe sicuramente positivo e possibile".
Chi appoggia Montezemolo lo dico da tempo.
Credo che l'interrogativo di base sia questa volta tra qualcuno delle partecipazioni statali (entrate in massa nell'ultimo periodo) e fra un imprenditore privato.
Poi, sull'imprenditore privato, c'è appunto chi opera da tempo e poi ci saranno i soliti outsider.
Senza contare che i coltelli che volano tra le donne sono sempre affilati e qualche donna molto importante potrebbe essere tentata dallo stopparne un'altra sul tragitto Lombardia/Roma per percorrerlo poi lei.
Perché no. Io sono assolutamente favorevole. In Confindustria abbiamo molte donne impegnate, imprenditrici molto brave che conoscono l'associazione. Sarebbe sicuramente positivo e possibile".
Chi appoggia Montezemolo lo dico da tempo.
Credo che l'interrogativo di base sia questa volta tra qualcuno delle partecipazioni statali (entrate in massa nell'ultimo periodo) e fra un imprenditore privato.
Poi, sull'imprenditore privato, c'è appunto chi opera da tempo e poi ci saranno i soliti outsider.
Senza contare che i coltelli che volano tra le donne sono sempre affilati e qualche donna molto importante potrebbe essere tentata dallo stopparne un'altra sul tragitto Lombardia/Roma per percorrerlo poi lei.
Il voto è segreto
Il voto è segreto ma un noto personaggio di grande Charme dalle molte poltrone (alcune in vendita e in IPO) in privato, aggiustandosi i capelli, lo dichiara.
E assicura di aver votato Forza Italia.
E assicura di aver votato Forza Italia.
Assurdità
Ho sentito oggi che il governo ha annunciato di avere i soldi per assumere a tempo indeterminato i ricercatori.
Assurdo.
Cosa c'è di più adatto al lavoro a progetto della ricerca? C'è un progetto di ricerca, si fa il contratto.
Se non c'è un progetto di ricerca cosa lo tengo lì a fare?
Fate qualcosa di sinistra.... assumeteci tutti.
appunto
Assurdo.
Cosa c'è di più adatto al lavoro a progetto della ricerca? C'è un progetto di ricerca, si fa il contratto.
Se non c'è un progetto di ricerca cosa lo tengo lì a fare?
Fate qualcosa di sinistra.... assumeteci tutti.
appunto
giovedì 9 novembre 2006
Esultanza in via del Plebiscito
Esultanza in via del Plebiscito a Roma, in Palazzo Grazioli, sede di Forza Italia all'apparire di una mappa degli USA in massima parte blu.
Poi nello sconcerto di Berlusconi si sono accorti che il colore dell'amato Bush è il ROSSO!
Poi nello sconcerto di Berlusconi si sono accorti che il colore dell'amato Bush è il ROSSO!
Stile
Fa una certa impressione vedere l'amministratore delegato della più grande azienda privata italiana fare la convention con analisti finanziari da tutto il mondo in maglioncino.
Berlusconi style?
Se poi contiamo che i presidenti succedutisi e attuali della stessa impresa erano famosi per la loro eleganza... (magari meno per la loro capacità) potrebbe venire il dubbio che il messaggio sia "sostanza non apparenza".
Berlusconi style?
Se poi contiamo che i presidenti succedutisi e attuali della stessa impresa erano famosi per la loro eleganza... (magari meno per la loro capacità) potrebbe venire il dubbio che il messaggio sia "sostanza non apparenza".
mercoledì 8 novembre 2006
Precariato
I miei post di oggi hanno raccolto parecchi commenti interessanti (che invito a leggere per chi non l'avesse fatto).
Il mondo ideale è ideale, io per primo ho detto che anche fra i miei colleghi ci sono delinquenti.
Nel mondo ideale gli imprenditori non sfruttano le persone, pagano giusti stipendi, assumono quando necessario ecc.
Nel mondo ideale i lavoratori durante l'orario di lavoro lavorano e non telefonano agli amici, non si imboscano per fumare, non rubano l'attrezzatura d'officina, non navigano nei siti porno e magari non ti lasciano dopo che gli hai insegnato un mestiere per poche decine di euro in più al mese ecc
Noi non abbiamo mai usato gli stages, solo un paio di volte con le scuole e con persone che poi sono state assunte. Gli stagisti guardavano lavorare o facevano lavoretti. Mi sono sempre chiesto che qualità del lavoro ottenga chi ha ogni 6 mesi uno stagista diverso a farlo.
Ieri sera ho parlato con una macchinetta umana di un call center, (ricerca dopo il tagliando sulla soddisfazione cliente). Pessima, una pena infinita. Si sente che lo fa a macchinetta, leggendo, senza passione, senza metterci nulla di suo. Ho poco a che fare con i call center ma se questa è la qualità forse in proporzione è anche peggiore degli stipendi bassi che prendono.
Tornando al tema, è vero, la proposta Boeri potrebbe essere un buon punto di partenza per "imporre il buonsenso per legge" come dice Gluca ma purtroppo occorrono strumenti diversi per imporre le cose, la migliore sarebbe la persuasione morale, non sempre la legge basta.
L'ideale sarebbe usare la leva costi, che per l'interinale c'è già (si pagano salate commissioni alle agenzie) ma che non uccide il settore.
Ma se usiamo la leva costi rischiamo di cancellare certi settori che usano altri contratti e che non potrebbero sopravvivere ad un forte aumento dei costi e sarebbero costrette a de-localizzare.
Il problema che resta aperto è cosa fare con tutti coloro che lavorano su appalti e simili una volta persa la commessa. Farli assumere da chi l'ha vinta è un assurdo economico.
Ma se il lavoro non c'è cosa fare?
Bella domanda.
Qui si innesta bene il discorso sulla facilità di trovarne un altro.
Ritornerò poi sui business mordi e fuggi.
Il mondo ideale è ideale, io per primo ho detto che anche fra i miei colleghi ci sono delinquenti.
Nel mondo ideale gli imprenditori non sfruttano le persone, pagano giusti stipendi, assumono quando necessario ecc.
Nel mondo ideale i lavoratori durante l'orario di lavoro lavorano e non telefonano agli amici, non si imboscano per fumare, non rubano l'attrezzatura d'officina, non navigano nei siti porno e magari non ti lasciano dopo che gli hai insegnato un mestiere per poche decine di euro in più al mese ecc
Noi non abbiamo mai usato gli stages, solo un paio di volte con le scuole e con persone che poi sono state assunte. Gli stagisti guardavano lavorare o facevano lavoretti. Mi sono sempre chiesto che qualità del lavoro ottenga chi ha ogni 6 mesi uno stagista diverso a farlo.
Ieri sera ho parlato con una macchinetta umana di un call center, (ricerca dopo il tagliando sulla soddisfazione cliente). Pessima, una pena infinita. Si sente che lo fa a macchinetta, leggendo, senza passione, senza metterci nulla di suo. Ho poco a che fare con i call center ma se questa è la qualità forse in proporzione è anche peggiore degli stipendi bassi che prendono.
Tornando al tema, è vero, la proposta Boeri potrebbe essere un buon punto di partenza per "imporre il buonsenso per legge" come dice Gluca ma purtroppo occorrono strumenti diversi per imporre le cose, la migliore sarebbe la persuasione morale, non sempre la legge basta.
L'ideale sarebbe usare la leva costi, che per l'interinale c'è già (si pagano salate commissioni alle agenzie) ma che non uccide il settore.
Ma se usiamo la leva costi rischiamo di cancellare certi settori che usano altri contratti e che non potrebbero sopravvivere ad un forte aumento dei costi e sarebbero costrette a de-localizzare.
Il problema che resta aperto è cosa fare con tutti coloro che lavorano su appalti e simili una volta persa la commessa. Farli assumere da chi l'ha vinta è un assurdo economico.
Ma se il lavoro non c'è cosa fare?
Bella domanda.
Qui si innesta bene il discorso sulla facilità di trovarne un altro.
Ritornerò poi sui business mordi e fuggi.
Professori
Su Lavoce.info il Prof. Boeri e il Prof. Garibaldi avanzano una proposta per combattere il discorso precariato.
Sottolineo Prof. perché come (purtroppo) spesso accade la realtà è spesso più avanti dei nostri insigni universitari.
Le aziende fanno gìà il percorso da loro indicato.
Escludiamo gli alto potenziale o quelli che fanno il passaggio diretto da altre aziende.
Per le nuove assunzioni noi quasi sempre facciamo così:
- tre (a volte più, se capita durante i picchi stagionali) mesi di "prova" con l'inserimento attraverso le agenzie per il lavoro (interinale)
- un anno di contratto a termine diretto
- assunzione a tempo indeterminato
Tra l'altro con meno arzigogolamenti di quello che c'è nella loro proposta per gli indennizzi.
E moltissime aziende, per quanto so io, fanno così.
Serve sia per provare sia per non caricarsi troppo di personale se poi il ciclo economico rallenta. Per intenderci noi dal 2005 abbiamo assunto 9 persone (2 cessazioni) e di queste 2 hanno attualmente contratti a termine, 3 passaggi diretti e gli altri 4 sono contratti a termine trasformati.
Ma il problema non è lì. Come ho detto nel mio post precedente è l'idea stessa di eliminare il precariato per legge che è sbagliata.
Sottolineo Prof. perché come (purtroppo) spesso accade la realtà è spesso più avanti dei nostri insigni universitari.
Le aziende fanno gìà il percorso da loro indicato.
Escludiamo gli alto potenziale o quelli che fanno il passaggio diretto da altre aziende.
Per le nuove assunzioni noi quasi sempre facciamo così:
- tre (a volte più, se capita durante i picchi stagionali) mesi di "prova" con l'inserimento attraverso le agenzie per il lavoro (interinale)
- un anno di contratto a termine diretto
- assunzione a tempo indeterminato
Tra l'altro con meno arzigogolamenti di quello che c'è nella loro proposta per gli indennizzi.
E moltissime aziende, per quanto so io, fanno così.
Serve sia per provare sia per non caricarsi troppo di personale se poi il ciclo economico rallenta. Per intenderci noi dal 2005 abbiamo assunto 9 persone (2 cessazioni) e di queste 2 hanno attualmente contratti a termine, 3 passaggi diretti e gli altri 4 sono contratti a termine trasformati.
Ma il problema non è lì. Come ho detto nel mio post precedente è l'idea stessa di eliminare il precariato per legge che è sbagliata.
Marginali
Da un governo di sinistra, tendenzialmente, ci si aspetta che operi per aiutare coloro che si trovano ai margini della società, per una società più equa, cosa con la quale si riempiono sempre la bocca.
Le politiche messe in atto a mio modestissimo parere vanno invece esattamente nella direzione opposta, cerco di esporre perché.
Attività economiche: la maggiore rigidità degli studi di settore e l'introduzione di nuove norme (doppio conto corrente ecc) taglia fuori tutta una serie di attività marginali.
Si pensi ai piccoli negozi in paesini quasi disabitati di montagna che sono un servizio alla collettività (spesso molti anziani) più che una fonte di guadagno.
Oppure a chi "prova" ad avviare una attività di consulenza o simili mentre sta ancora lavorando per vedere se riesce a partire e poi, in un secondo tempo, se è possibile abbandona il lavoro che ha.
O a piccoli artigiani che continuano il lavoro più per passione e abitudine che per il risultato economico.
Tutte queste persone si troveranno di fronte a tasse minime, inghippi fiscali, regole, problemi non assolutamente giustificati dal loro giro d'affari.
Molti se possono andranno in pensione, altri chiuderanno l'attività ufficiale e continueranno come evasori totali (quante parrucchiere conoscete che hanno chiuso il negozio e hanno continuato in casa o a domicilio?).
In qualche caso i negozi di vicinato chiuderanno e chi avrà problemi saranno gli anziani. Oltre il problema distanza a volte i piccoli negozi sono più flessibili nei pagamenti e fanno credito ai clienti abituali. Al supermercato non esiste.
Chi non avrà certamente problemi certo sono le Coop e le grandi aziende che sono ormai strutturate e magari soffrono maggiori tasse ma certo non chiudono; magari alzano i prezzi per i maggiori costi, quello si, colpendo ulteriormente i poveri.
Mondo del lavoro: certo che il mondo ideale è quello dove uno trova il lavoro, ha garanzie per il futuro, guadagna uno stipendio che gli permette di vivere decorosamente con la propria familia. Come l'acqua è bagnata, il ghiaccio gelato ecc ecc
Il problema è che il mondo ideale è, appunto, ideale, e purtroppo la realtà spesso è diversa.
C'è l'idea nella sinistra massimalista che certe cose possano essere imposte per legge.
Si può certamente ordinare alle aziende di assumere, i precari, i co.co.co., gli interinali. Addirittura si potrebbe dire che per legge le aziende devono aumentare gli addetti del 5, 10, 15%.
E poi?
E poi si rischia che le aziende a quel punto non stiano in piedi e falliscano, con la conseguenza che si sono distrutti e non creati posti di lavoro.
La flessibilità è una necessità dell'attuale mondo, una volta i cicli economici erano lunghi, i tempi in azienda erano biblici.
Pensate solo una cosa, la buona parte della corrispondenza avveniva via posta. Quindi fra domanda e risposta passavano giorni.
L'ordine lo ricevevi via posta, la logistica era quello che era, la produzione semi artigianale e i tempi di consegna si misuravano in settimane o mesi.
Adesso con email, internet, cellulari, videoconferenza ecc stiamo diventando tutti pazzi. Se dopo un'ora non hai risposto ci sono quelli che ti sollecitano, c'è gente che ti chiede come mai avevi il cellulare spento il sabato pomeriggio o la domenica, una spedizione se non è lì, magari all'estero entro 24/48 ore il cliente comincia a lamentarsi.
E uno che gestisce un'azienda con la storia del tutto subito e dell'allargamento infinito dei prodotti e delle varianti si trova che una settimana viaggia a 150 quella dopo a 120 poi 60 poi 200. Si può pianificare quanto si vuole, ma ormai si viaggia quasi a vista.
E se ad ogni variazione devi cominciare a contrattare con questo e quello il business rischi che sia volato via. Se operi non in monopolio o oligopolio ma sul libero mercato non puoi perdere vendite.
Se avete bisogno il dentifricio e sullo scaffale non c'è il solito Pippo che prendete, non fate altro che comperare Paperino; per poi magari scoprire che vi piace di più e quindi Pippo per mancanza di prodotto perde un cliente per sempre.
I delinquenti ci sono anche nel nostro ambito, ma parlando di aziende serie credete che sia divertente licenziare o non sapere dare prospettive alle persone che lavorano per voi?
Credete che uno si diverta a fare contratti a termine e non rinnovarli? Mi diverto di più a rinnovarli, o a trasformare in tempo indeterminato, vuol dire che il business cresce, che ho trovato persone valide.
Se, come ho detto 1000 volte, l'azienda la fanno i collaboratori non è meglio che siano tranquilli, motivati, preparati, piuttosto che avere in quella posizione ogni 3 mesi uno diverso?
Ma in Italia non entra proprio in certe menti che compito dello Stato, quando è uno Stato serio, è quello di mettere in grado le persone di esprimere al meglio le proprie potenzialità e aiutare i veramente bisognosi.
E' equo che per due ragazze alle superiori, quindi nella scuola dell'obbligo, si spendano 600/700 euro per i libri? Per me per fortuna non sono certo un problema ma per chi lavora da me a 1200 euro al mese sono un mezzo stipendio.
E' equo che la scuola pubblica sia spesso piena di insegnati demotivati o assolutamente incapaci e ignoranti che non daranno ai loro studenti i mezzi per una vera crescita intellettuale che gli permetta di migliorare la propria posizione in futuro?
E' equo che il primo a sfruttare i precari e i sottopagati sia lo Stato che affida moltissimi servizi a cooperative che proprio per offrire il maggiore ribasso sfruttano le persone con stipendi da fame, orari assurdi, licenziabilità elevata (perdita di appalti) condizioni di lavoro e di sicurezza opinabili?
E' equo che in Italia chi è dentro al sistema sia iper-protetto e chi per sfortuna o mancanza della giusta occasione sia marginale, sempre più marginale?
E' equo che si proteggano i nullafacenti, non esista la meritocrazia, si vada verso l'appiattimento con conseguente demotiviazione dei migliori?
E' equo che il sistema della cultura, scuole, università, sia governato da baronie di ottuagenari che non capiscono il presente, che fermano i migliori e favoriscono i loro protetti?
La vera sfida è fornire alle persone tutti gli strumenti che servono per sapere che se perdono un lavoro (capita) ne possono trovare un altro e nel frattempo non muoiono di fame.
Il posto di lavoro si protegge maggiormente con la flessibilità, perché se ho maggiore flessibilità sono più propenso a dare a un giovane o a una persona di mezza età una opportunità per dimostrare quanto vale.
In America, patria del licenziamento libero, perdere il lavoro non è un problema enorme, spesso se ne può trovare un altro (certo non è detto che si trovi immediatamente un lavoro a livello di quello precedente) quasi subito. In Italia abbiamo tutti i record sui disoccupati di lungo periodo.
Orientamento, formazione, riqualificazione, assistenza per trasferirsi, supporto temporaneo: questi sono i servizi che gli Stati seri offrono ai disoccupati.
Da noi invece il problema è entrare nella casa, una volta che sei dentro difficilmente si cacciano fuori se non per eventi particolari e traumatici.
E se sei nella stanza vip ti cacciano fuori ma magari finisci nel salone. Se sei in salone e ti cacciano fuori rischi di non riuscire più ad entrarci e di doverti accontentare dei cascami di quanto esce dalla casa.
In Italia qui si lotta contro il precariato non cercando di capire come dare opportunità di lavoro stabile ai precari attraverso la crescita personale degli stessi e la crescita economica ma semplicemente dicendo che i precari non devono esistere. Il mondo ideale, quello però dove non si capisce chi paghi il conto.
E lo ripeto, non è con una legge che il problema si risolve.
Con la legge i marginali saranno sempre più spinti all'esterno, senza opportunità e senza nessuno che li aiuta. E i protetti scopriranno che se le cose non girano la protezione purtroppo è una illusione. E potrebbero scoprire cosa significa essere sbattuti ai margini.
Intanto quei posti precari potrebbero diventare l'opportunità di altri, all'estero.
Le politiche messe in atto a mio modestissimo parere vanno invece esattamente nella direzione opposta, cerco di esporre perché.
Attività economiche: la maggiore rigidità degli studi di settore e l'introduzione di nuove norme (doppio conto corrente ecc) taglia fuori tutta una serie di attività marginali.
Si pensi ai piccoli negozi in paesini quasi disabitati di montagna che sono un servizio alla collettività (spesso molti anziani) più che una fonte di guadagno.
Oppure a chi "prova" ad avviare una attività di consulenza o simili mentre sta ancora lavorando per vedere se riesce a partire e poi, in un secondo tempo, se è possibile abbandona il lavoro che ha.
O a piccoli artigiani che continuano il lavoro più per passione e abitudine che per il risultato economico.
Tutte queste persone si troveranno di fronte a tasse minime, inghippi fiscali, regole, problemi non assolutamente giustificati dal loro giro d'affari.
Molti se possono andranno in pensione, altri chiuderanno l'attività ufficiale e continueranno come evasori totali (quante parrucchiere conoscete che hanno chiuso il negozio e hanno continuato in casa o a domicilio?).
In qualche caso i negozi di vicinato chiuderanno e chi avrà problemi saranno gli anziani. Oltre il problema distanza a volte i piccoli negozi sono più flessibili nei pagamenti e fanno credito ai clienti abituali. Al supermercato non esiste.
Chi non avrà certamente problemi certo sono le Coop e le grandi aziende che sono ormai strutturate e magari soffrono maggiori tasse ma certo non chiudono; magari alzano i prezzi per i maggiori costi, quello si, colpendo ulteriormente i poveri.
Mondo del lavoro: certo che il mondo ideale è quello dove uno trova il lavoro, ha garanzie per il futuro, guadagna uno stipendio che gli permette di vivere decorosamente con la propria familia. Come l'acqua è bagnata, il ghiaccio gelato ecc ecc
Il problema è che il mondo ideale è, appunto, ideale, e purtroppo la realtà spesso è diversa.
C'è l'idea nella sinistra massimalista che certe cose possano essere imposte per legge.
Si può certamente ordinare alle aziende di assumere, i precari, i co.co.co., gli interinali. Addirittura si potrebbe dire che per legge le aziende devono aumentare gli addetti del 5, 10, 15%.
E poi?
E poi si rischia che le aziende a quel punto non stiano in piedi e falliscano, con la conseguenza che si sono distrutti e non creati posti di lavoro.
La flessibilità è una necessità dell'attuale mondo, una volta i cicli economici erano lunghi, i tempi in azienda erano biblici.
Pensate solo una cosa, la buona parte della corrispondenza avveniva via posta. Quindi fra domanda e risposta passavano giorni.
L'ordine lo ricevevi via posta, la logistica era quello che era, la produzione semi artigianale e i tempi di consegna si misuravano in settimane o mesi.
Adesso con email, internet, cellulari, videoconferenza ecc stiamo diventando tutti pazzi. Se dopo un'ora non hai risposto ci sono quelli che ti sollecitano, c'è gente che ti chiede come mai avevi il cellulare spento il sabato pomeriggio o la domenica, una spedizione se non è lì, magari all'estero entro 24/48 ore il cliente comincia a lamentarsi.
E uno che gestisce un'azienda con la storia del tutto subito e dell'allargamento infinito dei prodotti e delle varianti si trova che una settimana viaggia a 150 quella dopo a 120 poi 60 poi 200. Si può pianificare quanto si vuole, ma ormai si viaggia quasi a vista.
E se ad ogni variazione devi cominciare a contrattare con questo e quello il business rischi che sia volato via. Se operi non in monopolio o oligopolio ma sul libero mercato non puoi perdere vendite.
Se avete bisogno il dentifricio e sullo scaffale non c'è il solito Pippo che prendete, non fate altro che comperare Paperino; per poi magari scoprire che vi piace di più e quindi Pippo per mancanza di prodotto perde un cliente per sempre.
I delinquenti ci sono anche nel nostro ambito, ma parlando di aziende serie credete che sia divertente licenziare o non sapere dare prospettive alle persone che lavorano per voi?
Credete che uno si diverta a fare contratti a termine e non rinnovarli? Mi diverto di più a rinnovarli, o a trasformare in tempo indeterminato, vuol dire che il business cresce, che ho trovato persone valide.
Se, come ho detto 1000 volte, l'azienda la fanno i collaboratori non è meglio che siano tranquilli, motivati, preparati, piuttosto che avere in quella posizione ogni 3 mesi uno diverso?
Ma in Italia non entra proprio in certe menti che compito dello Stato, quando è uno Stato serio, è quello di mettere in grado le persone di esprimere al meglio le proprie potenzialità e aiutare i veramente bisognosi.
E' equo che per due ragazze alle superiori, quindi nella scuola dell'obbligo, si spendano 600/700 euro per i libri? Per me per fortuna non sono certo un problema ma per chi lavora da me a 1200 euro al mese sono un mezzo stipendio.
E' equo che la scuola pubblica sia spesso piena di insegnati demotivati o assolutamente incapaci e ignoranti che non daranno ai loro studenti i mezzi per una vera crescita intellettuale che gli permetta di migliorare la propria posizione in futuro?
E' equo che il primo a sfruttare i precari e i sottopagati sia lo Stato che affida moltissimi servizi a cooperative che proprio per offrire il maggiore ribasso sfruttano le persone con stipendi da fame, orari assurdi, licenziabilità elevata (perdita di appalti) condizioni di lavoro e di sicurezza opinabili?
E' equo che in Italia chi è dentro al sistema sia iper-protetto e chi per sfortuna o mancanza della giusta occasione sia marginale, sempre più marginale?
E' equo che si proteggano i nullafacenti, non esista la meritocrazia, si vada verso l'appiattimento con conseguente demotiviazione dei migliori?
E' equo che il sistema della cultura, scuole, università, sia governato da baronie di ottuagenari che non capiscono il presente, che fermano i migliori e favoriscono i loro protetti?
La vera sfida è fornire alle persone tutti gli strumenti che servono per sapere che se perdono un lavoro (capita) ne possono trovare un altro e nel frattempo non muoiono di fame.
Il posto di lavoro si protegge maggiormente con la flessibilità, perché se ho maggiore flessibilità sono più propenso a dare a un giovane o a una persona di mezza età una opportunità per dimostrare quanto vale.
In America, patria del licenziamento libero, perdere il lavoro non è un problema enorme, spesso se ne può trovare un altro (certo non è detto che si trovi immediatamente un lavoro a livello di quello precedente) quasi subito. In Italia abbiamo tutti i record sui disoccupati di lungo periodo.
Orientamento, formazione, riqualificazione, assistenza per trasferirsi, supporto temporaneo: questi sono i servizi che gli Stati seri offrono ai disoccupati.
Da noi invece il problema è entrare nella casa, una volta che sei dentro difficilmente si cacciano fuori se non per eventi particolari e traumatici.
E se sei nella stanza vip ti cacciano fuori ma magari finisci nel salone. Se sei in salone e ti cacciano fuori rischi di non riuscire più ad entrarci e di doverti accontentare dei cascami di quanto esce dalla casa.
In Italia qui si lotta contro il precariato non cercando di capire come dare opportunità di lavoro stabile ai precari attraverso la crescita personale degli stessi e la crescita economica ma semplicemente dicendo che i precari non devono esistere. Il mondo ideale, quello però dove non si capisce chi paghi il conto.
E lo ripeto, non è con una legge che il problema si risolve.
Con la legge i marginali saranno sempre più spinti all'esterno, senza opportunità e senza nessuno che li aiuta. E i protetti scopriranno che se le cose non girano la protezione purtroppo è una illusione. E potrebbero scoprire cosa significa essere sbattuti ai margini.
Intanto quei posti precari potrebbero diventare l'opportunità di altri, all'estero.
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